Ombre Bianche - anno I - n. 0 - agosto 1979

Gli ospedalieri, le lotte, i quotidiani 55 vevano aprirsi tra l'autunno e l'inverno per parecchie categorie dell'industria e dei servizi, e tali inoltre da aprire un grosso momento conflittuale verso e nel sin- dacato, accusato di non essere più in grado di gestire i bisogni e le lotte di libera- zione della gente. Da questa impostazione, propria soprattutto di "Lotta Continua" e de] "Quoti- diano dei Lavoratori" si distacca abbastanza "Il Manifesto", il quale, pur condi- videndo le analisi degli altri due quotidiani (sui perchè della lotta - e sulle cause della reale disgregazione socio-sanitaria), ha un atteggiamento più di "osservato- re critico" nei confronti delle forme di lotta, facendo capire che non è che sia completamente d'accordo, ma l'insieme delle carenze del sindacato, della stessa sinistra, e quindi anche proprie, avevano oggettivamente portato a quella situa- zione e a quelle lotte. La stampa nazionale: Veneto è brutto. Mi sembra importante ora riportare le diverse valutazioni nei confronti della vertenza Veneto dei diversi quotidiani che in precedenza se ne erano occupati a li- vello locale. È interessante scoprire che tutti i giornali della sinistra - compresi quelli della nuova sinistra - considerano l'episodio Veneto, non tanto un risultato di lotta, ma soprattutto un episodio di malcontento politico. - "L'Avanti" (venerdì 27 ottobre) in un articolo di Antonio Landolfi, dice: '' .... che dire poi della Democrazia Cristiana, che nella regione in cui ha maggior forza, l'ha usata per dare il via alla contrattazione regionale integrativa, accen- dendo così la miccia che ha innescato l'esplosione in tutte le altre regioni? - L'accettazione di accordi regionali significherebbe voler allontanare il progetto di riequilibrio territoriale delle altre strutture sanitarie pubbliche e vanificare ogni forma di reiquilibrio, colpendo ancora una volta le regioni più deboli, e quelle meridionali in particolare .... ". - "L'Unità" (venerdì 20 ottobre) in un fondo di Giovanni Berlinguer, in cui af- fronta in termini anche interessanti il rapporto tra servizi - lavoratori di questi -utenti - ruolo della sinistra, dice: " .... L'antefatto è che le Regioni hanno ricevu- to, per amministrarli, ospedali già dissestati e deficitari, e che anche in questo campo le Regioni sono in perenne credito verso i ritardi e le inadempienze dello Stato. Il fuoco dell'attuale agitazione è stato acceso da scintille provenienti da Regioni (come il Trentino Alto Adige ed il Veneto) prevalentemente DC: dopo la firma dell'accordo nazionale degli ospedalieri, infatti, qui furono siglati patti ag- giuntivi, con aumenti delle retribuzioni. Queste Regioni hanno evitato in loco la conflittualità, trasferendola però nel re- sto del Paese: è inevitabile a questo punto, che gli ospedalieri chiedano a Firenze ciò che è norma a Venezia o a Trento. Il Governo nazionale non ha saputo nè prevedere nè controllare questa dinamica, ed ha agito come Ponzio Pilato. Crocefissi, però, non sono soltanto i malati. Si è aperta una "contraddizione nel popolo", tra ospedalieri mal pagati e ricoverati BibliotecaGino Bianco

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