Ombre Bianche - anno I - n. 0 - agosto 1979
14 Luigi Coppie/lo TOGNO lo lavoro in quella fabbrica. Gente di 35/ 40 anni, per altro tranquilla, ha detto che hanno fatto bene a bucare le gomme ai crumiri. BEPPE Da Moro in poi il terrorismo è entrato in casa di tutti. E si è perso ogni senso, ogni metro di misura. Non si ragiona più. Thiene: io la conosco così: "lupi" da una parte (bottegari che badano agli af- fari, il portafogli nel cuore) e il Cineforum dall'altra, quasi sulla luna .... A Thiene poi è come se la crisi non esistesse. Tutti se ne fregano. Non si può consentire che la gente non ragioni o dia risposte di comodo. Oc- corre fare qualcosa. GIORGIO C'è una serie di fattori che uno per uno sono validi e razionali, su cui cioè ab- biamo una risposta; ma non si riesce a mettere assieme un progetto altrettanto ra- zionale. Giusta la dissociazione umana dei giovani, giusta la povertà culturale di questi paesi, giusta la crisi dell'economia e soprattutto la dissociazione tra grandi aspet- tative e realtà effettive. Ma ancora non basta. Non abbiamo ancora il quadro completo. Occorre fare analisi senza frenesie. Su Negri: o è responsabile oppure c'è la scelta di rendere clandestina tutta l'au- tonomia. GIGI Ho poco da aggiungere, a questo punto. Quando si parla di Thiene, della sua povertà, occorre mettere nel conto una questione: l'assenza di strutture politiche, di partito: la D.C. ha 320 iscritti, con- tro i 1.500 di Schio (eppure esprime il segretario provinciale della D.C.); il PCI è stato per anni una mafia strettissima attorno ad un padroncino dei più squallidi; il PSI ha metà consensi rispetto ai pochi nazionali e quasi nessuna struttura. Ciò, per molti versi, è stata una scelta ed una opportunità per gruppi dirigenti forte- mente moderati' e impermeabili a qualsiasi ipotesi di rinnovamento. Ciò ha rafforzato una estraneità della società rispetto alla politica in generale e ha tolto uno dei punti di aggregazione e di discussione della gente stessa. Poi: qui il cambiamento, la lotta sociale, è venuta tardi, è nata fuori e contro le strutture culturali e politiche tradizionali. È stata una vera e propria dissacrazio- ne. Ma c'erano gli .obiettivi, c'erano i lavoratori, i giovani. Venuti meno gli obiettivi, resa difficile la partecipazione intorno a temi ancora molto distanti, spesso astratti, qualcuno ha in qualche maniera portato a casa quel che restava: la dissacrazione, l'eversione pura. Fuori da ogni elaborazione di contenuti. Con una sfiducia via via crescente nella gente, nei lavoratori delle fab- briche. BibliotecaGino Bianco
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