Ombre Bianche - anno I - n. 0 - agosto 1979
THIENE. IL DIRITTO A DISCUTERE a cura di Luigi Coppie/lo Riportiamo gli appunti di una discussione fra alcuni militanti della CJSL di Thiene avvenuta pochi giorni dopo lo scoppio della bomba che ha ucciso tre gio- vani dell'autonomia. GIACOMO lo mi chiedo: la cosa ci riguarda veramente? E in che senso, sotto quale aspetto ci riguarda? Da questo punto di vista dissento dal volantino confederale, che ha solo il problema di prendere le distanze e che ripropone una "centralità operaia" che non esiste più. TONI Il mio parere è netto: abbiamo la responsabilità di non aver preso le distanze per tempo e in modo chiaro. Dovevamo buttare fuori chi li fiancheggiava e pro- teggeva. BRUNO Certo che nessuno immaginava che si arrivasse a questo punto. Adesso è chia- ro che terrorismo e violenza non sono più concentrati a Milano, Roma e comun- que lontano da noi, ma appunto sono anche qui a Thiene. Allora serve poco caricare tutte le responsabilità su egri e soci, ma bisogna seriamente pensare a quello che si agita "dentro" la gente e in particolare a quel- lo che bolle dentro i giovani. Non è sufficiente poi di eutere solo di chi mette la bomba, perchè c'è anche il formarsi consistente di una nuova "maggioranza silenziosa". uova perchè fat- ta di tanti che sono stati militanti attivi e duri dal '69 fino a poco tempo fa. Alla radice di simili fenomeni sta l'imposizione dei partiti, delle istituzioni, del sindacato. Si dice: occorrono le riforme, ma intanto occorrerebbe la riforma del sindacato: le cose imposte non convincono, anzi producono rabbia, delusione, apatia. Qui sta la crisi, più vera e più grossa. BibliotecaGino Bianco
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