Ombre Bianche - 1979 - numero unico

COMMENTO ALL'AUTOBIOGRAFIA 1. Ho conosciuto Severino Castellan a Bassano del Grappa, durante un ''corso di formazione sociale", dove era stato invitato a raccontare la storia della sua vita di militante sindacale. Mi ha colpito subito la vivacità del suo racconto, e ho pen- sato di andare ad intervistarlo. Grazie alla sua disponibilità ho realizzato, nei mesi di novembre e dicembre 1978, circa sei ore di registrazione. Nella prima intervista gli ho chiesto di raccontare la storia della propria vita. Perchè potessero emergere i fatti, le situazioni, le cose che egli considerava più importanti, in questa fase non sono mai intervenuto con domande di nessun ge- nere, limitandomi a rilanciargli la parola nei momenti di pausa. Successivamente in base a questa prima testimonianza, le interviste sono state condotte con una se- rie di domande relative ad argomenti (il matrimonio ad esempio) che precedente- mente non erano stati toccati o approfonditi a sufficienza. È necessario chiarire che la delimitazione dell'arco temporale mi è stata suggeri- ta dal fatto che le esperienze più significative del nostro testimone si sono verifi- cate ai tempi della sua militanza nel sindacato come mezzadro. Una volta completato il lavoro di registrazione, le interviste sono state trascritte e contemporaneamente tradotte dal dialetto veneto. Per quanto riguarda la tra- duzione ho cercato di ispirarmi a criteri di chiarezza e di immediata recezione del testo, senza per questo togliere nulla alla freschezza e spontaneità della lingua parlata. A questo proposito sono state mantenute in dialetto certe parole o modi di dire particolarmente significativi, mentre invece lunghe proposizioni paraipo- tattiche hanno dovuto subire modifiche di tipo sintattico che, però, non hanno messo in pericolo il contenuto e l'espressività del contesto. Ho inoltre curato in maniera particolare la punteggiatura, che, però, così come è usata comunemente si è rivelata uno strumento insufficiente a esprimere tutte le intonazioni, le pause, gli incisi della lingua parlata (per questi ultimi, quando erano fortemente estranei al contesto ho usato i trattini -) . Dalla prima stesura dattiloscritta ho scelto le parti che, a mio giudizio, erano più significative. Questa sintesi è stata sottoposta alla revisione dell'intervistato BibliotecaGino Bianco

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