Ombre Bianche - 1979 - numero unico

Storia di vita 67 nata in campagna, si doveva dare la mancia sempre, anche per un documento in mumc1p10. Io mi sono trovato lì solo ad affrontare una situazione precaria - dove la gente era schiava del bisogno. Ho iniziato il lavoro sensibilizzando sui problemi più non solo i lavoratori che ne erano colpiti, anche le autorità incominciando dai sindaci e dai parroci della zona. Ho iniziato a pubblicare comunicati con i quali denunciavo gli scandali, le ca- morre, e le repressioni - anche se non sono mancate le minacci e nei miei con- fronti. Ricordo che una sera sono stato avvicinato da un "personaggio" della zo- na il quale mi ha detto: «Sta attento a quello che fai perchè se per i noventani è bastato il manganello per te c'è il fucile». Il lavoro prevalente a Noventa era il bracciantato agricolo. Le stagioni di lavoro principali erano le bietole da zucchero, la coltivazione del tabacco e la lavorazio- ne della foglia di tabacco durante i mesi invernali. Oltre a questi lavori le donne durante l'estate emigravano a fare le mondariso a avara-Vercelli-Pavia. Andavano a impiantare le piantine di riso, in mezzo all'acqua, alla melma, al pantano. E poi toglievano l'erba a queste piantine perchè potessero crescere. E quindi con il sole, le zanzare, il bagnato, il pantano ... tutte queste donne in mez- zo all'acqua, con i padroni ... che facevano da cani da guardia. C'era un grado di depravazione morale, direi anche. Queste tose - altrochè il carnevale di Bassano che era proibito -con i seni fuori ... Potete immaginarvi se qualcuna non gli da- va ... al padrone, pur di stare mezza giornata all'ombra insieme con lui. Io a Mortara, una volta, ho fatto una battaglia, nel corso della quale sono stato anche arrestato perchè portavo il subbuglio. La gente dormiva per terra, sul ter- rasso. E abbiamo fatto una battaglia perchè potessero essere messe almeno in un letto con la rete. Ed eravamo nel '57, quindi non tanto tempo fa. Anche con le mondine era difficile lottare perchè erano soggette al ricatto di non essere più chiamate a lavorare la prossima stagione. Fatti due anni di grandi espe- rienze di lotta a Noventa Vincentina sono stato mandato a lavorare nella zona di Bassano nella mia zona di origine. Bassano alla fine degli anni '50 e ai primi del '60 si stava trasformando da zona agricola a zona industriale quindi un lavoro da fare, una cultura da cambiare. I vecchi industriali - pochi - che erano abituati ad essere riveriti e a comandare in maniera pesante perchè erano abituati a essere padroni del mercato del lavoro. I neo industriali - il più delle volte peggiori dei primi - ex agrari o operai che si erano arricchiti in maniera facile i quali erano un impasto di arroganza e prepo- tenza. Gli operai non erano ancora educati allo spirito di solidarietà di classe. C'era odio fra operia e contadini che entravano nelle fabbriche e quindi a volte lotte fra poven. Io ho cominciato ad organizzare i giovani e con l'entusiasmo e 1a fede di questi abbiamo affrontato grossi problemi. I giovani, anche di allora, erano i più aperti ai problemi erano anche più discriminati nelle fabbriche perchè non solo subiva- no le prepotenze dei padroni ma anche le angherie dei capi reparto. B1oliotecaGino Bianco

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