l’ordine civile - anno II - n. 19 - 1 ottobre 1960

pag. 8 boccare la -china dei mÒ,n~rchici, nel caso che una negativa ris,post:a dell'elet– torato dovesse scatenare al suo interno . una serie di gravi contrasti di corren/;e e di tendenza. DeUneati gli obb,iettivi, per le varie /orze po 1 litiche, passiamo a considerare brevemente, alla -luce dei fatti, il valo– re intrinseco ed -att,uale ,degli stessi, nel , quadro dei fini propri di ciascuna for– mazione politica, e le prob.abilità che essi vengano conse,guiti. Gli obbieuivi che si pone il PCI, so– no, 1 a nostro giudizio pienamente validi, in simo,nia con i fini ultimi dell'impe– gno comunista in Italia, e largamente possibili nel quadro della attuale situa– zione politica del paese. Un aumento di ùnfZuenza del PCI ne– gli e.rvti locali, nella situazione ,italiana, è pregi,udizia,le al fine d,i giwngere • a queN.a parnJlisi ,totale deUo Sta,to che la tal!tic-a co-munista pone a fondamen– to •primo per giungere alta conquista del paese. Tale obbiettivo è ,co.nseg,uibi!le.attra– ve,,so il blocco con i socialisti ne-i cen– tri inferiori ,aii,diecimila abitanti e nei centri super.io- ri ai diecvmiJla ove, per dirla con Nenni, vi sia possibilità per i partiti deUa classe ,ope,raia cc di acqui– siire po 1 sizi01ni di pote-re ». Il blocco ·antifascista al quale mira il PCI deve co,nsiderars,i oh.biettivo con- , creto, dal mo-mento che il conseguirlo signvficherebbe, piaccia o -non piaccia a Moro - Saragat - Reale, di riproporre d0ip·o luglio il PC ,come ,prima forza di– namica de~la !politica ital,iana con l~ co,nseguenze ,che ,da ciò deriv"ere<b-b·e-ro. Il bilocco antifascista è un ob•biettivo possi·bile. Perc.hé vl blocco antifascista è t • I l d • · • • d eo·roizzato,non so•o ai co,m-unisti ma a tutta la coste~lhzione po,Zic-,..omudi par– titi e teindenz~ nei p•artiti che si bat– tono sulle posizioni di centro sinistra. E poiché tale blocco vie-ne conside– ratç, da· es,si elemento preg,iudizùtle per iJ, re-alizzarsi dj'eillalinea politica ,di un centro si!nist,ra, e poiché non è pensabi– le uft se-,..i-o bl eco antifas-cistia che no,n còmpre.Tida a",i<lhe il PCI, verrà il mo-· mento; a· b,reve· scadenza fo·rse, 'in cui es,s,i ·si •troveranno avanti aUa ()!ltemativa di mettere nel -p,imeroticaioio la linea di centro-sinistra I o di vntegmrla con lo apporto comun'ista. E mostrand~ l-a sinistra DC di pre– stare al!te-nto -orecchio ai disco-rs-i anti– disc-riminazione di Nerin-i e del PSI, si deve coroclwdere che dei due co,mi del– l'alternativa, verrà scelto il secondo. Gli obbietJtiv 1i della frazione di mag– gioranza del PSI sono in sintonia con i fini gene.rali del partito e ·sono con– crètamente reatizz-abili. So,no in sinto– nia con gli obbiettivi -di f orndo de.Z par– tito, in quanto •il PSI ha pmbabilvtà di perfeziornare il -suo gioco imteso a condi– zionare sempre più la vita dello Stato e del go,ve-m•oin ,misura .di-rettamente pro– porzion(J)le all'aumento ,di peso politi– co 'che potrà esercitare sul co,rpo elet– tor,ale e •_negli I o-rganismi amminis-tra– tivi. Ma tale aumento è condizi-onato, a sua vo,lt,a, dal grado ,di compatezza, an– che ,fo-rmale, con il quale il PSI riusci– . rà a presentarsi avanti al paese. E tale o.bb- ieittivo appare co,ncreto e realizzab.ile, terouto c-o,nto che la con– fusione, i cedimenti e gli equivoci che· ca,ratterizzano i,l co,mportamento delle forze - ·così detJte - democmtiche avanti ahl'of1ensiva sempre rinnovata del PSI so.no elementi che giochera-nno a •favore di .tale partito nel corso della campag,roa ele.tto·mlé. Il secondo obbiettivo elettor-ale del– la fr-azione di mag.giomnza del PSI coin– cide .in l!utto con i fini witimi della po– litica del partito, e cioè giungere ad una generale "apertura a sinis tra" attra– verso ila quale, con l'l(J, p.po, r,to determi– nante del PCI, giungere à controllare i poteri e le leve dello Stato, per la edi– ficazione della soc,ie-tà socialista. Tale ob,ibettivo si preserota possibile, anzi probabile, quando si consider-i che per ilo ,stesso si ba-ttono, co,nsciame.nte o inconsciamente, 0 1 ltre che vl PCI ed il PSI, le frazioni di sinistra deUa. D.C., i repubblwani, ed ,i soc,ial-,democr-atici. Quanto agli o,bbiettivi che si pone la fr..,zione "c,arrista" del PSI, dirnmo che se il primo ha valore ·solame.nte in quan– to il suo realizzarsi po-trebbe mutare i "modi" attJraversò i qwali i due par– titi marxi·sti si proporogono di conqui- ' stare il potere vn f.talia, il seco,ndo si po,ne come concre,to e realizzabile, in considerazione ,che a,ppare co,me una va– riante tattica del seco,ndo abbiettiv,o che si propone la frazione di maggioranza. L'obbiettivo comune ,im .tutt,a la DC è in sintonia con quelli che or,amai ap– paiono i fini uhtimi del partito. L'.unità f o-rmale del partito è irofatti, per tutti nella DC, ha con-dizione se,nza la quale le posizioni di po-te-re frana 1 no, le forze di supporto si 1 libe,rano dai molteplici vinco,li di interesse che ne fanno ausi– liàrie essenziali per_ il partito. Senza l'unità cadrebbe la forza d'at– trazione che lega, quasi pe,r feno.meno fisico, quei ,rouclei eternge,nei di citta– diri che co.ntribui-s·cono a -dare abla DC la dimensione. al!tuale. E' obbiettivo possibile per .la D,C un g.rosso successo e-letJtorale? Sì, se pe-r ,s,uocessoeletto,rale si inten– de wn-a con/ e.,,ma sostanziale deille p·o,si– zioni raggiunte -nel '56 - in per cento di voti e in .,vumero di comuni corot,rolla– ti -. No, se si inte.nde un successo ta– le da permettere al pa-,..tito; sopraf)tut– to nei capoluoghi di pro,vi,ncia e di re– gione, di wt<tmrsi ,ad wna scelta obbliga– tor,ia fra ce,ntro-sinist,ra e centro-destra. E'poss-ibile alla DC mante,ne,re le po– sizio,ni ·del '56, in quaroto giocano an- ' eora a s-uo f avo,re l',vnconsisten_za poli– tica, stra-tegica e taittìca deille destre, 'il di·sporre degli enormi st;.rum·entidi pres– sione de.l governo e del sottogoverno, lo al!tegg,iamento delha gerarchia nei suoi corofro,n:ti,dettato ,ormai, neUa più parte dei casi, solamente dalla preoc-cupazio– ne di evitare il ·peggio ,pone,ndo in cri- si prematu,ia la coscienza dei catt-olici. Non è possibile, a nostro giudizio, l'ordine ·civile alla DC m·igliorare le posizioni del '56', in • qwanto si di-fionde e si allarga nel paese un senso di disagio nei ,confron– ti della politica DC, ta.le da far :presu– mere che dello stesso, so.pra,ttutito fra le nuove leve, si a.vvantaggeranno le forze marxiste e, forse, -il MSI. Il ,co-roseguimento, pe-r pa,rte deMa DC, di ris,ultati elettorali ,che con/ ermino le posizioni del 1956, sarebbe fatto di per sé suf1iciente al segretario politico ed ai suoi ,amici, per avviare l'o.peNuio– ne -intesa al consl1guimento degli abbiet– tivi ipa-,..ticòlari-che essi si propongono. T-ali risultati infatti, porterebbero gli organi perif/e,rici contro.Uati dalla segre– te-r.ia ad avviare, sotto il manto degli "stati di ne,cessità" ,per a.lcuni comuni e provincie, sotto il ,manto delle "scel– te co,raggiose e meditate" per altri, quels la operazione di convergenza ammini– st,rativa con il PSI che prelwderebbe ad una gene1'ale "ape-rtura a sinistra". Co.nvergenza -amministrativa che por– terebbe inevitabilmente ,( secondo ob- • biettiv-0) al franare della attuale mag– giora.nza .gover-na#va con ,l'uscita del PLI dalla stessa maggiora.nza, che po– trebbe integrarla, a breve scadenza, il PSI. Il, conseguimento del primo o-bbiet– tivo -por,terebbe ,automaticamente al rea– lizzarsi del secondo. Sia che i liberali prendano l'iniziativ.a di rompere con l',attuale ma,ggioranza, sia che .la DC, il PRI ed il PSDI, decidano apertamente di "mo,Ua-re" il PLI. Oli obbiettivi dorotei - conside.rato che in tale corrente m_ilitano i più qua– lvficati "pezzi da novanta" governati– vi sano sempre coincide,nti con la premessa base che la DC è -il perno del potere ,in Italia; e sono, per tale ragio– ne, semipre atl!uali e pos,sibili, ne.Zla mi– sura dire-ttamente ,pro.po.rziona.Zeal gra– do di irose,nsvbilità degli s,tessi ad un minimo di coerenza e di d-irittura poli– tica. Qualunque cosa accada, essi saran– no sernpre in bàrca come per il passato. Come .lo wno ·stati nel '46, con il PCI ed fil PSI; nei "monoco!ori" appoggia– ti a desl!ra del '4 7-'48 ; nei "gabinetti" di solidarietà dega-s.pe- ,..iana;ancora nei monocolori , appog.gia.ti a destra do.po il '58; nel gabinetto "c.lericofascista" ,di Tamb1'oni, e nell'ultima inca.rinazione fanfaniana. I dorotei sono veramente quanto di più caratterizzante aòbia og– gi la DC. Gli vbbielitivi dei centristi, consvderat.o ,che si pongono in una pro– spettiva formalmente logica, moralmen– te accettabile e politiicame,nte onesta, anche se astratta, non sembrano avere nessuna seria possibilità di realizzarsi; conside.rato -che urtano, da· un la,to, con– tro la marea montante •del sinistrismo DC, ormai padrona di almeno 3/4 del pa•rtito, daM'a.ltro contro la decisa vo– lo.ntà dei "do1'otei" Idi conservare la fet;ta più larga passiib~le del potere che essi detengono. - Gli obbiettivi• deZle frazioni ,di sini– stra della DC si pongono come com– plementari di quelli del gruppo dire– zionale, r-appre-sentando l'azione della

RkJQdWJsaXNoZXIy