l’ordine civile - anno II - n. 7 - 1 aprile 1960

pag. 2 quale altra via di uscita si offrisse al Capo dello Stato oltre quella leg,ata alle note doti tattiche e di contatto del dinamico esponente politico delle Marche. Dal tentativo di centro-sinistra dell' on. Segni, l' on. Tambroni si trovava tuttavia preclusa ogni via a sinistra: dalla crisi del governo Segni egli si trovava egualmente preclusa ogni via anche verso la destra moderata del PLI e PDI che, scottate dall'esperienza del sostegno gratuito, volevano ora l'inclusione formale nella maggioranza di governo. Non gli rimaneva dunque che l'estrema destra. Così una crisi che era nata per evitare che i voti del MSI fossero determinanti per un governo DC, si conchiudeva con un governo DC che va in Parlamento a chiedere i voti del Movimento Sociale. Ecco perchè il MSI non ritiene di poter promettere i propri voti, ma esige che gli siano chiesti e che sia for– malmente ritirata la discriminazione politica posta nei suoi confronti daUa direzione DC. L'on. Tambroni non ha dunque una via facile. L'incarico è stato dato a lui non tanto in funzione della sua recente qualifica come esponente della sinistra dc, quanto in relazione della sua nota allegiance all' on. Gronchi : siccome questo governo è nato, come si è detto, dall'iniziativa diretta del Capo dello Stato, - e l' on. Tambroni non ha mancato di richiamarvisi ricordando, sia pure per escluderla, la possibilità di scioglimento an– ticipato delle Camere - era inevitabile che fosse pro– prio questa particolare connessione ad assumere rilevan– za politica, scolorando così il governo dal punto di vista del partito. Tuttavia proprio questa qualifica politica dell'on. Tambroni, pone qualche problema. Due sole formule di governo con maggioranza precostituita sembrano, come ha notato con la consueta lucidità l' on. Pacciardi, possi– bili in questo Parlamento: una è un governo DC-PLI– PDI con l'appoggio esterno del MSI: l'altra è un go– verno DC-PSDI-PRI con l'appoggio esterno del PSI ( e diciamolo noi, con i "liberi voti" del PCI). La qualifica "presidenziale" e quella di "sinistra" del Presidente Tambroni, sembrano precludergli di sta– bilizzare in quel senso la sua presidenza. Per questo l'agenzia Radar, organo della sinistra dc, si affretta ad accendere una sua ipoteca sul governo Tambroni e a preconizzargli un'inevitabile qualifica po– litica a sinistra. L'on. Tambroni si troverebbe, in questo senso, sot– toposto ad un'altra sollecitazione: quella del PCI. Il PCI intende evitare, come è noto, un centro sinistra chiuso. Per questo l' on. Togliatti fece fallire l'apertura a sinistra in Sicilia a costo di far nascere un governo di destra : per - questo non mancò persino di nuancer la propria oppo– sizione al governo Segni nei confronti di quella dell' on. Nenni ( è nota la polemica, una delle consuete, succose iblio eca ·nobi ne l'ordine civile rievlcazioni dei costumi bizantini propria dell~ sinistre marfiste, sul c~rattere clerico-fascista del governo Segni, affe~mato da Nenni e negato da Togliatti). I Ora il PCI, che pure non voterà la fiducia al go– verno Tambroni, potrà poi cercare con particolare sinuo– sità e condiscendenza, degli incontri su quel terreno pro– grammatico, che l'on. Tambroni non potrà non valoriz– zare' nel suo discorso di investitura ( sia per evitare le insidie della qualifica di "governo amico" da parte della dc, sia per non accennare ai famosi cinque punti, che possono fargli nascere difficoltà da parte del MSI). Non si dimentichi che quale ministro del bilancio del governo Segni, l' on. T ambroni ottenne che la sua relazione sulla _ politica economica ottenesse l'approvazione dei settori di c'entro e di destra e l'astensione di quelli di sinistra : e che egli ha conservato la qualifica di ministro del bi– landio nel governo che presiede. L'accentuazione pro– gra~matica, legata alla prospettiva dell'ampliamento del– l'intervento statale secondo il messaggio presidenziale del '55, possono offrire molto margine ai sopraggiunti voti del PCI ( e quindi, necessariamente, del PSI) ai pro. vedimenti del governo. I E chissà non manchino presto al riguardo clamorosi col~i di scena. Secondo la corrente di base, è la speranza di ~uesti colpi di scena che giustifica la presenza del suo esp@nente, on. Sullo, nel governo Tambroni; altrimenti, quefta presenza, sa~ebbe per la corrente di base, ingiu– stif~cata. 1 n governo rischierebbe dunque una crisi interna se i voti missini lo sostenessero in Parwmento in modo de– terminante? Certo la politica italiana vive ormai in un clima sur~eale, kafkiano. Qualificarsi per uomo di destra è 'la via 'più sicura per cercare una combinazione con i voti socialisti e qualificarsi per uomo di sinistra è la più acconcia propedeutica ai voti missini. "Con i voti dei nemici - passerà giorni felici". Questo non è secondo la logica. Purtroppo. Una volta avevamo scritto che la logica, come la grammatica, impone le sue leggi anche ai re. Era un equivoco dovuto all'~ducazione classica. La logica non impone le sue re– gole alle direzioni dei partiti. Del resto, plus ça change, _; plus ·c'est la meme chose. 1 Basta guardare la lista dei ministri del governi Segni ( già così simile a quella del governo Fanfani) e compa– rarla a quella del ministero Tambroni. Centro sinistra, monocolore politico, monocolore di affari: nomina non res. -I Questa crisi era stata aperta da un coraggioso di– scorso del presidente del Senato. Questa è l'unica cosa eh, resta, in questo momento soprattutto in cui non sap– pi1mo nemmeno se trenta giorni di crisi ci hanno me– rit to un governo. I •

RkJQdWJsaXNoZXIy