l’ordine civile - anno II - n. 2 - 15 gennaio 1960

pag. 2 ,, è riuscito nell'ultimo decennio a mietere v1tt1me tra i cat– tolici militanti. Ma è pur vero che esso ·è ormai una cisterna vuota, che non contiene più acqua ed il mondo è pieno di figlioli prodighi che cercano la casa del Padre. Messis multa, operarii autem pauci. Rogate ergo Domi– num messis ut mittat qperarios in messem suam. La -difficoltà del compito è ben ,conosciuta a Gedda. Egli nel suo discorso ha ricordato che la debolezza dell'uomo è la ·condizione del manifestarsi -della forza di Dio. La vittoria di Cri,sto opera invincibile nel tempo e nello spazio : e nulla di ciò che è investito dello Spirito. di Cristo può co– noscere altro che la vittoria, per quanto ·avversa e apparen– temente efficace sia l'azione ostile. Il nuovo « Un fantasma si aggira per l'Europa ». Stavolta è però un fantasma di destra ed il suo simbolo è la croce uncinata. Difficile sapere qualcosa di preciso su questo improvviso sciame di « segni in terra », su questa evocazione del passato che oggi percorre l'Europa ed il mondo, rimbalzando da na– zione a nazione, da città a -città. E' comune l'asserzione che si tratta di un'organizzazione, ·e magari di un'organizzazione a scopo provocatorio. Ma potrebbe anche non essere così: potrebbe esistere ancora una protesta nazista, spontanea e allo stato -diffuso. Questa è la nostra tesi: cerchiamo di spie– garne il perché. In altro articolo riferiamo am,he un'opinione al riguardo. La coalizione antifascista non ha superato il mon– do -da -cui era nata la protesta nazista come quella comunista : ha solamente distrutto il nazismo e restam'ato il mondo di prima. La Resistenza si è 1'i.solt_ain un ripristino; puro e semplice. Il comunismo ha saldato il suo conto rivoluzionario ac– contentandosi ,del possesso. -di un certo numero di nazioni e la _coesistenza sia pure nelle due forme della. guerra fredda, è cominciata. Il medesimo ordine ideale morale e politico ant~cedenJe ai due grandi conflitti governa ancora il mondo. Un o.rdine fondato sulla ,separazione della politica dell'ethos e dall'idea– le, in cui un astratto formalismo, una ipocrita correttezza si sostituiscono alla giustizia ed al diritto : in cui un moralismo umanisteggiante ricopre il vuoto di religione: in cui un ripe– tuto ossequio ai più rassicuranti princìpi copre l'assenza del– l'ordine morale e civile a fondamento di quello politico. . L'ipocrisia di certo antinazismo e di certo antifascismo, specie di quello che rinverdisce i suoi lauri nel 1960 ! E' bello pensare che a così poco prezzo noi viviamo in un mondo giusio o che almeno ne siamo i corifei. Basta poco per ottenerlo. Basta erigere un popolo a mostro, o al– meno un endemico ·padre di mostri : basta dare poi un nome definito a quel mostro in modo così preciso e grave ad un tempo stesso che poi ,si sia rassicurati che il male è sopra– tutto quello e che, al confronto, i nostri peccati ed errori sono debolezze, di quelle che un uomo di spirito ha 'il gusto ed il dovere di scusare. Per il resto, honny soit ... -Ed è ben curioso che una cultura che dovrebbe avere il senso -delÌa società e della storia ritorni a un così rozzo sem– plicismo quando giova al suo equilibrio politico. L'ordine cristiano è stato distrutto e niente vi è stato sostituito. Niente vuol dire nessun principio intellettualmente coerente di ordine morale. Perché i principi della Rivoluzio– ne non erario un principio d'ordine: nella modérata versione libera\e, quei principi volevano dire tutto ridurre al parere l'ordirie civile Oggi in cui ,con nuova forza e con nuovi metodi si cerca di separare il Cristianesimo dalla vita ,e dalla stori& çlell'uo– i:no, oggi ancora di più è necessario innalzare il segno • di Cristo in •cui solo l'uomo trova -civiltà, libertà, giµstizia e pace. Mai come oggi è impossibile sperare -di ottenere qµalche bene umano nella separazione da •Cristo. Oggi più ·chi:: mai appare chiaro che la pietra rigettata dai -costruttori, questa è stata posta -come pietra angolare. L'azione civica ,cristiana riparte nel '59 in circostanze profondamente diverse da quelle passate e con speranz-e ~ag~ giori e compiti più grandi. Il tempo ha solo aument{ltjl la necessità che si ha di essa. anno lllille di Giovanni Baget-Bozzo e all'interesse del .si'ngolo, che lo Stato ·era :incaricato di proteggere e di tutelare. Sul piano delle nazioni volevano dire il m~to della nazione e dello Stato assoluto: imperiali– smo, colonialismo ed ·infine guerra. L'economicismo. indivi– duale e l'imperiali,smo collettivo: questi i due princìpi del grande ordine ,del secolo XIX. ·E nessuna società li espresse con ma;ggiore perfezione nella sua vita' che l'Inghilterra nei felici anni della Regina Vittoria. La Germania ~ccettò con· difficoltà quest'ordine. Più le– gata alla tradizione medioevale, meno arata dal razionalismo e dall'illuminismo, la Germania rimase alla retroguardia per lungo tempo. II « ritardo >> tedesco è un luogo comune, specie nei cÌassici del marxismo. E tuttavia il popolo tedesco era un popolo che credeva nelle idee : ·e quando trovò le nuove idee, che •erano in' ultima analisi l'esaltazione òella potenza, dell'astuzia e dell'arbitrio, le abbracciò come una nuova re– ligione, portandole alle loro logiche con~eguenze. La crisi tedesca non è uno hiatus nella storia della civiltà moderna, ma ·è la rivelaz·ione di essa. II peggiore errore della Germania entrò attraverso il lato più innocente ed ingenuo del popol_o tedesco. E' quello •che aveva rilevato, con l'accorata elegia cli Serenus -sulla sciagura tedesca, Thomas l\1ann nel « Doctor Faustus ». II Lu•kacs ha ragione di porre sotto il segno dl'!ll'irrazio– nalismo tutte le posiz.ioni non hegeliane della filosofia tede– sca del secolo XiX. Ma forse che l'hegelismo e tutto il razio– nalismo che_ l'aveva preceduto non avevano canonizzato il reale contro l'ideale, il fatto contro la norma, la politica contro la religione? Al •di fuori, della sintesi cattolica, su cui S. •Tommaso aveva lasciato l'orma della sua grande Fede, dove si trovava la piena difesa della Trascendenza dell'ideale sul reale, della giustizia sulla politica, della Chiesa sull'ordine • civile? • II nazismo non è dunque il misterioso mostro che dal– l'abisso della antica caverna balza, non esorcizzato -dalla dea ragione, oltre la filosofia dei lumi nella città moderna. No. è l'estrema e radicale conseguenza dell'errore ~oderne. Com~ il marxismo, esso ha la volontà di eliminare 'ogni convenzios nalismo ipocrita, ogni mitica soprastruttura e cli chiamare le cose con il loro vero nome. Niente .è diritto e tutto è forza, niente è ideale e tutto è reale. II nazismo va ancora oltre e dice: niente è ragione e tutto è istinto. II nazismo è veramente l'ultima Tule dell'errore moderno, oltre cui non c'è più ì:mlla. II mondo ha potuto sopravvivere solo liberan– dosene, a un prezzo che è una vertigine d'orrore. Sì, il nazismo ,se n'è andato e non basterà qualche volen-

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