l’ordine civile - anno II - n. 2 - 15 gennaio 1960
bi l'ordine civile . tetico dello stato di confusione e .di equivoco, condito di ridicolo, •-in cui versa la DC ; pe--rché il quadro è per– fettamente rispondente alla realtà. Non saremo certo noi ad obiettare all'on. Fanfani - o a chi per lui - che non è vero che la vita politica ita– liana, nel corso -del 1959, è stata domi– nata dalla lotta di pa.Jazzo e di corri– doio dei potentati DC; lotta che ha visto l'on. Fanfani comprimario insie– me ad una dozzina di altri uomini con– vinti - come -lui - di essere investiti della sacra missione di salvare la patria. La parte più signi<fica-tiva e sintoma– tica del consuntivo riguarda la politica estera.· E' da premettere, per meglio chiari– re il nostro pensiero, che la puntualiz– zazione fatta da cc uove Cronache ll, mese per mese, è riferita ai grandi eventi della politica internazionale co• me tali; e non già ai riflessi che gli stessi possono avere avuto sulla politica estera del nostro paese. In -tale quadro non si riesce a capire dove voglia arrivare l'on. Fanfani -– o chi per lui - qu~ndo ritiene di po– ter indicare come l'avvenimento più importante della politica internazionale nel mese di gennaio 1959 l'incontro del presidente de1 consiglio Italiano ( Fan– fani) con il presidente Nasser. Quando l'avvenimento più importan– te per il mese di maggio· viene conside– rato l'incontro dei ministri degli este– ri delle 5 grandi potenze di Ginevra ai funerali di Foster Dulles, e per il mese di giugno. i discorsi pre-congres– suali di Fanfani ,a Pescia e Siena. Quando per il mese di ottobre gli avvenimenti più import_anti neHo scac– chiere internazionale dovrebbero essere considerati, da un ' lato, l'invito dei Russi a Gronchi, e dall'altro il discorso pronunciato al congresso di Fire'nze dal– l'on. Fanfani. Lungi da noi la vòlontà di sminuire la personalità del parlamentare di Ar.ezzo e deHa sua guida spirituale Giorgio La Pira. Non possiamo, tutta– via, non avanzare riserve sul peso in– ternazionale dei -discorsi di Pescia e di Siena; men-tre siamo dell'avviso che le cancellerie d'Oriente e di Occidente ave– vano nel mese di ottobre, con molta probabilità, da esaminare qualche do– cumento leggermente più impegnativo del discorso fiorentino dell'on. Fanfani. E siamo pure dell'avviso che, se in– teresse hanno portato ai lavori del con– gresso Naziona 1 le DC, questo è stato mo– tivato da altro discorso e da alt~e af– fermazioni che non fossero quelle del– l'ex presidente del consiglio. Ed allora, riferiti ai sintomi, i casi sono due. O Ya presunzione ha fatto perdere il senso della misura al parlamentare di Arezzo ed ai suoi amici, oppure l'uno e gli altri ,giudicano i lettori di cc Nuo– ve Cronache Jl alla stregua dei << Bar– budos ll -di Fidel Castro, sempre pronti a considerare il loro capo come il cen- pag. 19 -------------------~~---------- tro-motore della vita politica del pia– neta. In ogni caso, il consuntivo di cc Nuo– ve Cronache ll è un chiaro esempio di documento scritto da persona che man– ca assolutamente di s-enso dell'umori– smo, la quale c9sa, oltre che essere dè– primente per •l'intelligenza della gente, è pericolosa. Sul caso Baldacci Tanto tuonò· che piovve. Con la mo– destia che sempre l'ha contraddistinto, confortato· dalla benedizione telegrafica deU'on. La Pira:• Gaetano Baldacci s'è proclamato - dJaUe colonne de l'E– spresso - profeta della nuova Italia. Che al miele, alle locuste ed al de– serto de,gli àntichi profeti Baldacci pre– ferisca lo scotch e le tartine de.Ila ''Ter– razza M artini" poco conta : ~nche i profeti devono adeguarsi ai tempi. L'Italia tutta trepidava, dopo -l'an– nuncio diffuso dalla radio il 30 dicem– pre, che l'oracolo parlasse: e l'oracolo ha parlato. Contro la sua consuetudine ha messo da parte lo stile tagliente e stringato dei suoi "fondi", per dare libero corso alla ispirazione profetica. Egli appare cÒs,ciente della sua mis– sione e del suo altissimo destino : trop– pi s.egni stanno ad indicare che egli è l'eletto, uomo dal Cielo mandato a rad– drizzare i tor,ti, u,niliare i potenti, esal– tare i giusti. Un segno •del cit1.lo: "La prima se,duta del consiglio d'.ammi11;istrazione della SEGISA { che il 30 doveva licenziarlo • dalla direzione del Giorno) si tenne il 28 dice·mbre scorso lo stesso giorno in cui cinquantuno anni fa, ci fu il te,r– remoto di Messina, mia città natale Jl. Sino dalla preistoria, i grandi eventi che hanno modificato il corso delle umane cose si sono verificati in conco– mitanza o in ricorrenza di date carat– terizzate da straordinari fenomeni na– turali. Altro segno del cielo che mostra pre– dilezione per i grandi : là lotta sipietata che contro di loro viene condotta - per metterli alla prova - dalle forze del male ed il tradimento degli amici. E' ancora il nostro che parla : "Il gior– no· do po, 29 dicembre, Matte i e Delita– la prendono l'aereo -per Roma e ne ritornano la sera stessa dopo un collo– quio con Segni. Deli;ta.la e M attei mi dicono di aver proposto a Segni di dare all'ENI il 51 % della SEGISA; per con– tro Mat.tei sacrifica Baldacci e nomina un direttore niiovo d'accordo· con· Segni". La persecuzione data da sempre, os– sia "dall'indomani della fondazione del Giorno"; e_pur tuttavia non m-anca nel– la dolorosa storia. la figura del Cire– neo, anche se manca quella della Ve– runica : "nonostante abbia continzmto sempre nella mia azione critica, Fan– fani ed il suo governo coincidono con il per-iodo della mia maggiore libertà". Le forze del male erano dunque im- placabili nella lotta contro il prof eta, ma il 1 suo • verbo faceva prose.liti, nono– stante che "non potevo allontanarmi un giorno senza che succedesse qualcosa di spiacevole". ' Non era trascorso molto tempo dac– ché la cometa ave,va preso ad illumi– nare i plumbei cieli d'Italia, che da chiari segn.,i si capiva che la santa bat· iaglia volgevà decisamente al meglio: "Durante l'estate del '57, quando fa– cemmo il_ eone.orso per miss Giorno il gio male guadagnò dai· 2O al 3O%". Gli scribi ed i Farisei abo,rrivano la sua parola di verità e di giust•izia, ma questa parlava al cuore umile della gen.,te del popolo, degli oppressi e dei perseguitati: "ci fu un momento in cui qualche tassista di Milano, conducendo al giornale dei redattori del Giorno ri– fiutava di farsi pagare tanta era la gra– titudine per il giornale". Ma il seme gettwto, anche e soprat– tutto perché irrorato dall'inchiostro che ha s-tampato chilometri di articoli di fondo, che tutto l'umano sapere han– no sviscerato - dall'orfis'!'-o al trq,tta– mento anticrit•togramico dèlle piante da frutto - non è caduto sul loglio e sui sàssi : "parto dal principio che il pub– blico del Giorno s'aspetta da me la continuazione di una polemica che in– teressa la po.litica, ,l'economia, il co– stume: in una parola la vita italiana". E noi tutti, popolo italiano, prendia– mo il lutto, sino a quell'alba radiosa in cui la voce degli strilloni scuote~à il torpore del vino e •del sonno in cui sa– ranno immerse le città e le contrade, annunciando che Ba.ldacci è tornato; a 1naggiore gloria swa, del Centro-lsini– stra, del· Cartello laico, della distensio– ne, del riconoscimento della Cina, ed a corofusione e condanna dei perversi che avevano tentato di piegar~ il pro– feta e cantore della sesta Italia. Il pensiero dell'on. La Pira << Il tempo in cui viviamo, l'epoca storica in cui siamo costituiscono una svolta importante nel corso della sto– ria umana, una svolta che l)io stesso sta per costruire, fissando ai popoli e alle nazioni obiettivi nuovi e aprendo innanzi a loro prospettive nuove. << Quali? Permettete che io v-i faccia conoscere il mio pensiero, sino in fon– do ed in tutta spontaneità. e< Quaili sono dunque questi obiettivi nuovi che Dio assegna alle nazioni e ai popoli che Egli ·chiama sulla scena della storia? ci Quali prospettive apre Dio per la storia di domani? ll. Era questo il singolare annuncio del Convegno mediterraneo •che l'on. La Pira promosse nell'ottobre del '58 a Fi– renze. La lettera d'invito, pubblicata ora in traduzione francese dal Centre cathoE– que des intellectuels français, da cui prendiamo il testo che andiamo ripor• tando, continua: « Certo, la risposta immediata è que•
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