l’ordine civile - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1960
bi l'ordine civile fatto di lasciarsi trascinare in un aperto conflitto con· la Cina. Se Pechino farà un passo conciliativo, Giakarta si mo– strerà ugualmente conciliativa. Ma se Pekino prenderà la· via della ~iolenza sarà provato che è pronto a sacrificare la pace al suo prestigio e il mondo asia– tico si domanderà con apprensione qua- -le Paese sarà la prossima vittima del– l'aggressiva politica cinese. U.S.A. Le riserve ·auree Il problema delle riserve auree degli Stati Uniti e del dollaro U.S.A. ha ri– chiamato atte.nzione sempre crescente in questi ultimi tempi : ciò è naturale data la struttura del sistema monetario internazionale attuale e data l'impor– tanza che in esso assume il dollaro per cui un deterioramento di questa moneta si ripercuoterebbe su ·tutto il sistema. E' noto che -le riserve auree degli .Sta– ti Uniti sono diminuite intorno a 19,5 miliardi di dollari. Certo può sembra– re eccessivo che ci si preoccupi avendo riserve auree di tale entità, ancora su– periori a quelle possedute da tutti gli altri paesi del mondo, e infatti non è tanto il livello -attuale delle riserve a de– stare preoccupazioni_ quanto il _proces– so secondo il quale l'emorragia di mo– neta e di metallo si verifica. Le cause del fenomeno sono più di una e incidono in diversa misura deri· vando da cause sia interne che esterne. Quella più appariscente è senza dubbio il pa;sivo nella bilancia dei pagame.nti, pa~sivo che per l'anno in corso si pre– vede toccherà i 5 miliardi di dollari. E' bene dire ;u;biÌo però che la bilan– cia co.mmerciale dovrebbe presentare un attivo di circa 3,5 miliardi di dolla– ri con una diminuzione di circa 2,5 mi– liardi rispetto al 1958 e che il passivo di 4 miliardi sulla bilancia dei paga– menti anche se fosse potuto essere con– tenuto nel limite di un miliardo e mez– zo sul quale più o nieno si è aggirato negli anni dal 1949 al 1957, deriva pur sempre dalle spese militari all'estero, dagli aiuti economici e dagli investi– menti americani all'estero. Ciò na"turalmente porterebbe come conseguenza che, volendo ovviare al de– ficit nella bilancia dei pagamenti, si po• trebbe agire sull'una o sull'altra voce riducendo spese, aiuti e investimenti, oppure si potrebbe voler intensificare le esportq,zioni di beni e servizi. Al ri– guardo è noto che da parte americana st è insistito più di una volta affinchè cessino le discriminazioni verso l'impor– t;zione di prodotti USA da parte so· prattutto dei paesi europei i 'quali ~i trovano con la bilancia dei pagamenti in equilib-rio e con riserve in oro e dol– lari aumentate. I rapporti monetari tra Stati Uniti e paesi europei, ben diversi da quelli di gualche anno fa, hanno per– sino portato a parlare dell'opportunità, di un aiuto europeo ·per impedire che continui il processo di indebolimento· del dollaro USA. b' neo Ma non si può non rile-vare che la di: versità di interessi non facilita un'azio– ne del genere : nello stesso campo ame– ricano -i pareri circa i possi,bili rimedi per ovviare ai deficit dei paga-menti so– no diversi. ·Vi è chi propone il rito mo a forme protezionistiche, chi preconiz– za la applicazione - anche se in misu– ra limitata - del principio del "ame– rican" nel quadro degli aiuti all'estero, e chi infine pr-0pugna una maggiore li– bertà negli scambi. Ora è certo che i prossimi anni sa• . ranno ben diversi da quelli passati : la sfida tra est e ovest si sposta sul terreno eco.nomico e l'occidente non può per– mettersi di correre il rischio di veder indebolito il proprio sistema monetario. Sarà bene accennare di sfuggita che l'URSS è il secondo paese nel mondo sia per riserve auree che per produzio– ne di oro e che non si può escludere del tutto che alla lunga, nel quadro della "distensione" i russi non vogliano cer· care di imporre la loro moneta. Comunque non è, il caso di n~rire eccessive preoccupazioni perchè l' occi– dente dispone di risorse e di mezzi per fronteggiare qualsiasi situazione possa determinarsi : nella stessa economia a– mericana le previsioni per l'anno pros– simo sono di un ulteriore aumento di prosperità e di. continuata espansione come indica la tendenza degli investi– menti, anche se le misure restrittive del credito possono far pensare il contrario. In effetti si calcola che in tutti i settori vi sarà un'espansione. Solo sarà neces• saria una stretta cooperazione tra i pae– si occidentali in tutti i settori, dagli scambi, alle politiche monetarie e agli aiuti ai paési sottosviluppati aflinchè ogni ulteriore espansione avvenga sotto il segno della stabilità. U.R.S.S. I luterani .in Lettonia e in Estonia La ci.uà ,di Riga ·possedev,a un magni– fico ,duomo la ·cui costruzione fu inizia– ta nel XIII secolo, poco dopo che l'ordi– ne ,dei cava-lie•ri teutonici ,ebbe por;tato a termine in maniera un po' brusca la cr,istianizzazione di queste ·po,polazii:mi bahiche. Benehè il duomo conservasse quatlc-he elemento romanico, l'-aspetto esterno ricordava singolar,m,ente tanto queHe -chiese ,della Germania -orientale, che' pur mostrando il loro aspetto ,goti– co; hanno fo,rme più mosse e barocche, delle severe chi,ese. goti,che dell'Europa occidentale. Il -duomo ,di Riga fu per mohi secoli infatti una -chiesa tedesca, poichè i luterani di queste ·r-egioni erano per circa un terz·o te,deschi. Già •però durante ila vita -dello stato baltico in– dipendente, la •comunità let-tone aveva con successo redamato p-er sè l'antico duomo. Oggi H gruppo è stato qua.si completamente distrutto, ·ma il duomo, g'1"ayemente danneggiato ,dalla guerra, ha avute 6-riora ben poche cure -da parte pag. 15 deil ,g-overno sovietico, benchè sia unò dei p-rincipali monumenti della città. La gr:a-nde •Riga conta og-gi circa 600.000 abitanti. Nelle sue ,di•ciannove chiese pr-otest,a,nti si -possono tenere ser– vizi ,divini, senza essere ufficialmente mo•lestati, così a•c,cade anche neille sette· chies·e ,cattoliche -e-din afoune o,rtodosse. P.r.esidente della circoscriz.ione eccìesia– stica luter:ana ,di Rig-a è ,l'Ar,civescovo • d-o-tt. Gust•àvo Thurss, sin ·dal 1948. Da lui ,d1pendono 280 Comuni,tà -e non me– no ·di 297 c•hiese -con 13 :preposti. L'in– gresso ,degli Stati baltici nell'Unione So– vietica, non ha po-rtat·o sensibili cam– biamenti -alil-aposiz.ione giuri•dica ,d,eHa chiesa Luterana di Lettoni-a e di Esto– nia. ,Già nella Rùssia Za•rista e ortodos– sa, le •comunità lut~rane non godevano di nessun appoggio ,da part·e dello Sta• _to. In seguito le duè repubbliche che ne p-resero il posto, praticarono una politi– ca di rigi,da separazione fra ,Chiesa e Stato. I componenti ,di queste comunità sono per-ciò abituati a so·pportare vo– lo-nta,riamente -H •peso finanziario pe-r gli esercizi ,di culto ·e per le chiese. E neppure ,o·ggi semhra che manchi senso -di sacrifi•cio e buona volontà. Il perico'1o per :la ,chiesa luterana, che ri– mane pur semp're un fattore nazionale in questa z-ona, non viene ,da parte ,dei suoi componenti. Le -preoccupazioni principali ve,ng-ono dalla paurosa mise– ri-a del dero. iPeT ile 280 comunità con 600.000 iscritti, rimangono oggi solo 120 pasto-ri lituani, ,che per la maggior pa•rte cl.e>bbonosopperire aHe necessità ' di diverse ·comuni,tà. Scacciato o distrut– to il clero tedesco, anche molti pastori lettoni vennero incarcerati o deportati dalle ,autorità •sovietiehe. In considera– zione di questa peri.col-osa situazione, il -consiglio ecclesiastico ha iniziato corsi per la formazione -di teologi. Og– gi ciirca v,enticin.que sono i -componenti di tali corsi, ,che ,hanno prin-cipalmen– te lo scopo ·di •prepar:are praticamente alle funzioni d•el<lavita pastòra'1e. Ma anche tale -numer,o è assolutamente ina,deguato. Inoltre ,se non si tratt-a già di e-lementi -che abbiano ,già frequen– tato le univ-ersirtà pu~bliche, -non han– no un Jiveilil_oqualitativo eccellente, e non ,c'è ,da ,aspettarsi la c-onoscenz-a ,di lingue arntiche, ed in -particolare ,del– J'.ehra.ico·. A conclusione del corso i pro– fessori tengono un esame in forma di co1loquio, che si estende a tutte 1-e mate– rie di studi-o. ,I giovani pastori ricevo-no un diploma, e ,dopo aver lasciato le loTo occupaz·ioni civili, diversi sono ,inse– gnanti o giuristi, iniziano -la lo,ro nuova vita. Anche in -Estonia ,esistono ·prohle– mi -simi'li e qruelli ,di Lettonia. La ,ri,co– struzione • ,del •duomo I 'hanno iniziata i fe,d,eli a proprie spes•e, ,e l'ente stat,ale per [a ,difesa dei monuuiernti ha -dato so-lo una piccola parte. Anche qui le 146 comunità hanno grande scarsezza di pasto,ri. L'arcivescovo di Revel, Joan Kiivit ha per le sue 170 chiese solo 1.22 . pastori. Ovviamente ogni comunità paga da sè le •s-pèse per il culto, ma mentre alcune sono picCO'le - da 300 a 400 membri - ,altre contano fino a 10.000
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