l’ordine civile - anno II - n. 1 - 1 gennaio 1960

bi NOTE BARI ~Non sappia la destra" Ancora durava l'eco della brillante • "operazione Sicilia" condotta sul bina• rio della "cauta ma responsabile e co– starote politica di Moro, intesa a fare uscire dalle secche la democrazia Ita– Uana" - così Baldacci su "Il Giòrno" del 22-12 u.s. - che da Bari giungeva conferma della efficacia e linearità 4i quella politica. I fatti, nel loro svolgimento e nelle loro conclusioni, sono noti e a noi in– teressa più che altro soffermarci sul do– cumento attraverso il quale il Segreta• rio Politico della· DC - e direttore de "Il Popolo" - ha voluto chiarire ai militanti ed alla opinione pubblica le ragioni che, a suo giudizio, giustifica• no l'operato del partito nel capoluogo delle Puglie. Tale documento è rappresentato dal fondo - anonimo ma intonato a piena ufficialità - apparso sul quotidiano del partito in data 24-2 u.s. dal titolo : "La linea de.llq DC". La lettura di tale documento è diver· tente, irritante, stupefacente : co-mun– aue è sempre sommamente istruttiva. E' istruttiva verchè da la misura esatta della confusio.ne e della impotenza in cui si dibatte il gruppo dirigente della DC, incapace ormai di mascherare lo stato di crisi in cui versa il vartito avan– ti a una realtà che non solo non riesce più a dominare, ma che lo trascina ver• so posizioni sempre più assurde ed in- . sostenibili. E passiamo, senz'altro al testo del– l'articolo. Dopo una breve tirata con– tro le arbitrarie e forzate intervretaziQ– ni che gran varte della stamva italia– na avrebbe dato de!lli avvenimenti di Bari, l'articolista scrive: "Come è ncto la DC ha tenuto nel comune di Bari zm atteggiamento lineare in rigorosa, coe– renza con la sua impostazione politica. Ha chiesto di essere lasciato, in quanto partito di maggioranza relativa, ad as solvere al suo dovere di governare la città, senza subire condizionamenti e li– mitazioni che avrebbero assunto, più che un significato amministrativo, un non irrilevante significato politico n. Sorvoliamo sulla pretesa linearità rlella condotta seguita dalla DC nel ca– so di Bari. L'affermazione che lascia di stucco ~ quella relativa alla teoria del· la maggioranza, relativa che comporte– rebbe alla DC il dovere di goverrfare senza subire "condizionamenti e limi– tazioni_" con quello che s_egue. Per_ interpretare correttamente il contenwto recondito del passo è neces• sario prospettarsi tre ipote#, a CO E COMMENTI La prima, che la. teoria sui diritti che comporta il disporre di una maggioran– za relativa abbia per la DC un valore assoluto, che tra~cenda i casi _partico– lari a livello locale -come a livello na• • zionale. La seconda, che la teoria aveva valo– re vincolante solamente nel caso di Bari. • La terza, che essa preluda ad una rie– sumazione della vecchia formula del "caso per caso". Sostenere la validità della prima ipo– tesi sarebbe ridicolo _e disonesto. Ridicolo, in qua.nto una tale .impo– stazione equivarrebbe al chiedere alle altre forze politiche italiane di chiude– re· graziosamente bottega; considerato che la foro ·presenza sulla .scena poli· tica è del tutto superflua quando non sia di impaccio alla vocazione di go– verno de.Ua DC. Disonesto, in -quanto i fatti di Paler– ,;_o e di Agrigento smentirebbero cla– morosamente la pretesa validità univer– sale della teoria. A Palermo, infatti, la DC dispone in consiglio regionale di una_ rappresen– tanza pari, in percentuale, a quella di cui dispone • al consiglio comunale di Bari. Ad Agrigento dispone della metà dei consiglieri co,;;,unali eletti. A Palermo però la DC ha· offerto la sua collaborazione ~l PSI ed alla USCS. Ad A!!rigento ha imbarcato in giunta i Socialisti ( 2 rappresentanti in consiglio comunale), ed i tirapiedi dei comuni– sti, i Cristiano Sociali, che dispongono di I consigliere comunale. E non si venga a dire che i casi di Palermo e di Agrigento rivestono un contenuto politico meno rilevante di quello di Bari. Sostenere la validità della seconda ipotesi troverebbe ostacolo insormon– tabile .,;,elfatto che la DC di Bari ~ nel tentativo di salvare la faccia dopo la elezione del sindaco socialista .- aveva offerto alla destra di fare eleP,• pere in • giunta Di Crollalanza e De Marzio. • Sostenere la validità della terza ipo• tesi urta contro quanto è scritto nel– l'articolo in esame, nel passo successivo a quello citato, ove' è detto : "Essa ( la DC) ha perciò risposto negativamente al.l'invito di apertura a destra, ritenen• dola weclusa dai deliberati congressua• li, dalla insostitu{bile funzione demo· • d l • • " • cratica e partito... . Dal che si deduce che né per og 6 né per il futuro è possibile parlare. cl; accordi "caso per caso", i~ quanto la sola alternativa allo "splendido isola– mento" che deriv.e}ebbe da un rigida avplicazione della teoria sulle possibi– lità operative offerte dalfo m.a$iiQra.n• za relativa, è data da una collaborazio– ne con le sinistre. Tutto questo ci porta a concludere che siccome l'on. Moro non è uno scioc– co, e non può quindi pensare di andare troppo lontano con la formula del "go– vernare in· maggioranza relativa senza limitazioni e condizionamenti", la ve– rità sia dalla parte di coloro che - come noi - da prima del congresso di Firenze pensavano che dall'aperturismo f anfanian-sindacal-basista lo dividesse solamente una diversa valutazione dei tempi e dei modi attraverso i quali giungere ad una chiara e definitiva· col– laborazione· con il ,PSI. I tempi, attendere la prfmavera e la conclusione delle amministrative: i mo– di, fare leva sulle "giunte difficÙi" nei grandi comuni italiani. Fra 5 o 6 mesi, dati alla mano, nella stragrande maggioranza dei capoluoghi di provincia la DC si troverà a dover scegliere una di queste tre soluzioni pe~ poter formare maggioranze lègali nelle amministrazioni comunali : I) rifugiarsi nella assurda teoria di chiedere l'astensione di tutte le forze politiche rappresentate nei consigli co– munali per poter assolvere al suo "do– vere", in quanto partito di magl(ioran– za relativa, di governare le città senza condizionamenti e limitazioni; 2) collaborare con le destre; 3) collaborare con le sinistre. • Per escludere la collaborazione con le destre basterà ripetere quanto detto per Bari in ,ordine ai deliberati con– gressuali. Ed allora si concrete;à auto– maticamente una generale apertura a sinistra, non vietata, a quanto pare, da deliberati congressuali. A meno che - ultima via possibile - non si intenda portare alle camere, con richiesta di procedura di urgenza, una pr.oposta di legge che dia titolo di normalità costituzionale alla figura dei commissari prefettizi. Ma .l'on. Moro - da buon giurista - siamo certi non vorrà farsi promo•• tore di tale praposta: ed allora? • La logica insegna le sue leggi anche ai re. POLITICA INTERNAZIONALE Il neutralismo ~ figlio favorito"? Certamente l'India è stata la tappa più importante e vistosa del vi.aggio dì Eisenhower. L'invasione del Tibet prima e poi so– pratutto gli incidenti di con-fine, la ron - testazione cines·e della linea Mac Mahon come confine -cino-indiano, la dichiara,

RkJQdWJsaXNoZXIy