l'ordine civile - anno I - n. 12 - 15 dicembre 1959

pag. 12 congressua'le dalla •posizione più fa– vorevole; -2) che l'on. Moro condivide la li– nea po11itiica ·di fondo dell'-on. Fanfani, pur ,differenziandosi ·da questo -nella va– lutazione ,dei modi e dei tempi di attua– zione -d·eHastessa ; 3) che solamente tale motivo ha portato i due uomini a ,schi-erarsi a Fi-. renze in l,iste contrapposte; 4) che '1a soluzio-ne cosi-detta cc uni– taria » -del problema della ,direzione è stata resa possi,bile ·dalla intri<nseca de– bo-lezza ,deUe correnti di cent-ro-destra e deUa frazione <e ,dura » -dei « dorotei ». A meno di un mese ,di distanza dal varo deHa direzione -della « unitaria ll, i. fatt•i hanno confermato la validità dei. giudizi so·pra espressi. Jl problema ,d 1 eH'oI1dinamento regio-. nale ·e la questione -della leg-ge sui mo– nopoli, hanno dato occasione -all'on. Fanfani_ di aprire il fuoco - zero - contro. la maggioranza~minoranza del partito. Nel prospettue -le sue tesi sull'uno e suH'ahro argomento, iniatti, l'on. Fan– fani ha c•ompletalhente ignorato il fatto di essere la sua ,parte ufficialmente rap– presentata in seno al massimo· -organo esecutivo ,de'l partito ; là dove un ele– mentare principio di eorI1ettezza poLi– tica chi·edeva che -pri~a ,deH'atta·cco frontale si avanzassero richieste precise in sede competente, e quindi in via ri– servata in ·seno. alla Direzione Centrale. -M-a, da. buon tattico di corrente, l'on. Fanfani, ha ritenuto o-pportuno -da– re maggior-e peso ag1i effetti di (< piaz• za >> delle sue mosse che non ·a•l conte– nut,o reale -delle stesse. I modi attraverso i quali è stato por– tato l'attaeco sono ,noti, e -sono sufficien– temente el•oquenti di per se stessi. Della -mancanz-a di qu-alsiasi reazione alle- ,due mosse da parte ,dell'on. Moro non ci facciamo nessuna meraviglia. La giustificazione- ufficial,e · per tale silenzio è- :Ja so'1ita: « E'- bene non ina– sprire le situazioni ». Solo ,ci viene -da os~!'ervare •che la ,dizione « -direzione uni– taria >l _ comincia a suonare in chiave umoristica se non -di farsa. Ma pex meglio chia,rire la -posizione dell'on. Moro è sopravvenuta la crisi siciliana. Mentre scriviamo non sappiamo qua– le sarà la ,soluzione che verrà data alla stessa, ma la •cosa ·~i interessa sino ad un certo punto. Perchè due fatti sono ormai acqui– siti, ambedue oltremodo significativi per valutare neHa gi1Usta>luce il corso <e ·sottile » ohe il segretario ,del partito dà allo sviluppo d·ella sua linea politica. Il pI1imo_, che la -direzione centrale verrà_-convocata ufficialmente per pren– dere in esame la situazione -si-cil-iana il giorno pr-ima che s_iriunisca l'assemblea regionale per la elezione de.I nuovo pre– sidente. Il s_econdo, che il_ segretario polit<ico hà dichiarato ufl:icialmei,.te che _la crisi itt' SicHia deve considerarsi un fatto di valore locale, e che pertanto ogni so– luzione che verrà ,data alla stessa non potrà avere rHlessi oltre lo stret.to d•i Mfssina. L'on. Mo-ro, ci pel'doni per quelfo che stiamo per dire, passa per un politico a·ccort·o ,ed abile, ma questà volta -i « -di– !tinguo » non hastano a velaire suffioien– temente i'l suo V'ero diseg-no politico. Questa appare infaUii in tut-ta la sua realtà là dove si vuole presentare come accettabHe la tesi che i fatti -di Sicilia non possono avere •per la DC riflessi in campo nazionale; e con la. volontà di fare discutere gli stessi daHa ,dfrezi-one centrale ad un gio:i,-nod 1 i -distanza ·dalla loro conclusione, evitando così che la stessa possa esprimel'e vaHd·e indicazio– ni e preclusioni politiche per la soluzio– n della cl'lisi. Tali prese di posizione stanno ad in– dicare che l'on. Moro considera possi– bili due soluzioni alla crisi siciliana : rottura della DC con le -destre e conse– guente formarsi di una maggioranza -di centro-s,inistra, con il ,PSI al ,governo oppur-e semplicemente di spalla ad una intesa DC-USCS; terza incarnazione della formula Mila21zo, con la ,DC an– eora all'oppo-sizione unitamente aH-e destre. Nel caso si concretasse la prima del– le ·due soluzioni, il valore puramente loca:le che l'on. Moro a.Uri,buisce ai ·tatti di Sicilia .gli sennirebbe a rendere pos– sibile un esper.imento che, condotto ·con le dovute cautele dal PSI, autorizzereb– be i'l, segretario del partito ad estendere il principio d·el « non intervento » an– che aJ •casi ( molti) di e< giunte ,difficili » che si •presenteranno ,a.d elezioni ammi– nistrat<iV'e concluse; contribuendo co-sì -alla creazione ,di un clima genera-le fa– vorevole a·d una apertura a sinistra -del– la DC in tutto il p·aese. Nel •caso invece ,si verificasse la se– co.nda soluzione, l'on. 1Moro potrebbe continuare nella sua ·politica, in att-esa che si verifichino fatti straordina•ri che g]i diano modo ·di porta-re sul terreno delle realizzazioni pratiche il suo dise- 1rno politico ispirato alle tesi di ce~tro– sinistra. Ma il reailizzarsi -della prima ipotesi none in primissimo piano il pro·blema delle destre e del governo centnile. Ed -allora i casi sono ,due: I) Per calcolo o per furza maggio– re le ·d·estre accettano l'interpretazione dell'on. ·Moro S'Ulla natura e soluzione della crisi sici<liana in chiave di centro• . sinistra, e continuano a dare il loro a-p– poggio al gabinetto Segni. 2) Le destre ritengono di non po• ter -ava'1lare tale interpretazione, riti– rano il loro appoggio al governo. Nel primo caso l'on. Moro otterreb– be il risultato di at-tenuare le ,d,iffidenze e le opposizioni al:la politica di centro– sinistra ne-Ila DC, e la possibilità -di ma– turare l'occasione per •poter fare a me– no del foro appoggio in p-arlamento, in vista di soluZii•oni nuove per il governo. Nel secondo caso l'on. Moro •potreb– be fare ri~adere -~:dl~ -~ le respon- l'ordine civi~ sabilità della nuov~ crisi. Ed in omag– gio alla sua nota teoria sul cc vuoto di potere ,da colmare », confortato. dal -pre– cedente siciliano, avrebbe ·pochissime difficoltà ,a trovare in parlamento una nuova maggioranza di centro-sinistra - PSI compreso - attorno al classico cc ·monocolore programmatico », i cui vo– ti, ancora una volta, sarebbero « non ri– chiesti e non -contrattati ». Pure fantasie J.e nostre? Lo vorrem– mo tanto. Domanda -legittima a questo punto : cosa ·faranno i comunisti? Le risposte non possono essere che queste. Niente che possa ostacola-re la ·rottura del fron– te politico e ,psfoologico anticomuni– sta; niente che possa ost,acolare la ro).• tura -dell'unità del parti.ito cattolico. So-no i ·due grandi obbiettivi, dal con– seguimento dei qua-li -dipende la riusci– ta dell'uhimo e -definitivo assalto al po– tere politico in Italia che essi da lun– ghi anni vanno preparando. P.C.1. Le impo~sihili speranze del centro-sinistra Gli organi di stampa e le agenzie ufficiali ed ufficiose del centro-sinistra hanno così sintetizzato i loro commenti al contenuto delle tesi pre-congressuali del PCI e l'intervento dell'on. Togliatti al C..C.: «. Il PCI teme la "distensione" », « La nuova atmosfera internazionale pone in crisi la tradizionale politica_ del PCI », <e Gli sviluppi della politica este– ra favoriscono la differenziazione fra PCI e PSI >l, « Nuove prospettive po– litiche per l'impegno della sinistra de– mocratica » ecc .. Tali reazioni, alla luce di una ob– biettiva valutazione tlei fatti politici e delle posizioni affiorate nel corso dei dibattiti in seno al C.C. del PCI, stan– no a dimostrare ancora nna volt~ : I) ,Che le formazioni politiche e le con:enti di centro-sinistra confonqono i loro desideri con i fatti reali. 2) Che lo sforzo per acquisire . ele– menti di giustificazione alle proprie tesi le porta a falsare i dati concreti della situazione politica. 3) Che l'incapacità ad e primere un compiuto ed autonomo discorso di con– trapposizione alla tematica ed alla prassi comunista, le porta a contare più sulle difficoltà - vere o ritenute tali - de1l'avversario, che sulla propria capa– cità di orientare in senso a loro favo– revole il corso delJe cose. L'intervento dell'on. Togliatti al C.C. ha ottolineato, fra gli altri, i seguenti punti; ripresi ed ampliati nel docu- • mento che gli organi periferici del par– tito avranno come ·traccia nei dibatti- ti preparatorii del congresso nazionale: a) Il partito deve impegnarsi a fon– do al fine di evitare che i militanti e le masse. poss~no creder~ che l'avvento . di un clima di distensione nei rappor– ti internazionali possa significare l'au-

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