l’ordine civile - anno I - n. 5-6 - 15 settembre 1959
l'ordine civile scev al punto da negare al Vice Presi– dente americano di visitare l'Ucraina: c'è andato lui, invece, e in una adunata oceanica ha chiesto agli ucraini di dire alto e forte a tutti i sobillat-ori esterni la loro entusiastica adesione alla Re– pubblica Sovietica. Ora, nel generale clima «distensivo» e cccoesistenziale», una simile impegna– tiva presa di posizione del Congresso americano, può sembrare una platoni– ca formale dichiarazione cl.i simpatia soprattutto per i popoli dell'Est euro– peo e per i popoli non russi dell'URSS, la cui passiva resistenza pare non an- •cora sopita, e tale deve essere apparsa alla stampa europea che ne ha in gran parte ignorato l'esistenza. A noi invece pare debba sottolinearsi l'alto monito morale e la rassicurante ce.rtez.za che le ragioni ideali della libertà dei popoli e degli individui ispireranno an.cora uua volta la fermezza della politica amencana. TlMES "Way of tbe pilgrim in Italy" Con questo titolo il Times pubblica un erviz-io del suo corrispondente ro• mano sulla vita religiosa in Italia. L'Italia è, per il Times, il paese in cui • Lutti ·i momenti, nonostante la scienza moderna, accadono miracoli: e quindi l'Italia è un paese di turbe pellegrinan– ti da miracolo a miracolo. << Qualcuno ha detto che un dito di un oscuro dipinto di Cristo si è mosso in allo di benedizione - e subito -i pel– legrini corsero al luogo del miracolo nella città siciliana di Rosolini »... << Fu occasione di meraviglia per al– cuni visitatori di_ vedere meno atten– zione per la campagna elettorale che per le celebrazioni del 700 anniversario dell'arrivo miracoloso in una città del– l'Adriatico delle ossa di S. Tommaso, che, come ogni cittadino sapeva, aveva– no navigato nella loro custodia di mar– mo dalla Mesopotamia >> ... ccRoma ha un suo speciale santuario con il ervizio di un fotografo che fa fotografie dei visitatori nella posa di chi vede la Madonna >> ... e< Un giornale illustrato italiano dà spieg~zioni su una Madonna che fa por– tenti in occasione delle malattie d'a– more>>... ccTuttavia gli italiani cominciano a rlomandarsi perchè i miracoli accadono raramente, _salvo che in Italia, Spagna e PortogaUo >> ... ccLa spiegazione abituale, per quel che riguarda l'Italia è che le sopravvi– venze pagane sono ancora forti e che la tendenza greca al politeismo è rima– sta >> ... Abibamo elencato i punti essenziali di questa corrispondenza, più che altro per documentazione. • Possiamo ricordare all'estensore del- l'articolo che, se Dio è, può anche libe– ramente manifestarsi come creatore e libero sovrano dell'universo? Che il Cristo ha fatto i miracoli ed- ha appel– lato a-d essi come testimonianza della sua veridicità? Che ·Egli ha detto che i suoi discepoli avrebbero compiute an– che opere più grandi di Lui? Non ha posto i miracoli come segno permanen– te· della verità della Chiesa? Non ha d'altro lato posto la fede co– me condizione del miracolo, al punto da non « poter >>egli stesso fare mira– coli dove non trovò la fede? Possiamo ricordare quella sorgente permanente di miracoli che è Lourdes e che non è nè in Italia, nè in Spagna, nè in Portogallo? No, non lo potremmo. Forse l'unica cosa che potremmo chiedere alla cor– rettezza britannica del corrispondente romano del Times è di documentarsi meglio sulla storia del fotografo e del– le malattie d'amore. Non altro: nem– meno pretende"re che distingua ·tra ciò che è fede ( e la Chiesa riconosce come tale) e ciò -che è superstizione ( e la Chiesa condanna). Vogliamo con questo dire che non c'è nulla di comune non diremo tra la fede soprannaturale ma tra la religione stes– sa ed il mondo culturale dell'estensore dell'articolo sull'Italia. H laicismo scientista non si distingue dall'ateismo. Il nostro paese non ha da arrossire· della sua fede, che gli attira la confi– denza di Dio : dovrebbe semmai, molto più' ,di quel che non fa, umilmente ono– rarsene e considerare il dono di Dio. E, come cristiani, dovremmo pensare e pre_gare per Ia triste sorte dell'Inghil– terra, faro di fede nei secoli del me– dioevo, evangelizzatrice delle genti ger– maniche, dove ora i vescovi si fanno pa– ladini rlella limitazione ,delle nascite e rlove la Chiesa anglicana è così poca cosa da poter restare istituzione ufficia– le in un paese dove un laicismo agno– stico esibisce le sue categorie come tran– quille evidenze. I beni materiali, la ricchezza, il pre– stigio e. la potenza passano: i beni di fortuna passano imparzialmente da po– polo a popolo. Le scelte e le benedizio– ni di Dio restano in eterno. ACL! Della ~ formazione" . Nelle domeniche dello scorso mese, un cartellone dell'Apostolato della Pre– ghiera esposto nelle chiese esortava, con forte richiamo, gli iscritti a pregare per la diffusione della dottrina sociale cri– stiana. Nello stesso mese è stata divul– gata una grave lettera dell'episc.opato lombardo nella quale si riprendono tut– ti gli errori e deviazioni del nostro tem– po in tema religioso, sociale e morale. E' una lettera interessantissima che rivela il sempre vigile sguardo dei pa– stori sulla integrità dei principi cristia- pag. 15 ni oggi minacciati profondamente da una lenta e -persistente infiltrazione di dottrine << di falsa e dubbia validità >> e preoccupanti lo stesso ordine civile e sociale. In questo dopoguerra infatti, una ca– terva di professori, noti ed ignoti, si ag– gira con aria profetica e atteggiamenti e mentalità che rivelano tare di un re• cente passato che a voce, anzi a gran voce, sembrano voler condannare. Ciò è manifesto chiaramente intan• te correnti politiche, le quali purtrop– po estendono la loro influenza sulle masse incolte ed anche su organizzazio– ni ad esse aderenti non legate o comun– que non necessariamente legate, in quanto sono libere di manifestare sen– za reticenze o compromessi il pensiero sociale cristiano, com 'è il caso delle Acli. Alle acli è rimasto il compito più no• bile, quello cioè di educare gli aderenti all'azione sociale cristiana e a diffon– derla fra i lavoratori che ne sono lon– tani. Hanno anzi l'alta ccmissione di formare nei lavoratori una vigile e for– te coscienza religiosa e morale )). E in questo senso sono ripetute pure le spe– ranze e gli incoraggiamenti dei Ponte– fici, mentre i vescovi lombardi auspi– cano e appoggiano lo sviluppo di que– sta missione aclista in relazione dell'e– norni~ e prevalente interesse acquista– to in questi anni dall'argomento sociale. Le acli infatti, in relazione a ~e mandato, sostengono da qualche tempo una scuola centrale di formazione (te– cnico-culturale) per una trentina di iscriÙi all'anno. • Sono state fatte da fonte esterna os– servazioni sulla competenza dell'inse– gnamento, sui testi, e so,prattuttb sul metodo o metodi indicati come·(( meto– di aclisti >>- E' certo importante conoscere con quale metodo o meglio, con quale men– talità vengono impartite le lezioni e spe– rare che non vi sia chi si vanti ( per sottolineare il suo spirito sociale) di provenire da famiglia socialista, quasi– chè non fosse migliore quella di san– gue cristiano. E non si farà, speriamo, la storia di ccCristo socialista >>mentre è fuori di– scussione che non lo è mai stato, nè ha con tale idea alcuna somiglianza. Co– me Cristo non ha ricopiato nulla di quanto era stato detto sino al suo _tem– po nè vi sarà altri che_ possa aver dt.Jto o dirà al mondo una parola migliore di quella evangelica. Non è comunque nostro intendimèn– to indagare su questo corso. ma niutto– sto di far sentire il desiderio e la fidu– cia che i cristiani hanno sull'onera del– le acli. E bisogna esser ciechi dinanzi alla confusione odierna ,per non senti- 1·e come sente la Chiesa la necessità di un movimento che diffonda la dottrina sua· in mezzo àl popolo -e di favorirne l'insegnamento quindi in tutti i circoli. Un insegnamento sistematico comple– -to, chiaro, sulla religione, sulla que– stione soèiale, sul lavoro e i suoi pro-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy