l’ordine civile - anno I - n. 5-6 - 15 settembre 1959

l'ordine civile sere un mese di importanza politica· cc storica »: forse più per le decisioni francesi che per l'inizio della diploma– zia al vertice. Il problema. algerino è un problema cruciale in cui sono coinvolti i massimi problemi morali e politici contemporanei e in cui si dialettizzano le linee della politica mondiale. La soluzione del problema algerino rappresenterebbe la decongestione de– finitiva di quel processo di contra,ppo• sizione tra popoli afro-asiatici e popoli euro-americani che è invelenito gli scor– si anni dando vita all'insegna della ccneutralità positiva », al blocco di Bandung. In Asia il movimento si è len– tamente quietato; le crisi politiche bir– mana e siamese hanno ristretto l'area neutralista e i recenti incidenti dell'In– dia con i comunisti del Kerala e con la Cina per il confine settentrionale e per il Tibet hanno mutato la situazione in Estremo Oriente. La stampa indiana parla di adesione dell'India al Seato ... L'unica grave questione aperta tra il mondo europeo e quello afro-asiatico è la questione algerina. Se il gen. De Gaulle sa•prà offrire una base di discus– sione effettiva con il F.L.N. e aprire la strada a un onorevole compromesso che sia anche una intelligente soluzione (le due cose non sono, nel caso concreto, per nulla contradditorie) darà un con• tributo inestimabile alla causa della giustizia e dell'intesa vera tra i popoli, consolidando al tempo stesso l'unità del mondo libero e la saldezza delle isti– tuzioni francesi. La posizione dell'occidente sembra dunque notevolmente migliorata in que– sti ultimi mesi. La storia, più giusta e generosa della cronaca, lungi dal par– lare di fine delle epoca dullesiana e di attribuire al new loo•k britannico i fat– ti felici della nuova congiuntura, vedrà piuttosto in essi i frutti della ferma politica del grande statista, che seppe dare alle tecniche ereditate ·da Dean Acheson il valore di una idea e di una fede. POLITICA INTERNA La ripresa autunnale La manovra politica, appena ·allenta– ta dall'estate, è in pieno corso. Nell'at– tuale situazione, caratterizzata dallo sfaldamento e dalla disgregazione dei partiti, la politica perde quasi ogni in– tellegihilità e si riduce ad un oscuro gioco di gruppi di potere. I partiti che appaiono maggiormente toccati dall'attesa del con~resso demo– cristiano di Firenze sono il PSI ed il PDT. Jl PDI sembra in sostanza essere il principale rnpporto dell'attuale ri– pre~cntazione politica dell'on. Fanfani a duplice titolo: uno negativo in quan– to ritirando il suo appog~io all'on. Se– !!:ni, aumenterebbe, se non le difficoltà strettamente parlamentari del governo, certo quelle politiche: uno positivo, in quanto consente di riagitare il mito dell'esistenza di una maggioranza di centro sinistra senza i voti socialisti. La commedia, pressochè incredibile, della maggioranza introvabile, ritorna alla ribalta. Per la verità, persino l'on. Pre– ti ha smentito la possibilità di una mag• gioranza tripartita DC-PSDI-PDI. Non è detto che l'on. Covelli non trovi la via per diventare ministro: ma in ogni ca– so il giro è molto più ampio e comples– so che non la neo-maggioranza ccsocia– le e democratica » di cui egli dovrebbe essere l'improvviso artefice. Intanto anche l'altra manovra è in corso : quella cioè della maggioranza comprendente i socialisti. L'on. Nenni ha osservato ad Intra che ccnon vi è con– traddizione alcuna fra l'obiettivo che i socialisti perseguono di una alternati– va democratica al monopolio democri– stiano del governo ed al potere delle destre e l'appoggio che sono sempre stati pronti a dare a tutto ciò che si muove nella direzione del progresso so– ciale e tecnico e dello sviluppo della vita democratica delle masse ». Siamo in pieno minimalismo: è sem– pre così per l'on. Nenni, all'inizio di una nuova situazione politica. Ma è ve– ro· che non vi è contraddizione tra il ccCongresso di Napoli>> socialista e l'a– pertura a sinistra: siamo anzi sempre stati convinti che il congresso di Napo– li ha finalmente creato le condizioni per consentire a Nenni di fare la politica che è la sua da almeno tre anni. Agli accenni di Nenni, ha risposto una leggera scopertura da parte dei so– stenitori del centro-sinistra. L'on. Gioia, fanfaniano di stretta os– servanza, ha dichiarato che la sua cor– rente ccporrà a Firenze la richiesta di una politica di centro-sinistra come a– spirazione della DC anclìe se, obietti– vamente considerando, non vi siano for– ze, in Parlamento, tra i partiti demo– cratici, che possano sostenere una tale politica »: e che cccom'è stato costituito il governo monocolore -dell'on. Segni in stato di evidente necessità, con l'appog– gio dei partiti di destra, nulla vieta che si costituisca un governo monocolore di centro sinistra, appoggiato da quei gruppi che vogliono appoggiarlo ». Si non caste, tamen caute, certamen– te. NeJlo spazio occupato nella DC a de– stra della corrente di Base e a sinistra dell'on. Scelba, è di regola la distin– zione tra la tesi e l'ipotesi: nessuno so– stiene la politica in cui dice di credere, nessuno crede nella politica che so– stiene. Ma, al riguardo, lo spettacolo è ap– . pena agli inizi. Anche nel PSI, si parla di ccunifica– zione delle correnti sulla base del con– gresso di Napoli >>. Ci sfuggono, lo di– ciamo onestamente, i termini politici ed il significato del pubblico epistola– rio degli onn. Lombardi, Basso e Vec– chietti al tacito ccAvanti ». L'on. Vecchietti •parla d·i ccsupera– mento delle lotte dello· scorso decen– nio » ; questo in conseguenza di ccre– centi avenimenti interni ed internazio– nali 1>, Non ì.mm ~~ÌI\iamo questi singola, pag. 13 ri avvenimenti interni: quegli interna– zionali sono la sommità russo-america– na. Non ci aspettavamo che essa, alme– no adesso, comportasse tanto movimen– to nel PSI. Movimento, poi, in che sen– so? L'on. Nenni è alla soglia, nèl PSI, dell'cc io triumphe », incoronato dai suoi avversari? Ma la ripresa autunnale non è ancora veramente avvenuta: e tutta la situazio– ne politica è ancora sutle ginocchia de– gli dei, cioè nelle mani degli occhiuti manovratori di tutti i partiti che han– no la singolare attitudine, che fran~a– mente riconosciamo loro, di trasforma– re uno spettacolo, in sè sterile e mono– tono, in un appassionante carosello di ipotesi e di alternative. Tanto da farci dimenticare che sotto questa scialba commedia degli errori intristisce un grande paese. CINA Il "ridimensionamento" del piano Ad un anno di distanza dalla crea– zione del-le cc•Comuni » il Comitato cen– trale del Partito Comunista della Cina Popolare ha annunciato una generale riduzione degli obiettivi da raggiungere nel quadro del piano economico per il 1959. Che un piano annua-le possa essere soggetto a revisione non è certo un fat– to insolito, ma l'annuncio dato dal Co– mitato centrale del P.C. cinese, ,dopo aver indicato che la produzione subirà un rallentamento in quasi tutti i settori, precisa che la produzione dell'acciaio raggiungerà quest'anno i 12 milioni di tonn. contro i 18 milioni di tonn, pre– visti e contro gli 11 milioni di tonn. prodotti rtel 1958 e i poco più di 5 mi– lioni di tonn. -del 1957. In questo setto– re si avrà quindi una riduzione del 33% rispetto alle previsioni. Inoltre la produzione del carbone sarà di 335 mi– lioni di tonn. contro i 380 milioni di tonn. previsti, con una riduziohe di cir– ca il 13% rispetto alle previsioni e· la produzione di cereali sarà ,di 275 mi– lioni di tonn. contro i 525 milioni di tonn. che si prevedevano e avrà così una decurtazione del 48%. Sebbene finora non si abbiano mag– giori dettagli, quel che colpisce è l'en– tità delle riduzioni apportate al piano economico di quest'anno, piano i cui obiettivi erano sta ti annuncia ti dallo stesso primo ministro Ciu En-Lai qual– che mese fa in uno suo discorso. Come si è ,detto, revisioni e oscillazio– ni in un piano economico non sono sor– prendenti, ma una riduzione del 48% degli obiettivi da conseguire nel-la pro– duzione cerealicola e del 33% di quelli della produzione dell'acciaio avrà cer– to ripercussioni sui piani economici già stabiliti dato che le basi di partenza dell'anno prossimo risulteranno modi– ficate. Cirç11;lç ragioni dçll~ decisioni pr~§~

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