La Nuova Europa - anno III - n.11 - 17 marzo 1946

LA NUOJ'ifEUROPA SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA ANNO III - NUMERO li IN QUESTO NUMERO: LUIGI SALVA'l'ORELLl: RUSSI E ANGLOSASSONI ..• p, 1 GIAN00:'-1ENICO COSMO: CONSIGLI DI GES7'IONE ..... p, 1 CESARE OTTENGA: I RETICOLA· TI DELLA CULTURA IN 11'ALIA • ••• , .... P. :; • 0 lul S.t;1'Tl.11ANA ... !( :! 'J'O'.\IASO CARINI: N U O l' E l' lt O· .'-:PETTJl'E DE,'f.,l.,A FftA.I\'· Cl.4. DE.UOCUA'l'ICA . . p, 3 .AR~ALDO BOCE.LLl: .4 l'I' F. .\'TU· . RE DI COJttlSSO • J), 4 ROMA - li MARZO 19-!G WOLF G1USTI: Il 'l'TJ'tA l' BllSO LE i_: una politica <li sicurezza. Per l'in· R I 1' I s 1' 'B s O V I E 'l' I C.: JJ r: P. 4 sleme di questa politica. la de!lnlzio· UMBERTO SABA: COSE LE G <J E• ne può essere mantenuta; ma certi n E E I' A O A ·"-' 'J' I • • • • P. 5 s,•olg,imentl accennano a oltrepassare 11.,.RRY BEAnO: UN Tt:A'fllO t>ER c,ucl segno- 1 limiti, del f'eSlO, fra po- Tu 'l' 1· I • • • • • • • _ • p. 5 litica di sicurezza, e Politica di esp~n– ALBERTO MORAVrA: C/.VEAIA P. o sione, da parte di una grande potenza, DAt\TE Al..OEBICIH: .ti U S1CA J>. G :nr ii::::~;~i!['~:~,s~)i~~~~~~~e.laQ\~; . ;) ·rirrno 'l'RE\'ES R 11' RATTO E M 1- 7'O D l .11 A Z Z IN 1 . . . . (>. 7 A:\"DREA C:lO\'ENE: G I, I U /., 'f 1.\/ 1 .UESI Df:LL.-t. GEUJl.4NIA. N .-l Z 1S T .4. • • • • • • • P. 7 polilica in Manciuria con l'argomento della sicurezza. l Cinesi rispondevano ch'essi volevano plantare la loro siepe nell'orto del vicino. Diciamo, più gene– ricamente. che la Politica attuale di Stalin è diretta ad assicurare alla Rus· sia il maggior numero di 1>0sizior.i possibili. finchè la situazione 1ntcrna- zonalc è an cora fllHd a, e minore il ri– s.::hio di un confllt.to. SPSOrz1omi: l!/ ABBOfl, P06T.U• UNA COPIA LIRE 1:; L'ACCORDO FIA'l' CONSIG·Ll DI GESTIONE TORINO, marzo E R 'U S SI ANGLOSASSONI u LA nostra indus tria auto mobilisti~ ea. sotto tnntl aspct.ti P:,onlera nel mondo e s overn.tta da uom(~ ni di gran valore, si riduce a cosa troi>; po inferiore al suo grande passato, s& limìlata a colti.varc il mercato interno. Questo non b:1s1a ad alimcn-tarc una grancle Industria quale essa fu. e ri•. teniamo deve continuare :\d essere. ne1 A una politica s1ml1e.c'hc non è dl gli intendimenti dei :s:uol fondatori e guerra, ma può sboccare in unn gucr· cai>i. Né, i fotti 10 c~:mostrano, esso è ta - e Potrebbe anche sboccarci ino· abbastan~ ricco eia servire come t>un~ plnatamentc - sembra che le due po- to di partenza J>er b. conquista <lclmN't t<.>nzeanglosassoni non abbiano che roto mondiale. Pare certo che la gran, due metodi dl replica. O l'intesa speci· dezza dcll'lnduslrin automobil\slic:t 1u~ fica con la Russia sul terreno dt-1com• Jinna stia nel ritornare ad essere una n~z:e~?i'e d~~:~rf~!~:~i1 1 ~i" l~~p~~~l~ in<lust.1ia esportatrice. Esclusa la pro, · l · o 1 · 11 I della s•at·tl·•lonc ,i·, "ott·,no·. 0 11 ,.·,c i,·,a· tezione doganale. come mezzo adegua~ F RA le clue potenze anglosassoni e I s essi a n n mpcgnars1 con poce· 11 ,,. .., 1 - b Il , la Russia c'è « tensione diploma· roso alleato. e a prefel'lre. dopo il ri- mo generale alle norme del clirit.to in• to allo scopo, <tuae 't a re. ». lt tica »: il massimo di tensione di· corso al ConslS!•lOdi sicurezza, di sbrl· ternazlonalc, ai prJneipt de ll'UNO, l'i to~~:tfoJ1a~W\~roc~!~ ~~~:i~~ ~~O!:l!1\~ar:~~~r!l 1~"~t•ificata tlalla fi- f~~e~e c~ld<~~f!IT~m~~:n~ot! ;~cd~t;: ~~~~i°di~~~g\;~~>e~t!~~-volontù e d:1i e !Jrillantc mgegno che fu Edoordo Git La zona di urto i':: vastissima: dal· se si manterr:mno in questo atteggia• 11 primo n1ctodo non sembra appli· relti sintetizzano bene 11 concetto in~ t'Europa cenb·a~.c all'Estremo Oriente. mento. Per l'Egitto - come f)er l'Jn· cab ile - a parte ogni motivo ideale - formatore drll'opera svolta con sue~ V'\! disaccordo circa Ja·Politica genna· dia - non v'è fino adesso che il Hn- per t.re ragioni. La prima è che le due cesso dal com1>01wntidella Commissio,, ,nica: alle ,potenze anglosassoni non guaggio dl Radio Mosca ostile ai brl· pot enze anglosn6Sani si so119 pronun• ne Econolll'ica del C.L.!\. re~lonnle t>!e·. 1>iace la polllica fllocomunista della tannici. clatc g1à. ripetutamente. per la 1101111· montese per la norm:1lizzm~toncdel nu.ssia nella Slla zona d-i 0cCupuzione E 'llcnlamo all'Sstremo Oriente, pas· ca deli"UNO si sono impegnate In es- rapporLI fra caplta:c. e lavoro In seno , (manilcstantcsi in pnrlicolare con la sando per l'Indonesia, eh-ca la qunle è sa; e non si Possono condurre contem- ad uno del magg1on complessi -\ndu, ~ fusione in corso, di dubbia spantaneitù. ancora nella memoria di tu(tl il fiero poraneamente due politiche oontraddit· striali italiani, il Gruppo F\at att.rave,1"t l ~:) r~~ti~~:Sfa 1 ~~ 1 !~~ ;,~~!t~\~n~~~! 1 :t ~?c~t~;!~. i3nni~~~~~sgO~e~f;s1~:~~ltl~~ ~~~end~~n~~e 1 ~i?1!~l 1 ;!: S~hjg~~i te: ~l~i~'Oc~~ug!~W~1~e.dti~ fi1~1~~~~n~,~~ agli tngìesi di tent're in piedi nella lo- c'è la questione della Manciuria, quc- non sarebbe realizzabile la collabora· so le parti interessate: a-I dlsoprn def ro zona forze mllitari tedesche. e ad stione abbastanza grossa: questione zione organica fra Gran Bretagna e conllitti di. classe c"è la incalzante reah ambedue i soci di fare politica favore· rtisso-cinesc propriamente. ma a cui St~lti Uniti. in quanto questi ultimi tà economica, cl sono ::;l! rnlcresst su~ vole agl1 clementi· .reazionari e filona· hanno preso parte, in form:i uff!clalc, (s,1lvo cene 1>oslzion1di strntegia n.i.· 1>edo1·i -detta nostra economia disSC!: :~~iù,vAe~Pfu~~~~~t~,a~~~b~n~~'.b~~gn~ 0 n· ~:::)~ia~~ 11nniV1cJ. 0 ~~1 ~trai r~ ~I<: .allo lé 1 ~ae~a 1 ,'.ùb~~t11~: 1 >e~~~ gt~r~p.~:)•:.~~n~ 8t }.;~ C\'ldcnlc che per g\ungere a Qlle 1 e orientai-e: 111Austrl.'l i cril't=ridiretti· sgombero non ancora. compiuto della non intendono quindi impegnare le sta conclusione ·- conclusione conf0!'· v.i dei tre, anzi quattro occupanti non Manciuria da parte dei Rt1ssl, stanno loro fo,~i;ea pro del bottin~ altn1l- Uno tante perrhé sintomo cii educazione e concordano; 1n Ungherla i due gover- le aspo1:ta:doni di ~nate~alc. ir.d~1s_tria·degli ostacol-t maggiori, contro cui ha di se~sibllitil politica fra le maestran, nl anglosassoni (pli1 particala1,11ente le co_mp,ute da essi cola. e _1pnv1teg! cozzato li discorso dt Churchill 1>erla 7.e. perché 11rova di una modernlz1.a1 1"1nglese) hanno imputato alla Russia a. cui aspirano (e che lii:_C!na non e allea_nza a11g!o•americana, è. nella per .:o<onc di vedute di almeno una parte un accaparramento ceonomico; 1>erla chsposta a _conce<le~c).P1u m s:e[!era.- sua~1one dell americm~o mccho che una del ceto pndronalc cd aP1H1iltoper que~ Bulgaria c'è scambio di note agrodol· le, la polit1cn trnd1zionalc s~atumten· simile alleanza ~l ri1solvcrebbc- nello sto l'accordo str.pula-to a Torino il 23 cl 0 i rd.-aell~alosc 1101_••••en,eWal 0•h,11n0g1 t~ 0 n0 vac,!',,'o'O~u•li: se ~ella « porta aperta :1 è più o n1e· srnntamento del! A_merlcada parte del febbraio 1941} trascende nntcressc 1o~ e'h .., _ no rn cont-rasto c,on la tendenza .russa vachlantc i~1pena11s1110 b1·1tann1co. . cale _ gravi t\cvono essere state 1e gara; circa la Polonia non v'è nessuna a cr~nre « zon.e d Influenza» nel\ 1mpc· Terza _raç-,one(e saremmo t~ntatl dt ragioni, ben fondati i moU\•l. Vale i>cri questione uHici.almcntc impiantata, ma ro crn~se. Per il Giappone e la Coi:ea e.lire: pr:11~1p..1le) è c1lCla politica del• tanto la pena di rievocarli, nella stampa angloamericana si leggo· non. v,1_ sono presentemente confhttl I~ spart1z1one urt~reb1;>ccontro le re· L' i·ndustrln automobilistica italiana no ogni tanto a1>vrezzamenti e notizie spec1fic1da segnalare- s1stenze universali. L era coloniale è ha _ come è noto _ li suo prlncin:tle non t.roppo favorevoli al governo po- p_assata: e sarebbe curioso che la R~1~-~ntro J.n Torino: del tutto second:iria '> laoco. e quindi indirettamente alla ~:: S;a, la qu~le ha cantato quest~ vcrlt~ (per Importanza. non per qualWit. ~~~i~ i~!:~~~n~u~ll!~u~~~ign~ 0 :1 \f Di fronte n questo stnto di cose, cl d~ un pez~f allei poten'l.C.occadenrnli. produzione mi,lanese o bresciana. Af lit.are russa in Polonia: deH'Alb:mia la si domanda qtwll possano essere le in· ~~ i1 ~e mf1~~;;rsse S8!1•lÈ°~1to suo. Gruppo Fial. spetta .:n pcrlocli norm:il•i Russi.a ha pat.roclnato 1'ammi.5,5ionc im· t.enzioni della RllsSia, e cosa intendono P~•sia~\.?;~~ iel\Sfa.Urii1•1~dO;l~~~~~ f rso ?~ ,~ell\ 1Pl'C~U~i.?ne. nar.!oi~alc-com_~ mclliala no:l'UNO e se l'è vista boccin· fare le potenze anglosassoni. I:Indonesia alla Manciuria, i pa.poli « co• lt!~s~l'_,1· ...~crnita dl lmpt.111Ll_(la ta; in Crecia la pubblicistica ufficiosa Cominciamo dall'e9Cluderc che la loniaH» sono perfettamente desti, e in l _:1.1 tl\l_1r?fiot1 e l~n-~1odelloc~ cl_gen e1c), sovietica seguita. ad imputare alla Gran Russia pensi a una guerra e 1>reventi- piedi. disi>0stl e capaci non solo a re· ~1.cc ~~z~~ di a~tl~z~a!urc. ~ap ,llo.rc ~r, Br,etagna occupante una politica filo- va»: che essa, cioè. pensi a provocare 9;stere ciascuno per sè, ma 3 far ca· e arnr. zar.1oned1 , c1.chta Sut pi ù var i e rcaziona1;n. e ruorasct$t.a ». Si sa 1>0ideliberatamente un confNtto generale tena fra loro. !ont~111centri n_efanno un con~1>les~ lo stato delle cose ne!la. Venezia Giu· armato, nel calcolo che oggi possa riu· Non rimane chmque che Il secondo industriale cons1dcra10 col massm10 rt· Ila. fra A11glo·1\mcriran1e Jugoslavi: scirle pili facilmente favorevole di do· metodo, qtlèllo dell'U:--JO,preconizzato sp~~to sul m~rcato lntel'_nrir,.1onale. ciò che pure 11iguar<la la Rus.,;;ia,indi· mani. E' ragionevole escluderlo, per le dal Segretarlo di StalO mncricano Byr• E però ev,<lcntc che m un comples· rettamente e anche dlreltamcnte, per con<Jizionl di esaurimento in cui la nes nelle sue recenti dichl,u-..izloni. so. che ~ontayn durante la l'<-Cente la ,redazione del trattato di ipacc con Russia si deve trovare; per i! rischio Gran,. Brclngna e Stati UnHi possono guerra plu dl ~O.O~dipendenti, sl rosi l'Italia. ove c'è conb·asto - Venezia gravissimo che affrçmterebbe, pcrchè intendersi su cli esso. a una condlzlo• sero accumulat110<.he ra11corlper l'.tc• Ciulia a parte - per le <.:olonleitalla- in una guerra n fondo fra i due e bloc· ne: di applicarlo coerentemente. e cioè centr<lmcnto _eccessivo.per I~ fredde~~ ne e le ripara~lonl chi• quello sovietico rlsul~rebbe cnor- a cominciare da re stessi:. P<.u-ticolar za rigorosa d1 tahml elementt deUa Di~ si~~~ 1~~~~ 3 a te~!~lt;;t~~~ea ~wr~;~ ~~ n:ri}1~. p~? l~~b:~ti~~o 1 ~·adl~~~~,,~~~~i'Va 1~n~b~1~rn~:i~~g,;1~1~:~1/r~1;: ~~~~~ 1 ,~~c~~~ a~r~~s~erpZ,e~lad!fn#se 1 \z; trasto. ampia e difficile: ~,leditei-raneo inconciliabile. tale eia gius1iflcare lo zioni lmperlnllstichc, e cercar 1e solu• gl·io 19-13 a considerare come fascisti. orientale e :Medio oriente. Si è hnba· ocontro deliberato. zioni dei suol problP.mJ. lm1>eria!-ial· I.i magglorunzu di chi in qualche moclo razznti da dove cominciare. e 1n che Esclusa una volontt1 di guerra In traverso J'UNO. Cosl facendo. essa pa- avesse una 1>09:;,,ionc di prestigio. Ed è punto fcrmaral. li :regime degli StrN• linea di prlnolplo - di guerra per la Lrà ottenere 1..1 soltdaiict.'ì piena degli noto come sempre ciuranle Ja dittil,tum ti t.urchi (! sempre In questione, ma non guerra, cliclam cosl - rimane a vede· Stntl Uniti, non nel quadro di un"al· c adu{a le nrnestranr.e della Fiat. coso, ~ ancora affrontato a fondo. 1 reclami re se e fino a che punto il governo Jcanza militare particolare, ma In c1u.cl• tuissero una perenne preoccupazione tcrrito!'ia\i n1ssl alla Turchia per Kars sovietico intenda affrontare il 11 ischio IÒ ctell'UNO; e ambedue le ,p orcm.e per Mussol\:i[, cui ancora nella prima, e Arda.han - lo abbtama saputo con di una guena. <.:hepotrebbe sorg:cre potranno <tHO!'a indicare all'URSS ! li· vera 193!) toccò di parlare a migliaia precisione In questi giorni - sono per reazione dall'altra parte; e In che miti da non olt.repassarc. i 1>roce<frdi 01>craicolle braccia conserte: ro. v. stati formulati urtìclalmente dal govcr• misura calcoli la J)l-Obab;Jitùdi c1uesto tneJ1ti da raddrizzare- E avl'anno die· n. A. doveva conllnu;imente riferire no sovietico fino dal giugno scorso; rl· rJ.schio. Spieghiamoci con un esempio tro di sè tutto H mondo. compreso sulla situazione palitica nell'interno mane ancora nello sfondo la minacela classico. Nel settembre 1939 Hitler non quello della ezona d"influenza :1 sovle- deg'ii stabllimcntl e la Grandi Motori di ulteriori rivendicazioni per conto voleva. dlrettall1ente e in linea di prin· tica. E l'URSS si renderà conto della era se.mJ)r<'alla testa dellu resistenza della Georgin sovletilca. L'Inghilterra cipio, la gucri-a con la Fr<.rnclae l'l<n- necessitù ~ convenicn;(...1 per essn cli alle cll-l'cltivcdei vari Fecleml'- che si ò Interessata in questo, se non specl· ghilterra. A lui bastava sist.enrnr In Po· entrare .i sua voltn ln quel qu:alro. susscgLriv:rnou Torino. Come fu ,!alla fieamente. a-Imeno generic1.1mcnte, in lonia a suo modo. l\lu a questa sistc- E' questa l'unica ~mpostrn:ione ge• J\licroteenica. che partì i! primo se~ quanto essa tlen~ - lo ha detto in dl· mazionc egli annetteva tanto valore, nèrale. realistica e ~<leale,eh.e le due gnale pe 1• ctticgli scloper< torinesi dc( chia!'a~ioni urtìciall il ministro degli che aff,rontò per essa il rischio della potenze anglosassoni_ l)O!!So_no dare al· marzo 19~3 che IJrnta Importanza dO\"C~ esteri Beviit - a una Turchia indipcn• guerra J>illg1-ossa. In quest.i dcclsio· la loro po!Htca nel riguarch della Rus· \'ano nvcrc per preparare il terreno dente. veramenu,, autonoma. Circ<i la ne, però. può avere largamente Influi- sia. Questa dell'UNO. e non già l'im· alla caduta ,Jcl raso:smo. Persia, non c'è bisogno di ricordare la to il fatto c-he egli considerasse la postazione ~ntlcomunlsta che l'incor Con , 1ues1i pr.;eectent.i.che la 1cnsio· questione dcli' Azerbnlgian. aggravala perccmualc del rischio non gi·ancle: reggibile Churchill ha delineato nel di· ne aumenlasse dopo 1'8 settembre l!J-1:{ J>Oi dal mancato rìliro delle truppe ch'egli, clOè, ritenesse probabile la r<is· sco~ di Fulton: imposta~ione che ri· l' faci!<ea comprendersi: a·i frequenti sovietiche. contro le stipulazioni del segnazionc della f'rancia e dcll'lnghil· schierebbc da una m1rtc d1_port.m·cal· sciopei,i che si ebbero durante l'occupa, tr:lttatf. ang\O·l'll!:!'t~Ojl'tni;o~ e orn I I ~~r~•~ci'e rs~~~ ~~11;g,~~t~icm, 1 ~.~;,lo~~c'13i la fasclstlzznzlonc della politica nnglo· zione tedes,ca le maestral1ze F'iat par,: ~~11~ 11 \i~:11 1~~\' ~~1~~1tatia~l~~l~rge ps~r" t;· guerra: in quanto alla clichiaraozione americ: 11 ;r e dal~altr_a di restnrcrc i° teciparono sempre vigorosammlte. E Sit'ia e il Libano. ?-losca si è schicrat:i non sarebbe scguirn immedl~Hamentc fianco ~ una u~ia evcn ua men e I chi ha re~crienza della lotta d'allora decisamente. fragorosamente. :i fianC'O (come -4nf;;.Ui non segui. 11çrmolti mc- aggressiva clementi nec_essarl per' la sa quali conseguenze ogni azione del dei due governi nazionali. per lo sgom· si) Ja guerra effettiva. salvez1.a dcl 4a democrazia. OC<.'l<l~ntale genere portasse seco: fucilazioni cN tx-1-0 immediato delle tru~1e :rnglo•fran· Si è eletto da moli.e parti (anche noi e della paC'c unl\'ersale. ostoggi e deportazioni ln Gennanìa ... c,•si; sono staU pluttosto i c~uegoycroi l'nbòiamo detto) che la J>Olillca 1'1.l~ • J,uu:a S:\LVATOREL.Ll Chi sco1,reora. le lunghe'file di nomi !t\ 1 ~,

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