La Nuova Europa - anno III - n.5 - 3 febbraio 1946
ANNO Hl - NU)IE:RO .J ♦ RO~IA - 3 l'EBBR.\10 194G ♦ JN QUESTO N UMEH O .1 "Alt!O PHAZ: UN" AN.,. Or, OG f A I to Byrnes per essere suito troppo fur. - • • 1) F.I. L- Jt l' O Es I A IN G L ,-; s 1,; bo: eg:i s-~ sarebbe assicurato, pur s:11• LIONELLO VE:\'TURI: INQUif: 1 •u• . p. 5,\·~_ndo le npp~renzc, il contr?llo sul D l N / A .11E R J CANE . • , p. J AR~ALDO UOCEI..Ll: IJ E 7' TU UE JJ. J ~; 1 ~r~'::: 1 ~~,~~es~ 1 :~:~ g~~~.n~t~!~~e:~~ I\". '.I.IAZZOCCllt ALE:'\IA:\'ST: /, [; (.,' r: .\'. ALBEnTO :'\rQRArlA: C J .\' g JI A p. G };1sci::to il mani \"U0te ringhiltcrra. TO ACRICOl,7'URt:. p. 2 DAXTE ALDEHIGl-11: .lll'SIC.:A P- O QU$l0 aUaC'c0 del .Ur111chcsll.'rGuar· ... I., tl SET 1' I ili A .V A. , , • J>. 3 ,:: ~!:~ ii~I r;r~~!~io"~:t~r~r;cl;:i~;~ ~i~~ 511 ;/t~ ~p!;'f)7r:, i.z-~r :? / 'f'.,1 J·,~ ;.: CL'IOO DE 11uc.c11::no: p g.\' s Il:.' u I ~~~~:.:jr~~) (t~ !l!1~f~~~~st 11 ;m!~?i~~1 :1~ SL ••••••••••• P.3E!J~~T~~i;;~~v;/:.~~~· 1 ;7:_ \ ,~ll~:c~fifn~\~~i-po:SC.n◊ essere ÌdcnticÌ a O u I 1-,; .V 7' E . . . • - , . P- 7 « I noso·i interessi - scrisse Sarnucl ••. ALDO CAPITJNJ: E I. F. ZIO.\' I I.\' S 1- ! Grafton - ~;ono IJas.iU sul commercio, A. PICCO~E STl~J.,LA: l' O f: TI DI TU .·l ZIO.\" F, A'/' TI V .4 . . p, S · che richiede un'Asi;1 libera e In S\'IIUp• SE I Al I J., .-t A .V t,.· I p, -I i U.\JBERTO CA:'\ll'AG:-:OLO: .4 y CO RA P?; gi'intcrcssl dclrlngllilterra hwccc e: IULIO CARLO AHGAX: I., I B R I ·1 I [., e o .V v' F, e No F r;;n 1-; u :l /, ,_ d~!}E::: 11 0:10 - o almeno <:S~a_crede che l>' ART E , . . . . . p. 4 STA D f [,'/RE.\' Z l:,' , P- 8 ~~~f; 1 ~~a~~ cilcti~~~~-e~~:;1•an~,j 1 g~~~ f ~:; pl'illtiplo tli rlnnS<.'lt<1 per alcuni popoli ========================.,,...-=~i che erano In basso, e forse un prh1cl- p!o di discesa per alCunc nazioni che INQUIETUDIN AMERICANE I -crani'\ in alloit. E' c.liffìci!c ! 1 i ".tf>!re se il Grarton nl,l>i.1ragione o ne.,. Comunqu~ un pun· to è e<.•rto, che dalla sua interprr:ta zionc della conferenza di ~I0SC'l non bi;;ogna inferire che la po!itic.1 i:111C· ~icnna abbia per <lirctt-iva un acco<"<lo con .\losca alle spalle di Londra. li fallo t: che non ci sono dircuivc di questo f;cr.erc nella po!ilic:a nmcrlca- :-,;' E\\' YORK, oe,rnaio. carfc.:ttura mostnw:1 due di loro C'hc na: può clnrsi che per correggere gll c 3 mminnvano s!C'uri l'uno 1:cl Gi:1ppa- errori de?lln confrr~nza di Londrn U N'BIPRESSlONE: penosa si rice- ne l'altro in Europa con un grnn pun- Byrncs abbia tro·,ato cg:csto cspcdlcn– \'e quando Si arriva ora ~ New to int'='rro;:;atlvo im·c...:e di t•:Sl:'1 e I<' dc In mano piCt o r-~~no libera in York. 11 popolo :1mericano è non con la lcg:;::cncla: « non sopplamo deve Giappr>ne in t·<m i,io d~::·altra man,) ~~;;i~~ ~ 1 1 ~i~ t~~r~tc\~;~ti ~l~~~!·:c2i .u~diamo nè pcrC'hè camminiamo, quc>I Jil.le!·a nei D1!!cani. :'il:i una qu.ilslusi COlpcv'oJczza, che IH'SSUll europeo Si ~~C1~I't.~;;1!~!0 è che camminiamo a 1110· ~l:;~~(iv~;m~(f~~~:~:-idn~!::~n~~~icarc una aspetterebbe. Gli timericanì 1>ens.1no II senso del!a m:i.:ic:rnza <.li una guì· La rcnz:onc ifali:.na, pili che gi:1- che la vìttoriu .~ stata soprattulto opc. da è donito ;1!1:1 diminuita fiducia n~I st!f:c-:tta, :11 risullnti della confcrcl)za ~r◊!~r~~l~;Ìlg~~~Où!:1~r~t~ia~ rfi'~: :~~s:ii1nt~e;:t~~!~~n;n~!st~Pl;l;~~)()~~i~- ~:::!e~i~~;l::_ hghfrePe:ifia R~!~~~il~~ ~~ 11 °:10 di tcslstrnza 1 ,:1\lca dc!! Jnghlt• nidi uomo 1>ie110 di huona \'olontà m,1 non ~i ?· tn1tt1to :1 ~losca della pace teira_. . _ . lmp:iri a risoh·cr<' i tremendi problemi con <.SS;1'? 11:utllc cercare di fai' loro Ali a,:inunzm dcliii ~-1ttona cl_ son:> I dell,i pace. "<>Pin· rhe proprio questa omissione st..,lc (_IUC givti . .ilc di ;.,~tZ.:J SI0il IJ 3.opr~,tUHtll Quello che è S-l)l'.'lch1~, lH r(?.• •lo 4:rl'l .. tt'l\'~.Si e ;11 senso di Ne\V iork coi: .tutt,a la srrcnatczz:i e ai;li ;,imcrifanl l! çhc 'fruman·abbla <lo. gius112,:1 1lc~~l"it~llunl l'll co;po ;,issai In !n~enua art1hCl.1htà che sono carat• vuto contrwldir.si. In questioni di ml· duro. ll fatto è che gli :nncrk,mi non tcnstiche di quel P?polo. Poi s!l <.llll.!• norc Jmponnnza a dir vero; l'in,·cnt.•z ~i. oc<.·up~no dcll'lta in. Le-::-,;ono con J'lcani non hanno p1u saputo che cos.1 7 .a dei Prcsld('ntc ha me!:.SO in rilic\·o pb:c{'rc gli articoli che dC'SCrìvono :~ fat'('. Hallf!O < 1 vnto li'l sensazione \'.I· l'Incertezza di tutll. Cli uomini di cui m:o-.-a \ ltalilà thc il popolo italiano g;.1,e l>Ct~io più pa~1ros:1. dcll,:i loro t·c. egli si è attor:1la10 soi10 pcrso1w mo. dimostra, sono anche pronti ad adc– sponsabihlà \'~rso li mondo, 11 futuro. dcrnte. e sopr~nutto pratiche. Qu.1:~,1,'I iir:_,,, :i:l'opinlonn dilfusa sulla prossl• la storia. si csalt:l tm uomo ·come pratico, non cl ma rlpre~a dell'Italia, ma poi sono Sin che c·cra la guerra, il eomplto si avvede g('ncralmcnte che la sua qu:1- sorpresi e critici per la notizia di un era _prccl:so, senza cquh·cci: blso:;na- lità consh,te soprattutto nella mancan- qtwlunquc disordine in un vlllaggio. ,·a v~ncerla. :\fo!tl sci·lttorl m·evano rl\'• z:'I d'immagilwzionc. E per i problemi Se si parla loro degli errori polllici ,·ert1to che lu condotta c~c!la guerra dc:-11« pace e-i \'01Tcl;bc soprattutto dei. e militm•i commessi in I lalia. non si era essa stessa una cond1z1Qne dcll:l ·J'immi.lginai!one. Nel par1ito c.lcmOC'ra off(>tHlono. m:i~ari li ammettono. ma n;~~àry~·Jl~ .. I ll~~y1~u::;:1t~\f1 s;n~:.:~~~ l :)il~~i~ -n~~l \ ~;1~ 0 ct 1 io~ 1 rin!!~~ c~n\'\~i° t~ivf~'i~~a~1tt; 11 \r 0c~~ì g:tì~a t~;i~: V1Uor10 1:.nrnmw!e e dr Badogl!o per dotto ministero del co:nmerclo. !\'cl 1..:unka preoccupazione diffusa è quel– \•lnterc l.1 guerra_ senza. poi rovinare partito republ>lk;mo cc n·è un altro, lo la d' mandare dc ciho asJi affamati. nella p..... e qu\:'Sh lclealt per CtU la Stassen, tornato or:1 dnl se1·vi,:io mllL dO\'Unquc siano. Ciò che è nobile e guerra era stata indetta. Rooscve:t tare. Far~Hlll0 amh(..Xluc parlare <li sC um;mitarii,. ma è un solo aspctlo del ,1yeva risposto che si tratta,·:\ di CSJ)('• nelle elezioni del H),t$. '.\la intanto? nrohlenrn ,!ella pc,:-i::ione .1meric:ana cnenti: J:lul.1, re.-.: ministro degli esteri, Jntanto si moltiplicomo i « Cow;iBII » nel nfomlo. aveva dichiarato che durante la guer- per la p;.1cc. C'è il Consiglio dei « Tre 1 r:tpµortl col GiaJ)L)()llC,Cinn. Rtts• ra Ulsognava 1>cnsare alla guerra P. Grandi» sostituito recentemente ria sia. Jnghlllerra sono i soli che appai;. c~<: soltanto dopo la vittoria « i neon- quello dei tre \"lce-gr:mdi, cioè J mini- sionano gli amC'i-lcanl, e li turb:ino, d1z1onata • si potcv:1 pensare alla 1>a• stri dcg~i nsteri. f>ol c'è 11 consiglio d-.:-i pcrchè non hanno Idee su come fog– ce. B I' Ol)inionc pubblica amc-ricana c!nque, poi degli undici, poi di tutti I ,:::iarli. Onde J;t loro incertezza. lnsocl– a\·crn dato loro raslone. I dissenzlr.n- rapprcs~ntanll delle Nazioni Unite. Al. disf:izion(', irrltnzlone, dispetto con L! prano stati. ridotti a formulare lnu- ! la fine di ogni ~onfercnza ci si rullc:;ru relativo rkorso a un non \"0!uto .inzl uh e non U<l1teproteste. · 1 come di un p:,sso \'erso la pace, snl}'0 disper:no ei;olsmo. ~la ora la guert'i.~ è finita ~ I no<.11 a cadere nella delusione, persino ccccs- E tutto ciò si complica da una pau- sano venuti al pettine. Alcunt di essi siva Il giorno dopo. ra pazza, anzi da un senso e.li colpa sono fuori delle possibilità amerlc:i- Questa moltiplicazione e.leiconsigli rl• J><>r la bomba atomie:1. Non mancano ne. Se la Russia aumenta la proprl:i .sponde molto bene ;1lla mentalità amc. i rumori c:he la n.ussia ha già trova– federazione cli repubbliche o la pro- ricann, che vuole sempre seguire II mc- 10 una bomba molto più terribile (11 pr ìa zona d'influenza. senza ncmme 1odo Cmplrico di divi dere i p roblemi iuclla atomica. Sorgono progclti paz– no permettere al corrispondenti ,ji nei loro componenti. crcd.er.do cosl di zeschi di costruire nuo,·e citi:'\ sotto giornali americani dl entrare in quel- renclerli più concreti e di meg lio domi- terra J){'r ripararsi dalla bomba ato– lc zone, l'Amcrtcn de\·e store a guai-- narli. L"crrorc. tipico per rempltlsmo. tnicél. Naturalmente non mancano le dare e accettare Il fatto compiuto: H è lii non riconoscere (.'ì:c la politica del. J)crsonc ragionevoli che dimostrano riconoscimento ufficlalc dl Tiro è st:i- lu p.icc è una e i:1clh·isibilc. 1>erchè è tome l'adozione di simili progetti ... ~j~~~-l 'J}illo!a am::wa r>m· \'opìnlonc pub· ~~t!~ 1 -~~~~~t~l:~ct~~a1Ril~c nJ~~nf;r r!!s~~-- quh·arrcbbc HIIC distruzioni della bom. Se l'Inghilterra mantiene intatto il no nemmeno ri.soh·1..•re sodùisfocc>nt~· ba s1cssc1.Altri assicura che se la CO-– suo impero, am:i combatte per conscr- mente le qu(':;tlonl particolari. nosccnza del «segreto• è M!irlato n vare agli olandesi il loro, l'America Si J>uò obiettare che dati gl'intcrcssl questo pluuosto che a quel « Consi- devc stare a guardare. morali e ma..tCI i 3 ti contrastanti degli :;:lio•· gl1 amrricaui possono essere Nella sua grande maggioranza il Stati Un~ll- deli'ln;;h\.llerra e della Rus· tranquilli. :\la poi le paure ritornano. popolo amc:-ieano non e imperialista. sin il proMema ideale della p.icc non pcrchè la sola soluzione risiederebbe L'indipenlcnza concessa alle Frnpp\. ha soluzione. ~ta sarebbe !orse bene <Il nella sa:;::-gezzadel go\'erno tlcl mondo. ne prima della guerra e ora conrer- riconoscere ciuel)ta terribile \'Cl'it:1. se I•: per •il momento non c'è un gover· mala, malgrado che molto sangue vi non altro per non e~msperarsl ncll'llln- no ciel mondo e tanto meno c'è sag. sia stato versato, ne è la provn. E ciò slone. !!C1..za . .'\nc·hc la bomb:-i atomica, co– dà agli amcJ'lcanl un giusto senso di La recente conferenza a Mosca del mc ìa prlmn e come la secondo. gucr• superiorità mornle sulle allre potenze ministri degli e~teri americano, inglese ra mo1idial(', non sono che clementi di del mondo. 'l'utta\'la essi sono troppo e russo lw c~·Jtoluogo a una reazione unJ: grandios.1 trasformazione della pratici, terra a terra e furbi, per per- lnterc~santc. li ministro ll.rrncs è rL civiltà: umana. cm si sta S\'Ol:;cllclo mettere ag.U altri di sen-irsi nel ban- tornato a Washington soddisfatto, o al• sotto i nostri O<'chi. e che può portare chetto ciel mondo, e rimanere a bocca meno si e dichiarato tale. J.- 1 stampa sia allo sJ)('rato an·enlre migliore si<1 asciutui. Di qui lo scontento, nnzi un:, lo ha attaccato furiosamente accusan. al suìcldio dell'umanità. certn irl'ilazione contro tutti gli strn- òolo di avel' acceduto su tulll l puntl Di fronte a che se uno donwnclassc nicrl. trattali .il volere della Russia e di avc1·c che cosa si deve fare la sola possibile Di fronte ai rivolgimenti del mondo escluso clalla confcl'e1w...lquelle qucstio- risl)OSta è: chi ha testa la usi. che non obhccliscono ai medesimi ni clO\'(' l'accorcio con la Russln non era E per usarla la prima condizione \i principii ch'egli crede che siano 1 ml• possibile. Cioè la debolezza della poli. di non essere troppo ottimisti n~ gliori. 1>0iehé l'hanno condotto .illa tica americana è stata sentita dalla troppo contenti di sè. Dall'attuale tor– vittor-ia, J'amcricnno non si sente guJ. stampa nella sua tragicità. Se non che mento deglt' american_f qualcosa di dato Yc1·so una meta qualsiasi. Un.i il Jlarichester GuardMn ha attacc:1·. !.n·or('\'0le all'umanità può scaturire, USDIZIONE 1:,, AD80~. POsTAL• UNA COPIA Lll1E li LA PRIA!fA PROJ/A S I ricorderrmno te trepidai.ioni st,~ scJtate dalla prospettiva che il co,i~ flWo russo-Iraniano venisse por– t ato in nanzi alla prlm11 assemblea dcL~ t' U.VO. Si clisse r:he gli Stati Uniti, con~ a;vid eudo queste trepi<lazionf, erano contrari a una cliscussione su quel sog~ getto. (E infatti, quando q1testo venne 1n campo, il Segretarlo dl stato amcri~ cano Dyrncs si pronunciò in favore di un aor,ioniamento, e pe·rconto suo se ne tornò in America). Si ragionava cosi. clrt coloro che trcpJdavan.o: o l.'Asscm– blea (dnb 1/ Consi{Jlio) affronta sul St?i rio fa questione, e ne verrà un urto fra le potenze magni ori, che potrebbe on~ che mettere 111 forse le sortl del neo– nato istituto. e mooari quelle dello pace mondiale. Oppure la questione t)crrft, con un espediente formale o un nitro, messa da 7n,·te; e f'U.\'0 avrù dimostra· lo subito lo sua Impotenza nelle que; stioni maoainrl. Quelle che davvero in~ teressano lo 1>ace,e ne usdrd scredlta1 la in cos1,i·tto alle picco/e ~wzlrml e at~ i'opinione pubblica internazionale. Xon b ai,ve,iuta nè l'mia cosa ne l'a?; tra. Il r[corso lranlano contro la Rus~ t.ia è stato presentato al Consivllo di sicu rezza: ed ~ stato am::hc discusso. e la disc 11sslonr ha d ato /110{10 a contrasti anche 11ltmci.ma senzo m•ti pericotosi- 1.,adiscu.1//!tionc, v en) 110n t st.ato spiw ta o fondo; non si è presa una decisione di -merito, e 11nzi il ConsioUo ha vrol:Vi· soriainente accantonato l'aroomento, ,1, 1nancin11doalle trattative dirette che ambedue le parti si dichiaravano disvo: ete a condurre. Sarebbe moito facile fnrp un po'di .-:~!Ira. in 1>•·cpo.i:.··l' ~<. • ,,. :! r~"'si.· r,!io .;;, P limilaln,a e: scirr1,,, l<tJ<wi•d'1.»: in sosum.::a si h vrrificata la 1>rlma al• tcnw!iva: clob c1te per defer;,nza alln grande potenza interessata, i'UNO Ila rb11mdato a occuparsi della questione. Sarebbe /acile, ma di un{J focilitii troppo superficiale, e risolvcntc.<:l hi tma deformazione della 1·ealtù. lit f(lfto. il Consiglio, non so!o ha aDennato e riaffermato il Stio diritto di occuparsi della q11e.l//tione (resplnaendo la tesi so• victica, co11trarla): ma se n't reolmrn.· te occuvato. Il dcleoato vci-.11:lano ha 1,oi tuto ripetutamente esporre dal)anti a, Consiolio - che e poi come dire innan· ::i alle Nazioni Unite e a tutto 1l mon, do - le ranio11i del suo paese. L'altra porte ha dovuto ascoltare. e lasciar ascoltare; ha dovuto. a sua volla, par. lare e dife11derSi. 1:,· il ri11uio alfe trnt: tative direi te hu riseruato esprcssmncn• te la competenza ciel Consiolfo, prcve-t dendo fin d'ora trn nuovo esame nel ca~ so che non d ~fa mm soluzione cl/retta. sodcUs/ocente. Occorre far .presente, a questo pro1,osito, che è lo stesso Statu.~ lo dell'U.\'O (art. 33) a prevedere e an– zi a domandare t neoozlati rllretH fi-a le 1,arti In caso di controversie h1tcrf nazionali, e a stabilire (art. 36) che U Co,isifJlio prendo in co11slderazlon.c re procedure adottate dalle parti per la. soluzioni' della controversia. In questo caso. a,>punto, tanto l'lran Quan.to 1a R,ussJasi dichiaravano dlSJ}OStla trat1 tare cllrettamente fra loro: e br1oona. riconoscere che sarebbe stato duretto im.porre (com~ l'Iran clomand.ava) 1a sorveolianza del Consiolio sull'andai mento tielle trattative. Anche senza questa sorveglianza (che non sarebbe stato neppur facile concre– tare), le nuove trattative dirett.c russo, iraniane ~, aprono In condizioni ben diverse dll quelle precedenti. T ..a qiie~ stionc ~ divenuta, pubbllcamnue e 1tf· ficialmente, tli dominio internazionale. di competenza cicll'UNO. l,a r,artc ma!]• r1Jorenon può non tener conto di questo fotto; 1aparte minore non può non sen• tirscnc rafforzata. Co11clus10,1e: ft nrimo esperimento dell'U-XO non i: andnl.o tanto mole. Ma per 1m r1iudizio definitivo occorre tte~ dere. amnmto, 1afine. I. s. se il senso <lella resr>9nsabllità. che la vittoria ha loro dato, se \'ideale pe~· cui sono 1>nrtitl in guerra. prevarran– no sul risentimento, anche se giustifi– cato, e sul desiderio di riposare, dopo tanto lavoro. LIOXELLO \'EXTUlt~
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