La Nuova Europa - anno II - n.32 - 12 agosto 1945

-- 12agootol945 ---------~----''--- L.4 N UO Y.4 EURO P.4 ------------------ G -- crudeltà soltanto gratuita, senza com· L E cose (brutte cose) che si raccon· ·s1ORJA ANNO FA penso nè prima nè poi. un lettore ta·no in questo lil~ro accadde~ · D[ UN umano alla fine sl Ii.fiuta. Nel libro giusto un anno fa, oltre I monti · ' · di Martinelli l'orrido - quel che sue- che stanno dietro a casa mia. Siamo ccsse alla Chiassa tra il 23 g<ugno e nella terra di Arezzo. all'iml>occo del LL TER.RA DJ AREZZO il 13 luglio, quando si scatenò la Casentino; e oltre al generico paesag· NE A tempesta - lo vediamo venir fuori gio, io con06co bene e al minuto lç da un idillio è dai personagz- di un :~~gc s~a~la~~t~h~;;tc}: ~oa;~:~g i~; taclino, anche molti anni dopo. non ancora ripartire e rispuntare per le id~~~- ~o~in 5 ~~~~ 0 1:;!'ttai~~- quei ne l'autore del libro _(da tant'annl rivanghi con la memoria la perdita sue fughe e le .sue esplorazioni, Cse ventitre giorni? A ripensarci. a rias– mnico mio), conosco (amici miei delle bcstic,.dc1 raccolti e delle cose. ne stette una volta, quant'è lungo un sumcrlo ora io, potrei anche dlre chf' anche loro) :ilcunt dei personas:si No; di questo restio o svogtmtezz~ g:orno, nascosto dentro una bica di ci sµccesse soltanto la ·guerra, ratro· di primo piano che vi compaio- della memor:l.a, e non soltanto net grano, in mezzo a un campo, c.on solo cc guerra civile e militare elle fu la 110; posso dire che tutto <iuello Chi: contadini. a ricord~re il~ concreto 1 la test.a fuori). sempre pungolato, una nostra. E la guerra è strana cosa. che qui si racconta è vero, anzi vero d1 fatti della guet:,a, c1 dev essere_ anche dentro l'altra. e 'da Quella curiosità e nasce dai fatti ma non sta nei fatti, una verità spesso minuta e un t>o' fit· un'altra più forte ragione. e più pro- da quella paura. anche orribili, che accadono. Non ba· -ta. E tmtavia questo circonstanziato priamente pertinente alla guerra. La paura io l'ho nominata Ire voi· stano Je ucc:sioni, gli incendi, le ra· ,1·accomo di ieri, (i tedeschi cacciati di Tutto quel che accade in guerra, (co· te- Martinelli la nomina i:nolte volte pine a fare la guerra. Questa ~e mal qui dagli eserciti alleati, e quello cbe me negli sconvolg:menti grandi del• di più. Una granOe, dichiarata. ,1nzt è la guerra ancora logica di chi ne è per loro e rnwrno a loro in questa la .natura, nei terremoti, nelle pesti), oslexnata 1>aura, e una grande P'.età di fuori e Ja vede. La gucr1·a assurda terra suc<'f!sse, _appena letto, glà si finchè accade, inorridisce di più, e do· sè e di tulti per quel che acçade. ~- -Oi chi c'è dentro, comincia quand'e· i.tacca dalla mia sensazione Vi\•a e mi po accaduto addolora, dispiace dl me· no Il pelo tenero della i-;uapsicologia. gli perde (lo sospetta e non lo sa). par lontano come alcune cronache e no. Perchè, più di altri avvenime_nu Ironi<Y>.riduttore, canzonatore come la ragione e direi proprlo ii nessd racconti (li ho' riletti ora) del passag- umani, sta sotto il segno esclusivo un ciompo. l\•Jartinelli è delicato, _ap· causale delle cose. E compie azioni, cio dì aui deg;i esercit.i di Napoleon~ della fatalità. La verità ultima e più t)rensivo. pietoso come -un romantico. dice parole ch'egli mand~ al segno. jn riti.rata " ciel soldati. di Garibaldi. vera dev'essere questa. 11 è!ompo e il romantico sl mrttono nia non vanno più al segno; sul pia• O addirittura ,ontano come la cronaca, Nei momenti cti ottimismo, io allo- po! d'accordo, (salvo qualc~he !ez~o e no del caso, agiscono su altre azioni e t(anche qucs1;1 ho voluto rll~ggere ra mi dico: ciò è ~ne: l_a provvida trascorso giornalistico). per scnvr.re parole per •imprevedibili carambole. adesso), di un<:1famosa l,attag!Ja me- natura. aiutando a d11nent1care-,a!uta :mzuto, d'una arguzia che oscilla tra Una leva s'è ·rotta. la bussoia è im• diovale ,su quesLa terra. . a vivere. Nei momenti di pessimi· H €ollodi e il Fucini. pazzaa (proprio come i dolor<}nt; poe· Come ciò può essere? ~i direbbe smo, mi dico: ci_ò è male: la s~m1>re Dirò anchP. che quello .!':lato<¾'animo ti dicono dell'altra loro guct'ra); e vero che la gu,rra per clll, come at• provv-ida ma feroce natura, spmgen- tt-1,lto disarmato,- tanto i_nco ~11oc.lo nl- l'uomo (chi fa paura e chi ha paura, tore e spettatore, ci capita .dentro, do a· dimenticare ,sgombr.a per tem· l'uomo era fatto per rmsc1re mollo e quasi sempre è lo stesso) ~ soltan· fermi· il ten;apu; e che intorno agli \IO· po Il terreno alla guerra dt domani. fertile allo scrittore. Perchè anche la to portato via (lo sospetta e non 10 sa) . mini e altr[ cose sue, la guerra crei Ma slPi attento! (anche qu.csto m1 paura, fincht.! è accompagnata. dalla da un furore che è altra cosa che lu..i un'atmosfera fuor del tempo, F. quan· dico, e allora Iitorno In carreggiata) plctà, è ficettlv_a: (La paura dl\'enta e sta fuori di lui. Perciò la sensazione do poi la guena è passata e U tempo. la tua è la perplessità dell'asino di negativa e repugnante s9ltanto se re- vera della guerra è all'uomo i>lù facil• buono, il tempo di tutti ritorna a Burldano; rischi ùi ~rare la stessa fine. sta ..sola): E noi sentiamo che 1 sen- mente n-cuperablle nel rtcor<lo. che 6co1-reré. tutto quel1o che allora ac- Ottimismo o pessimismo, ogni uomo limentl e le cose e.leisuo racconto, Io avvcrtibiie fincbè c'è dentro ... cadde rifiuta d: r.ollegarsi col prima vivo fac~a intanto la parte sua. h: t~. scrittore li ricevette e reglstrè allora Martinelli ci sta dentro, e non rav- fa c~:i,~~- s~t~~~~~r;c~~ei:/i~~:o~~- ;~;tare:~~,e~~~ieai c~~~~cg~ 1 iW~ !f: {%~\'/~~~~~ c~:~c~~n~;~~te;~~ 11 J;:~scti- :::i~·vi~i ~!~r~ 0 :trin~~i~d~òWe ~er un angolo morto a sè. . fale. !azione vorre~ dir barometrica 1 utto le scene del libro, quelle che mal lui Per Sapere se <1uesta fosse un'im· Questo mi pare infine più sano con- 1 1 hb10, nervoso e scoperto_ co~!a~-- avrebbe vdluto scrivere. Gli uccisi pressione soluwto mia o di tanti, n~l sigllo: di fronte alla guerra, non vol, quasl ripete a noi i tre tempi -· della guerra civile .che nessuno, nem· son prov.1to, m quest> giorni, a st1- tare subito la testa in ,là, come t con· densarsi elettrico, la lunga so~pen· meno il prete, si attenta a racco· molare il ricordo di qualcuno che t..1.din('(ma chi ~ poi quel che dav- slone. e infirie il precipitoso rovinare ~liere (i morti non si prendono plù), ,1, un anno fa mi 1u vicino e v!de e sof· \'ero un contadino dentro .quella te· - d'una tempesta. . e testano lunghi giorni nell..:! strade}' ferse come e µ1ù di me. 'l'i ricordi sta almanacca?); noi:-iaffrettarsi troJ>· Nelle prime pagine, vediamo Mn_rti- vuote « bloccate dal terrore»; il si- di q1.1anc.lo lm ,,11'1,carono. il- ~usso e _fu- po a ricacciare I~ vita ~!entro I~ sto· nelli all'erta ~ inorccchlto, a _coglter• nistro allegro accampamento delle cilarono i c~n4.. é contadini ali;~ villa ria. come dianzl_ 10.- Ogni tempo ha la ne in aria i segni forieri. Quet .tra,:e: gio\'.:missime S.S. italiane ad Are,-izo · del Tomma~i'.' ui quando bruc.1arono sua guerra, ogni uomo ha la sua pe· stlti prilf,onieri d'oglti paese, fuggiti sul -~rrrato di San Domenico; il WfUP· ~e-due case 1.:u1oniche.con le bestl~ na, In questa f)iana di Arezzo e da dal campo di Laterina che Incontra po oel rapinatori alla canonlca di_don e gli uomini uentro, a Santa Cateri- per tùtto. Troppo facile ~o _Poltrone_) alla sp:cciolata pei ghialo1li e i ,:1ott~· Vito guidati dall'italiano col vi.so ma· na·! Quando per !l bomb_ard_an~en~o.è dire subito che tutto SI ripeti! e 1I li clic salgono il monte, _e eh.e gh pa_t · schernto (una figura che sembra schiz· . restarono mo111 Pietro e 11 1ag10me mondo è sen~J)re lo stesso. !ano (per Io più a sorrisi" e a gesti) zata da una fogna); l'arr-ivo alla. vil• re della banca nella strada dietrp Ca• E ~llora. ricompro il tempo ~~les~- i~torno alle tavole òei frati alla Vc_r· la degli orrendi tedeschi di retroguar• mucia? quani10 saltò . la st_az1one? lo è 1\ mio: ml ra,i,.~,c(]o. ~01: m_11~1 po1- na; le strade maestre ,-uote._ l_e aie dta (qùelll di cuì i camerali avevano , Quando andarono ln aria tutti l r,on· t.a più -elci francesi bruciati v1v1 da- deserte. i carabinieri i soldati, 1 con• avverti.ro : state attenti... state àlte:1- .tl della strno<:1e della ferro,•ia? Ho gli aretini nel 1799, nè delle visi~e un tadlnl gìova<niche aii'alba e all'imhru- ti....); il passo del tedesco grasso m provato ;~nche ,n taluno a_ rtsyegHare po' leste che l soldati di Ganbaldl lire scantonano i campi, strane bar· calzoni corti (Il ·boia) che per due ricordi pili diretti; e a ·Giagnmo che fecero a queste canoniche n~l 1849, e ~ d'o«ni taglio, occhi sfuggen_ti _nelle volte nella notte v-iene a dare il suo una mattina all'alba, con la testa_ net)J)ure del_ raccontò eh.e Dino_ Com: ,. 1 ce J 1 tut,tL..; e Intanto i motori_del· ordine; .e ognl volta ch.e,,la mln~ccta spaccata come una. melagra11~ dm pagnl fa de1~fant1 ~e <1e1 eavalh sb · "'te~s.s.-tedesche . delle S.S. ltalrnn~ sl avvtc:na, ruggitt gil uoinlnl, 1'all1• pugni d'uu troesco, venne a chiC?e~ dellati qui dietro a Campaldino. Oro cl{e a certe ore frugano il_ p:ar:io e ti bito ser.rarsi e stringersi delle ~onne e ml aiuto e a raccontarmi quel eh era mi importa (e per la pietà. delle CO· monte. e in altre ore un s1!enz10»e~- del ragazzi addosso ai murt e mtorno successo nella notte a una _.raf:azz~ se g',overà trattenerla nel ricordo al· giore, rotto a un tratto da imf!rovv1· alle porte. di casa sua. ho chiesto: - T1 r1cord1_, meno tm poco) la dura guerra che se sparerie dietro una canomca o 11 20 lugllo. dietro la Torre, sci_ In· Gia«nino, l'anno scorso? - Sl, tutti passò di qui con l'Ottava armata (un lungo un fosso· sono nuvole e nuvo- nocenti preSi. a caso, furono fucilati ~ico~·davano, tutti ricordano; n_1a,sta• terio della città è <rncora In t~rra)_. e !"cmi che vorra~no far prcs~o tcmpe- nell'aia della Casina. Dal '.!6 a! 28, rei •per dire, con un ricordo gi_à .vela- que~ che ac_cad_detra te~e~lu e 1 t_a: sta. Tutto ormai prométte tl__ J)E'2fl" 1~·- due eterni giornl due eterna ·notti, to, indiretto, d1 sE.'{.'Ondo grado, come harn. e tra ,~llan\ e ital!am Oa_ P 1 '?_ Qui. è bello vedere _come l tmJ)auil trenta ostaggi aspettarono la morte di cost:? molto iontane e sentlte rac- vinc1a ebbe più di <!uem1la 1110 1 ,u ci to pietoso Mart-inelh, finchè può, fa (e u caso li salvò) nella cl_1Iesadell~ contare. E se 10 -insisto e ml adden- vili), tra il giugno e 111ugllo del! anno d. ~uno per ritardare e stornare da Chiassa. intorno a don Ella; e arrl• tro, qualcuno anche mi ·guarda un scorso. Di queste. cose si è f~tto ero: sè la tempesta, e popola l'animo !'.iUOvaro no intanto Il le notizie Ucgll .u~– po' imbar:u:zato e interdetto, o~pure nista. molto al vivo, ~enzo Martlnel il racconto di tutte le belle. serene c'.si di san Polo, di San Leo, dl C!VI~ con un'ombr~ di 9ua~i com1>ass1?ne li ~1elsuo 11!,Jro I Ul?rnt della~Chiassa. ~ tenere immagl:1i di pace che pu~ tella .. 1 due pietosi quadri, pieni, d1 per mc: - Sor Pietro, oh che ,a a {F".rcnze, Gianferom ed., 194;,i) raccogliere; propno col geloso des,de figure e di rassegnato spavento, stan• pensare adesso? -. Gente ch_e. 1>e!," riCl di uno che stia per J?erderle. La no· a! centro del racconto com~ le. ta· [!.'ennesima volta, ti racconta al m 1 •• •·· stagione lo aiuta: da .1nm, in queSta volette con l'anime •del purg8'or10. nuto la grn,,e dlsgrazi_a di quando. s1 ..fartinelll, fug«iasco da Fircn1,e, ca- terra, non si ricordava un'estate tan· Fu quello per la Chiassa !i tempo scone:ò la vacca, o di quando. h:ucò ~• 0 1 to bella._Di giorno, t campi mandano, fuor del tempo. quando non è più col fattore e gli convenne la~1a1e 11 1>itòalla Chiassa (ch'è un paesello a· (e in tutto il libro SI sente), un caldi? vero neppure l'umano confqrto che pocieré. ·o di quando f~e copp101a s~ l'imbocco del Casentfno. proprio e.love odore di sole e di futuro pane; ~ 11 tutte te mattine H sole si Jcva per due lepri buggerando t! corn_pai;;-no ~1 l'Arno torce li muso agli aretini) uua notte (Martine1li alla finestra). e è_ tutti. (come sta scritto su un muro caccia, di questi grandi fat_t1d1_ler~. mattina del setteml>rc 1943. Ne; pri· un grande scorrere di_nuvole e dl Ju del Mugello). Il sole non si !cva pi.~ ;(che non g!l erano ~ccaduti mai 1>n· mi due capitoli del libro, lo scrittore ne sui' cielo della Ch!assa. (Un~ _volta, per nessuno, i giorni e le notti SI ~:n~ S~aplopi\)OrJ~i10), 011 si gl:.lc~~~- ~a~~:~~ei:m;one ~~~~!~è i:i~ fl~gg~~: ;~di~~~tu~nt~i cr~~~ ~i.fo a~~~~t}l~~ft ~~~io~~lt~~•toild~U~~O J~~~D~ atai;;~~- come a fatica, e racconta poco e a o: carriera di giornalista antifascista cOn rosa in mano, come la bambina - Dio buono, oh non basta queUo malincuore. Quello c~e oggi si se,nte fasciSta assalito d~i fasciSli. e dagli della canzone). . che s'è già patito! di_re spesso ~ da tutti è: --: 'quest an: antifascisti ». Che fu poi. lai comm~; Quanto e più della natura_. lo con- Queste cose accadevano qu: dletf<! no almeno s1 respira ... -. ~ ~ma fra dia-tragedia di tantl, dopo qu.ura . solano certi uomini sempl1c1 (e più il monte, appena .un anno fa Di se che dice tanto. Ma fermi lt.· .Qµan· tacinque giomt. ·t 1· do e Mar le donne e i ragazzi) che può tncon- quel tumulto. di __ quel sorrr_Ire dl_ allo– do si ti-atta di rientrare col ricordo Be' questi due capi o I v . t are lassù Molti nemici. molto ono- ra, ora non è PlU nulla: i mo~ti. BOt-– nel buio e nel soffoco de_ll'anno scor- tinelli racconta {del resto, nl'ollo Il~ ~ Ma no. ·.MolU amici, tanto 11iacue, terra, i contadini ai ciun1TL, e intorno so a questi giorni, e di riattaccare la ne) \e pene del giornali1:t1 legat~ a )a ~fregge subito Martinelli. E porta e questa pace. Il tempo buOUf>, li. tetn• mente proprio 3:1 vi\•o dell'arcaduto, catena ·e Cl ragiona suh meno ne .• trattiene nel diario, finch.è P1:1ò !on· po <li tutti è tornato a fiuu-e: e Qui i'uomo si fa restio. . . ~ele!:~~ ~~u~nopiÙnc b~e~i~n :~:i~ tani dalla guerra. i v~h1 ~ 1 nuo".I nei campi, sotto casa, dove l'anno Qui sl. possono fare varie IJ)Otes1. Maa..1inelli'dicesse com'è vero:_ o: An· amici. E intrattenendoh e r1t~aenQdol1:scorso c'erano le piazzole dei cann~· E dire, per esempi~: le cose dcli~ · 1 in pare intanto che tra s~ ~nSi: a: · ue_ ni inglesi che battevano Arezzo. già guerra sono tanto giat:dl e dtol?t'05<:ch'io, come tanti, talvolta ~riss Ma sta provvida slgno~a. EHsa (la slgno. ci ricrebbe e ci s'è mietuto il grano. che meglio è non so1:fr-ire -una sccon un modo e pensavo In un a f.ro .. ra della villa). e il mio aml?O Cen Poche lune. un giro dJ raccolti, e dt _droa. ~~~rèri~;=~~~· ~~~o ~~ef>a~.i~ ~:fcf~s~~~~~ roe~?a~t~i~l~:~e ·;nt~~: c,.:.o, •.•• o~~a~~~:at1t~!~r~~-re, 111 _F~~;~-- tuu.o ciò che accadde, non resta ora anche questo. Ma non basta a spie· gione, non ero certo di casa. E se sba· cesca che Ya e viene silenziosa in tut che un cruccio oscuro... , car tutto. Perchè tutti per prova sat>· ·"liai allora. pagai allora e a(lesso- to 1.1 racconto e ne è un po' la musa })iamo che la memoria dell'uo~no -~i Guardatemi in faccia: la mia ru mal segreta), questo granducale ,e e_tcrno affez,on~ c compiace_ ancl_~eal1e 1~1u faccia dell'uomo. contento?». Tutto còntadino Lisi di novantott_nnm che grandi trave'rsie e d1sgraz_1e_del pas- il resto che Martinelll dice, non con· nou dorme piìr per non essei sor(lres~ sato. _ qu,t'ndo sono sicuramente ta. Ma ho detto che i due. capito.li so dalla morte, e il vispo don y110 (« ca pn~sate. . no superflui al libro; e lasciamoli li, .ro pretino da meritare una converslo· Un'altra ragione si Potrebljc cer~: C~pitato dunque alla c1;uassa J!Uel- ne soltanto .per far pia.cere a !e»). e re nell'indole propria ·dei contad!lll la mattina dt settembre, il fuggiasco Bruno tanto speditivo, e Sant1110 un (sono per lo più contadini_ 0 uorum~ Martinelli sl ricorda sub!to dl e~c;e. po' ciompo che mi vuol ~e_ne. queste di campagna quelli_ che to osservo ~l~u;l~~:~te uJ'all:i~;ua~~s~; da~'1a sg~~~ donne e ragazzi e bambm1 di _fatto• qui). un mio amico clinico d'ospeda• s·ità si dà a battere il paese. Va a sta· ria, erano -proprio_ i personagi:n. ~l.\f; ~e, mi disse una ~volt~. per. sua lun· , r d m,· ci .vole\'ano per passare una o.:.u,t ga esperienza, che soltanto I contadi· re ·qualche slòrno alla 'crna. SCf'n e l'State quassù•· . n\ e i signori vecchi __ sa!lllO mor',re qualche volta ad Ar~ezzo; una v~l~a_ Nel racconto. questo umore di, v1_i• bene, senza lamentarsi: - Come_don c 111 0 t• 1 ~!;ri~z!ui ~Y~~ 6 f ; 1 _t~~0 :;os~-~s~;- la {magari un po' ottocc~tes.:'>).. ia \l Gesualdo nel letto di morte, che St voi- "" d 1\1 1 11 ) suo effetto. Dei racco,nti. anc,~~ ~. ta di là. -Sarebbe bello poter pensare rentino più fiorentino . 1 _ar_•_ne 1 • guerra, cbe poggiano .molto su.1or1,• che. passata la guerra,_ anchE: t con- lo ria,,ventura ·per la via <!t Fuem:e, do (ce ne sono e più ce n~ s~r:nm~l.: tadini, per signorile istinto, St voltan ma subito la paura 10 respmge illclie- il lettore ha sue buone ragto~, di d•~ _di là. E si trattasse soltanto del lut· tro e torna sui monti. fin.alm<'nte fidare:. Non che quelle orride cose .ti delle persone, P,Olrebb'essere_ vero: mette St.anza alla Torre ~eh è,. ~opra non sian vere; {Dio ci ha fat!o !1~: sia egoismo o saggezza. i lutti delle alla Chiassa, una Vili<! dt ~mtci llO· scere •tn un tempo-che tutto l orr1b1 persone in campagna ~uran poco. Ma stri). e di Il, per tredici mesi. nel_rag· ~e immaginabile è vero); ma a una non si è mai sentito dire che un con- ·gio dì trenta chilometri, 10 yedinmo r.. f.-• · E il librct.to dl Martlnelli: H tilQ efficace racconto di questa guerra che fin qui io abbia letto. Ed è riuscito cosl. perchè qucsu volta lo scrittore entrò nella guerra. e attraversò a spese sue tutta una battaglia, senza acçorge-rsene. Ma_rti· nelli non d:.ce mai, e Ql!el che 1m· oorta più. non sa, di scrivere un Il• bro di guerra; non st lascia mai nè imporre nè portar via da quella paz. :aia· dentro la guerra. egli è convinto di 'ancora .scr.:.vere, ragionare e colo– rire un racçonto dl .pace. _(In certe scene, avverti p~slno un _con~rasto tra il colore yivo eh~ Ma:tineH\ ere• de di poter ancora att.ribmrc alle co· se: e l'effettivo colore smorto eh~ ~r· mai te còse harino; e il color lh-vido

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