La Nuova Europa - anno II - n.28 - 15 luglio 1945

- I -----------------LA NUOVA EUROPA--------------15,!ugllo19~5-- A. R "DIO CON NOI,, G OTT MIT UNS, Dio con no!, è la scritta che I soldaU tedeschi por– tavano sulla fibbia metallica della cintur,t; Renato Guttuso l'ha presa co– me Utolo alle ventiquattro tavole In nero e a colori, commemoranu l'eccl· dio delle fosse .Ardeatine, e ora stam· pale dalla libreria La 1'/aroherita. Al· cuni del disegni qul riprodotti furono eeposU un anno fa alla mosu·a dell'U• n.lt <l, ed insieme con gll altrl cosUtul• econo forse la parte P.ù 1.11teressante, che Il pubblico conosce. della r~nt.e OJ)eradel pittore. · nef111~~f q~: ~ ~i;1tfs~tui~ ':f! ~ Bozzetto per una fucilazione f1i cam– j)Ogna, che al ispirava alla guerra spa– «DQla. Nello stesso stil~ però furono condotte altre opere, quali la 'J."'-uga dal– rEttl<h con la sua folla urlante e I suoi colori crudi. La caratteNsUca pri.nOipale di questo pittore inconsulto, fu riconosciuta· da tutU come una vlo• ienza strozzata, una veemenza passlo– nnlc, un furore sordo che, di qualun• que natw·a fossero l tempor.mcl in– contri del suo stile, lo allontanavano dal gusto predominant:: di semribllità morbida, e lo spingevano al contorni tagllenU, ai colori aggressivi. Notato che s:I tratta di. un documen– to « del sentimenti e de11esofferenze e delle vislonJ. e delle speranze e so– prattutto del violento disprezzo pro– vocato dai tedeschi In Roma>, Anto– nello Trombadoli, nella sua prefazio– ne al libro, vede questi dlsegM come una celebrazkme della lotta e che Je masse popolari hanno sostenuto e vinta contro 1 tedCSChl e i fascisti>– Essi, dice H prefato1-e, e non sono mai un .sag~o di reaHsmo J)Sl.cologtco.Non esiste in qUeste figure un particolare studio degU attegglamentJ. e delle fisio. nomie: tutto è colato ln uno stampo monotono nella sua Intensità dramma– ~ca ma va110 come vario e aen1pre nuovo era l'incontro degli oppressi per ,e su-ade deOa città con le verdi belve della Gestapo e della FeldpoMzet... Cro– naca, documento? io dlco, senza timori, dl sl: è attraverso questa strada, che è poi stata sempre la strada dell'arte ogni qualvolta ha Significato cose im– ~rtanU per la vita e la storia di tutti, che Guttuso ha .inteso camminare>. Queste annotazioni sono sufficienti per una descrizione sommarla del di· segni di Guttuso. Il reaUsmo che egli rieerca. e ha contribuito a mettere dl moda nella pittura romana di oggt, non è un reaHsmo dist.acc..1to,obietti· vo; ma un realismo, per dirla con una parola tropJ)O usata, òlnamlco. Il suo disegno vuol far parte de.Ila realtà che rappresenta, agitarsi e E:,'Onfiarsi delle sue stesse passlonJ, abbattendo 11diaframma tra la cosa e l'immagine. Perciò è un realismo che Si presta alle deformazioni che vJ. imprimono l'odio o la.flimpatia. La defru•mazlone sl scor• ge nel colore, che i1on nasce con il di• segno ma si sovrappane ad es.so , In nette e \\stooe macchie miranti a ca– ric.u·ne Jl senso e ad acccnluarne l'ef– fcuo; o nelle stesse forme. variamente stirate secondo che intendono toccare Jn noi il tasto della pietà e dell'orrore. Aggiungerò che t disegni più deformati ,(per esempio quello della tavola 18) ml sembrano anche 1 migliori e 1 più trinceri. E' questo, a mio parere, l'esempio più, chiaro e più convincente dell'arte neo-rea)lsta, legata a un fatto .sooiale, che si esperimenta a Roma dopo la 11· bcrazlone. Guttuso svolge H proprio tema .(vittime caed.:ate a torme, mo– renU sotto le raffiche dei fuctld mitra• gltatorl, giacenti in sanguinosi mucchi) senza monotonia. A voler Poi tentare una esatta definizione degli scopi e del frutU dl quest'arte. non ricorrerei al confronto con altI1 pittori e disegna– .tori recenti, specie dell'altro dopc>guer– ra, la cut affiinità è spesso dubbia o fortuita. Nemmeno, come Trombadori, penserei a Dante, ll quole fa parlare dal loro interno anche l peccatori e 1 dannati, al punto da renderli spesso non solo giustificati ma accett.t.. li rd.· cordo che ml si pJ-esenta, guardando quesli fogli con più lns!stenza, è quello delle cappelle del Sacro Monte di Va• rallo, un'espressione tipica di arte con: t-rortform.lsta. San Carlo Borromeo fa. vorl la costruzione sulle prealpi pte: montesl e lombarde di una fila d1 san– tuari che, quast ideali forle'.lze, dove• vano Sbarrare H passo alla rtrorma che tcnùcva a calare tra noi lungo le valli. ln essi. l'arte, che doveva eccitare gU riniml ad una devo-.&tone di guerra, do– veva essere p0polare ed impressio– nnnte. Jn moltl luoghi, ma In modo spe– ciale a Varallo, si costruirono cappelle, contenenti ciascuna una ~versa scen;1 sacrjl. ra1>presentata ,ncdiunte fantocol T E fe e I frutU delle sue nature morte: e ln tanto confuso alternarsi d1 scoppi, a una voluta povertà di colore. - La urla, tra tanto via-val frenetico di pera sua è dunque una Pittura oggi contro sonaggi e pensieri qualche accento d.1 corrente. Riconosciuta la sua Umida autentica J)Oesi~ tl'aluce. ma profonda serietà. si dovrà tuttavla Vediamo ora c.U trarre dal groviglio chiedergli se, per approfondimento, delle vicende le l!nee dell'azione prin• non gli sta possibile dare alla sua arte, c1pale. Cè un paese di frontiera dlstrut: per dirla In termini vichiani, una mag- to dalla guerra. I nemici si sono allon• glorc corpulenza, t..inatl da poco lasolando pochi mise• a colori, alcuni del quali bellissimi, e prediligendo le scene drammaUche ed efferate, quale per esempi.o a Varallo la strage degll innocenti. Anche qut, da una parte si scorgono le V'itùime, che eccitano a comP3ssione con li loro martirio, l loro volti e l loro _gesu. e dall'altra, esemplari di un'umanità di– 'versa, semplici immagini di bestialità e cli laidezza, i manigoldi panciuti o gozzuti; come ln Guttuso appaiono gli aguzzini tedeschi, e verdi belve>, non uomini, espressioni pure di un vi• tzlo. Ed-anche qul sl scorge quello spe– ciale manierismo, la m.:i.ncanzadi rea– lismo psicologico dt cut. parla Tromba• dori, e che consiste nel dare a c,iascuna figura un volto di verità anche ecces• siva, ma sovrappasta, perchè ognuna di esse è rit.1gUata ln un sentimento generico, di pietà o di avversione. La forza dei disegni dl Guttuso è nella loro convinzione. Come essa U rende belli per· noi che abblamo parteol.pato alla stessa vicenda di amore e di oc.Ilo, po– trebbe renderli tali anche ln futuro, come belle e suggestive sono limaste le scene controrlfonnlste alle qua!i ho accennato. Pittore formato, e giunto alla sua rabill abitanti a piangere tanta rovina maturità, è Francesco Perottl, che e!.po• e tanti lutti. Intatta, tra le dislruzlonì, ne nello studio La casetta a vma Dor- una taverna dove sl danno convegno ghese. La mostra attuale è soprattutto tutU i soprav\>issutl. T1-a le altre c'è retrospettiva e, accanto a pochi esem• nel villaggio una ragazza, Marta, che plar; di quadri diptnu da poco. allinea si è prostituita agli stranieri e porta le prove dl esperienze passate durante nel grembo il frutto della sua colpa. 11 un lungo soggiorno in Francia. Queste distruttore mortale ha lasciato un ger– rivelano l'·inftuen:,.asubita specialmente me di vita fra tanta desolaz'.one. Tutto da due pittori, Modigliani cd Utrlllo. !'odio del villaggio sl concentra su Nel caso di Utrlllo, si tratta di uno Marta, tutte le speranze sul ritorno dei spontaneo Incontro di temperamenti. soldati che hanno combaltuto oltre Perotti sente. nello schema di Utrillo, t frontitra. Un .;iorno ?lei villaggio ap• suol paesaggi di città, che in lui sono pare un vecchio 1.trantc"roII Quale cer• però più morbidl e sensuall; col mede- ca un soldato di faccia gialla che gli simo gusto per 11bianco del muli, messo violò la flglia la quale si uccise, poi·, a contrasto col rosso san~ue delle tn- per la vergogna. Luca torna e li vec• segne e col verde degli alberi. Un In- chio riconosce ln lui lo st.rupratore di contro successtvo con Ctzanné gH. ba sua figlia. Luca è consapevole della giovato, e ha dato li presente carattere enormità del su() delitto e non tenta di della sua pittura, liberandolo d'ogni sottrarsi alla vendetta del vecchio. compiacenza descrittiva. Più che por- Quando poi, incontrata Marta la pro, targll una nuova influenza, Cézannc stituta che tutto n paese odia, si uni• ha avuto per lut una funzione libera• sce a lei per i,iscattare la sua colpa con trice, facendolo entrare nel vivo del un gesto di amorosa abnegazione tuttl colore e della pittura. I paesaggi d'oggi, t suol compaesani uniscono il proprio nei quali Il suo temperamento hn co- all'odio dello straniero contro li reduce. minciato ad agire per proprio conto, Ma la purissima fidanzata che Luca Ja• rlchiamnno alla mente da una parte sciò partendo e che lo ha atteso con Dal Ubri torniamo alle mostre. Il plt• Turcato, dall'altra Blr91li quando è più Intatta fiducl:1 per tantl anni, nono: tore Mario Della Bona ha esposto al normale e P,ano. Vi torneremo per la ~tante la .inaspettata ripulsa del· gio: Ritrovo; crcòo che ..fo...c:sc la prima sua nuova mostra che li pittore prepara. vane continua ad amarlo. Solo quando personale, dopo molti ann\ di lavoro Spadini, col suol rosa e viola. Bar- comprende che l'Impulso purific-Jtore di e di interna preparazione. Devo riman- toli ed anche, probabilmente, sua ma• Luca verso la prostituta si è trasfor~ dare per lui a quello che ho scritto la dre, Lconetta Ceccht Pieraccin1, sl ri· mato in amorosa passione e 1due gio: volta scorsa. sulla difficoltà di parlare conoscono nella elegante pittura del vani si apprestano a partire, si uccide. di artisti dopo un primo incontro, senza giovane Dario Cecchi, che espone alla C'è sempre un Innocente che J)ilga 1 che siano staglonau nella memoria. Afargherlta. Come pittore ha gusto, ma nostri delitti, dice Luca. e su questo Della Bona è uri temperamento noes- deve ancora farsi uno stile proprio. In- sangue Innocente con chiara traspasi, si.vo , guardingo, pauroso d'ogni espres- teressante è la sua attività di mustra- zlone simbolica nasce, per l'autore, la slone retorica. Non :accetta nessuna tore, la quale testimonia una volta di possibilità di ritrovare le vle della delle p<>eUcheoggj predominanti (neo- ptù come nei giovani pittori vada pace del perdono e dell'amore tra gli reallsmo arte sociale ritorno al me• scomparendo la stupida, provinciale e uomini sconvolti dalla lunga cicca fe: stiére eée.) e rimane' fedele a un'arte ingombrante ripugnanza al!' illustraz.lo- rocia. decantata, d~ estrema e aontarta ari- ne, e l'ln~ensata ,an!ltes_i tra 1 ;~11ustra• Recitazione clamorosa, slegata, & stocrazta. Per suo conto, rlpete l'espe- zione e l arte. L abitudine all Jllustra• fr1.>ddo impeto quasi sempre, persuasa rienza di n1olU,che è Quella di filtrarsi; 211.one porta 1 plttory a una certa prati• e efficace nei momenti dt vero dramma~ di ridur!ii :alminimo per afferrare gli e- cità, che anche nell a_rte è necessaria, e tico calore. Tra tanto confuso agitar.ei' JemenU di un proprto Hnguaggio essen- ll allontana da dipmgere quadri, sl- di persone e di gesti alcuni accenti Dale. Il suo punto di partenza è stato mili a tazze senza ti manico che non selvaggi e accoratl ci hanno colpito: un· gusto di dcli.zia, il piacere esteti- offrono presa. Le illuSlrazio!}i di Cec-: voce dl una giovanissima attrice esor: sUCQdegJJ accordi SQulslti. Questo si chi, e specialmente quelle disegnate a dlente, :Marcella Tosca che dava corpo scorge ancora nella dellcatezza femm\· penna, slmlll ad ac~uaforu. col loro alla prostituta Marta. nlle d1 alcunt accordi, nel suoi gialli gioco bianco e grjgto che non suggeri• così patetlcl e smorzau, dì quelli a cui s~ nessuna impressione di colore, ma I francesi premettono per soHto la pa- rimanendo bianco e grigio conduee tra LA COLPA rola trleu.r. n Stio progresso è ·stato l sogni e I fantasmi, sono specialmente su una v!a, come SI diceva prlma, di adatte p~r Interpretare le fiabe; e !n- DI ESSER VIVO spogliazione e di rinuncia che lo con- fatU ve n è una serie tratta da Pe?Tault, duce, secondo H decorso' ormai noto, un Perrault gonfio dt una vita barocca, a caricare di un'intim1tà Intensa, quasi ed tnsleme decolor~to. di una vlta personale e nervosa, le sto!- GUIDO PIOVENE TEATRO LA FRONTIERA con:Udi scuola, a letture di italiani e slrnnlcrl (D'Annunzio, Gorkl, Andre- U N uomo che si desti alla piena vita lew, EmJngwny, Faulkner) e ha scritto della ragione e deJ sentimento il dramma che una compngnia di glo– ln questi ultimi annl, che mediti vanrlssimt attoi1i ha recitato al Qu1rl· sulle recenti oc.lagure del suo paese e 110 - U lavo1'0 nato in modo cosl av. del mondo, cerchi al di là delle appa: venturoso e incerto è, nonostante 1 renze le segrete ragioni dei fatti e fac- numerosi caSl che tenta di narrare, eia nello stesso temPo II tentativo di monotono e stagnante. I person::iggi e esprimerli allo scopo di chiarirli a sè Il coro sono privi di vera progressione e at suot simili, può prendere tutta una nel loro vario atteggiarsi e dJ <1uelle serie di disparate determinazioni. Tra stesse verità che cercano di esporre in le altre, anche Quella di 6Cl"ivere un modo tutto deduttivo ed estrlnseco. dramma. 11Ttieste ha avuto. qua e là, Ja coo• Non stenUamo a credere che Il gio' ;;rs~~.e:: ott~e~ df~f~~!1::i~~~~';;( ~~nfm~~:e 0 ne~~~~e c.116:.! lpa~~~C:n~ e 11ha accettati tutti senza svolgerne fuSl pensieri, più che dalla necessità veramente nessuno. If movimento s\ di rappresentazione di un ben matu- fraziona quasi. in ogni scena, l'angolo rato. ed urgente complesso cll personali visuale si sposta a seconda di sugge• mtm.ziont. ~ stionl arbitrarle e 1 vart motivt sl con• .li panico per la ferocia colletUva, 11 fondono, sl sopraffanno per una preva– m1to peccaminoso del sangue. Ja reden• lenza che, non determinata dalla Idea• ztone dalla colpa attraverso l'amorosa zlone Iniziale, lascia incerto l'esito del rinunzia, la vendetta, l'orgosuo del do- conflitto e vagante l'interesse dello minatore, l'umlle consapevolezza della ~}~~~- 1 ~~~~!:~/:n!a~ ~r:,t;!:tf umana fragU1.tà, ,la speranza per~un tutti di nobolU~ma natura, non sa a mondo futuro in cui l'uomo riconosca quali sentimenti sia opportuno affidare l'umano al di là di ogni divisione di le proprie Jagrlme; con cosl nwnel'061, lingua, di tenitorio e di razza, sono candldl invtu. alla commozione rtmane, motivi che ribollono caoticamente in ~1lomalgrado, con occhi artdl e cuore noi in questo primo cesplro lungo dopo freddo. - il serrato affanno del triste. recente Jnutlle clire che l'inesperienza sce~ perlodo. Jdee vecchie in parte che si nlca dell'autore è onestamente intera. ripresentano con il segno incfelcbile di Due atu st chiudono con gll stessi per– clamoroa!. fallimenu f! allettanti germi sonagg1.che ranno, in entrambe le occa• che attendono humus feconda per dar sionl, lo stesso gesto, e che il sipario fiore e frutto. I glovnnl ordinariamente cala due volte senza che sia nata, nep. non sanno che agli scrittori. anche a pure per approssimazione, la chiusura q~elli che ordlnartamentc si giovano dei tempi nella durata del dramma. Gli di istantanee lllumtnazlonl, è riservato attort entrano, escono, appaiono e scom– un duro compito e che la grandezza paiono con scopertissimo arbitrio 0p: delle idee generali è UIUBO.ria P.Crl'arte_ pure con espedienti d1sorprendent~ In- Leopoldo Trieste ha commesso l'er- genuità. ll ùlalogo è spesso scolastica: rorc di credere validt In sé seniimenu mente preten4'.ioso,quasi sempre sciatto e idee che ha n."SJ)iratoin questa no- e gene11co. su·a torbtida arJa. Li ha visti fittizia- Eppure tutu questi errori messi 1w mente congiungerst o t.ovrapporsl a rl· siemc fnnno un solo generoso errore; Plrandello e Chiarelli (Il Jt1, Mattia Pascal_ e La maschera e il volto) han, no offerto con leggere vaI1antl e avve• duta combinazione cU elcmcnfi la tra, vata lnl:d.ale di questa commedia di Aldo De Benedetti recitata con molta fortuna dalla compagnia del Teatro E; liseo. Un uomo colpito da catalessi e rite• nuto morto anche alla legale visita -ne– croscopica, rinviene, per sua fortuna, prt.ma di essere sePolto e decide, per riscuotere un vistoso premio di assicu– razione di rinunziare definitivamente ad esistere per la legge, tanto più che la sua esistenza precedente alla mai tatua, era tutt'altro che allctlante. Si tratta di un impiegato qualunqùe di una qualunt1ue ditta Industriale il quale, potendo ritornare cosl {noptnatamentc all:.1pura esistenza fisica e ben fornito di danaro, si lllude di Poter conservare lntatU 1 pochi beni che già possedeva e di aggiungervi qucm che li danaro sem: pre comporta. :\1a coine ogni altro che non fosse 11nostro impiegato avrebbe previsto, le faccende sl svolgonu In mo• do contrario alle sue dllcttose speranze. La sua situazione. dopo qualche giorno, diventa insostenibile. E' cos1retto a farst passare come fratello del morto e a tollerare, tra l'altro, che la giovane vedova ascolt.l proposte di matrimonio p.roprJo daI suo ex direttore e a non Poter impedire che altri parli di lui con la spietata obbiettività che, talvolta, si adopera per i dc(unu.. L'impiegato com: prende via via che non è possiblle sota trarsi alle leggi del ,,kvere sociale che: non sono mera forma come egll aveva creduto prendendo quella 1nsollta dect, sione. Egl.l è veramente morto nono1 stante la sopravvivenza fisica e decide di scomparire per sempre. E' chiaro che impostato lo strano. caso tutto li resto può essere dedotto con silloglstica coèrcnza. E li De Be, nedett4. ba assolto il suo compito con corretUssima abilità scenica. con tre atti ben costruiti e un dialogo sciolto; ovvlo, generosamente cosparso di luO' ghi comuni. Era quanto l suoi nume: rosi ammiratori che Jo seguono da mo!U annt si attendevano da lul. 1 La Pagnani, il Ntnchl, il Pisu fecerq del loro meglio per aderire al test.Qj che non comporta invenzione di movii 1 lnenti e di toni lnsoHti ma una provà di buon mestiere. E quesu attorl, comò.' è noJ,o,sono forniti dt grande alJ,illtà. FRANCESCO JO\fINE

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