La Nuova Europa - anno II - n.22 - 3 giugno 1945
-. _ 8 -------------~---- LA NUOVA EUROPA--------------- 3 giugno 1945 -- N ell' arttcoro Arte e dolore, pubi L ' E s p E R I E N z A brutto. Ricort:Jatcvi cos'era la .cl'i.tica blicato in Cittd libera del ?.6 negli utlimi anni. Faceva forse qualche aprile. Alberto :Moravia ricorda differenza tra sublime e ridicolo? Che Flaubert tra gli scrittori vissuti in dlfi irr.iverenza! che Ignoranza! che confu 1 ficoltà spesso molto gravi ma non ti:re1 sione d'idee! Lesso o arrosto era tut.: parabHi. in tempi agitati ma non fermi. D I F L A u B E.R T t'uno! E servile nello stesso temPo ver: che poterono continuare a considerar so l'opinione del giorno, il piatto alla farle non come qualcosa di casuale. moda! d'improbabile, di perituro. ma come Tutto era falso: falso realismo. fafso avente un suo valore, una sua vitalità esercito. falso credito e perfino false Indipendenti e todiseutibili. A differen: valli. Per quarantacinque giornt pro 1 zione •· Si trova meglio a Rouen che a fif~g~~ei'.n~1: d\agi~~sl~re~r;i ~~~;~ :e-i~~•! di~~~ 1 ::~~~ffghevi!o~~,ij~ fanarono 11 tranquillo santuario del~ Croisset, perchè 1 ricordi di Croisset un'attrice. ma come buona madre df te. che sembrano trreparabilL in tem: riri~· ~°n~of~frfa~~~~~o dJ~r~· rai. ~~: ~~~ !~~r ;;~gt! ~~rc~rt~. ~rit~ ::~~;·a1fi~•~r~:ot ~~~:;rach~~~~t . f! ~~riis~h~~e~t~:gi~u~{:r~:p~ mestico la chiave dello studio tll 1-"lau• perfino nei caffè: «Che degradazione!•. vizio d~ssere decente. e alla Scienza dl, là sicura, perchè te tradizioni sono bert. prendevano libri da {eggere, che L'accidia glt dava ti gusto delle pro- mettersi a livello del Popolo•· ànu.n:otte o 1n pericolo, ~?i'c,a~r~~~;~o d~~ :~laleca~n~~etf1; ~e:!e·s:~i;;_n~~Fv~r~àn~a p~~~~ad:if1 fat~c~~~~ ~fi!f: ij~~t~::~~a~e1;:"c~ Sono d'accordo con Moravia: una tal Flaubert pensava che non vI sarebbe Prussia, che Mrà divorata dalla Rus• scienza, agi' tslintt bntti e incontrollati somma al <tolore sofferto e da soffrire tornato mai più, giacchè non poteva sia•· «Ogni gentilezza. come avrebbe degli uomini e c'ò nell'aria, come un· non è prof.i.ttevole all'arte. Per veder• gettare nella Senna tutti gli oggetti di detto Montaigne. è perduta per motto rappek à l'arde di cocteauiana memo: ne gli effetti dovremo almeno, come cui i Prussiani s'erano serviti. 1nt.anto tempo ... Educheremo l bambini ad odia- ria. l'aspirazione a un nuovo illumini: egli d'.ce. a.si ,Jettare che l_ morti siano correva dt qua e di là per procacciare re i Prussiani•· « Le guerre di razza smo.. (Ma. che ne faremo (lell'incoscten: seppelliti <" la rovtne ric.operte dal' fieno e paglia pei cavalli dell"invasore! stanno !orse per ricominciare. Non te ora che è affiofato sia ~n letteratura I' eFrbla•,,·b••t ....,,,r;i.. vi.,.,,.. molto doforosa• « Se sapEissi. scriveva alla nipote rt: passerà un secolo e si vedranno. milio• che negli altri campi? Ignorarlo non è = ,~ v .,..,.. fugiatasi da Dieppe in Inghilterra. co- nl d'uomini uccidersi, tra loro in una più possibile. nè ricacciarlo con un pu: mente un momento mollo simile a s'è sentir strascicare le loro sciabole sola volta. Tutto l'Oriente contro tutta gno sulla testa. come un diavolo addo: quello che noi stiamo attraver~ nd0 · sul selciato e ricevere in piena !accia l'Europa, il mondo anticO conti:o il nuo• mesUcato. nella botola da cui era me• Mollo simile-.. ma in provorzlom rl• il nitrito dei loro cavalli!•· «Se sapes• vo. E, perchè no? i grandi lavori col- glio non. usc'lsse. Converrà dunque te: dotte. nella scala, mettiamo, di uno a si cos'è veder sul proprio letto elmi. a let.tlvi come il canale di Suez son !or• nerne conto, disciplinarlo, sottometteri r~il~~:t1~ d~:~:/~lioe;~ 1~~.!~?~~~ punta prussiani- :t. « E non manche• se, sotto un'altra forma, prove e prer lo alla volontà. Rappresenta anch'esso pr,i1ss1a·na, Par,igl )' a~lo, la sfilata ~ific~~ ~ F~: ~;~~~r~ 1~:g~t:~~I~~ R ~z~rn:a:i~~fl~~p~~=l~~fja ~~ cui fr~ri~g:~· ~~-: v~~t!~r:a~ndl=-~ deJresercito vincitore sotto l'Arco di cattivi e,.-stupidl! ». Non sbagliava Poi troppo nelle sue righe). trionfo e gli orrori della Comune. Anche nella casa di Rouen, mentre catastrofiche previsioni. e neppure nel Flaubert se la prendeva anche J'ui col Una, breve gueITa circoscritta in con• scrive alla nivote, sente russare i due suoi punti dl partenza. I grandi mezzi mov.!mento letterario che lo avevo tm: !ronto del lungo tormento che dal 1939 soldati prussiani che deve alloggiare di comunicazione 9i cu1 eravamo fieri mediatamente preceduto: il romantici: sconvolge l'Europa e impegna il mon: nell'attigua stanza ùa toletta. « Barco!• per la civiltà moderna non sono stati smo che aveva favorito il predominio do \lltero. lo e affondo nel dolore come una nave forse altrettanti strument-i di guerra: della passione sulla forma e dell'ispi: ae~e~~nie~~~u!~l~C::-t l~~~~aJ1ieci~~ ~~~rfil-:.a~t~ic:n:o~~~ee:o di poter ~ri:~~nfie~irndòo~ ~t~~~~:.l~i~; IS~~ ~a~~rl~ s~a ;~;i::· rie~I:oo~~fn?~ :i· tà,. borg'ate e villaggi; ma U tt:3nquillo Si sente isolato: da quindici giorni n!. che saranno divorati dagli Slavi. E l'incontrollato sul razionale. Ma risali: Crolsset, posto sul corso inferiore del• è impossibile ricevere da qualsiasi par• cosl di seguito!•· va anche più su, alla grande scissura la s~nna. tra fiume e collina boscosa, te una lettera, un giornale e comuni• «Ah! gl' incorreggibili fotteratl che che Rousseau ha tntrodotto nella letJ Jn cui vi\•cva colla vecchia madre as- care coi dintorni. Non e' erano radio slamo! l'umanità non corrisvonde ali teralura e nello spirito francese. « Le sorto nel suo lavoro d'artista coscien= clandestine o estere da poter, magari l'ideai-e che ce ne facciamo! e il nostro nebbie della sua malinconia. scriveva a ;~~~it1~'nRro/~~c:~~!:~t~!e;~nn~v~~ ~~~ ~~t~i~e cheri;~~i~a;~~~ta;~an~e ~'. ~~:"Jf c~~ 0 ::ra ~~g~~~~ ~~r~e ;~\~~ ~!~~~~\•i~~~nde1°~~~i~~~ 0 •. n.e}n~c~: ro' e ~cnza pane per la chiusura delle d<)te a palloni areostalici e a piccioni la trattare tn conseguenza•· seguire la via maestra di Voltaire. vale fabbriche) che via via divennero sem• viaggiatori. Non c'erano I paracaduti• Perchè, se noi vOOiamo la sarvezza a dire della Giu·suzia e del Diritto. ab: pre più numerosi e si fecero mtnac~ sU, ma Gambetta arrivava a Tours in In un ordinamento democratico. in cu1 biamo preso pèi. Vliottoli di Rousseau, ciosi: fino a quattrocento tn un sol pallone areostatlco tra ,H fischiare del• il J)Ol)Oloabbia parte sempre più lar• 'che. per mez1.o del sentimento. ci hin• giorno· se ne videro e. benchè avesse te palle, e Flaubert esclamava: C'est ga, Flaubert-la vedeva invece in un no riporlçltl al cattolicesimo. Se cl fos: cominciato col dare a tutti, dovè fini, coquet! governo di mandarini, di letterati cioè, simo- preoccupati dell'Equità e non del: re col tener chiusi scurinl e persiane Era appena cominciata fa guerra e d' intellettuali « purchè. ~ggiungeva. i la Fraternità. cl troveremmo meglio•· Jn .pieno giorno. già Flaubert ne deplorava le dlstruzto: mandarini sappiano qualche cosa. sap' Che è anch'essò un ritorno all' illu: Fu poi ~a volta di ospitare t parenti nl: « Piango sul Ponti tagliati. le galle: piano anzi molte cose•· Suo assioma minlsmo. ciOè al razionale. sfollati da Nogent e la casa. di Crols- rie fatte ci-ollare. tutto U lavoro urna: era; « L'odio contro tr borghese è li L'accidla e lo sconforto di Ffaubcr~ set albergò insieme sedici persone. no perduto•· « A che serve la scienza. pr.incipio della virtù•· Ma la parola finirono il giorno che Potè rientrare a Alti e bassi di speranze e scoraggia: dal momento che un popolo di dotti borghese va intesa ner senso che -fedà Croisset e rimettersi ar lavoro. menti: « Ho tetto lettere di &Qfdatiche commette atrocità degne deglt Unni e Flaubert: comprende l'uomo ln carni= n 1. marzo l'Assemblea feg,isfativa, sono veri rnddelll. Non si trangugia in peggiori delle loro. perchè sistemali• ctotto. in tuta. come quelfo in r~lngo= confermata fa decadenza di Napoleone un boccone un paese in cui si scrivo• che, fredde, volute e senza la scusa te: « Noi. noi soli. cioè l {et.terat1. sia 1 III e ~Ifa sua dinastia, accettava le no simll\ lettere. La Franola è solida delfa passione o derTa fame?•· e Uffì• mo il Popolo. o per meglio dire la tra: condizioni di paée imposte dalla Geri e si rialzerà». E poi: « Rouen non. OJJ= clall tn guanu bianchi fracassano spec: diz-ione dell'Umanità•· . . mania. L'esercito v,lncltore sfilò il gtor• porrà. r.esistenza! Non conosco paese chi. sanno tr sanscrito e si gettano sul• La maggior parte dl questi discorsi no 4 nel viale del Caml)'I Elisi sotto plì~g~~~~ ·8e~~:e°n~~~d~~tra casa' !: ~~~':;f~~l vi11 r:::::irgi1;~;::}°fa 0 vr: :~i:, ~ 1 1~~:!~~erl:i~~~~ 1 ~J~:: i:~c:> d~l:~~nt~lt~~l u;b~io so1r~~:i:; ùl Cro:sset dovè essere abbandonata. sita, fanno ra guerra pef danaro, clvi• pubblica. delle rlfonne sociali, def suf: credè vedere a distanza re arinl del Che notte quella che precOOè fa par• Uzzatl selvaggi che fanno più orrore fragio universale. Ta generosa Giorgio Prussiani brllfare sotto if sole france• tenza. Il manoscritto della Tentazione dei canniball •. Sand. e Il •rispetto, H feticismo che si se. e sentire fa foro odiosa musica .. dt Sa.nt'Antonto (fa redazione definiti: E fa meravtgfta. che anche noi ab: ha pe! suffragio unfversafe, mi rivolta e L'uomo che dorme agl'lnvalld1 dove1 va a: cui àllora lavorava) fu mes.so al. biamo provata, di trovarci respinti in più dell'infallibilità del Papa• le seri• va per la rabbia agitarsi nella sua tom 1 stcuro, e fu sotterrata tn giardino una situazioni che s'erano crOOute impossi= veva. ba». Ma la guerra era finita. Dal 20 cassa piena di corrispondenza. Colla bili oramai, e in angosce da IV seco: Con tutta fa sua fiduoia nei mandar-t- luglio 1870 era durata poco meno d1 vecchia. madre. Flaubert si ridusse ·a lo, quando l Barbari scem:levano In ni. ve:deva anche lui all'origine delfa sette mesi e inezzo. Rouen In una casa sul porto, e fa not~ Italia•· catastrofe che colpiva la Francia una Un duro momento gl{ restava da te. nell'attesa angosciosa det Prusslanl E le t.nstl previstoni: «Comunque la specie di trahison clesclercs: «La. Fran= affrontare: quello di rientrare nella ca• tnv~ori, si svegliavano credendo sen: cosa vada, avremo Calto un gran passo eia viveva-da qualche anno-in uno sta: sa di Croisset profanata. Lo ritardò U tire-ìH cannone. Quante volte. l(lurante indietro!»· to mentalmente anom1ale ... La pazzia più che potè, e poi tu necessario farsi i nove mesi dell'occupa~ione- tedesca L'accidia, come dice Gabrlefe Pepe, d'oggi (erano t tempi della Comune) è- coraggio. di Roma, non et siamo &Vegliali ere• ro sconforto s'era impadronito di Flau: conseguenza d'una ,stoltezza troppa Il 5. aprile scriveva alfa nipote: e Coni dendo sentire le campane dell' emer- ber-t che. perduta la possibilità e H gu• grande. e la stoltezza viene da un ec: trariamente a quel che m'aspettavo. mi genza ! sto tlel lavoro, non reagiva al dofore. cesso di menzogna (bta!Jue), perchè a trovo benissimo a Croisset. e non peri: I Prussiani sono arrivati; nelfo casa «Quel che mi rode è n mio ozio for• forza di mentire. tutti eravamo diven= so più ai Prussiani come se non vi fos 1 dl Croisset sono alloggiati sette solda= zato. Pet favorri.d'tmmaginazione condi' tati idioti e avevamo perduta fa nozio: sero mai entrati. Mi è stato dolClssirho ti prussiani, con tre urtì.ciaH e sei ca; zione prima è aver libera l'Immagina= ne del bene e del male. del bello e der riitrovarmi nel mio vecchio studio e ri: vedere tutte le mie coserelle. I matèi" rassi sono stati rifatti e doimo come FU o R CI-I E' CAPIRE r;:sc~,~~i:::t1:ine 01 ~t :i:t;,~[:,~g :1~~ ~i::i1~:r~tù c;::l~~fa:,;~~; 1 ~11e"::n~ cieli superni dischius-t tlalle trasfig1L:meM.fiska. Preteso di f}Ossedere un U NA ,volta .Mecenate chiese a Vir• ratrici virtù dei tropi? Invece proprio propri.o 'linguaggio poetico se11zau.na -· gilio qual cosa, a suo ousto. non tt pi-ù 1magicotra gli st1listt, anzi ma-- propria gnoseologia. Mentre Virgilio, generasse sazietà. Rispose il ,poe• oo per. davvero n.ell'imm.aginazione osservava .con. 1a cons,ieta acutissima ta che tutte le cose, per eccesso o di delle età successive, doveva dare a Ili/e. bononi.ia tl .Manzoni. « parla quasi un quantità o dt ·monotonia, ,possono sta11,:cenate, che pure rvr.edilliJevanet suoi cert"altro ltnouaggio. pe-rchè ha cert'a?. care• Tutte, tranne una: n capire: prae' preziosi dilettantismi lirtct le mtlitez• tre cose <ladire. Ed i quando, portato ter intelligere. Douumda c risvosta so: ze esemp1ate da Donato, una risposta dalla concitazione dell'animo. o da}t'fa_: no 1·iferite da Elio Donato che, per es: così prosaica, dç so/o: capire. te11tacontemplazione delle cose, all'or• sere vissuto 1.intrecento anni ,lopo. non Che bisogno aveva iL divino Viro-ilio, lo, dirò così, di un concetto, per arri 1 re udì con le sue orecchie. Quando al con la m.1.lsasempre pronta a melli/i· vare il quale tl linguaooto comune non ~anzoni. in 11tnanoticina a pM di f}a• caryli sulle l.abbra, di capire? Questo: oh somministra una .formula, ne tro: gma. venne fatto di cit,are l'episodio, che capire e 'J)Oetare{ace-vano tn lui va una con cui afferrarlo, e renderlo per oarnntirne fautenticità bastò questa tutt'uno. Rendersi ragione delle eose ?)resente, lln una fonna propr'ia e di- ~g,n~::}t"t:~;~~; d:·u:,e;e::~:a c~~i:li1~'. ~~,:;r:~r~ie~tf~o~!1. :c:;:.}~~~eNfitf s.t~~aiza~~~n~~t 1 ~~::,~e con qualche un ghiro•· Fin dalla prima sera, un sabato, ha ripreso Il lavoro, ed è ora alle prese colle Eresie nella Te1itazione di San• t'An.tonio. Ho riaperto li volume af punto ln"dicato: n\ente accusa 'la frat• tura, i turbamenti subiti. Arte imperi sonate! E' anche vero che H soggetto si prestava poco a sfO,$hl sulla storia contemporanea. . I Prussiani l'asceranno if ·diparlimen: · to della Senna inreriore il 14 del mese: Flaubert aspetterà che siano partiti ~rc,~e~~~:~:reet:~r crs:~o alle ripara: Alla Scala cli uno a milfe è la nostra stessa odissea. Ritroveremo anche noi la serenità del lavoro? Potremo dimen; ticare? MARIA QRTIZ ... '. pilio; e ce,rto non erano t orarmnattci m.a essenza e t segreti Ta1morti,ricrea: ciiu.t.<t esUazlone, e quasi scrnpo1o di cJie potessero af/ibbiarolieta :t: Donato. ,re 'in tmm.aa· ine e f<lta il mondo creato coni.promesso, mancava ·di indicare i ============= 1ft sa, autore di llbrt di. testo. per var-l per att_ingerefa metafisica di quella fi: rapporU. che sono anche i confini. tra · · · · - · · brdini di scuola, net quali appare addi-•sica, darè voce a! reate Percht dtvenfi )Joeslae filosofia:« la virtù :propriade(: "LA C[TTA' LIBERA .··· Wtura col titolo di gramaticus urbls accessibile alla -nostra /anta.sia e rijles: la parola poetica è d'n!Jrlre intuiti al, '' •:,:tomae, fu pot considerato per mo{ti sione, ,tro·varne z.•armoniaquale corri: pensiero, piuttosto che istnnnentt al Sommano del n. lG: secoli il grammatico latino per eccel- spettivo poetico della logica, tutto ciò discorso. Ma quando sono. come devo: l\Tanlio Lu.pinace.i, Crisi Nazlonalet - lenza. Volendo attribu__ire a Virgilio un era per Virotlio 'i~ proprio della sua no essere, concetti vert insieme e pel: Lulgt Einaudi. L'economia1)roorammat-ic,a aneddoto. nella biografia che ne scrls' intelllgcnza, e ~<»ne tate mai capace legrini, 1·lesconodoppiamente grodevo: russa - Gabriele Pepe, Tecnica e vou~ se, oli avrebbe probabilmente mes: dL oenerare sazietà. Stuccheuole invece li. E, non lascerò d'aggt1moere, esten; ttca - Agosti.no degM Es,pinos.i, 1./irrq1de: !~!:,J. 0 èccr, J..1:: l::ai!i~a 1! 0 ~~a;~:w~if~ ~/c::z:?tfi~ft~~r;~ c~r ~c~~1 1 ~~:: 2 :s~~. ~::~ti!J:r:r:t~ed~e ;:~u~ 0 :,1:: 0 c~~d::;;· ·r:o:.al:;,~iti}_ Sa~:-~ 0 tt;'::tvfa 8 ~o ~::i ...•, -nwooiore, ·ove s·t comincia 'Co'làiscor-· emotivo e conoscitivo illudendosi così filosofia '>it riouardare come oooetto 11t»w - Benedetto Crooe. Una bauata te, • ffl're de V'OCe. dc littera, d"é sylfoba. de tii stabWrne L'astratta reoolamentazio> eschcsivo·dell<& cognizione, alcune cate: dcsca sii Hitler ...a:. Enzo Forcdlla, Esvc.~ I'f.!dibus, 'de lonis, de poslturis e si cul: ne. Quast pot·esse esserct una- ,regola gorle di vert »· '.Appunto lil capire vir- rienze oiova11m. - Ntt-0vo1\/ondo, di' G. t. dna c'ol àe metaplasmo. de schematr: per riprodurre il; s1io1w della verità, oUiano. · a . ..,_ Verità è Poesla,, di Att,ilio Riccio .· &ms, de ;XC>Pls. Cl.~t ptù .di Virgilio at: fuori della ricerca della veritd. Che direbbe ti, mite Virgilio, che pen; - Note di vikl artistica e notizie bibllo- lenlo _a1kau.sçul'fliionedeU.esillabe, det Eppure tanu, per tanto ternpo. han: serebbe il bonario Afanzont. se ieooes; grafiche a cura di Gino ViscntinJ., Guido .. ·. ~ni, élelle r/laclture? Cht meolio tndi; no prestato ascolto più at orammat-ico sero certe poesie dt -ooot in cui non l\1. Gatt,1, F. Fiatano, Emanuele F.innett,·, ~to ad..,,'Cssere .q-1tasf?-'aureocm,blema che ai pòeta, cerca1uio''<IJ··ottenerc un c't} da·capirc un accidente? G. Santona..<;t.'\So. L. Dc .'Orooch!o, Wolf, .· ~a'6Cienza tli 'D.dnat.oelevandosi sg: sU<mQ'V,~ -a1 ~oP.1"1.1:c. 'ltr corr'l,spet, ·,.1, ..... , ,.,. 1 .... , · . ·, •·a..·,a: !.. ''.' i, ua.tt~ •et.ssiodoro.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy