La Nuova Europa - anno II - n.18 - 6 maggio 1945

-- 8 -----~------------ LA. NUOVA. EUROPA.-------------- 6magglo 1945 --. MANIERAE UTILITA' un3 come l'ltaHana che gli sembrava piuttosto architettonica. la proSa delle sue traduzlonl e del suol scritti ortal· nall. spccte del Rfcordl e cohipiantl è DELLE pur cosa nuova: certe lezle dl purista, T R A D U Z I O N I certi modi arUflclosl possono oggi spia' cere. eppure non guastano la bellezza lirica delle sue pagine migliori. Ma J'ef• flcacla del suo magistero quando allo H ) riletto nel prlmo volume tielle la sua melodia l diversi moti dell'anl• scrh•erc sciatto In periodi formatrl:ul Dtscu.s'ilonte polemiche sui Ro- ma dJ chl scrive, ha L!_na slraordlnaria france.se st contrapponeva, neHe scuol~. mantlclsmo raccolte e pubbUcate ricchezza dl forme. d1 derivailonl, ·dl l'esempio del periodo di Cicerone del dal Bellortnl nella cone2tone degll frasi che rendono le più. lieve s(umatu• Bocc:acclo e dei clnquecenUstl laUneg– Scfittorl d.'ltaUa, l'articolo della slgno- re del senUmento. E' trasmutabile ln gtantt. cht potrà negarla? Da lui, me– ra di stael Sulla maniera e l'utllftd <Ù'- mllle guise mentre. ad: ~empio. il fran- gllo che dal Carducct. impararono a da• le traduzioni che suscitò, nel 1816. sde 1 cese, llngua ormai tutta creata, ha sa- re movenze greche alla nostra prosa gnoslsslme prot-este. La celebratissima criticato la varietà del moti &lntattlci e Innanzi tutti Il Pascoli. poi Il Panzinl scrltLrlr.e voleva lodare come lncompa- la diversità delle for01e grammatlcall a l'Albertazzt, 1>0t lo stesso Valghnlgll ~~~~ ~fon~r~:eso~~~~Wtt~e s:~d~~i ::~: ~~:a~~ui~1 81 ;° d:I ~~::i'co~~te::1a-:; ~c~e~r:~ c~~r~te::~~!o:~~~~o ag~r; ~~; :~ari~~\r~~iu~~,]!~~• J:i~~it! ~~~1letr3r~r:gu~o~~lO c~r~~~~t;;~\e! ~~~:~. origine da qlli!ll'eserclzio ctel tra- se e dnl tedesco quelle opere che nvreb• l3ally riconosce che eia langue /rancofsc Non ID lingua: na corruppero, le tra• bero mostrato e qualche novità al no- est claire mafa elle ne venitr, pas: la duztonl, la nostra fantasia sin da quan– stri concittadini I quali per lo plà stan- Stai!l, più di un secolo fa, ci. ammoniva do l romanzi medtevall di Bretagna e no contenti all'antica mitologia•· Le di • guardarci dall'usanza francese di dl Francio. pulcherrimae ambaucs care pareva che la conoscenza delle lettera• trasmutare s.l le cose oltrut che della anche a Dante, ebbero nuova veste in ture straniere tosse necessaria per origine loro niente sl ravvisa• e glu• Ttalla e stimolarono t nostri scrtttorl svecchiare la nosLra; e osservava, per dtcava tnfedellsslme le traduzioni pub- prima a trovare parole nostre che me– meglio persuaderci. che e traspartare bllcate in Francia sebbene scusava ·1 glio rendessero I testi stranlert, 1)01 n dall'una all'altra favella le opere ecccl- traduttori osservando che e le moder- dare nuovo ordine a questo mondo ro– lentl dell'umano Ingegno è maggior be• ne lingue soIIO tanto dl.tronnt dalla mantlco trasfigurandolo tn. un mondo neficto che far 81 possa alle lettere per• francese che se Questa volesse confar- creato dalla nostra fantasia. U Boiardo chè sono sl l)OChele opere per(ette e marsl a quelle ne perderebbe ognt de• tnrattl, e l'Ariosto, dat romanzi bretoni !'!n;~~. 10 c"h~ d~cq~r~::n~uae 3;n:r;:z~g~i ~~p-fe L;\~ 1 ~~0 ~v~«:-tgu~e~~v~~~~re fa f~~~~~e st d!~~:~ 0 :~ aieR=;tf 0 :a~ moderne volesse appagarst delle rJci di rendere lo sWe di acrtttorl stranieri. valler~hl furono purificati ed eternati chezze sue proprie sarebbe ognor pove- Valga l'esempio di Francesco Acrt; 11 dall'arte. E sarebbe Interessante cerca– ra; e li commercio del pensieri è quel- quale, traducendo Platone al suol sco- re quaH modl nuovt abbiano trovato 1 ]o che ha ptù sicuro profitto•. lart di filosofia, e lo tut dl quesU, mo- nostri scrittori, con questo eserclzlo del Quando la saccente castellana di Cop- strava come si Potesse muovere alla tradurre. net tem"ptdi-maggiori scambi pet scriveva quell'arUcolo. I letterati greca la prosa lta.Uanae renderla varia intellettuali per esempio nel Seicento ltallanl da oramai un secolo leggevano e lieve sebbene cl mancassero le p3r· quando rurono numerostsslme te tradu– gli Inglesi t fraricest t tedeschi sino ad tlcelle, t suC6ss:I, le~asptraztonl che dan• zlonl dallo spagnolo e nel Settecento, ammalarsi d'anglomanla e di galloma• no al periodo greco un: lncomparabUe racen<loslItaliani libri tngtesl e Crance– nia, e traducevano dal Pope al Vol· .bellezza mus:lcale, Egll ricordava che si, (lUando·alla Prosa ortgtnallsslma del taire e al Gemmer persino I plb recenU la parola è anche suono e che ti suono Baretti glovt) 1a consuetudine che egtl scrlttorl dt quel tre paesi. E questa è diverso in una dlversa collocazione, ,veva della letteratura inglese. calunniata letteratura aveva avuto dal- sapeva che quella certa parola In quel Mn le traduzlonl possono conrerlre l'Alfieri dal Parini dal Goldoni. e aveva certo .tono esprimeva qualche cosa plC. alla creazione dl una più llbera prosa ~~~!f~~~ ~a~i!:~~:C~~ 0 ritg~:~~tf~ST3. !l~~~c;\:: g~:au;n~n~iec~:~\~~~: ;~~Pi~~nc:~v:en°1afa~gs(r~n 1f~~ta e~~ era stato pubblicato \n Pisa Il vlaggto E, come rlcorda Manara Vnlglmigll, prt, compiuto tn fretta, senza avere studiato sentimentale dello Sterne nella verslO· ma. cercava le parole che alla parola lo stlle dell'autore straniero e senza ne. ap1>unto.del Foscolo che era riusci• greca parevano meglio adatte Poi ad quella ricchezza di vQcabolario e· quer to a conservare tn questa nostra tln- una ad una le provava, lo sperava, !e dominio della rfammattca e dena sin: glia la varietà sintattica dell"orlglnale. mirava cloè contro luce come s1 ra un tassi che I>OSSOno COilsentlredi Care tta- cato8 ,~~c': 1 ~1<l~Tr~~~etu~f1 ~l~u~~~ r~~ 0 ·r~t~=~~o p~ 11 s~ 1 ni~~ laft~ 0 = ~~~~~~e~~ ~~-Jt?u~u!5~~ ~~~~et·ra~ scritti nel quatl st mostra. nonchè Il altrui• l'ecretto dl certe e combtnazJont percJb, avendo rtpreso i{ tema de'lla senUmento, ma la nuova prosa d'arte e cade~zt':•· Cercava «esattezza e net- StatH ho dovuto 1)01 diffondermi. meglio ~~~~ 1 ia~:iot,!~:i:idtt=o "dnt~;lo~:~ ~~~trii 1 ;.r:i ~1:m~e~r:u~ 1 ~;~i~ c!}es~ l'utilità, sulla manl~ra del tra: al Ga.zzeUlt10del &el mondo e a Quella Se st po.ssa volgarizzare -uno scruto• durre, che è problema d oggi. e. in Hypercalypsls che fu composta 1n latt• "t egll aCCermtessere dtrfl.clle e quasi tanta abbondanza di traduzioni davvero no con modi tuttavia e con toni che si lmposslblle trovare corrispondenze tra pes~me, anche urgentlsslmo. aooordano a quelll dell'Jtallano. Certo. una lingua musicale come le greca ed COFPREDO BELLONCI ~ tutto queste operette e molte lettere ~~~:ch:~ 1 °n!Wael~,o~laM~:f1~ ~~~ prosa un'lmpartanza che Il Leopardt (ti quale ne cono.sceva solo alcune) per u N A ANT·OLOGIA primo comprese quando scrisse fe Ope,. rette morali e particolarmente, sull'e 1 scmpto.delln Notizia Intorno a Didimo gt':nl~~i. 1 E :~:,:;~•~n\~';,\\~ 1:~tr.'l~ DELLA LETTERATURA AMERICANA Il Foscolo, che aveva cercato in un au• tore etrantero 11 segreto di una phl li• bera slntassl Italiana. si ricongiungeva NON Si ~ce cosa nuova..-rtermando avere scelto nella sua opera quelfa data a prosatori nostri del passato, lnnanzt che, tra le umane a(tlvUà,. sol• paglna semplicemente perehè ne vale tutto a un secenttsta. 11 Chlabrera del- tanto l'arte rtunisce e risolve in un'altra qualsiasi tra quante ne ha r utobtourafta. Egll del resto preferiva Bè tutte le antinomie e tùttl t contra· scritte; o, più. ancora. le rlBJ)Ostedl ]")rosa veloce del Novellino a quella 11: come l'essere, nel medesimo tem· \VUllam Faulkner e d1 Ma.,cwellAn– larghl periodi musicali e dl com- po, l'attività più. universale e la pià derson che lasciano addirittura al ptessa struttura con abbondanzn di su= individuale. Grosso modo, Potrebbe dir• coml)llatore la cura di scegliere da sè bordlnatc e sapientissime caden1e che si che n primo dcf due termini pre- quel che plà gll piace, sembrano tra· è del Decameron e che il Boccaccioave- vale quando si guardi.,.al risultati; ti dire uno certa Insofferenza per Queste va studiata a Napoli sulla prosa latina secondo, quando sl guardi all'orlgtne manlfHtazlonl collettlve a carattere fu~~èd::t.d:!n~U!~fa a~:r~l~v: ':s~i del fatto estetico. Nè occorre splegat"e rappresentativo. Ma sono eccezioni: la dotti napoletnnt. ~:~ n~lacur~zl~eva~~l J:n~er~ ~~1~::i1~:~~~o~~Fn~:n:t~~I s~~~ Il Foscolo amava ti perlOdo alla gre: formazione: la coSdenza moderna, ab- che le motivazioni della scelta non so· ca. con varietà di moti· variando I moti bta predominato l'indagine sull'essenza no sempre concise, ~ell'animo, con abbondanza di cernie= e la natura (e dunque eull'ortgtne) del• Per quanto glt sl voglia riconoscere -re che gli dessero snellezz..1 di articola• l'arte, cioè 11 momento prevalentemente carattere rappresentativo, è evidente zlonl: meno ecotasttcamente melodico indlViduale, considerato anche ia via che questo grosso volume (pagg. XIV· fna plb Intimamente llrt.co . SI era dap;' per conseguire valore universale: la 1180) orrre soprattuUo una lettura va· prima giovato di certe forme dJ prosa massima universalità attl'averso la rie e dl buon li.vello letterario. ]n altri lirica de1 Rousseau. Sin che non ebbe massima LndlvlduaHtà. tennlnt. non è attraverso una cosl fat– ronos.:luto lo Sterne. lo scrittore più. Questo nostro orientamento spfega 11 ta antolo,ta che si può arrivare a un mutevole di stntassl che allora st po.i moto dl dlrfidenza 1nlz1alecon cUl st gtudizio sta pur molto complessivo e fesse leggere, e posto mano alla tradu• è indotti ad accogliere un'antologia approssimativo. sulla letteratura ame– ·zlone <lei VI.aggio ,entimentale srorzan. come Thi& iS mu best edita l'anno scor- rlcana oonteml)Oranea; meno che mal, dosi di dare alla nostra Ungua. e cl so da \Vhlt Bumett (Halcyon House, a un J:rludlzlosul singoli scrittori ac rluscl, tonne attrettall. Egli comprese Garden O.ty. New York, 1944). Alla co1tL Non si potrebbe dar torto ,· e fece comprendere Ia capacità che ave: base delle nostre antolo~le letterarie, Booth Tarklngton che ha mandato, sl, :va la lingua Italiana di esprimersi con sta per solito una ricerca o una post- u suo pezzo e lo ha doctlmente accom• t1iò !orza d'arte !uorl degli schemi la: el.one critica: invece ThU 1f mu best pagnato con la motivazione, ma osser– tllnl cd accademici. vuol essere, come dice Jl tifolo, una va che un'antologia di pezzi sceltl da· li Leopardi che J>rlmafl\ente aveva spede di parata, un pageant della Jet· gli autori t:Iachia di essere un'antolo: tradotto dal greco e daTlatlno, pensava teratura americana contemporanea, ar• gla d1 pezzi che piacciono soltanto a che a ben tradurre !~e necessario con: fidato alla scelta degli scrittori stessl toro. E sembra che Dorothy Parkcr Bervare II carattere e lo stile altrui co- La cosa, secondo quanto è detto nella gll abbia forntto un'esplicita conrer• (Ile se lo stesso autore forestiero scrJ; presentazione dcr Bumett. ha proce• ma: ella considera Ja novella che ha .vesse ,In Italiano: lingua, egll diceva, duto ritolto e amerlcanamcnte 1, pren• scelto come fa aua cosa più accurata d~~~~!u:~~àd~l~~~ 1 fii ~~l~;ar;'!'zatr~ ~!d~ j~ ~~- 1 h~u~r= ~~~ ~:~=li~ ~~n~ ~f:!,';i 8 ~~~~r~ fa spontaneità dell'originale. Era per= nomi fu mandato a lettori dl llbrt e un senUmento materno, perchè della sua.so che per diventare tnslgnl tradut• agll abbOnaU di alcune t1vtste pltl tm: novella nessuno aveva parlato bene. torl bisognasse essere e bravt scrittori•• portanti; t rlsultatl della votazione, C'è, dunque, l'intento dl valersi d'una ma che, a ,diventare scrittori e Insigni •• sebbene non seguiti sempre !edelmen- raccolta che non passerà inosservata giovasse lesercJzlo del tradurre che fa te, sono stati - dlCe il Burnett - una per riproporre all'attenzione della crl• megUo conoscere non g1à re forme fct~ gutda lnestlmablle. Ai.novantatrè scnt, ttca -Wla pagina che si ritiene trascu: terarle con.saoratc, ma la capac1\à del• tori. cosl prescelti tu chiesto d'indicare rata Ingiustamente. ecelto un brano non perchè fo creda assolutamente Il suo meglio, ma peri chè racconta lo spunto da cui nacqu~ ro altre sue opere posteriori, fino a J<.>&<;e Stuart che sl lasda guidare dat rleordo di una riuscita memorabtle e manda una novella dt cui può dire che sl scrisse da sè. perchè l'aveva In men· te tn ognl particolare prima di sedersf alla macchina da scrivere, tn un g1ori no tn cul compose due novelle com• plute. S'intende che in codesta e riuscita 1 non c'è soltanto t1 caso •memorabile {che poi sarà stato memorabile fino a un certo punto, chi constdert la tecondt• tà di mo!U acr1ttorl amcrtcanl): c'è ani che Il vC<lcreIn quetla nascita sponta• nea una sicura riprova di vitalità. Ma l ratti p\ù sempllcl non hanno. e non potrebbero avere. 11 medesimo valore In climi letterari diversi. Confessiamo di acnllrcl più disposti a considerare In spOntaneltà come un segno dl vtta: lltà tn uno scrittore europeo che in un amcMcano. Per la ragione che s'è detta ln principio. Il sustrato tdcologt– co, estetico. ha maggiori probabtlllà dL torcere e sviare l'orlglnarlo fantasma poetico. dt coodun-e a guastarlo t1Ja1 vorando, in uno scrittore curopoo; ma chl legge le motivazloni d1 questi no: vantntrè scrittori d'oltre oceano, non sempre può sottrarsi a un'impressione generale di empirismo. Molti, per esem• J)io, dichiarano dl provare difficoltà a scegliere, perchè non vanno màl a rlvej dcre quel che hanno già fatto e, se c<>'• stretti. rivedono n1alvolentteri. li mo- i1';!'nt~:qY.f~~1':rir::n"ee lei r~~~fia~ al conrronto di ciò che si voleva e.spr\· mene. Estste torse scrittore cui code– sta lnsoddlsrazlone sta sconosciuta? Es.sa dovrebbe, semmat, spingere a tornare, dopo un certo tempa e cor nocessarlo distacco, sul già fatto per ricercare le ragtonl che hanno reso l'nuuazlone Inadeguata all'Idea- E' chla, ro che non Si vuole con questo nè In• tendere una rilettura matertolrncntc ~~Fà':~e~:· d1:n! 0 :a~~~n~: ~,~f~!.~ Sl parla di mantenere l1 contatto con ,e proprie opere precedenti, d'un rl• . J)Cnsamento di esse. Invece, sembra che gli scrUtorl americani in genere ~~gd~b~ ta~:oeni~~bf1c~tl. 1 ù~~~: Tarkington, dichiarandosi lnsoddlSrati to, .afferma di non rileggere mal e àg: giunge che Il mot.to degll scrittori de· v'essere: e Lasciate che U morto pas• sato seppcJllsca t SUOI morti 1. Qui c'è Qualche cosa di più: del distacco che naturalmente sr determina tra lo acr1.t· tore e l'opera ormai consegnata tn vo-. lume. Ammettlamp che In motu casi. questo abbandono eia non più. che un atteggial'l)ento; ma tn altri casi b1SO– gncrà crederlo sincero, e non sarebbe forse ~rrato vedervi li segno d'un mo: do dl seri vere che si riducesse ognl vofta a tentare, s\a pure con tutto l'impegno, d.1 e azzeccare• un'opera rtu• setta. SOitanto 11 margine dl gratuito inerente a codesto azzeccare può spte: garct t1 dlStnteresse e quali l'tnsotre• ronza con cui 81 lasciano cadere t ten: t.atlvt che al const<feranocome non rlu· · scttl .a D(eno. E' vero. che questo dli sintcrcsse e questa Insofferenza sem• b~ano caratteristica deg1l scrlttort 1n prosa è soprattutto del narratoM. men– tre nessuno del trentanove, poeU tnclu1 si nell'antologia ne parla; è anche vero che a detenninare qu~ta posizione contribul&C~ In parte O mtto del e rare•• uno del caratteri plù propri deHa no• ~!~f :~1èa 0 nl'~~:~~~~~ ~ ,~~~t come &'è detto In principio, al rtsul• tau pratici: dl quantità e di successo; nè, infine, si vorrebbe negare che ~ desto modo di considerare 11 lavoro deU'arttata non abbia l suol vantaggi. Ma sembra che la sua esteriorità sf giustificherebbe megl1o se BCgulsse a un'esperienza interiore (di cosc:lenzae dl pensiero) più. profonda e intera: • mente vissuta e consumata. Jnvece, secondo parecchi deglt scrlt, ton che, spiegando la scelta del loro pezzo antologico hanno dichiarato Je proprie Jdee sull'arte (andl~esta volta sono ln maggioranza narratori), la tendenu predominante sembra an· cora ti naturalismo:• dalla Rawltngs (l'autrtce del Cucctolo), la quale alter~ ma che dietro ogni studio dl' rapporti umani deve esserci sempre uno &!on• do naturale, al Bromtleld che asscrl· sce prcss'a J)OCO 11 medesimo. soggiun– gendo che i personaggi non devono essere sovrapJ)Osti a un tntreccto, ma l'intreccio deve nascere dal personaggi, dal toro ambiente e srondo. Non st po= trcbbe dire che codeste Idee riescano molto nuove al nostro orecchio. Un accenno diverso sembra ventre da Dos Passos (anche 1u1 lnsoddlsfat• to delle proprie opere), che dice: e Più esperienza sl è tentati dt abbracciare nel minore sJ)azio poaslbUe e più c'è li caso di avere ottenuto sulla pagina qualcosa che sia a metà pennanente, durevole•· Dinnanzi a Queste eccezt0' nt, vtcne U sospetto che gtl scrttlori accetti a un plù. largo pubblico e per, la nostra lingua dl piegarsi In sempre _ la composi.ztone breve, o n brano, da Del resto, le scelte dovute a mouvt nuovi ,nessi sLntattlcl. Un grande fllo• esst preterito in tutta la propria opera, pel"80nall abbondano: da Conrad Rich– 'ogo d oS'Si il \Vartburg, In un suo pre- dando di questa preferenza una conclsa ter che preferi.sce la pagina- prescelta zloso ]lbretto, dimostra che l'italiano è moUvazlone. perchè ad essa è affidato il suo senti• •-ln uno stato dt creazlon• pennanen: E' vero che la risposta dl Hcmtns• mento per un certo luogo e una certa 1-------------- 1.e•, puO eegutre col SUQritmo e coo y,a;y, per eseDlJ)lo,Il Quale dlClliara dJ. persona. ~ da James Farrel! che ha LConlin.Ma nc{to pagina ,corunte).

RkJQdWJsaXNoZXIy