La Nuova Europa - anno II - n.18 - 6 maggio 1945

'lr-- 6mog~ol945 -------------- LA NUOVA EUROPA------------------ 5-- l'ui:ri,ca sua opera bene consc-rvata - pernazlonalc: cd ha assunto valore ph): SMARRlllfENTI rL' ART E Cristo fra l due angpll -. E' la cima- ristretto, locale. Ciò non toglie cho nui s::a dc-Ila grande l\tadonna del Palazzo merosi p;ttori sen<'SI, geniali, orlglnall, Pubblico, tutta rtdhllntn; la si vPde 1ndtpcndentt. hanno conttnuato a J>OO· CHE TORNA da v~clno per la prima volta c sl pub tare con !antasl.l ammallatr-lce. NELL'Epoca del 25 aprile, d01'0 auor ' amnnrarne la bellezza. Sassetta, Giovanni di Paolo Matteo a/Jermoto • l'Italia del primo nt1 Pol v'è una serie cli creazioni. fra Je di Giovanni, Domenico di Barlolo Vcc· sorqlme1tto non tSl!te pl1f. •, st J>tDIncantevoli, di Duccio di Buonln- chletta. Ncroccto. Fr:mcesco di 'Glor- mette addirittura in dubbto f• dato e D AL buio del nascondigl\ torn3no segna. Dl Simone M~rtlnl è l'c Agosti• gto Marllnl sono tutti bene rapprescn1 :i~~t~a;,~e~~~s ~iti.he Il primo R(sora1 1 :'ngf?io~~1;bi,To 0 r;;:.~;~ 1 ~ ,f~- ~~e ~ 0 ~:!, 1~ ~n ~lr~~l~l~~~n~c d:1 ~.r~:~°o i:;1\a~1~11 ~ ; 1~~:3 e u~\~~ l~~~n~o~~ Lo smarrimento drull $piriti ,leve CS• ila eterna che riapp.ire quomdo 1 3 per la prtma volta, ed è una cosa ec- modo dl sentire arte. ,ere t:tramcnte oraude 1n Italia se si guerra, con le sue distruzioni e la sua celsa. Quanto po\ a Pietro e Ambrogio Solo rot Sodonrn e n Cinqu<!'Ccnto ti ,crlL•or1otrnnqulllamcntc di queste co– bnbarl<>, è p.issata. DoPo Roma, Siena Lon.-nzNll I loro cap:la\:or; sono qul carattere SC'nesc .della produzione arti• H, da venne tntlJ}trtt. Slamo in un e Peruaia hanno ria~rto le porte del· rncrolll In due stanze. S'l non cl fos- stie~ In Stt>n3 11. attenua e scompare. momento In cul tl nostro poJ)olo dtve 1e loro gallerio mostrando capila\'ort se Giotto. a\ do\'rcbbc dire che la più Ancl~ fo S('Ullura del grandissimo tt,itr fermo al suo patrimonio ,torico raccolti nella 10:-0 regione. Non cl 1)()- gr:inde pittura del trecento è sen<"SC.Jacopo cll-1\a Querela e di van bronzi• ldtale, tnnat:andolo romt faro per tNIJbe essere n1lgllor trionfo. Ftrenze, Ess.1 si è lrradl:1ta dovunque- ln Itall.t, stl 8',,'0esl è ottimamente rappresentata. UJC'lre daUc mistrle 11rt1tnll. E cl ,t Bologna, Moderna, Panna, Gt'nO\'a, To- e. h3 portato 1n Francia i primi gf'rml Insomm:1, chl RUb ,·ada a Siena e a viene " dire che l'opera dtl primo n,, lino, Milano. VenC"Zia:qu:mdo tutte le d1 quello che pot dh·enne U cosl detto Perugia: I animo sl tempra nella co- ,orofrntnto I totalmente scomparsa. o gallerie in tutte le città liberale snran• gottco internazionale. I scienza dell:;1grandezza <~I passato e nnzl che tS$a non t csf.,llt<t nialr Sta- no riaperte, riconosceremo m~glto 11 Nel quattrocento t1 gusto senese ha ~1 apre a tulle te s1>eranze. .'~:SctN!f avventura colpiti da mnnla ~fl~·~s~f~~~/~~~~io~~n vi p::ire, amici, pcrduto la sua portata nazionale e su- LlOXELl.,O VE~'l'UlU J. s. A l'erugla ti soprintendente Achille I L I B R I NAPOLI PITTORICA Derttni Calosso ha inaugurato una mo– stra dl quattro secondi pittura ln Um· brL..1, che vuote anche celebnre ll quin• to Ct'ntC"nmiodella nascita di Pietro Perugino. Con la sua 9h1tuale severità di stuJloso rgli ha colto qucst'occaslo- 11e per oJ)portarc due contribuH alla conosc<'nza .i;torica del Perugino. L"un d'essi è un'Idea che egli ha nlRnlfcstat.1 net discorso lnau~uralc c-trca I rapr,or- tl tra Perugino e Mc-101.1.0. E' un'Idea AL titolo Napoli pittorica che vuol vt?rso di lui, siechè non gll av,·cnga pii) .fpll{"(' che splr,ga In formazione dello sinteticamente raccogltcre i temi dt dire additandomi: e Vedi, quello è stile del Perugino ::.nch<' meglio del di questo sapWo hbro di E-.:echlele Flora: qu1•1loml vuol vedere morto• 1·apf)Ortnpn.'C«lentemcntf' supposto tra Gun:rdasctonc (J>ubbllcato dalla casa Oh, tutt'altro! 10 non ho mal dc!fide: U Perugino e Piero della Francesca. Sansoni, a cura e con prefazione di Al· rata la morte di alcuno, e anche del Inoltre ~le ld<.'8 mumlna IC'ragioni del• fredo Gargiulo) andrebbe forse sosUUJl· letterati. reprobi aspetto, &CCOndo 11 le amnlth tr.i lo stile J,::lovanlledel Pe- to un tttolo piu comp'rcnslvo: Primo fi. prlnclpto cristiano, che si convertano rogino e qu<'11o di Fi.or,·nzo di Lorenzo, bro delle mt'mO"lt di h:zcchltle Guar- e \'Ivano: quando poi uno scrittore è le cui op,.:-rc sono stal<' talorn conruse dascion~. Ala, tclà 'dopo aver detto e prl- cap,.\CCdi dann\ un libro come Questo con quel!<> '11 Antoniano Romano, se- mo•. cl si arrcata. J)('rchè ogni libro, che Ezechiele ha scntto, to gH auguro Gll:lee di Melou.o. come ogni frase di Guardascionc, CO· di non morire mal. L':ittro contributo :1pf)Ortatodal Bl"r• mlnclando dal \pi volume che cgll de- Questo ASJM-·tto estemporaneo della Uni Co!O..~M e? l:i rlcostnizlone della dicò a GioaCC"h1no Toma, è soltanto un e sincerità• o meglio della naturalità • NIC<"hla ,11 S. Bern~rdlno da Siena•· libro di memori<'. 1':zcchl<'lcstesso, com- di Guard~sclone può esser colto onche SI tr:ma òl un ,;onralone di Ocncdetto piaciuto di qurllo ;nconttnenia che Ul· tn altri. episodi. che aiuteranno a f\s• Donft~lt. arn:mcato da otto to.,·olcttc. luno aCQUl!.tadopo O\'C'I' bevuto lt pcn- sare la natura stessa della sua prosa unn d-.'IIO 11unli è dat~t:'.l 147~\. Qurstc soso vino di Gr.u:nano (db che fallace• csscnzlahncnte pittorica e mlmnta. Per otto uwnlrtte sono da annoverarsi fra mente fa credere che nel \'lno sia la la torma stessa Istantanea de\ suo scn• t capllavori <lf'll'arte ombra. Per de• verJtù) lo dichiarò con glaòiatorlo elo lire. quosl SJ>rOV\'lstodl memoria men• cenn\ gli storl.CI d<-11','lrlc si sono nffa• quenza. ln una Khiotta t..ivcrna nr1polc tale M ehc.1, quanto è invece denso tlcntl nell'indovtn3rnc ~li :-aulorl,ed o~- tana, una sera che All runici. festeggia• di m<'moria visiva e pl~suea. Ezcchle• «i si sono In ~en<'rC'nC<"or<laU nf"ll'at- vano l'usc:it.:1dr,1 e •roma •· Rwolto al le pub :isserlre due cose pertcttamcntc trlbuirk' al P<-ruMno e al Plntortcchlo. figliuolo del pittore, Ezechiele procla contndlttorie, come faces.se un tntul• Sono opl'rc dC'l1aloro prima ftlO\'lnez- mò: e TUo J):\dre er:t un poveruomo (la tivo gioco di antinomie kantiane. Quan– za. mostrano il loro stllr- ancora in• parola ru altrlmcntl energica): ln quel do lo Incontrammo la prima volta, cl certo, ma :tnC'hi.:> la fr<-srhezza. ingenui- ttbro ci sono to e soltanto lo•· E rac• Jlss!! nel giro di due o tre minuti due tà e frllcltà della loro 1mmaglnazione. contò le sue lotte, le sue p.1sstoni e \ cose del tutto opposte. Espresse la sua La rtcostru:i:ion<' della e nicchia• cl suOi martirii. simpatia per gli studi con la frase: pen~tte dunque di compren<lrre. qua- A quella s~I<' dl Invettiva, tu{tt rl· • Beati voi letterati chC potete vivere 11 direi di tooc.,re con mano. ~I dlstac• scro, ma non lo. F.d o;,;I, essendo n..me tra I 1 ibrl: lo che posso fare? lo non co d:tlla lrnòlzlon(" lmpC'rsonato da Dc• J)'IÙ chiara la nnturn artistica di Ezc- tengo blbhotcca ,: e subito dopo, va– no<l< 'l.to OonflgH 1:>er opera di due ~o- chiele, posso convenire e.l'aver avuto rlatosl appena il di.scorso: e pcrchè 10. ;:~~cf~h;l~~~rvi~,'h~lp~~:~~~orce I li'~ ·torto. C'era, ad e*r frunchl, una buo• poi, tengo una bella blb11oteca ». E ve• toricchlo. ~l~cr:~~~rae ;:;~ ~~~l~~~~er1o 1 df~~~~; fii~.~~ :1~:l~~;a ~~r~:e;,~u:~!n~~I~:. 5c tuttavia questa cnlN'hla • è la Guardasclone erano II flore delle lette• mente visto le grandi sa1c di. llbr1 In mairttìore novità per gli stu,Hos:t.l buon- re. delle arti, del fliornallsmo non sol· cui si suppone viva un letterato, sic• «u 8 tai della pltlura soffermeranno I lo- tanto napoletani: c'era anche ~- Or ehè a quel paragone la piccola libreria :~~•ae~h;u~;~u:i~P~~~~~:~:n~ prim:t che tutti prt'ndesscro posto, db•tb'ttp0 l1 ccto0re. nota n 8~t 0odvaa. esse,·n,:oce<h. 1a 31vnoavata ,·o1ta eh<' 8 i rivedono. rome O\'V\Cnc al• Guardasclonc si volSC a un signore che.- ~ ~ opere d'arte etern(" ed aAAOIUte. era gtun\o ron lul (banchiere o pro vlsta appunto quella !lbrerla che. per V'è per esempio un J:randt' Croccfis- ~~~~r~~:·:!~":t:!'~~!lf %1~g~~~a~ ;!~ :~!;nantr1a't~~tWo~~n pittore, era so d"I 1~2. OJ){'r3di un anonimo. chla- simile al suo gtu1~ndo volto di sarace• Più significante è un altro cpl90dlo. }'1 3~ e.. aMlrr di S. Francesco t. E' no. gli dlsso all'orecchio: ·e Questi sono Guarda.sctonc chc frcquenta\'a giovani {a ptu 1 Rran< i capll<wort C'lcll'arte H .• ,. una maniata dt retcntl. LI ho do\'ull In• letterati aveva udito da Citanna e da iano, r <'~a f:lcciat.a di una cattedrale \-itarr-, se no, ml menano 1n terra li Il· Russo la teol'ln crociana che nega l'esl• ~~~~zi~cl~· 1 1~ l~:~ 1 :°;~i;;~tt~s~hessi;~ bro •· Aveva parlato sottovoce, ma non stenzn di una tecnica, riducendo la t~· cspr~1on1sti moderni dovrebbero Invi• ~~~~ 3 ~~ 11 ~~;:~,~~:,o~~~~~~~r!~~\~ ;~~ :c~ a~~~P~~~·a~:e q~~ 1 11 ~[3~!: ~~ 1':;~ tll~f•timo Madonna d\ !;:.tmoneMartin! na Sf"riet!I. E. a porte 11 fatto che nn- gli avvenne dl Incontrare li Croce gli del 1320. Portata d:i Or"lcto. della qua- ,~,tato era lui. GunrdaS('ione, sebbene, dlsse: e lo ml sono convinto che la tee· te non si sa se la gr.tzia rarnnnla sia per \'erl \11.si fooae egli stl'680 dato prc- orca non d sta». Croce ascolta non Il fior'<'di una corte ('('lf'St<- 0 piuttosto mura cli raccogltl!re \ commensali. a mc scn1.a stupore l'::irtlsta che è giunto per ttl una corte terr<'na. E una Santa Mar- died~ ombra quello dichiarazione, che virtù propria a scoprire cosi agevol• una folla o una sinJ;"Olapersona: eglt pub commclare una pagina e poi tran• qutllamcntc dire a un amico: e )Icttlci un periodo anche tu! •: può, come n Cellint al Varch\, chiedere a un lette• rato di rivedergli li testo, e lo autorlz• zerb a usar le forbici, a rttar Qualche esprcs.stone. Il risultato rimane ogget– t,vomcnte guantasclonlano: la trascri, 1.lone artistica di una vitalità sp,o,·al• da, mczzo•sorrldente, furbesca, lnsi• nuantc, dalla lagrlm3 a !lor d'occhio dal rapido ffl'\metlsmo, non senza tal~ volta un sottinteso gusto di darcela a bere, dl tarci scemi, g,cch~ li lettore napoletano, un poco permaloso, st•~tro• va nella condlzlonl! del tenente suo concittadino che dopo aver dato l'o:w Lenti. aggiungeva sottovoce: e A \'Ol! »: e rtchie-sto del pcrchè, splei;:a\'a che U eoldato, quando riceve Quell'ordine ta.n• to marziale, suol rispondere con una espressione ass.it drastlc.t, con la qua• le ln\'la l'u(flclale a quel paese: e H te– nente percib preveniva H &aldato che n~~: 1 ~~~~~ac~;:;in~ 0 'rc~~:Vn una sce• na rnumlnata dal basso (cd egli è un vero maestro di lllumlnaziono in tutto ciò che racconta: o qui rorsc più che In altrl segni. sl rivela la sua profcs- 9.lone di pittore), o narri della Stella. del Lavlna,io, non pub che rlpor::tar tutto a se stesso. E' dltficlle t1-o,·are un più estroso cantastorl<' di se mede: , &Imo.Ha bisogno di un pubblico: e an: · che questo libro è come scritto dlnan• zl ad una plat~a: se non potesse egll almeno considerar se stesso come u proprio pubblico plaudente. resterebbe muto. L'attore Guardasclone tnterprç,: · ta tneomparabllntenh? le varie parti dl un ideale Guardasclone. Gesto. m1m;ca, • colore, amore dell'arte. complacimt!n' to di essere a,coltato, tru.sponc egli in parole: e quella s1)CCle di tencrezrzn che dà sempre ad ogni uomo. anche se non si ricerchi tn profondo, la naturale me– &tlz,iadella memort.1, qu3si comn11'.'mo– raztone del passato. L'Infanzia marina · a Pozzuoli, nella vita quotidiana e nel· le gtornatc di festa, è qul fermata in p.,g;no che dire1 sappiano di scoi;lio e d'alga e di brezza: cgunlmcnte la Na• poll del porto: cgunlmcntt certi rltrat• ti dl artisti, di artigiani, di popolane. Con qul!ll'umoNsmo Sfl:t\':lllloche co– pre mm lusinga verso se stessi, Guar• dnscloM soleva bofonchiare: e Questi letterati Il debbo cncclnrc clt casa mia: che vogliono da mc~ dicono chc \o di• co le stesse cose che diceva Platone! • ,thc>rlln cfl Pietro t.orenwttl. dnlla col- ~attrn~ra mvo~rr~~ g1 ~:ralr:slll ~~no. ~~~i ~~~g:i~i~::i~~c sf~~~~~r~ ::,r;. 1 Cit~ne ~~{k~nf diJMim. dove tutta la m~ntie~I v:u1'G~~rd:sc1!n/~1 vf1e,·/~i tradire li pittore. Ma Ezccll\ele so 11 f~ ~ 11 ~~\);1.l~cdl";nn~~tl~. &i concentra suol fini e ai i;uol rantashcl timori: In fatto suo"t tlen duro: e Chi non s3 vtt• Ma Platone non e <:ntra. A Ez~hle• le che rappr~nta dr:imml e farse dl uomini come rappresènUl una murena o un cane o un.1 barca o un quartiere, non dovete! chiedere nltra verità che quella concessa alla sua natura. che la verità asseconda e modello o rcspin· 1te, giusta \I suo estt!mporanco bisogni> di rilpprcsenta.zlone. Entro questi ter• mini egli scrive pagine ,•h·e e tragran• ti: ch'io non saprei qual~ uomo d\ let· tere abbia tn questi ultunl annl scrtt· te più belle. FR.\~CESCO.Pf ..OIL-\ un pollttlro d<'I Beato Angcllco, del rrasc detta al flgllo di Tomo, sul finire tare non pitterà mai; Potrà soltanto 1437, dlsplci:t:a la gioia ranctullesca del· del oran:w, confcrnwva atrepitosamcn• i11ouacclllare secondo certe regolette •· ~·artista O<'Ifar sorrldc>rc 1 colori e le te quella ch'io•U\'CVOudlu• ln principio. Mn, quando apparve U suo libro su To• forme <' i volt.tiangellcatl. Un nitro è di F. vernmente era cd è e sarà cost: n mo, ove 1>eriscritto è rinnegata la tee• Piero della Frnncesca, di cui ricorderò Guardast.ione non hnportava che di se nlca, avendogli Oletu sul Corriere del· lino scomparto di predella rawresen• .stPsso: e tutti cran manichini, nella sua ra. sera mosso rimprovero di quella tante s. Frarl<'Csco <'h<'rice\'e te Sllm· UlusJone. eh una sua furbissima o tn· adesione alla teorta croctann. Ezechle– nrnte: è un effetto notturno tn un pae- gf'nulsslma provvidenza. Ma, a pen- le. l)('r parecchl giorni, tra complnctu– saesclo profondo e sllC'nte, con s. Fran· sarei, nessuna tntenztonc malc\'ola er:i to e trrequteto, osclllò pro e contro la ~.~~ lu~ ;, 1 ~om~n;~u~n t~!:~t:. 1~:~~fa;o\i· fo~!;~t~af!d!~n~hc! ~c:i~~C:· a~~U~ ®J!r"~~~n ève~: I"'============ plazlonr dello spirito. cente facoltà egocentrica di Guarda• ricordare onnai troppo poco: e Perch~ La fama d<'ll'arh• umbra è dovuta sctone: cost, qualora nycsse dct.to U con- Olcttl se la voleva prendere con Gro– nU'a\'er essa fatto sboc'C'inre Raffaello. trarlo, le parole non avrebbero racchlu• ce e se l'é presa con me: si capisce. E due opere g1ovnnlli di Raffaello sono lo,.'\ alcuna tntcnzione veramente bene• Olettl ha ragione, quella. la tecnico. d )ncluS<-nella n1ostra: uno stendarctetto \'Ola. Avrei. dovuto J>iUttosto conside- sta: se non hai Imparato a piuare, co– proccsslonale pro,·entent,e da Città dt rarle come un nuovo colore e tratto ag- me pitti! Però alla fine OktU non ca• Castello e un e Cristo sul sarcofago• giunti alla figura di questo estempora• pisce niente. pcrchè quel13, la tecnica. della Cnllerla di Perugta. Lo schema neo. 3ftascinante attore, che f)Cr la vi• non cl sta•· • fomtale di quest'ultimo è tdentico 3 taHtà stessn elementare del suo tcanpe- Guordasclone non pub parJaro che quello del l>erugi,no. ma Jn modella, ramento, arrauo Incapace <Il sentlmen• di se stesso, e ogni cosa riportare a zlo~ dell'Immagine à cosl vibrante e to sociale (qualcosn, in mino~. del ca- sè: qui sta tutta la straordinaria ern– tntcns,.1. e ta materia pUtortca è cosi rattere di Cclllnl), non impegna 1 suol cacla del suo linguaggio succoso come prczlOS:1, e l'espressione della pietà giudizi e I suol motivi R non per li un'arancia.: e qui sta li &uo limite. In raggtungC' un cost alto llvello dl gra• tenlPo che egli Impiega o pronunzlarU. un., simile disposi2ione d'animo, tutto zia, che Ja creatl\'ità dl Raffaello vi Oggii tutto questo ml è chiaro, e polchè quel che Intorno gli sembra amne, ed ap1>:trc e,1dente. guardo al p0sltlvo delle cose, e qu\. og• utile al suol scopi, Guardasclonc può qu~lnsc~:~r:C;:;t', ~=: ~~{'~:~~:~ ~f:tt~;=~~n~:id~nro:!,l 1 dr qteY~~~~t."~~ =~!~';~ 1 :ra~~~ ~~ù1f~~~t~ ~!~~ J'honno fomrnt.a. E però la mostra di ml di~rto ad evocarle, nel punto me• blllSca Ja dttlerenza tra il proprio e Siena organizzata dalla Soprlntenden- desimo ln cui voglio rlnsra:dare Guar• l'altrui: tutto è veramente suo perchè 2..1 tocnle sotto la sorveglianza del Go• dasci.one di avere scritto questo libro, è entrato nel suo occhio e nel suo a– verno militare alleato ha un effetto che è tra t più belN dell'ultima stagio- recchio e s'è improntato della paruco– omo~enro e un Incanto insuperabile. ne letteraria. E vorrà questa tesumo- lare attenzione di. lui, Guardasclone. Gu'do da Siena è rappresentato dal• nlanza a tal'IO ricredere del mio onimo A questo gioco potrebbe coUabOrare LIBRI RICEVUTI A. O)tODEO. F'l9ur1 e pa111onl dtZ Rl· ,orormento ftolla110 1 ltoma. '.\lond:i,dori. 1015 • L. lGO. A. FRATEILI, Dc« 1t11:a 1,.-ollo (v1aooio moderno nell'antico) • MUttno.noma, Bom• 11lanl. lOH; il. p. 1 OIORDA~1. VJ rlvolla cattolico · Ro– ma. Colettl, 1os1!:i • L. SJ. O, R. BALOCCO, Educa::lonc al 1tn.so ,oclole • Romo. Coletll, HH:i - L. 03. A. QUACQUARELLI, Il pCldrt To.stl nello vollLJco del Rl1orQlmenro (Plblio– tec:i deila • Nuova rlvU.1.n atorlc:1 •) , Ge– nova,Romia, Soe. ed. O:an1e A\l!,.'111cri. 1945 • I. p. E!, PONTIERI, li f'l/tmni1mo borbOni. co nella Slcilla det s,m, , dell'Otlocenl/0 , Roma, Perrclla, 19~ , L. 32.S,

RkJQdWJsaXNoZXIy