La Nuova Europa - anno II - n.18 - 6 maggio 1945

-- lù ------------------------ LA N V O V A EUROPA ---------------- 6m-a.gg1io rn45 FATTO IfilTERPREI'AZJONE LIBERALISI'o/10 SOCIALE! • I JJERSOiVALE : l)EL il!JATERIALISM~O E LIBERAL- soe I ALI sMo A r:i1~n·~rt:~~::.1~~r~;~ ; 7! ~t:::o)! i jì\T EL commosso discorso pronuncia- i tro le Destre, in nome delle lotte I [ l to in commemorazione di Gram• U N corsivo molto cordiale pubbll– cato nel!' Epoca alcuni giorni or sono mi attribuiva il merito di aver superato il mio iniziale individua– llsmo atomistico, dti stile liberalr, e di essere entrato in una concezione più ricca di contenuto oocia!e. . : che abòiamo sostenuto, talvolta anche , sci, Togliatti, dopo. aver citato !,a o di ottenere condizioni più umane dai ·insiem11, corttro il fasci.mio. f'i,n dal suo fiera ripulsa di Gramsci a chi lo V0-1 detentori del capitale, sia col <ievo.l, primo apparire. Gl'i sembra che io aò• leva indurre a. firmare, dal carcere d0-1 vere a favore della comunità _i frutti bia àe1.Jiato, indulgendo a chi sa quale ve poi morì, una domanda d-i grazia. àelle imprese monopohstiche o com un- dema(JO{]ta, dalla linea allora seguita. si rivolge ai « giovani intellettuali» con que privilegiate per loro natura. Ma chi ha deviato? In q·uel tempo questo invito: « ri/1.ettano a queste pa- Per la verità, ,io non credo di mert– tare questo elogio, perchè non credo di aver meritato l'appunto che lo con– diziona. lo non ho mai professato un indiYiclua!ismo atomistico simtle a quello dei liberali dell'SOO.La mia SW· ria del liberalismo di venti anni fa può attestare che fin dal mio esordi.o nella lotta politica ho professato un li· bera!isrno sociale, in cui ho sempre vi– sto il necessario epilogo dell'evoluzione liberale contemporanea. Anzi, credo di éssere stato il primo in Italia a segna– lare !'esistenza di un liberalismo sociale ih Inghilterra, che ha avuto nel passato l suoi principali interpreti nel Green e nell'Hobson, e che oggi ha la sua più tipica· espressione nel Beveridge. Solo • in virtù cli questa Qualifica «sociale» il liberalismo ha ancora· qualcosa di nuo– vo da ùire. in confronto della democra– zia ,~ del socialismo; mentre, nella sua Vt;("chia formulazione ottocentesca, esso si riduce: 1 )- o ad una generi.ca difesa del.la libertà, che è comune a 'tutti i partiti, e quindi non può costituire la Questo liberaHsmo non abbandona l io scrivevo nel Carlino missiroliano, role tutti quegli uomini che oagi con– suoi principii individualistici, ai quali nel Secolo, nel Tempo, nel Paese, che tro di noi... levano la stolida accusa ric~nosce un permanente valore d1 Il?.- erano tutt-i giornali di sinistra, e soste- che noi saremmo il partito dei mate– vito e di sprone di tutte le attività nevo, allora come oggi, che il vero pe• rioli.~ti. 1'ùtti coloro che levano contro umane- Ma si rifiuta di. ammettere chP, ricalo era ed è costituito dai reaziona:rt la classe lavoratrice. contro gli opera'i, l'individualit~ sia qualcosa di insocie· ài, destra. l mie-i articoli, pubblicati tra la stolida accusa di non sa,per com– vole e dl «atomistico•· La libertà urna- il '18 e il '25, sono V'Urtroppo andati prendere altro interesse al di fuori delJ na non è solo una forza che presiede distrutti, ma restano almeno due <iocu- l'ottuso, limitato, gretto interesse m,aJ all'interna formazione dei singoli, ma rrlenti che testimoniano la coerenia teriale, riflettano a quest'esempio ... ». anche una forza espansiva, che crea det:a mia linea politica: uno è la prefa- Che la parola «materialismo» abbia vincoli consensuali degl'individui tra Jo- zione al miv Impero Britannico dopa indotto e induca ancora i più grosst ro. Nessuno potrà affermare di essere la guerra, scritta nel gennaio del 1920, e pregiudicati cervelli a accuse e in· veramente libero se non in una lìocte- che credo sia il primo manifesto anti- terpretaziont quali Tooliatt-i lamenta. tà di uomini I.iberi; quindi rientra nei fasci.<;ta stampato in Italia; un altro è è esatto; ma diremmo che è un fatto . compiti di ciascuno l'estendere e u pro- la mia Storia del hberalismo europeo, sempre meno diffus.o, poichè le ptù co– muovere la libertà degli altri, intesa pubbl-i..(.·atant!l 1925, dopo il famigerato scienti classi lavoratrici sono piu,ttosto come concreta ed effetti va possibilità 3 gennaio. acc1J:~ate O(JfJi di intransigenza settaria di collaborare al benessere comune e di Zan,eUi mi rkorda la mia collabora• e di fanat'ismo. dai loro netnici s'inten– goderne i frutti.. Per conseguenza non zione, nel l!n5, a Rinascita liberale - de. o dai ceti più., impauriti dèlla bor– v'è bisogno di. ricorrere a un pri;cipio ";,'!- aiornale ~he egli fondò con 4<1ol/o rJ,hesia; _sa.rebbe diffi_ci~e pen_sare, dopo di socialità di origine diversa per at- 1 rn~, e che ~ ca_ro anche alla_ mi.a m~- l esempio della_ Russrn, che sw~10 moss~ trìhuire al liberalismo Questo complto morta, perche dei sette numeri che usci· do. un gretto int~resse materiale. SJ)e• sociale; basta invece svolgere in tutta rono, non uno·. Si sottrasse. ul seque: reremmo ad ognz modo che il rimpro• la sua estensione u principio stes 30 stra_. 1.Ua_ quel giornale uscì, o _tentò di ver~ non poss~ toccar.e alc'!-lno dei ot~– della libertà, per ritrovarvi il connet- uscire, ~op~ che Zanetti e Tmo, C(!n vanz - nè dei ve<;chi - intellettuali. t1vo sociale necessario a giu~ti!icare 1a molta dianItà e con personale sacn.fi • D[!vrcbbe esser ch~aro a cht h~ dome· nuova funzione. cio, s·i staccatono dal Giornal 7 _d'lta!_1a, ~tzchezza_ c~n la vit~ del pen,suro .c~e che aveva sostenuto la politica filo• 1l matertalIsmo stanco è ima poslz•10,._ fascista delle Destre. · ne filosofica. un'interpretazione concet- diffe?renza specifica di nessuno· di ·essi; ~ . 2) o al patrocinio di una libertà privi• Può sembrare a prima vista che aue- legiata di alcuni ceti, ·agrari e indu- · sto liberalismo sociale coincida col li• stn:1li; e allora menta la più appro· berai-socialismo. Invece vi è tra 'di essi ~ri::ita quaHfica di conservatore. una differenza fondamentale; come tra Al pubblico che non ha tempo di sostantivo e aggettivo, e, secondo c·he legg€re ponderosi volumi, come la mia l'uno o l'_altro termine è sostantivato Stona del liberalismo. e che preferisce o aggettivato, il rapporto assume un atl_ingere informazioni pit1 succinte ai carattere ben diverso. glorna!i, può riuscire forse utile sapere Nel liberal-socialismo, l'accento •batte com'è nato e che cos'è questo liberà• sul secondo termine. E il socialismo 11.snìo·sociale di cui· ho fatto cenno. · non è un nome che .possa prendersi Il vecchio 1iberalismo ottocentesco in un significato vago P. generico, ma è mov~và dal principio delle libertà in• un nome che sottintende tutto un c-om– di viduali e ne rivendicava il pieno ri· plesso di dottrine e di esperienze ren conoscimento, sia nei rapporti degl'in~ definite. e che Quindi simboleggia una dividui tra loro, sia nel rapporti di es- mentalità formata in un modo partlco– si con lo stato. Sotto il primo aspetto, lare e inconfondibile. L'aggettivo li!)e• la libertà significava illimitata concor- rate ·,apposto ad esso 'non può sostan– r-ertza; sotto il secondo, riduzione del- zialmente modificarlo, rpa sQlo ,intro– l'ingerenza statale alla sola f<Unzione durre in esso una qualifica più deter- , della difesa giuridica, in modo che mi.nata. In realtà il liberal-sociallsta è fosse tutelato il normale gioco delle un socialista che, per effetto delle espe– attività concorrenti. rlen_ze degli ultimi tempi e della dura N o, l 'ami.co Zanetti non troverà mal t"iwle della realtà. Come tale, non pu.ò nessun dotJumento di destrismo nei miei corrispondere ,ad istinti material,i che, arti.coli di qnel tempo; e se O!J!Ji egli quando son~ prepotenti, grett-l e ot~u-. mi trova anche più a sinistra ai prima, si, nonchè azutare a pensare, olinubila: credo che questa accentuazicne sia più no. e i'mpediscono il pensiero; nè è un che oiustificata dal disastro a cui le fatto arbitrario, una fantasia che st Destre hanno condotto il paese e dal• possa . scacciare dalla mente degli uo• · l'inquin~:nento fascista. da cui "'!'on _Po: mini- Il posto del materialismo storico tranno tiberarsi. per Za loro solidaneta nella storia del pensiero umano sem~ con_ l~ monarchia: . , ~ . . bra che non possa più, essere miscono· Piu,t~sto, non e ~tegablle l at~eqoia sciuto. Vorremmo dire di più: ci parè mento ae!lo Zanetti che, dopo venti an- . ni d·i esilio, torna in Italia per ricomin- che e_sso v~ene ad avere_ un. sem:pr~ ciare, come se nulla fosse avvenuto nel maggior. rilievo, una specie di « ditrni• frattempo, una politica /'ilo-monarchica. tq » st_oric,a. che nessuno può, anche se o 'almeno, si pui> spiegare solo in un con riluttanza, _ignorare, Pt;r la orma,,t, sen.w: che avendo egli di recente,· nel sua ~u.noa tradizione. per tl 1~iodo co– s-uo libro u nemico, manifestato la sua me si è affermato, ver le grary,di,s_vera11: ostilità di vecchio liberale contro l.o ze che Ila suscitato, per la serietà, t& .çtato, voglia riconfermare questa tm- fervore, il valore um.ano di cui le più placabile inirnicieia, dando allo stato serie schiere dei suoi seguaci seguita,.: ,una forma ffllJnarcMca. no a dare esempio.· · · ·' · g. d. r. u. m. . Di· fronte al vincolismo del regime coazione esercitata a suo danno da un terTicro ancora semi-feudale e del re- regime dittatoriale, vuol giungere aHa gln'le corporativo del vecchio artigia- realizzazione del suo programma, sal• ehe t par'tui in Italia sono pare.ccht. nato, il principio della concorrenza ha vando per Quanto è possibile, la libertà F 1 ,4 N TA S J E avuto una funzione veramente libera- individuale. Che auesto proposito impli- ..t:1 Diamine, che lo scrittore non abbia .pro- t · d h t·t 00 · 1 hi • t · · pr,to pensato a questa differenza'! rice. e a consen 1 o una pr 1g osa c un a tenuazlone dei pFesupposti clit· ANT/COMUN. [ST1CHE Lo scrittore seouita affermando che. es!'>ansione delle forze economiche. Si- tatoriali della sua dottrina è lnnega. ·1 1 r it · d ll' b·1 ed è h · il partito d'azione e. i democ'fatici cri-. trn mente, a 1m az10ne ·e ingerenza .1 e, anc e possibile che esso esiga. stiani « fanno vastissime concessioni ai st;;itale e l'impero del diritto comune, una revisione dell'originartò classismo; LEGGIAMO in Affari 1nterna~ionall principi comunisti.» (? ); che « la..possi; eguale per tutti, hanno .accelerato l'e- ma ciò non toglie che resti intatta la del 1 r. aprile un articolo O corri• b·i·t · d. · z· • z d 1. ma ncipazione degl'individui e. abolen- struttura fondamentale del suo pensie- " i z a i governi rwa .i ne nor e. ne,. d · · t"fi - 1 • h d •h spondenza del° Manchester Guar- sud non. P'U~ esRere esclusa»; rna po~ o rng1us 1 cati privi ega. anno ato ro e c .e l'esigenza della libertà. sia in dian, del l2 marzo, sul partito comuni- trebbe a.nche darst che alla ri.unione cQ, a ciascnno la possibilità di entrare, in qualche modo secondaria. · · t z · condizione di parità formale con gli Il socialismo è infatti caratterizzato, sta in Italia; che non avevamo vis o ne Nord l'Italia .czbbia un primo ministro 1 11 1 1 D 1 testo orirtinale. L'art-icolo sostiene che comunista a capo del governo. a tri, ne a otta per a vtta- i qui, il a di là della sua formulazione marxl- 'il partito più forte. OrJ(Ji in Italia è il Si potrebbe osservare. a quest'ultimo valore positivo di quel liberalismo nel stica, dal principio che la società sia ·partito comunista. Ciò, in se,nso relati- punto, che, dopo tu.tto, l'Italia ha da pitì promuovere Io sviluppa della società da anteporre all'individuo. e che ~ue- vo. potrebbe anche esser vero; ma·~ mesi nn vicepresidente del Conpiglio europea dell'800. sto sia inteso in funzione di essa. E' un t•na assurda esao-:azione quello che. si · t ··• h t ·, . Ma, nell'atto stesso in cui anhullava principio che tutt. a l'evoluz1·011e sc1·en- .. .,,, comums a, e cio non . a provoca o i,,. · ~or1aiu·,•nP.,· che· nelle riunioni p·ubbliche fìni·mondo 1 -'a "l ve·ro "" ci. e nella real· una \·ecchia disparità, esso ne ·creava tifica e sociale del secolo XIX e del v .. x~ u - ~li- • ir1. • e; " ' • ~ a Iloma l'SO o 90 per cento dei parteci- tà delle cose, anche quest'ultima ipo. una nuova. Il principio della concor- ha avvalorato in contrasto col, cosi det· panti seyuano la bandiera comunista. E tesi appare infondata. Quel che importa r:~~~, ef~~ac; nel neutra)izzare gli an- to · individuali~mo libE:r~le, e che ha cosi, è del tutto arbitraria La previsione a noi, però, è l'-insieme del quadro: que; t1c.11. pn_v1_le::,l:. J?Oneva m ess:re un preso un particolare rilievo dalle ana- che nella futura assemblea costituente sto. spettro. del pericolo comunista. in n'uov~. pri;ile~io: ClUE:llo ~e~ forti a dan: logi~ d~l mondo umano col ,mondo or- ·« il partito c.omunista e quello sociali· Italia fatto camminare sui trampoli di i:, 0 d~_ 1 ~e~oll, d~i ncc~1 a _d'anno de1 ganico m genere. Co_me nell organismo sta,. ( che ora spunta improvvisamente afje rmazioni fantastiche e di pr~visioni. I? 0 verit. E 1 esc~usion_e d1 og_m interyen- le parti s~mo suJ;>ord~n~te al tutto. cosl fuori) « avrann-0 una ma(Jgioranza pre- arbitrarie. Probabilmente non c'è cal~ tq sta.aie,_ nel! appai enza d1.~arai:itirne nella soc1et~. gl tnd1v1dui · hanno una ponderante». L'arbitrio cresce ancora. colo, ··ma innocenzfl politica; quella stes~ I~ neu_t~ahtà, C~)I'lferm~va ~ nbad1va la po_sizton~ ~hpendente e una sfera di se è possibile, quando s'i pr,çvede che sa innocenza che fa scrivere al nostro dispar_:- 1 ta delle forze m g1_oco.Cosi la azione lrm1tata e determinata dal com• nel parlamento che sarà eletto dopo lai autore che « se l'Italia avesse una eco– libert_a de_ll~pren:iesse dissimul~va. un~ plesso_ so_ciale_ in cui vivono ed opera• Costituente - un evento, oggi, piutto- nomia bene amministrata e bene 'orda1 effettiva 1lh_be~alltà cl_elle apphcaz1~m!. no. D1 hberta _si può Quindi parlare sto remoto, e di cui quindi nessuno po- nizzata, non ci sa.rebbe tt• grande dìf• Le posterH:>rl esperie~~ del _soc1al_1-solo n:l se~so ristretto con cui si parla trebbe prevedere in qua.li. precise con- fereniza se essa dovesse essere retta .da smo hanno d1mostra~o ai hberall che 1! della hberta delle membra Jn un orga. dizioni politiche avverrà - « probabil- un presidente O da un reagente it. Jn: ~~çìb}erna ,della liber_tà _non·_si.compe~- nis~o, cioè, di u;1 mo':imento non im- mente i comunist'i ». (ora t socialisti tanto, però, con ttltta l'innocenza che si o_n. •':1 u_n~stra!ta d1<:luaraz10ne d1 d1- ped1to, nel! àmb1to delle funzloni che scompaiono novamente) « avranno dl vitale, il risu{tato è quello di seminare n_t,ll md~v11uall, las~iando di fatto ai sono assegnate da natura ai singoli or- nuovo la maggioranza». Non si spiega la f},iffi.denza verso la nascente de1J1..0- p1u - for,_t1 l opp~rtun1tà d~ f?:· valer~ ?ani. Per µ:1 liberale-invece, questa li• se sarà rnagoioranza assolutà o maggio- crazia italiana. e di lavorare per il iieo~ i P 1 opn a detrimento de1 piu deboli. oertà negativa non è tutta· la libertà; ranza relativa: ciò che fa un11 bella di!· dascismo mo11,archico. · 11:~ che bisogna _integrar~ la di'chiara- ma la funzione più. importante di es• ferenza. spçcialmente tenendo presente · J. s. z~vne con la. sanzione pratica e col mez. sa è anzi di essere un principio po!ìi; z1 di far valere quei diritti per tutti. tivo di sviluppo e di cooperazione de- Un tale compito implica che il rispetto gl'individul tra loro .. formale della Hbertà degl'individui sia Ed è ciò che rende in qualche modo talvolta subordinato alla valutazione precario e occasionale il liberalismo - del contenuto effettivo cli quella liber- dei socialistt Al vertice della loro con– tà. e _sia del tutto_ negato quando l'esa- cezi.one starà sempre lo stato. o una me nvela in esso un mezzo di oppres- data organizzazione sociale in cui nn. sione dividuo, con la sua ragion d'essere pro– . E' nato cosi in Inghilterra, nella se- pria, scompare. A quegli enti spetterà C?nda metà dcll'800, un liberalismo so• ogni diritto d'iniziativa, ogni capacita ciale, che contempla la . possibilità di di direzjone, ogni autorità d'imporre estesi interventli. statali e di limitazioni una discipiina; insomma tutto c\ò che _dei. dirHti degl'iJ;dividui, non allo sco- in nna visione liberale è di pertinenza P~ cli s?.vrapporr~ ~m'ideale collettivi• dei singoli. E' . lecito pertanto presu• s.~1co .all ideale ind1v1dualisttco, ma nel.: mere che, qualunque conttitto sorga tra 1 interesse beninteso delle stesse indi- i due termini. sarà risolto a favore di viciu:ilità, per porle in grado d'lntra• qu~llo che è ritenuto preminente ma• P~endere il i.oro lavoro in condizioni gari col presupposto che anche l'~ltro, c!1 relati~a parHà inlziale. E questo in pP.r via mediata, finisca col gi.ovarst aue modi: sia col favorire le spontanee di Quella preferenza, assoc;azioni del lavoratori, per da· Quali conseguenze politiche si posso– re ad esse l'opportunità di far da sè no trarre ùat rapporti e dalle diff eren- ze testè Illustrati delle due mentalità? Dal punto di vista dell'interesse politi• co immediato, è importante ed è signi• ficativo che Il liberalismo e il sociali, smo, ciascuno da parte sua, abbiano fatto un passo notevole verso l'altro; ciò che può essere preludio a un'inte– sa e a una collaborazione feconda. Ma, al di là di questo accordo, che lasci.a immutate le rispettive posizioni, v'è in corso oggi in Italia un tentativo più ambizioso e nuovo, dl fondere in• sieme le due mentalità in una sola e le dus forze in un partito unico. Co– m'è noto, questa è la meta a cui tende il partito d'azione. L'impresa è troppo nuova e le diffi. coltà da superare sono troppo grandi, perchè ~ia lecito sperare tn un facile successo. Non basta infatti elle poch! intellettuali riescano ad effettuare nel• la propria mente la sintesi, sul piano di una « democrazia integrale» o di un « individualt.smo supertore attraverso il socialisrno »; bisogna che l'esigenza sini tetica riesca a permeare larghi strati della popolazio.ne, affinchè diventi effi• cace. E la Yia che quel partito segue per raggiungere il suo scopo sembra la migliore, e consiste nell'effettuare la fusione non a freddo, in un labora; torio intellettuale, dove l'amalgama è più difficile, ma sul JJiano rovente del• l'azione, cioè sul p·rogramma di un pro 1 fondo rinnovamento strutturale dello stato italiano. che raccoglie il consenso di tutti i suoi aderenti . .Attraverso l'UJ nità dell'nzione anche l'unificazione det pensiero potr?I esse:-e agevolata. GUIDO DE UUGGfERO ---– • ..

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