La Nuova Europa - anno II - n.16 - 22 aprile 1945

.. LANUO~ EUROPA I SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA IN QUESTO NUMERO: CARLO SFORZA: LA VITTORIA NON ~ CHE UN MOMEN· 2\.0. • • • .••.•••. p. l SYLVIA SPRIGCE: MARINA I TA· LIANA: LA 1"LOT1'.1. CHE 'ANDO' A MALTA .••• p. l P[ETRO PAOLO TRO.\WEO: .V A.S C f. TA DELLA RAGION DI STtl• TO . •.••••••••. p. 5 GUlDO P[OVENE: ART E ••• p. 6 FRANCESCO JOV[NE: TE A T R O p. ~ GIORGIO BASSANI:· CI~ E MA D'UN ALTRO UOPOGUERRA • . p, 7 GIORC[O GRANATA: N U O V i O· MARIO VlNClGUERRA: LAURO p, 2 RIENTAMEN'l'l NELLA CUL• TUR.4. FRANCESE . .•. p. 7 0 •: LA SETTIMA N .4.. • • • • p. 2 MARIA ORTIZ: GIANNA .Il ANZI· LIONELLO VEN'I'URI: POLITICA E Nl E L.4.. SgMPLIClTA'. p. S MORALE DI ROOSEVELT p. 3 Cìl CLAUDIO SALMO:-il : LE G RA :V DI POTENZE E LA JUGOSLA- VI A ••• , , ••.••. p, .3 QlNO LUZZA'M'O: LA SITUA Z l O· NE ATTUALE DEL PORTO DI TRIESTE • • , , p. 4 Q FRANCESCO FLORA: L E U L TI li E COSE DI SABA. , ••• p. 5 GUlDO DE RUCGIE:RO: eo ME se R I· VERE LA STORIA PER LE SCUOLE . ...•. , •. p. 9 DOME~ICO PASTINA: LETTE R .4. D .4. L LA P U G l l A. • • . . p. 10 •u: UN VOTO ITA 'LIA.VO PER SAN FRANCISCO . • , • • p. li '.\tODESTl~O PE'l'ROZZIELLO: I.,' A M · MI N I S TRA Z l O .V E DELLE: B EL, LE ARTI .•... ,., .p.11 ' LAVITTORIANONE .CHEUN MOMENTO Harvard e Wirth In Svizzera, non ab– biano mai ài.isociato pubblicamente I loro nomi da una Germania Lml>evu– ta d! SL'l\•aggioocilo pagano:' Uomini onesti, han probabilmente lemuto di parere antipatriotticl o di essere accop1>ati come Rathenau. E r.hl chiude la porta della pace in fac· cla all'Italia d'oggi 1>0tr~bb~ l>Ur ricor· Jare ciuanti italiani si 0!)!)0sero tnve, ce dal primo giorno at fasctsmo cui ,lf A R I N A I 1'A L l A N A La flotta chJ, andòaMalta tutta !' Euro1>.1 faceva la corte; o Contemporaneame,tte at Manche• uaualnwntc st OPJX\Sero poi anche al ster Guarclian. t>t!roe1itilc concesstone faS<'i311lO in guerra. non malarado eh<' dell'autrice e della Dire:ionc, pubbli– amas.sero l'Italia. ma perchè amava- chiamo il wtmo dei due articoli scritti 11nl'Italia Di. costoro non uno in Ger dalla eoreofo giornalista Sylt'ia SJ>riooe m~ni~:,dsti son finiti, I nazi no: there ~~~ si~u~tt~,dfat~ 0 t:'~~rit~:io~rr;::1~· :~: is a method i11 their mfldne.;i per dirla stra Jlarina con quello spirito di acu!a eon Shak<."S!>t!'are in .4m!ito. Kon si obbiettirità e Qllell'amore delle cose NO• ~!~r~~: ~u~-~~m~~~h; 1 ~ !~?n~u~~~ sire chr la disti,l!J!lOllO. s~ro tutte le città tedescht>) che s~ si S OX pass:iti diciotto mesi da quando associa l'Europ:i O il mondo in un tuuo !.i. H.. \larin:i itaHana con le sue cin, fluido e org:inico al temi)O stesso, un que navt da battat:Ha e 1>illdi cento mao che prima tspiii tema e riS!):?t· altre n:1,·1.fra CUIIncrociatori. cae<:la· to e più ta:-di J>t-rsuasione al iriù in· tOl'Jl('(linier('-. 30ttomarini, con·ette, mas s1•ns;no e più impolitico dei popoli. e nav\ aus!li:irle entrò nel porto di La punroppo accampato nel centro del ,·aletta per unir.;( a~ll Alleati. distac• no~1ro rontir.Pntc. Solo allora si Potr:'J candosl definill\•ilmcnte dalrltalla di sperar~ ne;:a vera llace: altrimenti ~lussolinl. 11comandante In capo della non avr~mo che un armistizio forst- f.'i:/~ 1 \;l~~~~~~:a8 1 ~fel~:r~:~~~i, ~~~~~.:-J; più bre\'t! di quello de! 1919- /?omo dl 3:;.000 tonneHate. che andò C:he I e re3!isti » sorrldlno pure. 1,~rcluta Insieme con due cae<:iatorpc, Fu 1l a: rc:tliRmo• di Poincarè e di dinlcrc nel corso di un attacco tedesco Balclw!n e ùi l\"e\•il\e Chamberla:n ro mentre era In ,,Jagglo ver.;o l\falta. Il di Ln\·a\ e di Pérnin che. miope o cri- comando della flotta allor:i passò nel– minoso secondo i casi, portò passo a le mani dell'ammiraglio Da Zara. che passo l'Europa ai pericoli mortali dal alza,·a l'lnseina sulla corazzata Du.fUo. 19:19e '40. quando. Quella mattina del 12 settem· Churchlll, con una lungimiranza e un brc 10-13. fu ratta la storica consegnn S tAMO dunque allo sfacelo milita· momentO: che nlente ~ pii:1 .itto a coraggio ineguagliati. combatti:! a viso della flotta ltallana agll Alleati. nella re della Germania: completo, evi- sfuggire di fra le mani che un'atmo• aperlo l'uno dopo l'altro tutti coloro. persona dell'ammiraglio Str Andrcw dente, trrcparabll~ (U che tutta- sfera dl vittoria. Ma che sia 1>roprio vero che non sl Cunnlngham. :via non \mpectlrà dotU profossori te- Prolungate occupazioni ml\ltarl? vedono chiaro gli effetti finali che se si Quest.i flotta ltallnna aveva comtn· deschi di pubblicare fra dlecl anni vo- Ma chi scrive ricorda i monltl che è :tll\>Pt>oslzlone.perchè quella prlglo• clato, la guerra con 130sottomarlnl. Ne lumi provantl che il loro esercito non alla fine del '18 e 1>rlmi del '10, es• nia che è Il «potere» non ra \'edere ha 1x-rsl St nelle 01>erazionlcontro gli fu mal veramente sconfitto). Anche sendo Alto Commi$S.1rlo In Turchia, che auraverso le grate delle necesslt:ì Allenti. Un'idea delle sue perdite negll ~ fine della resistenza giap1)0nese è rivolse ai «Grandi» di allora 1>erchè più tm1>ellenti? S<'ontri che nol avemmo con es.sa può :vicina; almeno 1 1)0ChlIn Europa con non si cullassero nell'illusione che Ma ora la vittoria è acquisita; ora esser dat:i dalle perdtte sublte dal per– qualche nozione d~I meandri della truppe britanniche o francesi o !talla· sl tratta di veder lontano. Ora. con la sonate. Nel W40 c·erano J)il1di 800 te– vstcologla yamato non han dubbi in ne consentirebbero a imbarcarsi in scomparsa di Roosevelt. la re.s1xmsabi· nenti di ,·ascello effenlvl: nonostanti le proposito: 1 clan mtlitlri e navali al s1>ed.izionidi polizia nella Rus... ~ .. me· ìità .tuJ)!""madegli uomini di Stat.:>brl• !>rnmc.:ilonlogg'i ce ne sono meno dt potere in Toklo non pensano già plù rtdtonale o tn Anatolta o in Stria tanric1 s,,.110 iincora 1:re.sciute. ;100.Essa non ha mnl avuto alcuna a– .a salvare li paese ma a come evitare dopo essersi battute P"'r quattro anni N"on ~ C'ome italiano, per quanto 10 deguata protezione aerea e nessuna Por• che un popolo degno di ClPi plù g~ contro il .- mllltarismo degll Imperi aml la mia patria: è - oso dire - taeret. e perciò le 6U'!navi ~a battaglla nerost apra a1Hne gli occhi e cambi centrali•· I fatti diedero presto ragio• come un antico e cost.ante ammirato- di rado st avventuraYano al largo. l padroni. , ne all'inascoltata Cassandra. re di quell'Inghilterra cosl necessa- suol mezzi di scoperta sottomarina 110n La vittoria sarà dunque schiacclan· ()g~t i rischi sarebbero ancor più ria alla libertà del mondo che io vor• furono mal buoni come t nostri ed l te e universale, dal Baltico al Pactfi- gravi: perc-hè allora non era l'essen· ·cl ricordare che forse più che PII suol dragamine erano pochi. La sua co, come mal vittoria fu. ziale della vittoria che era in giuoco torse più che Wellington. ciò che creò mole era spro()Orztonata alla sua effi· Com'è dunque che noi senuamo a Odessa, a Konta. a Smirne. per un secolo dopo Waterloo l'inftuen ctenza cd esperienza, e preoccupante in che le 1mm1nenti dimostrazioni uffl· Non così oggi: non Uludtamoct sulle z:i britannica nel cuori degli europei ra1morto con In scarsa rlccheu:a del clall e pol)Olarl nel pacsl alleatl man- conseguenze del collasso militare te· fu la saggezza generosa e iungimiran• paese cui appartenevn. Combattè con i cheranno dl quell'accento di entusla• dP.sco;completo com'è nelle armi. esso te dl Lord Castlereagh. m~z;,:ldi cul poteva disporre. e per due smo, cli Cede, di speranza s1 evidenti non è completo nei cuo1i; vlli e sen•II! I die,hards di allora, che volevano anni cl lmpcdl dl usare il Mediterraneo o\•unque, da Roma a Woshlngton, nel come sempre nell"avversità, 1 tedeschi terre e isole dov.unque. mormoravano come passaggio P~r l normaH convo· novembre 1918? si piegheranno ossequiosi; ma è dl più ascoltaodolo alla Camera dei Lords: gli mercanttll. Perchè 1 poPoli sa.nno, presentono; In più chiaro che una patologlcamen· .-E' un tde~Hsta... ». Ed egli risponde- Essa è circondata dall"assurda Jcg• pagano abbastanza per Sl1>ere. Tal te romantica minoranza. tnnamornta va: «No. è col mio metodo che si as• genda di essere stata antHasclsta; tn quale - t! li mio Più profondo e ml• di sangue e dl morte, resisterà in In· sicurerà la St"lorlae t'influenza della realtà non ha mal avuto scre,;l col fa– ste1ioso ricordo dell'altra guerra in numeri catacombe. Non dice niente a Gran Bretagna•· sclsmo. La Resta Marina Italiana non Macedonia - come l nostri fanti d'al· nessuno un fatto che a me sembra E la gloria e l'influenza si impose• rluscl mal atl lmporsl sul governo fa. lor.a, cosl semplici e tgnari, ma tutti formidahile? E cioè che uomini cui ro a lungo, nel conwtesso, con vantag• sclsta per convincerlo dell'assoluto bi: sapendo e confidando fra loro con una noi abbiamo stretto la nrnno come g:lo dell'umanità. sogno che aveva di protezione aerea, ed preoclenza 1nralliblle dove e quando fratelli almeno tn Cristo, Bri.ining e CARLO SFORZA .iccetò su1>in.imentc, una dopo l'altra. sl svolgerebbe la prossima offensiva, quelle grandi corazzate. otto In tutto, ~eii~t\ cl~:l~~~ll~ a: ~e:e~ ~e:ircl~rg I"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""= b~esi1~,~~c;;~:"cicaheJ\(~r~in~~~1~!~er~ animo. / Delineare il corso di formazione. e iasciata in costruztone a La Spezia, e . I J>Opollsanno che la vittoria non p R E G H E R E quindi precisare le cause (o le respon• la Cat.·our era ancora In riparazione a mena a quella pace che fu fatta loro sal>ilità) df q!lesta differenza _ cioè 1 rleste dopo Il nostro grande attacco Intravedere quando si trattava cli far- p E R T R U111 À N di questa inferiorità - del mondo po- aereo su Taranto), atcmJe delle quali li combattere; sanno perfino, d'istinto, litico europeo. continentale rispetto a erano veccht scafi compìetamente ri- che Corse 11so10 Roosevelt sperava •111· JL successore di Roosevelt, nel prl• quello an.olosassone sarebt,e complesso m~~~!~::.e/nv~itt'n 1 n~~~rfl,Per. avc- cora, di temPo in tempo, di vederla m.o incontro con t giornalisti ame- e arduo, e ci vorrebbe t,en altro che un r~ to 't~c I f P di e equipag· 1 1 ~~~~if; ~ 1d![~sie fe!>sb~~:/e uf~~~~: ricani, ha detto loro: « Ragazzl, se breue corsivo. Diciamo solo che a Que• ~~~~ 1 ~ntl~~i:er~ln~!~~f a i:r~~~ ~;~: sapete pregare. preoate per mt· lf. sto proposito t 1 ale più che ;nal il detto \"e stoviglie a tutta la flotta nel 1939 ~eue~{za'.<:<1ul\lbrlo • e di e zone di in· Nella bocca deoU uomini di governo evangelico: « Non omnis qui dicit, Do- ~n doppio fascio tn cima aii~'ncora. tn'. E' a dtre che l grandl capi super• ~:!1J~t't:r':~i~~~i :::e:~,n~lli~r::::::: ;~~~~n fomine, i11t.ral>itn reonum coe- d~ira%:;ts~~t~re su un più 1'tgldo ad· ~: :~~~l ~~~lz~~!~e p";;ecltit;~; e~~~ ti, c non suonano falso come suonava Glu<llt'atadal punto dl vtsta Italiano greaso dt Vienna sia preferibile al ~ :lao1~us~~!f,i?, i~~7~o~ci~t~ie1?,e~:~i; [ M p UD E J\T Z A la l\1aiina era delle tre armi, la meg:Ko ~ grande ideale umano che la miglior continentale di ogoi - e anche dt 1eri 1\., A Z I S TA ~~~ 1 ~f~~~·nQJe',u~lc~~~ d\~d~~:~1° e ~ ~~a~\;~!tt:i~?evclt non si deciSe mal - si è oscillato frequentemente, a que- 1 y ottima. ma era. naturalmente. una <li- ! No; e la prova ne è fornita da voci ~~~s~rr:iesg:n/;~d~~~g;~e~~;~:i::s~/~~~ UNA trasmissione da Berlino dì d~ 1 t}~~~,s~f.\~~tin~ 1 ~~-~'Ji~tingalligu;~~ ,:~i~~t! g 1;ta~cftll t:r~!~~r~l ~l~~c~a~~~ lìt1cante. E' invece una caratteristica qualche giorno fa diceva: Noi co• chfa e più. bella. cosi che le camicie ne· rebbe meglio - mormorano - non ~i:;~t~tee ~1~/:r~~:s:c1i~ri~~s~~1r~':;t, e l'A::i:~:n~~li q~'(nle:C~t1~f .,.a~ne;!~~;:~ l'1in~~1l.p~•1c 1 ~~~;gio~1~~ cc~,n Jli~1fa~~I~~ pretendere dl produrre sublto un vità politicci col sentimento relioioso: allora non anche «l'Europa agli eu• Nessun governo tn ttalla ave,·a mai lana di pace generale e con~ntarsi e noi pensiamo che ciò sia una delle ropei? it. baciato nlla Mnrlna come Mussolini fc· dl intese parziali, lasciando, ove OC· •cause della loro grandezza. Poicht tale Osserviamo due cose: che firwra gli ce. e la Marina cm molto contenta del· corra, rhe occupazioni internazionali associazione significa un approfondi• americani non hanno manifestato nes- le sue navi e del suo l'QU\pa~giamento continuino là ove ogni compromesso mento del senso dt -responsabilità del• s1Ln.a 111tenzionc di a11nette·rsiqualche nuovi. Ma fu Cavour a gcuarne le fon• sembri irraggiugiblle? l'uomo politic:o, un impegno di tutta vezzo d'Europa; e che invece la Ger- damenta. quando 1>rogettòrAccadcmia , Per fortuna, sembra tmPoSSibile la sua personalità 1noraie 1tell'opera mania si era onnessà lei, in qualche navale di Livorno net 18GO.Da allora che temperamenti impavidi come 7>er la cosa pubblica, un pl1ì stretto anno, quasi tutti i paesi europei. /Jt· appena tre gencrnzlorri cli ufficiali dl ~ Churchill e Stallo e caratteri profon• rap1>0rtofra lui e la collettività, tm modocht 1,er i tedeschi è una bella marina itallanl sono passate auraverso <lamente reltglosi come Truman si ac• appoggio dell'tndivlduo a ttna forza impudenza proclamare: l'Europa agli quell'Accademia, frequentandovi i suol concino a una politica dl lente tergi· che lo trascende, un contatto diretto europei, dopo avere nel fatto (e an• corsi. che sono di cinque anni. L'Acca– t\'ersazionl. con quel mondo cU vaiort sptrttuatt tn cl~e fu teoria) messo in opera un prin• demla fu srollata a Veneàa al princi· Non foss'altro, essi non possono CILi affonda le sue radici la nostra vita ciJ>io ben diverso: l'Europa ai te- pio della guerra con le sue due navi.– lgnorare che la vittoria non ~ che un a$socinta. deschi. I. s. scuola a vela, la CrlstoJoroCoLmnl>o e la

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