La Nuova Europa - anno II - n.6 - 11 febbraio 1945

U NUO}Jl EUROPA LA BOCCADELLAVERITA' UNA LETTERA DI SFOR··ZA Ho ricevuto la seguccte Jettera dol oort· te sroru, ln rispoita :ma mia (v. num. prect<l.), <' non sap?'e! dire quDnto gu 10- no J:rato delle sue belle e leali JX"role. (-m. v.J. Caro Vinctouerra. ricevo 1n questo momento la Sua. 1!1 vootfo dirLe subito che per la prima volta Ilo desiderato una rapida seconcla edizione di tm mio libro. Questa volta torref con gioia la frase cui Lei allude. Come potrct non ir..clli11armf - non di· rd al Suo desiderio .:.... ma a ben pftì, alla Sua tesUmonianza! Suo aD:mo SFORZA SEPARATISMO_ L 'A 1'l'. Giuseppe Emml si ~ 1entlto, co, me sfcllia'no, offeso dat brove artico– lo ,ui ùvaratlsmo conte11uto net 2, ,umi. di que.1t'anno, e d Ila mandato un iunvo 1crl!to che cl .l lmpoulbllc pub, llllcare, per le ragioni che nmnerose IL FARO ·E IL LUMICINO Q IJEL raro dall'alto chi' Illumini tutta la vi::.c'è, Ala non ciitrer\sce do1 lu– mlcLno del viand::mte ch"è In ognm:o di noi: anzi è tutl'uno con euo. E' la voce della coscier..za. Atlu:i.to ptr un·e.;;lgenz:i. morale Il glu• dlzlo storico. cor.osclut:1 l:\ vcrltà llbera– trlc<!', l'uomo rut'isce. E come dall:,, con• 1_.mploz!onedel bello pa:Js:i.,•an quella del vero. coal da questo passa :all'oper:i.,men, tre quel lume gli è sempre aprone e gui– cl:i: !"unica. Più che lll~rnle o autorlta– rln. Bruto o Cc-3:ire, ne1t':1zlone 1::ir-lUCI· ~ ;.!~~~•\:a~~:q,:o~ei 3m,1~!st;:de~1 A~':: chl" si nbbia ,•lt.3.e non quiete, dll1\cttlc3 e non stntlcltà, non v'è. ':!on vi dev'essere ,in:i frntt.urn tra il conosc,.re e Il tcn•, trn Jn luce che rischiar?) glustlf\candolo \l J>aHsnto I'? questa nuo\'3 :tzlone da lmprcn– dc-rc: uon è ne-cess::irlo, ln10mm3, che 1'11{1mo giudichi Il p3ss9.tn da un vertke hl<'ale misurandone l'ìr.11deguo.1cz.z:idt fronte 3I do,•er essere per tmrre dello squlllbrlo fro reale e kicate tmpuLao ol suo nuo,•o compito. E :rnche se ciò facM– sc: au quel ,•ertlce, dinanzi allo. mente tcs:r :li vero. sl ripresemerebbcro non che te Istanze di Bn:to m.i quelle di Ces:ire, se 13 libertà è lndissolublle dritl'autoritl come la luce dall"ombr;:i e l'uc:i senzn l'a\trn è nstrazione e lJ ,qlomo senza 13 notte un non senso. In sè medesima la volontà ha lt1aua O· rlglnnll!à ~r arricchire h, vita. d<,t>O che 1'1nte11glo abbia ri.sdllarnto le oscurità In ~ul esso a'avvlluppava. E promuove, 1r..– C3ltaata e llbcrn. COIsuo genJo lr.ventlvo, quei nuovo aoqulsto del quale è moto~. e non mosso che rkh!eda per l'abbt1vo uno aqulllbt1o tra I due plo.nl deH'esaerr e del dover essere. Nè per altro al puo temere che J:i purificazione, nagglunta per mC"tzodel giudizio. ne !nflacchlsca Od n,. rcatl 13 posu tl·asportando r.eJ pr:ttlco la giustificazione che fu solo del momento conoscitivo; o che una ignoua ratio eo- 8trulsca alln plgrlzln un ollbl e un rltu• g\o: perché 13 volontà non dal glud1z1u ma da se stessa ripete la norma e lo sian. <'lo a rAJo,•e positive az.lonl e 1cgucndo tm.i atella non pub faUlre tal alorl010 J>0rto. Quanto aU'alLra osservazione che ta con. cezlone atorlclsa:ea rlftetb wta mente conservatrJce ed oulmlstlc3, non ml aeru– br.a vi si J)O&Sa consentire ae r.on a p3Uo di sc:i.mblare Il pensiero con l'azione che nd ceso consegue: coel come era lecho pnrlnre di essere e dov~r essere In seno ol J;ludh:lo Slol'lco sc,Jo immettendo,•! uu volte abbiamo cspo.sre: i11que.sta rubrica. Dobbiomo anche 1h1ccromenre dire cl,e ciò che lo .scrlttoro cs1>ont fn forma J)ò• ltmica non cl f)(lra cll.t offra mwvl e/e. menti atle dl.scuutonl •urlo •cottanle e complesso or11omenro. (J: oprlo fn qt1es10 numero, come I lettori l1anno visto. ab– t,lamo pubblfcot~ un Jtr<"no e circosran• ::fato articolo di •wdb<tD competente, il quale metta in 1odo ol:•,ni dati d.i fotto di noteuole lmporran:a J)tr alt1!orc od una chiori.ticadon,. che tutte lt per,-one '" buona fede. di qua " di 14 dal Faro. non 90110110 non de1lclettrre. L'Emmi ripete lt lam«"lto della fnco,n.. prensionc del e contr,i,-,t"ll • vcr,o f lf. cilianl; ma dtwe però r,'eonoscere che f momenrl pftì. dff/fcill ncr la Slcl/la /uro, no q11ondoerano al 1Mforc •lcllfanl come Crlspi o Rttdlnl ,· td nnch, ora t1on pub dird che Orl.at1do •la J)Op;)lOre.1/olte f'f. ,erve sorio r,ol da fare Pu di un'altra •I· ferma.::ione: eh, • Il merito dl essersi tf. miloti finora a •empt1.~1 manifeito:!lont verbali, e di 1ton Ovt1" trasceso od atti più graiif, ncm,ncno duro'lte le: 1parotorl!l det. la poll,:ln. l tutto del >lclrlant ,. Abbastanza fntere11a11t1 1ono l"! oltrt: afftnnozlMif: • r, 1cpar1tlam,o. per chf lo esamini bene e lo 1t1tdl aul posto non I ancora penetrato ttcU.a "fla,na cd l pro– clamar.o da pachi etc,w:ntl pii). che nitro a Wo!o di mlnaci:ta. Questi clementi non ,orlo d<ltf d<if fettdatarl (meollo sarebbe dire non dal soli femtararl), come si l volHto insinuare,· ... tono dati preciscme11- te da m:1lcontentl phl ,r,lntl e da oua,, che lntellcttr,alc che Dtnia esur~ necc•– ,ario chiedere Il phì per olteriere fl me– no :t. Cotc•tl lntellcltt1aJI hdnno In uerlUI po('o iJt.telletto. pnlchf ,chcr.:11no col fuo– co con uno fmpruden:a lnfnntlle e fa• tendo un ct2lcoto da bottegai. E infine: , t siciliani ncrrtteranno ia ma,io che ,-t porge loro soltnnto ,e t•errd offerta con irmore :t. E 011csto l 'l'I dl11correre chio– ro e apprt!t:abflc. Quanto all'articoletto a cu; lo scritto si rlferl,~e. ~.t-,o. ntllo sua forma polemico, no,i prendet•" dl mira I siciliani; ma ,e mof f separatisti. elemento estr;meo di n.itur,a prat!ca (una :1sp!r:1.z!one,un lde:ile}. La concez!one 1toricl1Uca è lntc:-;tetr&· z!one. pensiero; non .,.equlo vita~. A- res· gere e indlrlzzrirc l'31.lor.e pro,"Vedcr:mno le potenze del flro, economico ed et~. che lo storicismo crociano hn rtnvenuto o re• 11taur:ito nel toro conceUI: ma n!le quali es.so sa e perchl> queste non sono preco– stituite d!ce di non poter detlnre r.orme di ,•tra cd a no' ~tr::anr-e-m:i. In noi stes. &i: desiderio e \'Olontà cll bene, passione mo~le più forte- de-Ile economlohe, dove• re fndiufduato. po1ltlv1t.l onde ,faccresce ~ abbeJla 13 ,·Ha e s'lm•ernno gl'ideall che sbocci.:mo au1 r3mo e non dot ramo del giudizio storico. Anehe lo storiclsmo per gli o;>emtort d'iniquità porto sp.?d3 e non pace. Mn l'avverslrlo onNto stima, pur combatlendo!o, fr.:\tello lr. Dio. E pe– rò non lnclu<'e nl quleW1mo m:i solo al rispetto <lcU'rtv\'crs:ulo lr.tcgro e al rico– noscimento della neceasllà delln sua ope• ra. li che se toglie al comb3tti:ore H fa. n:itlsmo e quell'as1>rezza r:,zlonalistica che possono essere a ,•olle ,:trumento di nuo– vi acquisti. per altro glu,tlfica e z:obllita b lott3 Sless:a rer.dendob divina ed um:1- n,1 Insieme, celgt"nz:a mor:1le e no!l c!eco sterminio <b lupi. Sl che per conchludere. a'lo non erro, ml sembrerebbe che coneeuualmer:.te qua– lifichino l'lmpos:ozlone del problema ngt– tato nello Storlcls11~1J ecc. A& dJ 11 dello sarictsmo, unn Immissione cd. uno scnm, blo. Fra att.lvllà conoac:ttva e pratica. fra soggetto della conosccni;a o giudizio sto– rico e soggetto dell'ailone. Solo h1 que– st'ultima sede, Infatti, har..no cittadinan– za ed ogni merito l'lde3Je e Il dover esse– re, gl'impULsl, le 3splrulonl, I sentlmenu. JI desiderio d'un pii) nobile anrenlre. Non nella pr!.ma. Come aolamente nena pr1- ma ogni reale è rnzlor.:11ee non pur an• che netta second3 In cui solo realtà è la coscienza morAle o !a pii) alta. E con 3nlmo deliberato ho fonnulato l1 g:ludizlo In tonna dublt.allva: non ~ol· t3nto per la debita cortcela e rispetto, ma perohè temondo di nar. aver bene lm• J)OEltato Il problem3, vorrei che Il De Rug• giero mi conducesse alla aua luce, paren• domi, per quet che ml riguarda. d'esse– re ben disposto a oercltt ancora In me per merltarlL A.rchllocu.s~ La ouenione 1bll1uata dal De Ruggfe. ro ,pccialmente ntll'uWmo dei suoi ar• tlcoli ~u.llo storfcfrmo I Itala In questo numero dlb 1tt1Ha dallo ttesso Croce, al ~uole ~on deferenza 01bl>tomolasciato lo pa,·ola NEI PROSSIMI Nr.11',fERJ; ALDO CAPITINf: PARTITO, SIN• DACATO E NUOVA SOCIA• LI 1'A', EMILIO L~\'ACNINO: lfONUJfEN, TI DANNEGGIATI DALLA GUERRA. .(. PICCONE: STElLLA: A POLO GO SUL GUICCIARVINJ. OIJIOO D0 nucomno: S'f.4.'LO E LOIOl SALVATORELL(: IL Aiov1. NAZIONE. MENTO FED8RAL·IS1'1CO EUROPEO. CIORG{O PALCO: S '!' A TU T O E CL A S S l SOCI A LI. PIETRO PAOLO TROM!>EO: IL 'l' Rl BUNO E IL GESUITA, FRANCESCO FLORA: V I AGGI O MARlO \rlNCIOUEHRA: AL t, A i,-. DI FOR'rUNA. FE' GRECO U.V ANNO FA. POLEMICA SUL ROMANTICISMO L A lotta che tutti loro stanno comliat, tendo, con competenZ3 <lei probleml e .IK!rlctA dl propositi, cor..tro l 'lrrar.lo– nlllsmo ml ha trov3to del tutto consen– zlen1c con loro. Dlgli !lrticoll dl O, de Rugglero a quelli di Antonl il m<wlmento irr.1zion3llila vieoe profond3meme .studl:i• to e crlllc::ato nei suol molteplici .ispettl e nelle moltc,pllcl fOfflle e deger.crn1lonl in cui "sl è venuto Conn3ndo e pol atlcr– m:tndo. Ma vi è nell'ultimo nrlicolo di Antonl • li Noz.lsmo e la oivlltà d'Europ:i, unn ciitlcl :11 nomnnt!clsmo che ml ha Jo,. scinto un po' dubbioso. Sarej gr:110 lliC vo– le.s.sr1'0 :aluttirml :i chiarire le Idee. U punto dl vlst::i di G. de Rug,r:lero nel• l'.lrllcolo • L::acultura germ3n!C11e no:• ml era sembrato Il più equllibrato per ta revisione del pensiero romantico ed nrel deildcrnto rllro,•:,rlo anchf' nell'Antonl. In• vece queat:ullimo pur 3ffermando nlla fine d~ suo :arUto1o • c-he non è possibile cli• mir.are dal nostro spirito qu3nto dl poal• tlvo, di prorordo, 3nche di umo.no cl ha rec3to, m::algr::ad.:, tutto, Il pensiero rom::an• tlco • e pur nusplc:mdo una serr.na revl• slone di esso. ml sembro che al ponga da una prospeltl,•:a err:ata nella valutazione del p"roblemn. L'Anto..'li lder:.tlfic:i l'lrr.:izlo– nallsmo con la corrente rom3nf.lc: i rlaDac– ciando dh'ett3mcnte 3 qucst.1 .fa telrn de– gcnel'3zlonc nazlat3. Questo a me sembra li punto errato. Nel \'oiume IY deU3 FilosOJia Moderna: aelvagglo e violento detl'Utb1rmttn1ch tra• :ttrn~r:~an:!:~~r~~l~ft~ 1 d,,~;: ~~;\[ orizzonti, colma di comp1'erullone ~dei:ll uomini e delle cos:ee rci-antC cog sè una , no5tolgla. di perte:tlona e d'Infinito. pù1:a• mente um3na. Il mor.do delle fln~. delle leggende.' del- • le antiche S:lghe non fd Nlusclt:ito sOI, t:mto crome esaltazione dNla prlmltl~ità fant.a.aUc3 ed emozionale•. Più glusllfi– C3tl e profondi motivi vi concorsero e ,e " nro che que! mondo C'On1enevaIn ~ gennl malefici. è anch~ vero che nella blU::ata goethl:u:.,1 Vcr Sanger esso avua potuto ele,·arsi ad un co.nto <U pura e disinteressata poesia. Cosl Il concetto <li • nazione• che suo– na oggi tnnto infnusto per lo 'Suo degè– ne:"'uzlone ln • r.azlonallsmo ,, tu motivo ,·Ivo e fecondo. Lo Sles,ijO Antonl rleono– tre ad Hcrder • un certo senso dl e uni, ven3lltà • chè ammette,•a che ogni anima n3alor..a1e dovesse ealsle.re nella sua ln• dlvtdunlltà. esp:mders\ secondo la propria rota, far sentire la propria. voce.-. Slamo Qui ben lontani dal Dtutschlontt. ·o,ut. 1chland ubcr ollu. ul.>e, alle, 111 dei IVctt. La cosc!enza na2:lona1e gerrrianlca rcce poi suor quesu accenti, m:1 è neces– sario ~Ire che Bism:arek, Nietzsche e Wa– gr.cr sono già fuori d::alperiodo romantico. qu:tndo e l'unlvers:ile umnno al p:ir.tlcoltt• rizza nel nazion.ile - cor:tlnuo tacendo mie le p3role di O. de Rugg!ero - e que- . ato speClfic:tndo.s:I ncgl'lndlvldul, dà atl essi un peculiare colorlto atortco ed et– nico, che a su3 ,·olt.:i è trnmlte di valori unlvers.:ill Cosl la.polarltà tra )'Individuo e l'uni\•f!t.~ nel suo aspetto politlCO. ~ mediata dal concetto dell:l r.azlone. L'lm• Pullo dello spirltu:illsmo romantico rl• scuote ben presto gli animi dmlle nostal• gle del J)3SS.3to,tendenti a f(lre della na– r.one qu3!rosl di troppo angu1lo, e lan. cla. le n.izioni r.elb vl:i del 'liberalismo del secolo XIX •· Il motivo che ha condotto lo. Cenno.nla n11nsua pcrVerslonc attuale non è quindi stato. la suà cidtur3 romantica, ma Il suo essersi a1Jontnnat3 da ess:i e di aver at– tinto non :il vero romamlc.lsmo m3 3( mo– tivi puri deUo Sturm ,md Drano a quel motivi rinneg:indo la sua tradizione mi– gliore ed il solo momento della sua storta in cui essa fu ver:imente unlvers.ile. Esso aveva donato al mor.do l'intuizione del suol rom3nUci: quella di un3 ragione TI• va, Illuminata d::alsentimento. con cui si era levata ben 1n aJto aulla fredda e astratta ragione del secolo del lumi. ·AJ. trl fecero tesoro di tale dono e la Vita nppnrve più completa e pii) umana alla sua. luce: I tedeschi tale dor.o rinnega. rono e cancellarono dalla loro storia. Vogliamo per le colpe delle uenerazlonl degeneri riunire In un unico dlaprezzQ_la grandeu.a di coloro che le preccdet1ero rendendoci ar.gwtl e colpe,•oll quanto loro? Grazie del tempo dedicatomi. un universttarlo Btd del Romo11Jlci•mo. IJ. de nugglero ha 3cu11wnente Intuito la ditrerenu che è r.cceM3rlo porre tr::a Romanllcl.smo e Stur,n und Drano e, S\'Olge-ndolamaal• str:ilmente ne? capitolo • Che coo:i è Il Ro• mant\c-lsmo •. • Il tentativo di Goethe dl una tt-'!llnurozlor,e dc-Ila misura classica e di Hegel dell'Impero della logic.11 (per usa• re l~ p:irole di Antonl} ·:ipp:ilono ben lon• tani dall'essere un tentativo v:ino m3 par– te lm•tce lnlegr:1.nte di tutto ur. processo • che emerge dl3lctticamente d31l'lmpul1Q C'rlginorlo dell<' Sturm, attr.1verso li llm!• te e la medlulone neo-classtc:i., per con• cluderal ::.cl Rom:anUclsmo ,. Il Romantl• clsmo non è quindi n µunto di p:trtcnza m:i Il punto di arrivo. sustettlbHe d'lnfinl• ti sviluppi come lo Spìrito di3letllco del– l"uomo, dlsplcg3ntesl attra,•erao I conlra– stl e le sltnesl di una n3turn oreatrlee cd lnRnlla, che ero stato In grande, sco– per~ del Romanticismo. Tutti gli orso• menti che l'Antonl port3 contro simile processo ml scmbr:t quindi che debbnno <'. ~sere.lm •ecc, riferiti al momento dello Sturm 1mc1 Drano, polchò come rlle,•n De llugglero - si cadrebbe 1 :, errore n vol<?r troppo rov,•!clnare que<ile mnr.lre~tazlonl più Impetuose alle fonn(' più p3cate 11 s111iu..1tcd<"I RomnntieiS!no Sono bollori glo,•o.nlU, cfle procedono si dallo alf>uo lmpulBo acntlmentale; mr. bisognerà eh~ l'.irdore si arnorzl, che i:, t1elvaggla p:ia- fi'01~f:1~~,~~ch~r!n~~zret~t ;;:;:~~~hech: ;,-------------.~ 1 grez1.a no.tura 11 clrcor.dl di un mistico ~.~~~~ ~og~~~~~~~~~- f:·~tz!~ ~~~~u~~ LA NUOVA EUROPA, e l'aHro c'è 13 crisi pr:>fondn della gene- 8E'l"l'l&IANAL!i: r;z!~~~ : 1 1 / haatat~~~e-i~!rc~~~lo Jc!:rh~• DI POLfflC4 B LhTTEKATUR.i Cchlllcr a nt. 'go.re g1'illlmltatl e 1ncompo'. &ti Impulsi !r.lzlall della loro natura e a chiudersi ntlla finitezza i-nnonlca e raaae– rennnte dell'lnlulz.lone umanistica e neo– classlc:a. Non tutta l'energia dell'Impetuo– so movimento originarlo potrà essere du– revotmer..tc 1 mprlglonata dentro queetl ar. gtnl i molt.1 ne d~ulrà ft•orl, ma, aecon, , do l'lmmnglne calzante delle acque co- I strette nel ba.clnl montattl. prenderà for mn dl fa.Ido.compatta e ordinata nel 1uo moto•. Dirdtore LUIGI SALVATORELLI R11d4ttor, capo IIARIO VINCIOUJo:RRA RtdatlOrl GUIDO DE JtUGCIJa:HO U l-1 BERTO HORRA. J'IETRO PANCRAZI Segretano di rtdarton, A. PICCONE STBLLA IMrnao., NldHlone, ammlawtrulon.e Roma · Via del Corso, -47 T~ldonl: G83.:uo • 60.u.&8• Gt-m Una oopla L. 10 Abbonamento annuo L 4.50 I manOScrlttt DOD Il reatltullOOQO Se quindi nei moto tortldo dello Sturm sono contenuti tutti I motivi selvagR'I, pl1. mlllvl, paroaststtcl che Il nnzlsmo poi rt. prenderà accentu3ndoll e !rasportandoll dal plano Individuale e puramente letterarto. a cui al erano llmltatl !lella loro orlR'lne al plar..o collettivo e ~ltlco, sovverten' do 811animi e le coscienze net modo oggi a tuUI trbtementc r.oto, ~ anche vero che nello Stunn erano contenuti In genne mo 11vldi •viluppo diverso e che uomini C0-1'--:::-----------q me Coethe. Schlller, Herder, Novalis. Permesso n. 232 30 ag01to 1944 pn,so.11 nella prtma giovinezza attraverso della comnuss. nazionale della Stampai ~~10~ 11 ~~~ 1 ~1r~:~,1~=~~ t~ %~~:~"e~I~ Dfrtttor, re111on,abll1 1 v!t:1 dti qurllo r.hc, Il nnismo ha volu1o LUIGI SALVATORELI.I 1r:1rnl" F'.rl 1 n loro v(',!;"'",... Il lltnnl"int, s~p.· de··• ~uaiòrii:ìiC a1tiiiai:

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