Nuova Repubblica - anno V - n. 42 - 20 ottobre 1957

8 (In molte città a causa della mancanza di au– re. non sono·stati iscritti st,udenti che volevano frequentare regolarmente la scuola di Stato) u Lasciate che i ragazzi venga.t)o a noi ,, (Dis. di Dino Boschi) -FOGLI E ~Jafaparte e g·li ex « Un giudizio stor·ico sulla vit1;1litù e J'avvcni1·e del :-:nc.iali<:;mo » Cur:t;io MAluptute si sforzò di clarn « nel mo• mento in cui si tentava di fo.r passare il socialismo (dopo i fatti dell'Ungheria) in una posi;,,ione storicamente in• giusta; fu allora che' MalAparte non solo intrap1·esP·, e "erto non gliene potevn venirn fa,·orn dulia nostrn classe dirigente, il viaggio in URSS e in Cina, ma pubblicò ~u Vie Nuove, " no! momento in cui tutti po.davano male dell'URSS", come egli stesso sc1·isse, articoli che inten– devano esaltare le conqui8te della sociclù soYielica, ciel mondo socialista. « Nè la nostra pe1·p!e;:1.:1itù ·a p1·oposito dellt1 soltu– ntlutazione di tali av,·cnimenti si r-hiariscono, se noi pensiamo che sono spesso le stesso persone che così par– lano. a farsi incontro, piene di plauso e di voglioso inte– res~c, a coloro che dal partito co,ntmista · si distaccan.o . C'On clamore, che rinunciano al\'ideule socialista e che .c:i 1·ifngiano, nella migliore delle ipotesi, nel grasso gl'Cmbo de'lla socialdemocrnzia » (Antonietta 1Hacciocchi, « Discn– l0ndo di Malaparte>>, Vie Nuove del .12 ottobre 1957, in po– kmica con il so,·ern giucliz;io dato da Mondo operaio). Socialismo a Ciil'l'ente alternata « Ho scritto un giorno che "l'Hnlfono è socit:\listé, e non lo sa". Pru.lognan lo ha confennato. Quanti ilaliuni, infatti. nei giorni di Prnlognan si scop1·irono "socialisti" e avrebbe1·0 votato con entusiasmo per il sociali~n10 che appariva sulla via dell'unifìcazione socialista?». (E' l.io \ii. gorclli nel primo nnmAro de T/llaliano Socialista). Le 11ltime su S1111tnik « La piccola luna .. pe1·de quota. E' scesa di 2V0 chi– lomet1·i. Dalla sfera di nn caldo entusiasmo scieniifìco è scesa a queJla della "gueLTa fredda", senza po~sibilità di evitarla ormai, giacchè più ·si abbassel'Ù verso la Terrn e più questo clima assidernnte l'agghiaccerà ... ». « Epperh l'esatta identifica:,.ione del satolli te: arma lanciata n no– vecento chilomel.l'i d'a.ltez;zo. Non si tratta di luna, ma di l\larte artificiale. Sorprese non affatto so1•prcndenti quando la p.ace agli uomini di buona voloniil si annlln;,,iu dando gloria soltanto alla scienza e non a Dio, come in– vece s'ascoltò dalla lumino·sa meteora angelica. la notte in cui nacqne il P1·incipe della l?ace ». (UOsse1·vatore Romano del 13 ottobre). « Come saranno entusiasti le migliaia e migliaia di controrivoluzionari russi, inchiodati a morire nei campj di concentramento, oggetto dolJa "dialettica storica·• del socfolismo in chiave "ft1rnonica ", a sentire che forse un giorno i cnmpi cli concontrarnento' non esisteranno pill in Russia, perchè ci s:nù. spazio disponibile lassù nelle lune! ». (Urnonità Nova, settimannle anarchico, del 13 ot– tobre). Non l'ha letto, ma sa tutto / « Caro dfrettore, ho letto con interesse la nota pnb– bl.icata dallo scorso numero di nuova generazione snlla questione del Po-p1·ostu. Bene! In questi casi bisogna subito che un giornale come il nostro assuma unu. sua chiara posizione, però, forse, sarebbe stato 'opportuno for– nire al lettore maggiori termini di giudizio: ad esempio pubblicando alcuni brani di quegli articoli del Po-prostu nei quali quel giornale si Iac~va "interprete di tut.to ciò che di torbido, di inconsistente, di malsa.no, si agitava s E e e li E nolle coscienze tut·batc gùingendo fino alla agitazione an– tisocialista". « Ad ognj modo, ripeto, sono d'accordo con la po– si;,.ione presa da nu.01;a generazione, posizione che ha avuto una successiva confonna dalle notizie pubbEcate dal gioi-nale borghese U G-io-r-no che parla di " manife– stazioni cli teppisti" a Varsavia>. (Dalla posta dei let– tor·i dell'ultimo numero di Nuova genera.zione). Gli spazzini del PSDI « Ar.rivati a questo pnnto potremmo concludere con sconsolanti considora:!iioni circa la serietà dei novelli Catoni radicali. E lo sa Iddio se vori-cmmo concludere! « Non possiamo fal'!o però. Non possiamo farlo per– chè~trneno ulla parte di tale immondizia è stata raccolta in Capaci recipienti da qualche compagno che ne dispensa senza parsimonia le puzzolenti vestigia nel corpo stesso · del no~tl'O Partito. « Questo veramente è il colmo . « La nostra non breve esperien;,;a della vita politicu itidian}:i c:i ha fatto conoscere i più strani e grotteschi figur.i 111a mai, sino od ora, avc\·aroo conosciuto un tal numern di sadici e cli masochisti. « l)er alcuni di questi "compagni" tutto ciò che dic:e il :PSI o magari La 1\falfa e giù fino ai radicali è "verbn magisl ri ·· mentre quanti n.oir honno la dabbenaggine di penstll'la come lol'o (e sono per fortuna i pjù nel nostro Par·lito) sono conservatori, spPgnirnoccolj, scclbia11i, mac– cnrti,-ti. 1·etrogradi 1 antisoc-ialisii, ccc. « Sappiano questi niessel'Ì dic di tali melodi il Partilo ne ha piene le tasche e che in ogni ci1·costan7,a tro,·eranno chi saprà loro L'iCElCciaretra i denti ht bavR velimosa chC', spa1·gono ~ad Padito e imi suoi UOlllini mig'lio1·i ». { Urn– bcl'to Righetti, « Tdim,fr• ("~J)l'C~f.:e », Socia/i.<mw demoural:i(·o del 13 ottobJ'e). Ln cosciPnza <li ~lattei « ]3:' tempo cho la bandiera, la bandiera dol socialistoo clemocratico, sia ripresi\ nelle mani degli uomini che primi l'agitarono nel 1::iaese; ~he toJ-ni a sventolal·e snlla strada dèll'nv,·cnil'e democratico del popolo italiano». « Confidiamo che il partito saprù ritl'ovare un minimo cli nnitù per la baltnglia eletto1·alo oramai prossjma. Con– fidiamo, abbiamo eletto, perchè siu.rno cpscienti che !"avve– nire tlol la dcrnocrn:da italiana è legato al st:tccQsso della socialdernoornzia ». (Enrico l\fattei, « I socialdemocratici», corrispondenza da :Milano sul congresso del PSDI, La Na– zione del 16 ottobre). U11se(i11 i o della tedelt.à. « Come è possibile ripl'Ovare l'oporn discdt1cativa clei due rotocalchi (Oggi e Oenle), se i pill noti esponenti della Democrazia C1·istiana ne anmentano il prestigio con– cedendo scritti da pubblfoal·e? « Conforcne al tono clell'orient-amento politico è l'at– teggiarnonto umano assunto da Edilio Rnsconi nella. for– tunt1ta rnbrica delle lettere al direttore; ·richiesto di con– sigli matrimoniali, entra noi gusto intimistico dell'ambiente borghese dispensando le'l.ioni di ortodossia cattolica vestite coi panni di una galanteria umbertina che lo rende caro al sindacato delle figlie nubili. Davanti alla grave questione postagli eia molte lettrici, se preferisce Sophia Loren o Gina Lollobrigida, come. non ammirare la risposta santa e banale « signo.ra, preferisco mia moglie » che gli assicura successo di vendite e coro cli cetre angeliche?:.. (Nicola Pistelli, « Opere di Edilio Rusconi »J Politi.ca, quindici– nale della sinistm dc, del 15 ottobre). (185) nnoH repubblica NOI DELLA RAZZ DIClii llHIANE A TERll Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera del– t'amico Piero B!Lrucci, consigliere nazionale e mem– bro di Giunta deU'UNURI. Le affenna.zioni finali sul movimento studentesco, alla J.-uce delle recenti incertezze, sono gravi e meritano un successivo clda– rimento e approfondimento. FIRENZE, 17 ottobre 1957 Caro dfrettore, Sputnik, come tu sai beue, continua trnnquillo il suo dHggio intorno alla tena, testimonianza inconfntabile di una perfezione tecnico-scientifica ormai raggiunta. Gli Stati Uniti, intanto, allevano il loro satellite a11.i– ficia.le che fra poco tmdl'à a _tenere compagnia al fratello sovietico. 'l'ntti i paesi che si 1·ispettano, si diu1no nel frattempo da fare, c!hi per calcolare l'orbita del nuovo corpo celeste, chi per prevederne il periodo di vita, clii pe1· decifnune gli strani messaggi. E in Italia? Ogni tanto si annunzia che l'osservato1·io di Roma ne ha. perse le tracce, ma per fort,nna arl'iva su– bito quello cli Firenze che lo rassicura: t: No, no: c'è sem– p1'e; l'ho visto io, state certi >. E si ,•a avanti di questo passo. (Senza. offesa almma, naturalmente, per i nostri studiosi). Qualche fatto nuovo, a' dir la veritù, ogni tanto accado. Per cSernpio 1 brucia un tentro, ed ceco il governo, pronLis– simo, erogare sei milioni alla Compagnia danneggiata, per– cbè' possa al pili presto tornare sni palcoscenici italiani a dfre la sua parola nel desolante settore del teatro italiano. Niente da eccepire, naturalmente, se vi fosse da parte do! governo altrettanta solleciludine per settori egualmente, o pili, bisognosi. Per la scuola italiana, invece, nulla. Va già bene so non ·si trova il modo di peggìonu·ne le condizioni. A nes– suno viene in mente, per esempio, di porre attenzione al fatto che le università russe sfornano annualmente, per mii.ione di abitanti, qualcosa come 280 laureati in rnat.erie scientifiche, mentre da noi la cifra è appena di 72 e negli Stati Uniti di 136 Jaureat.i. per milione cli abitanti. Le cifre non richiedono commenti: dicono con crudezza a quale lh·ello è ridotta la nostra istruzfone superiore, pro– prio in un momento in cui lo sviluppo del nostro paese è più che mai legato ad un pronto adegumnento della scuola alle sempre nuove 1_1.eccssità. La grande eco prodoth1 dalle decisioni clell'ultiroo Con• siglio Nnzionale dell'UNURI, ed i positivi commenti che ne seguirono, non sembrnno aver avuto il meritato suc– cesso, se è ,·ero che la stossn UNUR[ non è stata ancora in grado di presentare un progetto cli legge capace di met• tere il govcmo di fronte a una scolta precisn. Oggi, infatti, non ci sono nè possono esserci posi11ioni intel'meclic: c'è soltanto chi è favol'Ovole a un decente sviluppo della scuola italiana e chi, a questo sviluppo, è contrario. L'Hstensione. che conisponde in fondo all"ordina1·ia amminisha:r.ion~ , equi,·ale egrrnlmonte al suicidio: non è umrnissibile, ì\fa il bollo - ed il g1·av(', so mi pernielti - è dJf'!, r11entre gli 01·guni na11ionali dogi.i studenti universiturj toc– ciono, l'L\NI'UR (che è l'A~sociazione Nitzionale dei Pro– fessori Oniversitari di Rnolo) ha concluso la sua ultima reccnti~s~1a rinnione (9 oUobrn) con un documento òlie invitu « t11tti i professOl'i ordinmi. incnricnti e liberi do– conti1 nonchè gli assistenti e studenti o quanti luntno u onore le sorti dell'alta cultnra italiana, H porre questo puntn come foncli:1monto della lol'O partecipazione anche ùOmo semplici elettori della prnss.i1na campagna elettorale,. Purtroppo. munco da Ro111a da àlcuni giorni - gli esam.i incombono o hanno i loro diritti - e nemmeno io so spiegnl'lui il ritardo clell'UNURl nel presentare il proprio pl'ogetto cli legge snl finanziamento. So comunque che, in ogni caso, si sta perdendo l'uutobus e so ancora che pur– troppo quelJa spregiudicata capacitù di critica ,;erso chi è responsabile della crisi della nostra istruzione, cho avevn. rappresentnto il tratto più intc1·essante del movimento studentesco, sembra andare affievolendosi o scomparendo. Vorrei potermi ricreclore a.I p.iii p1·esto, ma. ho l'im– pressione che una parola nuova non possa più soi-gere nemmeno dal movimento studentesco, dove ogni giorno di. più l'autonomia dei dne maggiori gruppi, l'Intesa e l'UGI, sembra venire cornpromessa e comp1·essa da iute– .ressi di pa1'tito. Sperian10 cho la ruia sia una impressione sbagliatn. Cordiali saluti, L'ECO DELLA STAMPA UFFICIO DI RITAGLI DA GIORNALI E Rl\'ISTE Direttore: Umberto Frugiuele 1\Ulano, Via G. Compagnont 28 COrrisp. Casella Postale 3549 TeJegr. Ecostampa

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