Nuova Repubblica - anno IV - n. 42 - 14 ottobre 1956

r=_----___ , T 7n ::~Ll¼UD -------- I/' ~ Presso 8o · I<> - • :h Via .- l'lQmettt . Q, Sella, 20 repu- .. JI-- Bo - A Comitato :·d_ireftivo: . TRISTANO CÒoi_GNOLA ( direttore resp. ), PIERO CALEFFI, FERRUCCIO PARR'I,rpAQLO' V1TTORÈLLI Segr. di. redaz·ioi,e:' 'GIUSEPP'E,FA.VATI. Oirèz: ·e· "r"èdiiz.1( Firenze, PiaZza libeÌ'tà 15; "te\~· 50-998. Amm:: Fireòz'e~ Piai:za lndipendenza" 29; to!·. 483--207 8· . .AutOTiz.:,Trib.- FirE!nze_del"· 30· dicembre l't52. Printed in tlaly·. -St. ,fiP. de-· cla~-Naz[one», "Fire~ze, ViA Ricasoli 8 T E-R-R~E N-()_ SBA(JLlATO · di TRISTANO CODIGNOLA N ON CERTAMENTE noi saremo tacciati, da parte clt:i · compagni d~l PSI, di un atteggiamento ~roppo· mor-• bido e conciliante nei riguardi di una unificazione çompiuta indiscriminataffiente, senza un previo e respon– sabile esame dei problemi di fondo. Da Pralognan in poi, ci siamo - al contrario - sforza~ti ai richiamare corÌ– Ùnuameri'te l'att~nZione sulla. necessità· di procedere con Cautela e con serietà, pr.oprio perchè persuasi dell'enorme– {mportanza che può assumere - P,er· rovesciare la con-: giuntura del paese - la creazione di un forte ed articp– lato schieramento unitario socialista e democratico. Ab– biamo particolarmente richiamato in ogni occasiqne i com-· ..pagni• del PSI a non cedere, _per un malinteso mito uni– tario, alle lusinghe del « partito di governo », fondato sul piano inclinat,o cJ)e dal riformismo porta al trasfor– mismo. Ed abbiamp rilevato che il PSI ha fatto,· prima e dopo PralognaI), dei passi avanti e delle concessioni verso l'altra parte di gran lunga superiori di quanto l'al~ ti a parlt:: abbia fatto verso· di lui. ,.. ,.Ma in tutta questa situazione, non sono tanto i passi ,che. una parte fa verso l'altra, non Son6 tanto le recipro– che concessioni che coritano, quanfo le riperctJssioni che ogni mossa, ogni fase ·successiva può determinare sull'o– pinione pubblica: su quella parte larghissima delropinio– ne, che è interessata, per ragiorli diverse; all'unità socia– lìsta. E' appunto in tale considerazione, che avevamo espresso l'opinione che il PSI fosse già giunto al liffiite · delle concessioni che gli erano consentite· dalla sua qua– lità di ·partito operaio, espressivo d'interessi di gràndi masse lavoratrici. Ulteriori spostamenti avrebbero indub– biamente cominciato a determinare unà erosione di fi– ducia a sinistra e fra le generazioni giovani, cominciando a profilare il pericolo non di una unità socialista e de– m'ocratica, ma di una unità socialdemocratica, con l'eVen– tuale conseguenza di una frana d'incalcolabile gravità sulla sinistra dello schieramento. C'era ancora. qualche cosa - ci sembrava - che il PSI potesse veramente offrire senza pericolo: la prova, in occasione del prossimo Congresso, di.. una rinnovata vita interna, di una nu6va circolazione d'idee, e quindi la legittimazione di nuovi strumenti di dibattito demo– cratico, spariti dalla vita del PSI dopo la scissione, con le gravissime conseguenze di ordine ideologico, 'politico, spirituale che tutti sono in grado di vedere. Ma, avvian– dosi a trasformare le strutture interne, era giunto il mo– rhento per il PSI di porre un freno, un punto fermo ad una evoluzione che poteva diventare scivolamento, e di chieder.e fermamente al PSDI l'uscita dal governo, la iattura centrista, come unica contropartita valida. Senza questa, prova di buona volontà, senza questa .te– ·stimonianza d'i nuovo indirizzo nella politica socialdemo– cra.tica, ,gran parte. dell'opinione avrebbe addossato, le– iittiinamente,· al PSDI la responsabilità del fallimento, o· di una ,unificazione 'a livello governativo' destinata ~~. riproporre, fra qualche tempo, nei riguardi. della DC e ~-,4e1 PCI, gli stessi problemi rimasti insoluti ed insolubili l}er il P-S~I pella sua• esperienza centrista·. ,' E' venuta invece, ·a vero dire inaspettata, la formu– l?zi_one di un nuovo documento relativo ai rapporti fra il ·ps·I e il partito comunista: formulazione, ci sia con– s0entito di dirlÒ, inopportuna sotto ogni rigU'ardo, destina-· ta non tatlto· a ,compromettere l'unificazione,• quanto a s}Jostare più· a destra u. terreno d'incontro, Proprio· contro le prospettive 'Che ·si· ripromettevano coloro che l'hanno ✓oluta.. r. "',· >.•,~::-- Il rappor~o'..coi .comunisti era ovviamente il tallone-·ai Achille di tut~{l. I'(!perazi9ne in corso.· Non si è anti– comuni~t.i o:;1n~a~artis~i affermando che non si può la– vorare. per .un pa;rtito -.socialista 'd'alternativa '· se esso nasce sotto l'.ipo~~ca .Ì>Òlitiça di un· altro partito. Il supe– ramento ·del ·cen;tfisi;no ('e di ci>riseguenia !!abbandono 'del ·gov:erno) richiesto al PSDI è legittimo solo se non gli.si contrappone una rinnovata formula frontista: solo se si vuol determinare· un·a posizione di alternativa di si– n\stra piènamente autonoma. Un numero L 40. Estero' l. 50. Un nuniero arretra'to i: 50. 'Abbo~amenti i ann~o per· Italia e Francia L. '1500, sem l.. 800, ,·trin,: l.-450. EStero:· L. 2oo'o, 1100, 600, Sostenitore l. 10.t'00. ,Ct'.C,post..5/6'261, cla ..NU6va Itali.a•: FirE:nze. Gli abbonamentj de- còr~ono· dall'inJzio del me~e. -Per pùbblicità riv61gersi all'Ammi- ~ r:i!~trazione.-Tariffa 1• L. 1.5 .. 000 per inserzioni. di O'lm.70 per col~nna. e Nuova Repubblica :t è settimanale politico e di cultura. E' anche. giornale murale, registrato presso Trib. di Firenze con decreto n. 1027 del 21 luglio 1955. Manoscritti, fotogr,afìe, disegni an– che se non pubblicati, non si restitùiscono. Diritti riservati per tutti i Paesi. Il perioc;fico viene Inviato gratuitamente in saggio a Chiunque ne faccia richiesta. Spediz. in abbonam. postale Gr. Il. 14 OTTOBRE 1956 - L. 40 (l chia.~sosi fc11tafitii rivolti alla eo.<;/i/11:irwe di 1111a « {lrn11dc· tieslrn. ». (Di.~. di Di11f1 Boschi) • c~ic serva di.:/;f.:.ert1ir<t e (J(l/'(111::ia <tll<t DC, so110 miser(l :11c11.le fa {lì.li) . , '·-. . I ragh non arrivano al crelo Ma non c'è, credo, socialista e democratico cosciente che non debba aggiungere qualcfle ·cosa di più: la ne– cessaria distinzione dal partito comunista non deve av– venire in termini di rottura, ma in termi.ni di capaciità d'iniziativa socialista: poichè le condizioni politiche e so– ciali del paese sono tali che una rott~ra ..clamorosa col partito comunista non può che determinare la steriliz– zazione rapida del nuovo partito, cioè il suo riassorbi– mento a breve termine nella sfera centrista, cioè ancora un ulteriore rafforzamento politico-·dei comunisti all'op– posizione. E perchè, nonostante tutte le legittime ragioni di diffidenza, di polemica, di distinzione nei riguardi dei comunisti, è impossibile in Italia, oggi, pensare a qual– siasi seria riforma di struttura se non si mantenga 16 possibHità di un 'modus vivendi ' •con un partito che rappresenta il grosso delle forze lavoratrici. Se su questo punto si può rimproverare a Nenni una Certa ambiguità, essa consiste non .già nell'aver voluto appunto garantirsi una situazione di questo tipo, ma tiel non averlo sempre espresso· con ,tutta chiarezza. La realtà storica del partito ·comunista. è questa: esso è l•orgahizzaziope politica di una grande porzione dei la– voratori italiani· (e sotto questo aspetto, il.on possiamo non interessarcene); ma esso è anche lo strumento in Ita– lia della politica estera sovietica (e -sotto questo.aspetto, non intendiamo avere rapporti con esso, perchè i tàpporti politici Con l'URSS debbono essere ·annodati ed impo– stati responsabilmente dagli organi co~tituzionali del ·pae– se, e non per il tramite di un partito politico). L'empasse ~può essere ·sùpe·rato in due modi:• 1) determinando· le condiz'iorii _di una unità sindaCale, ·affinchè gli interessi .economici. dei laVoratod non subisè:anò il conttaccOlpo ·delle diversità .-politiche dei partjti chè li rappresentano; 2) mantenendo verso il PCI un rapporto di chiara e so– vrana ·autonomia politica, un rappo':rto the consenta liberi accostamenti ogni volta che ·ciò' ap.l)àia necessario, ed altrettarito-libere ·poleiniche· negli altri casi. ·, Ii patto· d'unità d'azion'e stipulato ·a' Suo tempo ·fra PSI e PCI (di cui nOn staremo· qui ·a disc'utete ·nè la stbria né ·il signifiCato contingente)" era' dun·que--=.: si"déve pur 'riconOscerlo - un· ostS:colo · ohiehiVo alla· unifica– zione: poichè poteva a1imentare il sÒsp'etto ·che la politica d~l nuovo partito ·veniss·e in. pàrtenz'a vinl:ofata ail'i orien– tamenti (di politièfl ·internazionàle, rria"ta1òr'à· anche di., politica· interna) d'el partito comunis:ta.' Ma ra d:eriuncia ~ del paito d'unità d'aZ-ioné, che Saraga'.t aveva··chieStO ·per ànnì, era un ostacolo' àitretforito 'irave, 'perdi.è ''èssa avrebbe ineVitabilmente assunto h. èatfltter·e di uria' ,·rot– tura', as~a~ ·P~i:icolosa,pe1: gli__ sv/lul,>p~ ~\:".ve'nire:L'aspfttO più efficiente del~a. poljtica di Nen,:ii era d.unque: stato ~ quello di ·non confermare e. di non . rompere; il pat~o: di farlo cadere in d.zsuetudine, E bisogna dare attò a ·Sa~ ragat di avere acCettato, in ·questi ultimi mesi, questo tipo di soluzione del problema, l'unico ragionevole e possibile: tanto più che ogni patto fo:fìnale concluso da una delle parti prima della unificazione sarebbe ·stato· destinato a· caqere 'de jure' al inomento in cui Si for– masse un nllovo partito,'.libero in parteriza· da ogni vin– colo preèedentemente contratìo dal gruppi che consen~ tissero a cOstittiirlo. ' ) ·che sigtÌificato ha a:vuto dunque l'improvviso e cla– ffioroso annuncio di un. nuovo patto d( consultazione éoi ·comunisti? Se si Vuol dare una interpretazione filo– iogica ai due testi, non è difficile Vedere che il nu'ovo testo determina un vihcolo infinitamente ·meno valido del precedente, ché dunque costituisce a'a parte dal PSI Ùn ulteriore ·passo in avanti in 'senso. autonomistico. Ma i documenti politici non sono testi filologici: essi val– gono per il inodo, il momento jn cui sOno redatti, le reazioni ,che possono detern:iinare, le: speculazioni che Possono :favorire. Del _patto. Q'unità ·d'azione. coi comu– nisti non parlaV.ano più ormai. in Italia che le d~Stre; nè i socialdem~ratici, nè g~i altr.i raggr.uppar,nei:iti de– mocratici, r,i.è parte dei . .democi:istiani, nè infine f socia– listi ritenevanO 'più attuale il problema. Certo; Fanfani ,.si ,sar'ebbe an~ora s~rvito di 1 qu~sto pretesto per• rin– viare ogni scelta, ·per teorizzare « tutto il· potere ai cle– ricali>~: ~a· ·sarebbe rimasto_ sempre .più isolato n'ell'opi– nione ·pubblica,· ed aVrebbe potuto trovarsi ·più tardi in difficoltà nel suo stesso partito. Per .. quale ragione, con quale _fondamento il PSI ha voluto·regalargli un ·così Qel dono alla vigilia di Trento~. perchè. ha ';Oluto con– s.entirgli di dimostrare che non si tratta, appunto, di un pretesto, .ma. di una pÙsizic;,ne I di .di.f~sa· P,emocratica?. La risposta, mi pare vada r.icercata,. ancora: una volta, nella condizione di sviluppo internp de'! PSI.. Soffocata da troppi anni la .libeI'a. disCU$Sione e la formazione fisio– logica di posizioni e di con:enti,. lo scontro delle opinioni (.che non poteva non d.eterminarsi su una ,questione ~osì vitale come quella della, .unjfiçazipl)é) si è manifestato nelle forme·.della ·congiur,a dL,palazzo., Nop ci si.è p1~eoc– cupati tanto di determinare quali fossero i pericoli im– pliciti all'operazione. in .cor.$0 ..cerç.ando __ fli porvi rime~io, quanto di creare un ostacolo comunque sia. Si ha l'im– pres~ione che il gruppo .dell'.appar.a:to.;.a:bbia. volutQ far sentire· a Nenni il suo; peso, gli. aJ:>bifl-~ vqlu_to ricorda're che non poteva fare· politicfl persOria)~ :ché. abbia voluto entrare massicciaffiente nel gruòco~ Dol;:>biamo dire però che ha scelto il terreno sbagliato.~ ·Se esso avesse posto · duramente il problema dell'.unità' sindacale, .come con– tropartita indispensabile dell'unificazione politica coi so– cialdemOCfatici, ·certamente .ivrebbe determinato una q~f– ficòltà all'unifica:zione,' ma una difficoltà che doveva essere risolta· aaf ·soci:ildeinocratici, non dai socialisti;

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