Nuova Repubblica - IV - n. 33-36 - 2 settembre 1956

/125-126) mwva- repubbléca 5 ----'-----------------------:-·---------------'----~ I BILANCI DELLA CECA - Le entrate e 1Je uscite (Dis. di Dino Boschi) LET'fERA DA BONN L'ESEMPIO DIHITLER e ON LA SENTENZA della Corte Costituzionale fe– . dorale che il 17 agosto ha dichiarato illegale il par– tito comunista tedesco, ordinandone lo scioglimento e la confisca dei beni, si è conclusa la farsa del- processo inlentato dal governo di Bonn nel novemb1.-e del 1951. Nessuno si faceva illusioni sul contenuto del verdetto della Corte di l(adsn1he, che è stato· preceduto da tutta una plu~·iennale prassi persecutoria dell'attività comunista, tale che in sostanz.a il significato della sentenza si riduce a una mera sanzione, conferendole una patente di legalità, clellà situmiione giù esistente, solo che adesso sotto l'usber– go del giudicato della .Corte sup1·ema le misure repressive clilaghernnno ulteriormente. Da anni il governo cli Bonn, che prefe1·isce. occuparsi piuttosto della sor-te dei criminali di guena, dà sfogo a un fonatismo anticomunista che può trovare J"iscontro sol– tanto nel maccartismo americano; dato p9rciò il clima di Aizzamento abilmente creato sarebbe stato un fatto vera– mente incl'ec.libile se la Corte di l(aslsn1he, sottoposta. fra l'altro a pl'essioni cli ogni genete da parte del governo e da 11ltimo minacciata nella sua indipendenza da una rifol'ma cll'll sistema d'elezione ·dei giudici che la renderà. in pratica s,·hiava completi:\ dell'esecutivo e della maggioranza par– lamenta1·e, avess~ preso una decisione contl'81·ia ai voti di Adenauer. La parola d'ordine dell'infiltrnzione comunista è da anni uno degli ~logans p!'efèriti dei governanti di di Bonn.; lo ha. ripetuto il J 2 luglio SCOl'SO il sottosegre– hlrio Theclieck i~ un appello invitante ancora una volta gli industr-iali a collaboral'e alla lotta anticomunista, come . f.ie la benerne1·ita categoria avesse ancora bisogno di inci– tamenti d-i questo genere. Evidentemente a. Bonn ci si preoccupa delle voci sempre più insistenti anche negli ambienti ~i.rfaristici a favore cli una t·ipresa delle relazioni economiche con i paesi del blocco orientale e si cerca pel'ciò di intimidire gli interessati con lo spauracchio della peste comunista. Ma il discorso del sottosegretario The– dìeck, che ral?presenta una specie di manuale della lotta nnticomllnista ad uso degli' ind11striali tedeschi, è interes– sante soprattutto come documento della più ottusa men– talità. maccartista. Si propongono fra l'altro l'istituzione di corsi di jndottrinamento anticomunista e la fondazione di « giornali aziendali anticomunisti e al cli sopra dei par– titi». Particolarmente degno di essere additato ad esem– pio, con~o mezzo indiretto di pressione anticomunista, pare al sottosegtetario il• caso di una grande industria clella Rllhr, che ha fatto un gran numero di abbonamenti a un periodico illustrato « favorev9le' alla. democrnzia » (peccato che non ce ne dica il titolo!), che così grazie alla 1nunificenza padl'onale viene spedito gratis diretta– mente a CASa degli oper'1,i. Tanto basti per dal'e un ulte– rio,·e saggio dell'intelligenza dei govemanti di Bonn. Del resto, già senza questi incita,nenti le fabbriche b– desche avevano ~l'Ovato ogni scusa per sba1·azzarsi dei comunisti, invalidando persino con pretesti inventati di sana pianta le elezioni dei cornsigli di azienda nei quali fossero· risultati elelti operai corn11nisti. Lacrime di cocco– dl'illo spFtrgono pe1·ciò i socialdemocratici j quali denun– <:iano oggi la stoltezza politica della sentenza di ICnlsruhe. Non si può lamentare dello spolverino giuridico cho i giu– dici costituzionali hanno messo sulla persecuzione antico– munista chi nulln ha. fatto, nella sua. cecità, per opporsi a che nel paese si creas.'":ieil clima di reazione e di- maccar- tismo che ha reso possibile la me:-;sa al bflndo del partito comunista. ]~ a que$tO proposito i socialdemocratici non sono meno re.c;:ponsabili dei partiti governativi. In pratica la. Corte di Karlsruhe ha. infie1·ito contro un cadavere, poichè il pa1-tito comunista della Germonia occidentale era onnui assolutamente privo di efficienza, senza· rappre– sentanti al Bundestao, grazie alla· clausola che nega depu– tati alle liste. _he non abbiano raggiunto il 5 per cento dei voti, _senza ìnflnem1a nel mondo sinditcale e operaio, nonostante gli indnsti·iali vedano rosso dappertutto, con un numero limitatissi,no e il'risorio di deputati nei par– lomenti regionali. Se il partito comunista tedesco, le cni possibilità cli 1·ipresa .sono obiettivamente assai scarse, riprenderà efficienza clov1·ù, ringraziare anzitutto i giudici costituzionali e il governo che li ha così saggiamente ispirati. Quale è dunque, cll'lto questo stato di cose, il significato della sentenza di l{arlsn1he°? Posto che non vi sono circo– .stanze di fatto sull'e quali la Corte abbia potufo fondare il suo giudizio, l'unica spiegazione pla:flsibile consiste nel– l'ulte,·iore ostentazione da parte del govemo cli. Aclenauer, sul quale non può non 1·icadere la responsabilità politica cli un giudizio che invano si vuol ammantare di sottili fo1mule giuridiche,· di oltranzismo anticomunista. Con questo alto, se mai vè. ne era bisogno, la Repubblica di Bonn si conferma ancora una volta la prima della classe dello schiel'8mento anticomunista, la roccaforte reaziona– ria nella quale il clima. della guen·a fredda e della crociata "anticomunista 1·esiste tutt01·a a ttm1pei-att1ra piuttosto ele– vata. -« Niente caccia alle streghe», ha detto il ministro degli interni Schroeder, ma tanto per cominciare i poli– ziotti della Repubblica fede1·ale hanno già arrestato il de– putato comunista I-Ieinz Zscherpe del Landtao della Bassa Sasso.nia, uno dei sei (sei in tutto!) deputati regionali comunisti di tutta la Germania occidentale, senza che fosse nepp111·e chiesta J'autorizzazìone a procedere contro il deputato tuttora coperto dalla immunità parlamentare, poichè, co·ntrariamente a. quanto ha scritto in ltaJja l'Unità, la sentenza di Karlsruhe non ha proclamato la decadenza del mandato dei deputati comunisti. Già una pl'ima volta nel 1933 Adolf Hitler sciolse il partito comunista.; alloi-a la violenza contro le organizza– zioni popolà.1·i fu il pl'eludio della lunga notte della feroce dittatura nazista. Nel 1956 Aclenauer ripete il medesimo gesto. Come allora la parola d'ordine è sernpre la difesa contro' il bolscevismo; allora in nome del nazionalismo tedesco, oggi in nome della: civiltà occidentale. Come al– lora si tratta di un sintomo di sopraffazione i·eazionaria, che si inquadl'a. a meraviglia nel clima di generale restau– razione che domina a Bonn e minaccia di Soffocare quel po' cli democrazia faticosamente risorto dalle cenei·i del na:.-,ismo. Solo che pe1· il momento non è ancora possibile prevedei-e quali sarannq gli sviluppi di questa involuzione. Cel'to è soltanto che la farsa di ·J<arlsruhe non è un buon affa1·e nè per la causa della democrazia .tedesca, sulla quale grava l'ombra di una im1tile persecuzione, nè p~r quella clell'unil'ica:-1ione, sulla cui via getta gratuitanrnnte • un altro di quf'gli ostacoli cli natllra polemico-propagandi– stica che dtt 1:mni alimentano e avvelenano Ja polemica tra Je due Ger111a11ic. MARTIN FJSCIIER SE'r'fE GIORNINEL lUONDO BILANCIO NELL'AFFARE DI SUEZ L ~,\Zl~>l'E diplornati_ca i,~izint_a dalle potenze :occid{'n– tali dopo la naz1onalizzaz1one del canale cli Suez si è conclusa in modo abbastanza pietoso: Frnrlc'in e Tnghi!tet'l'll, le quali confermando i lo1·0 antecedenti i111- pe1·ialistici nel mondo ambo, sono state le uniche potenze 8 minacciai-e l'uso della fo1•;,,a,sono state costrette a l'ipie– gare, in una confei·enza della quale avevRno accuratamentr scelto i componenti, su posizioni as~ai lontane dalle lor,i posizioni di pArtenu1.· 'La posi;1,ione eostituitA dal piano Dullc-", s11lla qunle si sono successivamente assestate qttasi tutte le potenze occi– dentali alla confel'Cnz11. di Londra, è però una posizione equivoca, un compl"Omesso poco pratico fra le velleità anglo– f1·àncesi di imporre coattivamente la propria soluzione i:I Nasse1· o addirittura di favol'inie con gl'infrighi la caduta e il tentativo americano di fai' subentral'e l'influenza ùegli · Stati Uniti a quella anglo-france.-;e nel mondo arnbo. La po::;i:.-,ione Dulles è eattivn. perché gli occidenlfil a,·evano la scelta solo fra due po~izioni antitetiPhe, che non lasciavano posto a una posizione intel'meclia •·0111., q11el_la aniel'icana: o se1·v,irsi della forza pc~r l'ipri.-.;tinure lo 8latus quo ante nel canale o un contmf:.-J coattiYo-cli alt1·0 tipo - e in questo caso lo st('!'-SOfronte cccicleTltale ~i sa1·ebbe clisg1·egato e la Francia e l'lnghiltena avrebbe:•,, avuto ostili quasi tutte le nazioni democrnÙche, che avrebbel'O considerato ,un gesto di fol'za corne un ten– tativo di ristabilii-e posizioni co'.oniali o semi-coloniali in q11esta zona, sfruttando gli e1To1·idiplomatici clelrEgitto; oppute ce1·ca1·e di (ornune il più largo· schiel'arnento pos– sibile di potenze per· ottenere sel'ie e impt~gnative garanzie internazion::1li di libe1·t.\ di navigazione atti-averSo il f'irnale e po1·1·e le premesse per l'i11ternR:-1ionaliz;;,.Hr,ionedi tuttP le vie d'acqua. La posizione assuntA invece col piano Dulles non è né carne né pesce: l'ipudia formalnwnte l'u,,;o della forza, mn · implica. la f.icelta di un controllo che, nPI caso di un l"ill11tn di Na~ser, il quale era in pa1·tenza n.r;sai p1·obahile, avl' ebl.le potuto eSSf>re imposto solo con la forzà; e re~pinge la so– luzione indiann, che sola anebbe potuto cs;sere pacillcH n<'i fini come nei mezzi, delle gal'anzie int('rnazionali, accct• tate da. tutte le potenze e nrng,ni avallate dall'ONU. La diplomazia italiana, come al solito, ha brillRto pel" Ja sua as.'Senza; Palaz:t,o Chigi aveva stmmbaz~ato un pi-o– prìo piano, all.'.l vigilia della pa1·tenza. cl.i Mad.ino pe.1 Lonclrn, ma poi il piano è 1·imasto n0gli incath1menti delln delega:r,ione italiana, la quale, non osando pa·esenhlre rnrn p1·opria. impostazione generale del problema, si è a1·con– tentata di aderii-e semplicemente al piano Dulles, s011z,,;. pr·esental'e nessun emendamento per r~nclerlo più accdta– bile (anzi, prnsentanclone uno· solo, t:he è stato bocciato eia tutti) e non ottenendo di svolgere una funzione rne– diatr·ice, come p1·oclan1~n-a di Yole1·e, nemmeno in s,,guito all'ammissione del nostro paese 1wlla Commissione df'i Cinque. Se la diplomazia oceidentll.le contin11e1·/l a dar p.-ovP di questo gener~, Nasser potn'.~ p1·esto placal"e la fame de'. popolo egizirmo con la guena santa contro hmeJc e maga r·i col tentativo di formare, COffle egli !'-tesso ha. giit cli_chin- 1·1-1t.o, quel g ..ancle irnpem arabo dalle .o:ponde dell'Atlantico alle sponde dell'Oceano Indiano. I CANDIDATI ALLE ELEZIONI AMERICANE M ENTRE il partito democr·atioo è riuscito a t.e11C'1·e 1rna convenzione animalis!:lirna per la ùesignAzione dei ,pl'Opri candidati alle elezioni p1·esidenziali del p1·ossimo novembre, quella del pa ..tito repubblicano è forse stata la. più scialba. da molti clecf'nni. La convP.nzione de– mocratica è stata una conven:1.ione popol::,re, gioconda, « ap01·ta > fino all'ultimo, come si dice negli Stati Un.iii, sia per la designazione del candidalo alla pr·esiclen,-,a che pt"1· ~ q11ella del candidato alla vice-p1·0sidenza; quella repubhE. cana è invece stata tutta pÌ·eordinAta da molli mesi, in ogni minimo particolare, dai' discorsi agli applausi e alla sc::!t~ dei eandiclati; è stata, insomma, un i11Contro mond,1:·,0 t:i signori benestanti, dove le manifestazioni di giubilo ar>· pal'ivano, quando non erano orchestrate in anticipo, sOlo come l'espl'essione della: gioia dei grandi uomini d'affari che vi er~no convenuti, per la spernnza cli mantenel'O e accrescere i lorn privilegi grazie al prestigioso. nome e.li « Ike >, che consente al partito dell'elefante cli conservare il potere in un paese a maggiol'anza dichiaratamente democratica. Se si dovesse giudical'e il significato del:e due conven– zioni dai programmi app1·ovati, il gi11clizio Stt!·ebbe son;,;a clubhio negativo pct· entrambe. l\Ja una attenuante si ha a favol'e del partito democra~ico, non solo per la piatta– fom1a !'elAtiva alla questione raz;r;iale, che è la più avfln– zata che i delegati del Sud abbiano mai aJJ.!)l'(Wato llnorn; b0n più avanzata di quella che determinò la loro seces– sione totale contro Truman nel H)48 e la lol'O ,5ecession' pa1·:.-,io·1e confro Stevenson nel 1 !)52; ma anche per il fath che al momento dell'approvazione della piattaforma J~

RkJQdWJsaXNoZXIy