Nuova Repubblica - anno IV - n. 31 - 29 luglio 1956

NR/OM CESACLAUPIO presso Bonometti Via Q. Sellaì 20 nuova repul,u, R o M A Comitato direttivo: TRISTANO CODIGNOLA .(direttore resp.), Un numero L. 40. Estero l. 50. Un numero arretrato L. 50. PIERO CALEFFI, 'FERRUCCIO PARRI, PAOLO VITTORELLI. Segr. di Abbonamenti: annuo per Italia e Francia t. 1500, sem. L. 800, redazione: GIUSEPPE FAVATI. Direz. e redaz.: _Firenze, Piazza trim. L. 450. Estero: L. 2000, 1100, 600, Sostenitore L. 10.000. Libertà 15, tel. 50-998. Amm.: Firenze, Piazza indipendenza 29, CIC post. 5/6261., da Nuova Italia», Firenze. Gli abbonamenti de• -t~!. 483-207,8. Autoriz. Trib. Firenze del 30 dicembre 1952. corrono dall'inizio del mese. Per pubblicità rivolgersi all'Ammi- P_,_,n_t•_d_;_n_1_,,_1y_._s_,._r_;_p._d_e_«_L,_N_.,_;o_n_•_• ,_F ;_,e n_ze , v_;,_R_;,_as_o_n s . ----,--";_,,_,._,_1o_ne_._r_a_riff_a_,_L_._1_5_.o_oo per inserzioni 8i mm. 70 per colonna. 121 • ANNO IV . N. 51 PREPARARE L'ALTERNATIVA ESCE LA. DOMENICA (All'assemblea degli amministratori dc è stato ribadito il con– cetto che .è necessario « pensare sempre di più a chi. meno ha») • Nuova Repubblica • è settimanale politico e di cultura. E' anche giornale murale, registrato presso Trib. di Firenze con decreto n. 1027 del 21 luglio 1955. Manoscritti, fotografie, disegni an– che se non pubblicati, non si r~stituiscono. Diritti riservati per tutti i Paesi. Il periodico viene inviato gratuitamente in saggio a chiunque ne faccia richiesta. Spediz. in abbonam. postale Gr. Il, 29 LUGLIO 1956 • L. 40 ( Dis. cli Dlno Boi;t li:) I L CONSlGLlO nazionale della den'locrazia c.ristiana~ · . domenica scor~a, ha fatto rapida gluslizia. deUo- voci precjpit.ose, che correvano intorno ad· t1na seria e con– sish~nte 01·ganizzaz.ione della opposizione inlern~ del par– ·tito. A conti fatti, solo cinq11e Yoli sono rimasti a con– ·l1·astare l'on. Fanfani; e ~i è prestò visto corno que– ·:-;t'u1timo, da· miglio,-e p:-;icologo di q11ei semplici che co– :-t l"lliscono castelli di inte1·prchizione politica sulla presunta fcrulèrship dell'ono,·evole Oonerla, r-:appia pèrsuadero gli jne0l'ti e capta1·e gli asluLi. l..'f\l'!'na adopernla in qnesto ca~o dall'on. Fanfani è quella del contentino di certo pic– cole carature di potere nell'ambito del consiglio nazionale, c·he dovrA e~sere eletto dal proSsimo congresc:o nazionale di '.l'n"nto. Solo qualche tC:"sta forte della « Base», c l'ofl. ()onella, hanno resi~tito a questa attrall,i,·H. Bisogna clarè flllo 8ll'on. li'trnfani di aver saputo eccellentemente resi– }slf're a lunghe ccl urg{'nti J)l'e!'lsioni, incomineiate, ti-a bronci .-,clec:cl;,rnrn'l,Ìoni,all'indomflni stes.~Q del congresso del Sa_n C'arlo. Solo ora egli è giunto a dare dclìnitiva~e !)Osto in Coftsiglio agli ex pre::-id('nti· del cùnsiglio, ccl è, ovvia– ·llwnte, un fovoro alla de~trn politica (Scclba) ed a quella sociale (Pella) èlel pa1'lito. Solo oni, in secondo luogo, <'gli fa posto più la1·go ai pal'bmenlal'i, Anche qui ac-1·e– d('nclo ad una tesi tipica della desb:a, la quale ha sempre so<;t<>nntoche l'elettornto, da cui i parlamenhni promanano, è a destra della base del pa1·tilo. TERZO TEMPO SOCIALE - La fase della ((concentrazione» Con questa soddjsfazjone agli nomini della desti-a con– c0ntrazionista, Fanfani si 1-ipone ora al centro sinistra cil•I pa1tito. Come un tempo la si11isha dossettiana ripiegò, f.cornparso dalla politjca militante il suo capo, sugli spalti cll."gasperiani, scambiati per l'unica residua e possibile si– ni:-;lrn, cosi vedremo i cislini e forse la «Base», che tllt– tora rilutta, avvicinarsi a Jt'frnfani, dal quale mnrcano distanza, giovandogli, Andreot.ti e TaYiani, che forse di tutta Ja clestrn DC rappresentano i soli motivi politic.i di un decoroso tenore giustificati,·o. E Ja DC appa1·irà in Con– gl'cs;;;o, nel nome ciel suo capo, il vecchio partito che con lni 111;.Hciadal centro verso sinistra, corno gii'i fu con De Oa– sper-i. Accettiamo scommesse, che queste cose :-;i diranno ai · piedi del monumento di lui, doYe i discepoli p1·onunziernnno giul'i l'edeli, con quel gusto del grande defnnto a cnì nessun partito sa resistere quando si tratta cli affer1nare, bene o male, la. propria nnitù. • Che cosa poi sarà e~attanwnte 11 Congrnsso, che cosa il centro dei suoi dibattiti, non è dato ancora preYe<lere. Il titolo è hoppo generico, pe1' 1·agiona me sin d'ora il pro– gnrn1rna e il contenuto. Ma una cosa ci sembra certa da un pezzo, l'abbiamo qui dett a, e non ci sorprende di saperla conformata nell 'enuncia:r.ione congressuale: la DC cercherà a Trento di stringere più da ·p1·esso il proprio contenuto ideologico, di precisai-e Jn sua iniziativa dottl'inale e poli– tica. IL fat.io stesso che abbia deciso di non attendere gli altri congrnssi pqlitici, ma di_ parlare per prima, è sogno che vuole essere lei a dettare le condizioni, non a· subirle. fie Fanfani ha questa intenzione, non possiamo che ricono– scere, già nel proposito, un punto positivo a suo favore. Poniamo, intanto, clie egli vi sia stato indotto dalla SUH stessa espeL·ienza di capo di questi ultimi anni. Che coRa gli ha l'ivelato'? Che il suo è un pmtito estrema– mente instabile, e che ci vuole pugno cli fei-ro per tenerlo a~sierne. Fanfani non è porsonalmentc uomo né cli destra né di sinistra. Il :mo passato corporntivistico, signiHchi anco- 1·a qnalche cosa o meno nel suo intimo, dirnostra che egli non è comunque legato al senso che dPstra e sinistra hanno nella tradizione della democrazia rappresentativa moderna. E' soprattutto un « uomo di potern », tolta da. qnesta f'.-ipressione ogni maljziosa insinuazione che si riferisca al « culto della personalità.>. Proprio per queste sne cai-atte- 1·istiche, non è da pensare Òl)e la chiusura a sinistra (la sola ..seriamente affermata e mantennta) gli derivasse da crcessive preoccupazioni di una spinta socialista all'orien– tamento del suo partilo, ma da qnello cli Lm confuso pre– cipitar di fughe alla frontiera tra DC e socinljsmo. Le pre– clusioni di Fanfani, cioè, sono nate non tanto in odio al PSI, quanto per sollecitudine unital'ia della DC. Con· tutte Je obbiezioni tlie ,qui si sono ripetute, ,e radicali, conlro le sue proceclurn e!et.torali o postelettorali 1 questo ri– conoscimento gli ,·a dato, per ristabilire realisticamente la genesi della sua condotta. 'l\1tta,·ia non crec.lianio di esag(n·arn la statura del. l'uomo, se gli atb·ibuiamo la previKione che un partito non si tieno unito solo gra;,.iè alPintcnzione frequente degli ordini dnl centro, e Ja esibha ripulitura delle liste dei can– didati alle elezioni politiche. }'anfani viene dai l.ibri, dalle idee, a suo modo ci crede, e si 1·ende conto benissimo della necessità di una più organica. dottrina del partito, corno vincolo che unisca coscienze e provenienze umane dive1·sissimc. D'altra parte, noi abbiamo spesso decifrato, specie lnngo le prove dell'oratoria elettorale dei migliori, uno sforzo, che Fanfani stesso ispirava, inteso a dare, delle impostazioni politiche e legislative della DC, una giustifi– cazione assai diversa da quella clegnsperiana. De Gasperi accennava ancora ad una d.if11·chia cattolica•laica, dove i laici, liberali e socialden1ocratici, integrassero le stol'iche cal'enze democristiane. Sapeva che non si poteva. chiedere a quest'ultima tradizione, né la sensibilità degli aspetti pub– blici e obbiettivi della politica, né il senso della Nazione e dello Stato: si potevo invece trovare presso di loro un de.ter– minalo ethos democratico, da, fondere utilmente con Ja trndizione di contennti (di Stato, di popolo, di tecnica governativa, di clas8e, di prassi pal'iamentare), che solo rltalia laica poteva offrire. Questo eclettismo di De Ca– speri vn sotto il nomè tante volte ripetuto di ·caUolice- simo libel'81e. - Fanfani viene 'da alti-a ·cultura (abbiamo 1·icordato il fìloco1·porativis1110 del ,:entennio, non bisogne1·à dirnenticarn il dossettismo del decennio) ed ispil'a un altrn indirizzo. La sua tesi, se non andiamo errati, è che la DC abbia finito di dove1· mutuare contennti e suggcTimenti a tradizioni politiche estJ·anee. Lo bastano ormai Ja sua pl'Opria espe– rienza dello Stato, e la dottrina che la sostiene da sempre, quella della Chiesa. La DC, in altre parole, è capace di produne una sua metapolitica. Al congresso di Trento si incomincerà a discerne1·e questo sfOl'ZO.Forse non erriamo prevedendo che Fanfani prenda su di sé una parte cospicua di questo sforliO di pensiero. Tambroni, il pilt cauto e di– sponibile. degli « homines novi », porterii i\ suo contributo di esperienza. statuale, Colombo Je linee del riformismo cat– tolico, Sogni stnsso il lacrimoso ricordo dell'amico Vanoni, J'opern del qnale è da lni quasi sempl'e banalizzata nell'im– magine di una lotta al pauperismo, Che elfi Morbegno si spande verso. orizzont,i 'vasti come qnelli di una na'l..iono, anzi, di una parrocchia allargata a una nazione. Q110sto rinno,·arncnto dc111octi~tiano in furnh1'l,innc do– ve, ci sembra, <'SSet·cguardato clAgli tilll'i p~ll"lili, e .in i8po– cic eia quelli cli un idealo « f1·onte rC'pubbli.c;rno », con oc– chio molto pili realistico cli<' non nel pa~salo. So la no~t rn cliagno~i non è enata, Fit11fa11i,· rafforzando ic!Pologit·a– mcnte ed organicamente il partilo, lo mette in Mndiziouo cli giocare Sll due alternative, delle quRli imranno arhil1·e le elezioni politiche del'58. J n e.;;;se, doYl'Ù infnlli wri– fìcal'si se jl .PST, in un suo COl'SO sempt·c pili aulono,110, s'ing1·anc.Iisca n segno da imporsi come la potml'l.a co11 cui 1 piaccia o non piaccia, si tratto. J>er quc::;lo frang1~nlo, è necessario che la DC non nbbin, come 8CC'11d1·c-bbe ogi-;i, du sfaldarsi nelresperienza clrlrape,·lul'U. l\[1.1 può tinche verificarsi il conti·ario: che l'apc .. turn non sia imposta cfoi rapporti cli forza: in que:-.to CfiSO, qL1anto pili proceda da sola, tanto più la DC ha bisogno di giuslificare pel' suo conto la sua politica sociale. Nell'uno come nelraltro Cftsn. Fanfani ce,-ca cli prepanula 01·a non pili soltanto con mez:r.i organjzzativf 1 ma con rne:r.zi ideologici. L'alternativa, ricono sciamol o, è HC'lle eo$e: ci 11vviei– niarno ad un periodo, in cui o i cattolici divideranno il potern con i socialisti, o lotteranno per non concedere 101:0 nulla. Ebbene, domandiamoci: .i socialisti sono altreltanlo pronti a qul."sta prova? Abbiamo visto Nenni pol'la1·:-:i in– nanzi benissimo con la politica dell'apertura a sinistra, trnrne sempre maggior respiro elettorale· por il suo par– tito, nsare utilmente anche l'arma dell'oncstù o della since– rità sul fatto Krnscio,·, pel' alimentare sempre cli nuovo questo indirizzo. Ma di fronte all'alternati,·a predisposta. da Fanfani, bisognA che anche il Fronte repubblicano J11'C– dispo11ga la sua. Esso non può solo conta1·e di presen– tarsi perennemente come il qnesluante insiornc goncro~o e sdegnato, che reclama dei posti in giunta. Bisogna elio si alleni all'altra politica, e che, esattamente come la DC, sia in grado di prendere o lasciare. Si noti, altresì, cito Ja DC da più tempo fa bravamente il gioco del p1·endern e del lasciare: lascja cioè sempre cadc1·e jl difdogo coi sociali:::;ti, ma ne p.eencle il voto quando SC'gni vara J(•ggi socialmente apprezzab.il i. Il congres so del PSI ha il vantaggio di convocarsi dopo quello dernocristiano; due commissioni, una che ha Lo1n– bardi alla testa, l'altra Basso, don·ebbcro p1·epar8rc, pct· quel momento, la nuova piattaforma ideologica del pnr– tito, Nenni trame le conscg11en;,.e politiche immediate. Vo– gliamo spernre che. si trattcrù, finalmente, cli un'iniziativa. a dne ipotesi; come dicevamo, appunto, del }Jl'Cndero o ciel lasciaro. Altrimenti, Fan[ani, da astulo Orazio, avJ"à, vì.nto, e per un pe~zo.

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