Nuova Repubblica - anno IV - n. 25 - 17 giugno 1956

8 (In questi giorni sono state assegnate nu– merose onorificenze al merito del lavoro) ZUCCHERIERI BENEMERITI: Prezzi alti per salvare ~•Italia dal diabete PAESE CHE VAI Il signor Generale e. la pace degli animi A[; SlG. GENERALE COMANDAN1'E IL PRE- SlDW MÌU1'ARE DI UDINE - UDINE, 4 giugno 1956 Signor Genera.le, dall'articolo di [ondo del Corrie1'e della Sera <lel 2 giu– gno 1956, ricorrern~a della fondazione della Repubblica ltaliana, stralciamo: ., «Si. celebra, oggi, in tutta Italici. il decimo anniver– sm·io d(!lla fondaz-ione della IJ.epui)blica e nessuno sa– prebbe disgiungere qitesta data. da.Ile altre -ch_e-segnano progressiv01,nente le /Mi della liberazione. E' per. qu~sto che l'odierna celebrazione dovrel}be tro- va.re 'unit·i ,e Concord·i tutti gli italiani, al d-i sopra di ogni - se•tit-i-lnento·di parte, di ogni prefe1·enza personale. . Dopo la lunga pa-rentesi della ditt<itura,· dopo la guerra . avventurata, dopo l'occiipazione straniera,' dopo gli eroi- smi deHa Resistenza, dopo la lotta c-:vile, la Ubertà 1-iap– parve benefica e consolatrice. E, insieme cori la libertà, , la vace, la pace degli animi, che pa~ve segnore il nuovo corso della storia, nella ricerca d-i un pfono comune che votesse accomunare t·utti gli italiani». :. Orbe.ne, Ella, Signor Generale, per celebrare questi ideali del nuovo Riso.rgimento, ha c-rganizzato e ~lil·etto la relativa cerimonia a Udine, ciot\ in ~1na :t-ona d; con– fille testimone 'di innumerevoli ep~-iodi dt patr·iot.tismo. - ·· Ella, capo - in- testa (ci perdoni que.:.to vocabolo che . ha· tan,to sapore di banda e di bosco). ha pl'Ovveduto al cerimoniale invitando la cittadinanza, le . Autorità, le ,\ssociazioni, ma, contrariamente alle precedenti celebra– ,-;ion'i, si è «dimenticato» dei volontari della: libertà. Non Le pare che per la « pace degli animi », per quella « unione di tutti gli italiani»· cui si riferisce il _ Corrie,re dellQ Sera, sarebbe stato bene non dimenticarsi dei «banditi»? ·Non ci· appelliamo agli « eroismi deÙa Resistenza» perché stli:,piamo bene, purtr0ppo, che· molti disprezzai;io_ 911esti eroismi al punto di s_i:,arlarne o di dirnenticarli. La--. Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane - FIAP -, in consjdera,-;;io~e del comportamento in continl)a viola,-;jon·e dello spi– rito e· della letter~ della CostitutiQn~ ~, delle· leggi vigenti, tenuto da.gli esponenti d~l ~MSI durante· la recente éampagna elettorale,, ha. preso l'ini– ziativa di proporre alle, Associazio.ni; consorelle (Ass. Naz. Partigiani d'Italia ;- AN.PI .-. e J'ed. Ital. Volontari della Libertà--:- FIVL _:__)di,esa- ,-n:i,iilare nel più breve tempo i p1·ovvedimenti Je• gislativi da promuovere da parte del Parlamento onde impedire definitivamente il ripetersi di uni} indecorosa campagna di esaltazione del passato regime, che• ha ovunQue procurato le legittime _reazioni della popolazione. FERRUCCIO PARRI - Presidente MARCO DE MEIS - Segretario Generale Noi, pal'tìgiani, siarno tranquillis~i,ni sn questo punto, pe-rché qwrndo abbandonammo tutto pe,· andare in mon. tagna, obbedimmo ad un improvviso impulso e, Lei ce Jo insegna, i primi impulsi sono quasi sempre onesti. Quindi non « eroismo », ma atto di onestà verso la Pa. tria e verso noi stessi. Non Le pare cl~e almeno per questo e per la ccincor• dia che deve esistere al di sopra « di ogni risentimento di parte», « di ogni preferenza personale», avrem1Y10 d~– vutò esse1·e invitati? Non Le domandiamo perché non lo ha fatto. Non possono esserci giustificazioni e noi, d'alti-o canto, come p1·imo impulso, sentiamo di non dovergliene concedere. E' mai possibile che il Generale Comandante del Pi·e• sidi~ di Udine non saJ)pia che nella Provincià esistono quattl'O casern1_~ che · ·porla.no il: nome d·i partigiani me– daglie d'ol'O al V.M.? A proposito, Signor Generale, ha mai saputo· quante medaglie d'oro a.I V.M. sono state concesse ai pa·rtigi ·a.ni del Friuli? E quanti di questi «Eroi» erano uHiciali ef– fettivi, cioè Suoi colleghi? Ha mai saputo qui;tnti < Caduti» le bande di fuori legge del Friuli hanno avuto? Ma com'è possibile ch'Ella ignori la Medaglia d'oro conces~a al Gonfalone della· città di Udine proprio per la lotta di liberazione? E. non ha pensato che attorno a questo Gonfalone sarebbe stato bene _concedere un posti– cino anche a.i partigiani, cioè. a coloro che contribuirono a far meritare quel riconoscimento? Lei capisce, perciò, come il chìederLe il perché della Spa gravissima dimenticanza sarebbe, pe.r degli impul– sivi come noi, una finzione che non_ potremmo ma.i per• dona rei e che non ci perdonerebbero nemmeno i nostri Morti. · Questa Sua azione, Generale, è un grave insulto, un nffr~nto che non vogliamo accompagnare con alcun ag• gettivo. Curzio Ma.Japarte scriveva, gio1·ni or sono, su 'l.'empo, rivolgendosi. alla. classe giunta ~l potere dopo ]a « Libe– razione» e proprio ,in virtù della guerra partigiana: « Abbiate ~1mq1!e, il coraggio di pTomuovere a viao apertq il processo, alla; g1~ena part,ig·iana., a tutta la gu.erra partigiana, abbiate la_ lealt.à di .rifiµtarla tu.tta, in ogni suo bene e in .ogni au.o male, .invece di accettare ipocri– tamente aolo · qit~l che Vi fa comodo ·e di rifiutarne quel che~orinai non vi ae,-ve più». Anche l'Esercito .fa parte della. classe « giunta al po- - tet·e » e Lei, .Sig. Generale, sa benissimo, e se non lo sa glielo diciamo noi, che mo!ti dei Suoi stessi colleghi e _ degli uffici.ali in genere., son_o giunti al loro attuale grado, proprio p~r ~eriti partigiani, meriti che non discono– sciamo, nonostante, in moltissimi casi, ci sia molto da discutere. Ma non parliamo di mis~rie. Questa. « lettera' ape·;-ta », Sig. Generafe, glielo diciamo subito ·a. scanso di .essere· tacci~ti di vigliaccheria, la in– vieremo anche ai Suoi supe1·iori, cioè a coloro che, come Lei e al di sopra di Lei, appartengono alla « clas_se del potere», la quale, secondo il costume_· bu_rocratico, potrà . anche chiederLè quelle spiegazioni che noi non v6gliar['!O. Ell~, risponde0do, non attribuisca la colpa dell'accaduto al Suo ufficiale di ordinanza, il quale poi, a sua volta, ,-.,..si scaricherebbe sul solito maresciallo .Pi maggiorità. Da t;ltimo, riconosciamo onestamente e lealmente, di essere contenti dell'occasione offertaci di Iòttare ancora · una volta per una romanticheria da soffitta: l'onore. Candido Gra;si (Verdi) - Manlio Cencio (Mario) S1'.lvano Si'f,vani (Sereno) - G'iilseppe Violino (Carlo) Gianni Dalla Pozza· (Diclr) - Antonio ~Mori (Nèrì) Loris Fortuna (Bo"r'i..,), · (11S) nuova repubblica l' ASSA'l't.:JU.Pl ELt.:'l'TOUALl P.A GLI E B. INO U N FÀIO d'anni fa, durante le ferie, abbiamo cono– sciuto 'i-n montagna un giovane dirigente dc, uno di quelli del congresso di Napoli; e sicconie tutto quello' che era accaduto a Napoli già. fin d'allora ci incuriosiva maledettamente, ci siamo intrattenuti con lui per q.ualche oretta. E'- uno di quelli che in tre parole "\ri dicono tntto, sapete. Figlio di lm industriale lombardo, alto, ~agliardo, tratta Je donne a. metà fra il pate_rno e il magnammo; con una frase ci ha illustrato tutto il suo programma di vita: « Sa, io sono uno di poche complicazioni (e fin qui ci sa– remmo 1u·rivati anche da soli); lavora·re solo quel tanto che assicuri tutto il necessa1·io, avere una casa ben fatta, senza esagera1·e naturalmente, una moglie fedele e una. cantina ben fornita; in pit'i, occuparsi di politica tanto per sòddisfare. il bisogno .represso (sic) di far del bene». Adesso direte che abbiamo voglia di scherzare. No no, amici abbianio messo le virgolette ·mic8. per niente, se non f~cciamo'il nome è solo per non tradire la confidenza; ma se qualcuno ci ch-iede nome e indiriz2.o, be', di fronte all'insistenza... Vi diciamo solo che l'abbiamo ritrovato nella lista. dc per le elezioni comunali di Milano. Noi non ci saremmo mai occupati del dott. Piero Bas– setti, altro giovane candidato dc, se non ave~se_ sp~dilo a tutti, diciamo tutti, gli studenti della Boccom d1 l\'hlano una busta lunga lunga, elegante, di quelle che ·quando_ un? Je vede pensa subito con trepidazione di essere stato 1nv1• talo a un cocktail dell'alta societA. Niente cocktail, invece. Nella busta potev~te trova1·e: un foglietto con fotografia del Nostro e i suoi titoli, cioè: laureato alla Bocconi medesima, assistente alla cattedr·a di politica economica, [!,posato con fìglì, giovanissimo, ex-campione lmiversital'io di atletica. leg: gera, olimpionico; un gra:;,,ioso fascicolo, impaginat? qnas~ meglio della pubblicità Olivetti, che esponeva 1 punti progrnrnmatici del simpatico « enfant prodige » e un fac– simile di scheda elettorale con nn delicato trattino sullo scudo crociato e aecanto il nome del p1·efe1·ito: Bassetti. Nel programma, due soprattutto sono i punti che il « giovin signore» intende attuare: il primo è quello di guardare ai problemi cittadini come vi potrebbe gual'dare « un papà», anzi come vi guardano « tutti i pa.pà ». Il se• condo è invece il ra,nmodemamento degli impianti sportivi cittadini, pe1·chè tutti possano, come ·hanno diritto, curarsi il fisico ché fa tanto berie alla salnte. _ Ha. capito lei, operaio della IJI Sezione Breda, che tra• spor-t.a complessivamente 150 q.li di accia.io . al giorno snlle spalle e poi va a casa e si butta su un letto? Lei si rovina il fisico, ecco cosa.fa . E come si può rimediare? Votando Bassetti,. no? Così p1·ima di tornaré. a casa a buttarsi sul letto potrà fare una capatina al vicino modernissimo im– pianto sportivo a provare qualche partenza, operare qualche scatto, esibirsi agli anelli, e magari, perché no?, sollevare qualche manubrio d'acciaio, così, tlinfo per teners'i in eser- cizio, le pare? . Anche jJ Direttore dell'Opera di assistenza. per i malati poveri e dimentiCati ha fatto girare un foglietto in cui si esprime la certezza che gli Amiéi dell'Assistenza diano il 'voto di preferenza al Presidente deJl'Opera signor Antonio Radice Foss8.ti, altro candidato dc al Consiglio comunale di Milano, aggiungendo: « Ricordiamo che egli ha datQ e dona tutta la sua· attività e mezzi ai poveri e soprattutto ai mala.ti ». Be' a questo punto potevamo anche andare a votare, non vi sembra? Ma ignoraÌlti e mentecatti come siamo, abbiamo preferito ascoltare i consigli della RAI, la quale in dieci sole puntate Ci ha chia1·ito gli ultimi dubbi.· Avete notato. come ci hanno spiegato il sistema d'Hont, per esempio, pronunciando quella consonante finale, mezza.' « t, e mezza « c dolce», come sapre'pbe fare, oltre a. qnal– 'che cittadino britannico, solo !'on. Scell;,a? « D'Hont -. di– ceva il commento - era uri matematico, llla ·siccome oltre a. essere un matematico era à.nche un buon democratico, ecco che ti inventa un sistema per ripartire i segg.i in modo rigorosamente pr~porzion~le »: E noi lì ad' aspettare per sapere il sistema. Poveri ignorantoni, non vonete mica fa.re passi più lunghi della voStra. gamba, no? « Naturalmente ci vogliono .molte divisioni, ma con le a.tttiali macchine calcolatrici ... ». Ah, be', adesso 'sappiamo proprio tutto. Non ancora, non ancora. Avrete votato tutti per le pro– vinciali, no?, con quella scheda gialla. Macché gialla, ·ci infonna la RAI, è «paglierino». Vorrete pure uscire dalla vostra ,rozzezza e imparare a distinguerè. i ,cofori, popo– laccio che non siete altro. li tono è sempre lo stesso: ·è il tono· di quel-le dame dell'alta società che Ol'gaO.izzano le canaste benefiche e hanno quei mariti che se non ci fossero loro vorremmo pro• prio -..edere come farebbe tanta gente -a trovar Javoro. Quelle dame che vanno '"in periferia dove abitanto « i bi• sognosi » e dicono alla barnb_ina più piccola·« Come la vuoi la vestina, ocra o noiselte1 ».· Dando un'occhiata ,ai risul.tati di queste elezioni ci è · parso che i papà e le mamme di quelle bamb.ine,non ab– biano' ra'ccolto l'invito generoso òel dott. Bassetti, de·l signor Radice Fossati,. del « giovin signore» o delle· darne. Sarà ~ngrntitudine, cosa volete, sarà ignoranza .. A- noi invece è _·parso che abbiano ragiqoato così: « G1L-ardi, non se ne abbia· a male, dott. l3ass.etti, ma. invece,rdi diSturba.rsi tanto per noi che non lo mel'itiamo nemmeno/·fa.ccia così: una volta ogn_i-due mesi, q.uando manda il Suo ·segreta-rio al– l'Esattoria .civica•, gli, metta- nella, borsa ,un. bel pacchello di quei biglietti oera e .noisette ohe la costringono a occu– parsi di noi. Al resto pensiamo ,,da soli. Non Le pare, dott. Bassèttì? »,.-. BURBA

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