Nuova Repubblica - anno IV - n. 17 - 22 aprile 1956

Comitato direttivo: TRISTANO CODlGNOLA (direttore resp.), PIERO CALEFFI, FERRUCCIO PARRI, PAOLO VITTORELLI.Segr. di redazione: GIUSEPPE FAVATI. Direz. e redaz.: Firenze, Piazza libertà 15, tel. 50-998. Amm.: Firenze, Piazza lndìpendenza 29, ter.· 483-207,8. Autoriz. Trib. Firenze del 30 dicembre 1952. printed in lt.:ily. St. Tip. de cla Nazione•, Firenze, Via Ricasoli 8. 107 • ANNO IV • N. 17 Un numero L. ..CO. Estero l. SO. lln numero arretrato L. 50. Abbonamenti : annuo per Italia e Francia L. 1500, sem. L. 800, trim. L. 450. Estero: L. 2000, 1100, 600, Sostenitore L. 10.000. CIC post. 5/6261, cla Nuova ltaliu, Firenze. Gli abbonamenti de• corrono dall'inizio del mese. Per pubblicità rivolgersi all'Ammi– nistrazione. Tariffa: L. 15.000 per inse-tzloni di mm. 70 per colonna. ESCE LA :t;)OMENICA e Nuova Repubblica• è settimanale politico e di cultura. E' anchs giornale murale, registrato presso Trib". di Firenze con decreto n. 1027 del 21 luglio 1955. Manoscritti, fotografie, disegni an– che se non pubblicati, non si restituiscono. Diritti riservati per tutti i Paesi. Il periodico viene inviato gratuitamente in saggio a chiunque ne fal!cia richiesta. Spediz. in abbonam. postale Gr. Il. 22 APRILE 1956 • L. 40 ------------------------------ UNASOLAPOLITICA via dobbiamo riconoscere che a questa ultorio-i·e o,-;pan.--lione si opponevano ostacoli obiettivi di prima granck•z;,,a (fr11 cui, non ultimo, quello del simbolo); che lo stt:... so 1~sc "non era preparato ad una polilic-c\ così ardita di grande upei-tura democratica; cho infine a questa poli lira non erano affatto disposti né i ra_dicali né tanto meno i repuò~ blicanì. Bisognava dunque adottare una tattica più ela* stica, da studiare secondo le $ingole situazioni lo~ a.ti, che consentis~e tanto l'alleanza coi socialisti (spf'cialmontc lad~ dove la corrente radicale fosse troppo debole p<>r 1·1:1ppre– senta1·e q11alcosa) quanto quella coi gruppi della sini8ira laica aliu cond·izione che J)Cr e,itrombe le ullem;.ze rimCJ– neaae miicri la vrospettiva 7)olit:c,i. Questo signifìcaliva, precisan'lOnle, che l'allennza luicn clo,·e,'a. er;cludere jn par– tenza ogni possibilitù cli funziunHr·e da f-gnbello cli. cornoclo per massicce maggioranze den1ocristiane nella rur111f1zione delle Giunte, secondo la gloriorsa e non smC"ntila t n,diziono dei socinldemoc1·alici clome~ti,·i: ed appunh, a quc•:-du c:on– dizione, infatti, sono stati s11Uo1·dinali gli flCConli f-lìpulati a l\Iilano, a Torino, a Yernna, do\·u11q11e si è rilf'nult\ prereribilc, questa tattica a q1wllt1. di flccordo clir-<·lt(, C:-t•i socialisti. di TRISTANO I T, RECENTE comunicato apparso sull'Avanti! circa l°tlccordo elettorale rag-giunto fra li PSI ed UP ha , messo di malun--iore molte persone. C1·edo sia. un frncmH•no di distrM,ionc: la. grande ed informatissima stampa italiana, dopo a,·er dovuto ammettere a denti sll"elti e con nn coi-o di mnledizioni che i « diavoli rossi» ·c1i UI' a,·evan fotto sl\lt11re il famoso « quomm » del 7 giugno 11:)53, si era messa l'animo in pace, considernndo so111plicemente inesistente quello che non desiderava esi• sh"~Se; e i gruppi a noi più vicini avevano purtroppo l'a1·ia di non prendere sul scrio la politica tenacemente svolta dal nostro grnppo a partire da quella data: si trattava, SE'COndo il loro giudizio, di esercitazioni accade.miche, pr-ivc di serietà e di consistenza. Così, non sono mancate nopp111·e le piccole vcnclcttc, i dispettncci e i meschini ran– eoi-i: pei- cui ha bril1~1to IA, Stmnpa di Torino che, annun~ ciancio l'accordo elettorale fra UP e PSI a Fhenze, ha tl"O\'ato per caso un p1·oprio linotipista pronto nd insNi1·e una C in luogo della S. Tutto fa brodo. .I,,(' 1"'("-a~,i.oni ~o.n-...1 di di ·c1·sa natura, R S""Cflnda (}ella pron:t'lienM. Conventi. analizzarle, perché servirà a fare j1 punlo della nostra azione e posizione politica. La DC ha Janciato all'attacco i suoi avamposti di sempre, pacciar– cliani e saragattiani (quelli ai quali !'on. Fanfani 11a ùcnignamente ela1·g1to qualche voto di risulta, degli elettori elle non lo avessero putacaso in simpatia) ; ed ha mobi– litato i suoi fogli di provincia, con larga messe d'iusinua.– zioni e di calunnie. La tesi è questa: UP è una pedina dei comunisti. Essa vuol attrnrre a sinistra qualche voto, da i-cgalare poi al burattinaio che tira le fila, l'on. To– gliatti. E' vero, non è proprio la tattica del fronte popo– lare (il terzo gruppo di sinistra che si allea coi socialisti e coi comunisti) : ma, in realtà, si tratta della stessa cosa. Accentuando il caralteJ·e «intellettuale> delle liste PSI con la presenza di propri uomini, UP opera sulla borghesia laica; indebolendo di conseguenza il carattere «operaio» delle medesime liste, richiama i voti proletarJ sulle l~ste PCI. Il discorso è un po' complicato forse, ma è così. Dunque, cfoati "lCtmtore: poiché è condizione di vita della DC che la sinistra sia un unico blocco com- . pntlo, senza differnnziazioni né sfumatme, UP, PSI, PCI vnn tutti nello stesso cnlderone. Sono nemici di Dio: e il nuo,·o Goffredo di Buglione indice la Santa ,Crociata. Pili curiose, a dire il vero, appaiono le reazioni di alcuni elementi della sinisha laica, a cui siamo legati da affinità non soltanto politiche o culturali, ma financo personali. Da ti-e anni gridiarno sui letti (e l'abbiamo ripetuto a tulle lettere in occasione della formazione del partito radi– cale) che secondo noi ogni tentativo di rompe1·e il cerchio · cle.-icalo con la creazione di una « tol'za forza> laica, a mezzo fra democristiani e sinistre, è una pura illusione,. pcl'Ché l'unico contrappeso efficiente alla DC non può eh~ c.sse1· uno schieramento articolato, ma <;li prospettiva poli– tica unitaria, che vada dulia sinistra liberale ai socialisti. Abbiamo scritto c;_p1estecos'e su questo stesso foglio non una volta sola; abbiamo anche spiegato che solo la pre~ rscnzn attiva dei soci~disti assicurerebbe a questo schicra– rnonlo. nn carattere di non pregiudiziale anticomunismo (che rappresénterebbe un pericolo evidente, di saragattiz– Zfrnione generale e di obiettivo rafforzamento dei comuni~ sti); abbiamo aggiunto che la possibilità cli sblocco interno d('i cattolici non dipençlo da un «grazioso> dialogo instau– rato con alcuni di loro, ma eia ·una· pesante ed unitaria pressio,ne sulla lol'O sinistra; abbiamo infine chiarito che la p1·csenza dei comunisti in· questo schieramento di sini– stra, allo stato attunle delle .cose (nessuno pub prevedei-e che cosa sarà del partito comunista di qui a dieci anni), nvrebLe inevitabilmente allontanato le forze cli democrazia laica che sono invece necessarie; e che era quindi d'obbligo consentire al PSI il massimo di rappresentanza del pro- r4e1-~ •O. italiano, anche nAtQmento d'1-{..,çI (ci fa pia- 1:j" lJ • t eaco~an • t5 a., I CODIGNOLA tempo dal compagno Mazzali, sia poi stata ripresa proprio da lui ed ancora più esplicitamente da Riccardo Lombardi al recente CC del PSI). Niente corsa scatenata di concor– renza Cra i due partiti della sinistra italiana, ma progressiva riqualificazione del PST, per la maggiore rispondenza della sua politica ai dati effettivi e condizionanti della situazione italiana. Queste cose, 1·ipelo, le abbiamo gridate sui tetti: orn è Ye1·0 che non disponiamo né di quotidiani, né di rotocalchi, ma inson-1ma è da prer-:umere che chi si occupa di politica ed occupa un seltol'o così vicino a noi dia un'occhiata qualche voltij_ aneli<' a questo ,nodestissimo foglio, e degni d'una SCOJl:ifl. le delibe·ra✓.ioni politiche di Uniiù. popolare. Con questi precedenti, elio cosa potevamo proporci in vista delle consultazioni elcttornli? a) aiutare qnanto più potevamo la riqualificaziono democratica del PSI; b) co– stringere i gruppi di democrazia laica a nna scelta precisa, fra le ,·elleitù centriste della « te:za forza» e una politica di sinistra che esige, è ovYio, .un certo tipo di rappo11o con le ultr~ forze di sinistra; e) dèu,nt1iu1:1.n: nna situazione di schieramento o di alleanza cho rispecchiasse le nost1·e idee, avente dunque per confini i radicali da una parte e i socialisti.:~l'altra. Noi avremmo preferito, e lo abbiamo esplicitamen,te clichia.ruto, che lo sforzo compiuto dal PSI nei riguardi di UP, dell'USI e di gruppi socialdemocratici, fosse stato compiuto fin da principio con maggior convin– zione, fino a raggiungere forze repubblicane e radicali effettiv_amente disposte ad llna politica di sinistra. Tutta* Quale fflCrnviglia dunqur, perchl' tanto sc,dpot·i-, pNcl16 tanto scandalo, se questa politica lia tro,·ato, a un c·orlo mome·nto, il suo naturalo co1·onarnento in unn di<•l1iara– zione comune col PSI? rorse (•l1e è es~a dithiara✓.i,,nc in contrasto con Je alleanze stipulate, allr- condizioni H(•Jll"a• ricordate, con repubblicani o rndicali~ f'he vi 1-1ianonoi pa;·lito 1·r-pHl1-hlict1.rio posi✓.ioni r• ,·onf'nti n""tlamc-ntr- ostiH a questa 11ostrn politica, è 1io.:.ap11to;ma i ropuhlilicani che ave,·ano ae,;colto il no,o;trn Ì/l\·ito, non er1-1no rot·s~ co– scienti di occuparn appunto una posizione dinr-,,.;u? o i radicali non a\'e\·ano lnsciato il llL( prnprio su una prospetlint analoga, a stare tdmeno alle clichi1trn✓.io11i di molti dei loro esponenti•? Pili cauta, più misurata, la reazione ch·i co1111111i.i.;ti, preoccupati - c~m·è legittimo - di mante1wrC'- le p1·n~ AM..MINISTRAZIONI DEMOCRISTIANE - Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma maggfol' di ~oma !

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