Nuova Repubblica - anno IV - n. 15 - 8 aprile 1956

4 che p~.-fino 8;:ir1)g:1t ha sentito il bisogno di parlarne al l'CCf'nle c•)ngre.~so del PSOf, dando prova,' imq, ta.ntwn, di un minimo di aU1rnliUt ! .., LAVORO ,(105) nuova repubblica E SINDACA-'l'I A I .~ove1·no, sernbn:i. che Rossi --:-- del Clu?le· però al• cun•~ inclinnz:ioni a ti:<.1pi1mtal'e in Italia metodi e soJu,. z.inni dc~lla scuola amel'icana non persuadono affatto - inl,~nda prnceclere davve-1·0 pct· una strncla nuova, carne dimostr-ano le recenti dichiar-azioni sull'abolizione del la-~ tino nella ,.:cuoia media inferiore. E la stessa prt'siclenza cli Segni, giit attento e sollecito alle possibilità di rin no-· vamcnlo interno dell'è università col conco1·so clf,gli stn– dr-ni.i qu;rndo regge\·a il dicastero del!' J stnrnione, è mo,ti\'O di speranza pe1· l'inizìntiva scolastica del governo. ELEZIONI ALLA FIAT « Nessun partito singolo, né grande né piccolo, può con-dtine in po1-to una coraggio~a i·iforma della scuola», scri,·en1 tempo fa il Vi:-:alberghi. Non solo, rnn a questo di FRANCO VERRA rigirnrdo nulla può far~i senza il concorso di molte. e s I SONO SVOLTE, il 2!) nhnzO, le elezioni pel' il rin• divel':,;e forze, interne ed esterne alla scuola, sempre· pel'• novo delle con11ni_s;-;ioni interne negli stabilimenti ché rironna: non può significare atto legis!atìvo, sì bene . F.IAT, i cui l'i:-;ultati, pu1· l'iconfermanclo, anzi ac- mutamento di equilibl'io e .dinam.icn nuova. In Questa cent11ando, il g1·a,·e regres$o del!~ CGlL vei·ifìcato~i nello luce anche le probabili buon.e intr•nzioni e le' possibili con- SCOl'SO anno, non lrnnno srn;citato il clarnol'e e l'interesse crete reàlizza,1,ioni governative pot1·anno risultal'e effi- di quelli del 10G5. Jn realtà el'ano già sc~ontati, essendo cienti soltanto .se, nttuandosi col concorso e l'attenzione evidente che· la Confede1·n,1,ione del Lavòro non si sarebbe· del pili vasto schieramento di fon 1 ,e, riuscitanno a cleter- l"iavuta, nel breYe spa,1,io di dodici mesi, dalla batosta minal'e, p1·itna che un div!3rso ordinamento, nuove possi- subita nelle ber\ note condizioni ambienta.li e per i non bilit;t cli movirnento all'interno della scuola. rneno noti enori d'impostazione cli quel ,sindacato. Della Qn<1li sono, oggi, le 'forze socia.li , politiche e culto- sconfitta e delle cause dirette e indirette che la determi- rnli interessate ad una riforma? Tra di esse dov6i pt'o- narono la CG]L dovrà 'risentfre le cÒnsegne1ne per molto dur-si la convergenza politica. per ottenere i primi prov- tempo e non. si riavn\ che quando saranno mutati il clima vedirnenti di l"ifoi-ma. 'l'ali provvedimenti non dovnmno politico gen,erale e i suoi stessi metodi orga11i,1,zativi e sin- essere concepiti coi11e riordinamento strutturale più o dacali. (luesti ì.dtirni dovranno mubire radicalmente, di- meno definitivo che cala. una buona Volta dal cielo e crea ,·enendo esgressione cli concretPzza e non .-imanendo - nna nuova scuola, né come riforme parziali all'interno come lo sono stati nel corso di questo anno - sterile e di un orclinp.rnento da conservare nei lineamenti essen- settaria opposi,1,ione. Pei·ché ~<:;ce è vero che la CCTL ha mi- :,-.i11li, sì bene· come. piinti di attacco, capaci di det.enninare tigato il suo « carnUe1·e » alla. "FJA'l', pe1· evidenti 1·agioni un eq_uilih1·io di:,,rerso delle forze nella scuola e intorno di forza m<1ggiore, non è men vero che sotto gli atteggia- (llla sctwla., di n1obilizzare nel 1l1ocJopiù adatto le ener- menti di una sdegnosa tassegna,1,ione, sarebbè facile ri- gie delle stesse forze interne che debboi.10 concorrere con. trovare un impotente settarismo. Je esterne ad ottenere i pl'imi cambiamenti. . Per conto nostro, la FJOM, nel monopolio tol'inese. La. ril'orina dellà scnOla è un fatto dinamico, un con- non ha saputo "giocai'."eil f1;U0 nwlo di minoranza, deter• front.o di forze: non esiste nna riforma massimale cl~,::ide- minando, col suo rifiuto cli partecipare alle trattative rabile, né una i-iforma minimale possibile oggi. Esiste a:,,;iendali dello scorso agosto e di sott'osc.-ivere gli accordi 1a possibilitiì di sbioccare una situazione, di sollecifare stretti dalla. maggioranza, la. scissione e l 'inerz.ia della fo1·,!,e latenti ad un processo di rinnovamento di cui, commissione interna. Gli accordi, buoni. o· cattivi, pater. oggi, sare.bbe inutile e dispPrsivò yoler prevedere 'il nalistici •o meno, dovevano_ essere accettati, sia pure con punto di anivo. tutte le legittime riserve e le critiche che nessuno vietava Si tratta, in definitiva., cli rendere la scuola- storica- alla.. F10M ,di a\1anza1·e. TAie atteggiamento è t'i:rnto pit', mente attuale, po1·l8ndo al st10 inte1·no la spinta delle discutibile se si tien conto del fatto che alla FTA'l' il forze più vive in espansione nella società nazionale. 'fali 42,88% del salario è frutto di t,·attative integ,·ative a li- fo1·ze sono, sul piano estenio, tutte le forze sociali, po- ,·elio aziendale. Naturalmente si può essere in disaccordo Jiticlie ·e culturali di sinistra, comp1:ese le çirganizzazioni con l'operato della CISL e della U_IL circa i pl'Oblemi di sindacali della classe lavoratrice (interessate Soprattutto fondo del taglio dei tempi e del supe1·sfruttamento, ·ma la all'istruzione profes~ionale), nonché cospicui· sh-ati di ca~- i-ealtà è che l'accordo dell'anno passato recò un· sensibile toliei oi-ientati a. sinistra e rnsi diffidenti dalle avven- vantaggio economico ai lavoratori e di fronte a questo tnre integralistiche di separazione confessionale. dat~ di fato la CGIL si è anampicata ~nutil.mente su~li N ,- 1 ... " ' - specchi di una Critica astratta che ha facilitato l'm~ione ON ]1AlQNO esse!·e inte1·essate in senso positivo npn · l solo la Chi~sa in q1ianto tale, rna anche le grandi for-4e ~ .O:patem~listica del professor Vallet-t.~. econo1.niche, monopoliStiche ·o meno, e le COl'l'enti ' ,pd.li- I.I IV congresso confedei-a-le, nella moi,ione organizza. tiche e culturali che ne subiscono direttamente l'influenza. .ti va,~ ha. preso posi1;ione su questo problema affem1ando Al imnto che, mentre la Chiesa costituisce qna •miryaccia che f)>er il consolidamento della commissione interna, si incombente soprattutto sull'ihsegnamento medio ~. mi~ Mnde, opporhino cbe la volontà della maggioranza della nacda che non si supera O si allontana con attacChi fron- -'Commissione interna sia rispettata· da tutti i suoi -rnem– tali pii', 0 meno isterièi __ le_ forze ecunomiche stanno ·bri, fermo restando .il diritto della minOl'an;,,a di dibattere a rii piamente le· prop1·ie posizioni in seno àlla commissione este_nderido. rApida.A.1e_nte• _la ..loro influenza. sulle·, n.J];ÌY~r- interna e· di far-.lè conoscè,:e 'ai rs.vòratcwi•», ·La li'fOM,, sità.,_, 8 p_ec;~ pèr_, alcu~e. facoltà, oppure· si avviano a4Qi-: .. irivece; nonostante le dehisiOni elettorali del '05,' ·ha agit"ò'' i·ittura a surl'Ogare. l'insegnamento universitario ..medi~_nte • istituti-di. tipo particola.re .- Tali istituti,. dato"chC pa·rtorio in ri1odò eSattamente· contra.l'io,~ eseh:itan<lo un;opposfaione da,1t1fl 101'ientamento .politico e:hiaramenté stabil'ito; ,·poS- che yonem.mo · definire- incostiti:rnionale.·· ~ sono ,:.gjova.rsi .anche dej metOdi·· didattici"· più •apèi-ti' e R.ilev-ato.quest9 .errore, va a-nche notato che se l'erroi;e modei:ni-,;..:assol-vendo "lo stesso, ·e- f4?rse-''meglio, la. fun. non ci fo~Se statO le cose- non, ~arebbero andate molto <li- zion_e.ç\lltu,rale,.._e. sociale loro assegnata. versamente: però, non· si ~a.t·ebbe perso del tempo a 1'8• : Assellti, quando non p,·eoccupate da .. meschini inte- ~ gionai·e sul « sesso degli angeli », mentre la poten½a del i·es.~i coi·porativi, paiono anc~e le forze delle professioni, · monopolio minaccia di a§servirè ·brutalmente le classi 1 ,e, 8 ponsàbTli ·tra. l'altì-o del· t'entativo ·di·« attuare la costi- popolar~. l..e cose, Si diceva·, "sa,·ebbei•o ~-ndate, ,Su per .gìl1; fiuzifuie ';t •n1èdfa'nt.e il puro ·e semplice ristabilimento del- 11.\10 stesso modo, perché bisogJl.a anche convincersi che· gli l'esarne di Stato -distaccato da.Ha laurea che esisteva. rièl- opéJ'ai della FlAT sono, uria specie cU ·« aristocrazia Ope~ )'ordinamento .fascista. Come eseilipio di tali orièntamellti raia» che llon vuol metfere in per,icolo ·i proJ)ri privilègi, puù ..valere il dottor Roresti, presidente degli OrQini veteri- che vuol mantenere il ·-vantaggioso salario, ..indip~ndente- nm·i italiani. Co~tui," irritato- perché l'incaricata per le .. fa.. mente d-al. fatto che sia.. o meno frutto. di p!l:ternalismo. coltà di un. organismo studentesco ave,•a cr'iticato ·Je..pro- Basta.- leggere gli annunci funebi-i nella Siarnpa per ac- poste emer~e dal 1 :ecente convegno degli. ordini vetei•j- eorgersi che quesfa ujstocraZia aui gener-is esiste:· spesso na.,·i, lo ha definito sprezzantemente « un certo Alberto vi si trova scrittO: «: il tal dei tali - anziano della }i'JAT · Ciorli di Milano», i'i'velà'ndo il pro{o"ndo <lisagio che - è deceduto ecc. ecc.",. J'n quell'« trnziano ·a~lla FIAT'» Coglie Je gerarchie professionistiche' italiane ·d( fronte c'è urla distinzione nobiliare. E l'AnZiano quando '\•a, in tdle·-iniziative e alle eril,iche di ordine politrico che pos- pe·nsione·, lascia il suo' posto al figlio:· u~ posto ·sicul'O - sono disturbare la paeihca .amministrazione dei Jorò in- purché. si serva fede-Jrl'lente - .e una retribrn•.ione -quasi ternssi acquisiti. doppia cli quella dei làvorato_ri di un'altra azienda.. Si parla frequentemente, da qualche tempo a questa Queste cose contano p.iù ~ella CISL, <lella UH,, della pa1-te, della nece.ss -ità di. creare un < ·Fronte della Scuola :t. Ne parla Ilo e .scriv~no i comunisti e ne . ha pai-lato re- centemente anche il leader goliardico l'annella. · - La parola ·non e la più adatta allo scoPò, in quanto po– frebbe sottintendere una vasta unità di forze politièhe, di .: sinistra democratica» mol~o genericamente ·intesa, che hovano nel problema scola'stico nn motivo di ce– mento per la loro unione e una indicazione da seguire B,nche in. altri aspetti della politica. Da parte di qual~ cuno, poi, . si pphebb~ addiritt11ra adombrare la neces– ~it.'i. cli un·a. guida _illuminata di minoranze «liberali», più la1·gan~ente pi'esenti nella scuola che nel paese, quasi che la scuola in quanto tale fosse una entità pci– Jitica che p1·omuo,·e un « Fl'Onte ». · E pi·eferibile invece parlare di la:rga e liberei conver– genza di forze sul problema scolastico, convei·genza che deve intendei·si il più possibile svincolata, non certo dal– l'orientamento ideale e dagli interessi rappresentati, quan-· f.o dai rapporti interconenti ad altl"O titolo nel paese. Una conve1·gen1;a di fondo sul problema scolastic9 in ge– nel'ale, pur essendo in ce1-to senso pregiudiziale, deve consentire altresì la ni"assima eJi.i.sti.-itù cil'ca le conve1·– gen;,;e pa1·ticolal'Ì sui singoli punti di attacco a!Porclina– mento scoHustico. Solo in tal modo pare pos.-sibile catalizzare !e pil1 nu- rnerose e disparate for,1.e politiche; sociali e culturali sui (>rnblemi scolastici e non corrern il r'ischio di contrap– porre fronti massicci «laici» O < p1·ogres~i\'i » ad altt-et– tanto rnassicci fronti clerico-conse1,vatori - potenziai. mente sempre incombenti e non ancora completamente in atto ,- che sarebbe veramente impl"obo _scindere o diffe1·enziare .una volta scatenati. Non tanto fronte quindi, quanto continuo contatto elastico tra. le forze conver– genti interessa.te, che ponga. su di -un piano quanto pos– sibile ellittico e realistico, e non ast.rattaruente geome– trico e· rigoroso, i motivi di diverso ordine che si inter– secano variamente ·tra di loro. Per esertlpio, il concetto di «socialità», in sé fumoso, ma comunicativo con certi strati cattolici, non cle,·e venire 1·igidamente precluso da quello di «laicità», se pme, ovviamente, non deve av- ,·eni1·e neanche jl contra,·io. .. Restano poi da individuare le forze interne alla scuola, in atto o latenti o addirit_tura v'i-rtuali, intel'essate o inte– ressabili al rinnovamento. Soprattutto dal lol"O rileva– mento dovrà de,·i\,are la scelta dei punti di attacco prin– cipali e secondari, capnci dì far circolare una linfa nuova all'interno del cor·po nrnmmificato della scuola italiana. GIULIO CHIARUGI CG IL, della. politica e della den10cnizì,-1. L'ambita posi– zione di specinfizu1to, nella mnggiol'e fabbrica autun10- hilislica d' l.t<1lia, non si può rnettei·e in gioco. A questo c1ggi1mgasi che se quest'anno non .,i sono- avute farnie bn1tnli di intimidazione come nel 1!)55, ciò dipende cL-il fntto che non ce n'era g,·an che bisogno: il tidimensiona– rnento politico, eia parte della direzione, era av,·enuto nella scorsa primaye1·a ,~, successivamente, non si" è tr<1t– tato che cli appo1ta1Yi dei «ritocchi». Ne sa qualcosa Il «Lingotto», dove sono stati licen,-;iati, in ottobre, « p~r esigenze della p,·oduzione », 350 oper·ai, e dove sono stati colpiti da clichiarnta l'llppr-esaglia, per- essersi opposti ai !icenziflrnenti, 13 attivisti della FIOl\l, fra i quali un membi-o del la commissione interna. Che di licenzia re non vi fosse nece,:sitù è cornpl'ovato dalla cii-costanza che la– FJAT, poche settimane dopo la sua. seconda azione ridi– mensionatrice, ha compiuto .n11ove assunzioni presso altri settot·i, nell'ordine di alcune _migliaia cli lavoratoi·i. E an– coi·a, pet· avei-e una visione d'insieme della sjtuazione nel nrnggior complesso automobilistico italiano, bisogna clirn che la CC IL, in molte sezfoni, non ha potuto prn .:.;entare le proprie li,;te per mancanza cli candidati disposti a dar « spiacevolmente nell'oc·chio-», col riSchio, nella: migliore delle ipotesi, del trasferimento. Cosicché, da un attento esame dei dati elettorali, risulta che i voti che la ·cG.IL ha pe1·so 1 r·ispetto allo sc·o,·so anno (cii-ca 3000), sono la con– seguenza della mancata preseiitazionè delle sue liSte· in parecchi repai-ti. La situnzione ~ dal J 955 non è mutato., se non entro limiti assai modeSti, nelle sezioni dove la FJOM ha potuto essel'e 1Jrese·nte, eccezion fatta. ·s.'intende per· la «Lingotto», ridimensionata.' appunto perché il 55% della sua commirssione-intema a·ppaÌ·teneva ancora al sindacato di sinistra. · Vale la pena. di ,·edel:e comparnt_ivamente i risultati della « Lingotto>: 1955 1956 CGJL 2.GG9 J.6 ll CISL l.ll9 1.427 ,,_ UlL J.J 28 l.250 L'on. Santi, i;i una dichiarazìo11'; rilasciata alla .~tampa, ha nwsso in evidenz:a « che la màggior flessione si è ,:~ •. gi1-;tr::ita alla " Lingotto", c.Io~'e, qualche mese fa., sonÒ avvenuti ·1icen,1,iarnenti di. ntimero~i ope1·ai, e che la PlOM è stnta. 1llessa nellà impùssibilità' di presentare ·prop~·i candÌdati iri alcune ·sezioni dÙ~'e 'lo scorso annO a·veva raccolto olhe nn migliaio di \;ot-i'~.,. ' · .l.n ,•eaH-à- la. perditi cOmplessiya. · della C'Gll, ·c1,Jyut& a· ca·use nOn determfriabili s'aSgii·a_·sui mjlle Suffragi. , E(I ecco ·i risultati gel'lerali: · _, · ' · voti CGTL voti CISL seggi .. voti .u11,·· seggi J5.8G4 44 Ii.433 57 V.2-25 lmpieg. 6.360 37 3:05G 15 ~l.'otale, IG.242 94 12.281' 39 ; 2-3,G. I.a. CGl L ha. perso, rispetto &.I1955-, 10 seggi; la -CISL.; ne ha guadagnati· 17 e !11 UIL 3, fra gli impiegati. Questa. è duiique la situazione! Se si -tien conto·· del diso1·ienta-<. mento che il recent.e congresso moscovita ha. pro,,ocato nelle. sinist.i·e, disorientamento che ha coinciso Con .-le ele~ ?,ioni alla l<'JAT, le flessioni della FIOM sono state-m.inori di quello che ci $i poteva aspetfare, Am·,i, .non si può llon sottolineare - e ognuno tragga le conseg\lenze che Cl'ede - che alla p1·ima prova elettorale (le elezioni alla FIA 1 r, si possono paragonal'e, come concorso <li votanti, a {luelle di una media città), dopo. la « bomba J(ruscev », le' si,1i– stre ha.nno retto abbastanza bene. TnfaUi, non si rileva dall'analisi obiettiva dei dati un sintomo preciso che. in– dichi che la « brusca sterzata» di Mosca abbia inciso so– stanzialmente snll'or-ientamento dei lavoratori, anche ·se 1•, è .indubbio che una certa inf111enza ( nell'ordine di 500-GOO suffragi) l'ha an1tR. Questo è •confermato dalla constata-. zione che la UlL, la quale avrebbe dovuto politicarneflte trarne vantaggio per la sua coloritura. -socialdemocratica. non ha migliorato le sue posizioni, fra gli operai, nem– meno di un seggio. D'altra pa,·te, pili si studia 18. situa- ·· zione intema della FIA'l' e pii:1se ne SCO!WOno le sconcer– tanti contrndizioni. Basti pensa re che nel- 1 U54, nel rnono– polio toi-inese, un sindacato apertamente e .dichiaratamente padronale come quello di Anighi e. Cottul'a- - confluito poi nella CISL - ha ottenuto lJ .000 voti. La cosa - in così vaste propor·zioni ~ non e1·a mai accadnta ! Non solo, ma per capire le conhadi,,ioni della situazione FJAT hi– sogn.erebbe legge,·e le clichia!'azioni rilasciate in prnpo– sito dal seg1·etario della CJSL di To.-ino, Donat Cattin, che ha rivolto chia1·e aCf'USe agli stessi operai della FTAT appartenenti alla st1a '01·gani,1,za,,ione. :Ma le contrndi,.ioni, forse, non si possono spiegare. che in un modo: la .FlAT è un monopolio.

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