Nuova Repubblica - anno IV - n. 4 - 22 gennaio 1956

nuova ·:\re11-· uhr~~ . , . - , PIERI ANNA · / • · . · · I V1a campana 4 - iSIENI Comitato direttivo: TRISTANO CODIGNOLA {dir_eÙbre .resp.), · Un numero l. 40. Estero l. 50. Un numero arretrat• PIERO CALEFFI, FERRUCCIO PARRI, PAOLO V'IJTORE'Ltf. Segr. di ' Abbonamenti: annuo per Italia e Francia L. 1500, sem redazione: GIUSEPPE FAVATI. Direz. e redaz.: Firenze, Piazza trjm, L. 450. Estero: l, 2000, 1100, 600, Sostenitore Libertà 15, te!. 50-998. Amm.: _Firenze, Piazza Indipendenza 29,) CIC post. 5/6261, cla Nuova Italia•, Firenze. Gli abbona t.?1. 483-207/8. Autoriz. Trib. Firenze del 30 dicel'Tlbre 1952. · corrOno dall'inizio del mese. Per pubblicità rivolgersi a11 Ammi• Printed in ltaly. St. Tip. de «la Nazione•, Firenze, Via· Ricasoli 8, nistrazione. Tariffa i' L. 15.000 per lnserzlon·1 di mm. 70 per colonna. 94 • ANNO IV • N; 4 SCELBA CONTROSEGNI N O~ SIAMO ingrati a Mario Scelba per il suo di– scorso di Co,no. Secondo noi, è molto bene, anzi necessario, che certe cùse siano dette, perché nd es1c>e 1;,irisponda. Bisognava dunque che Scelba spremesse dal suo cervello tutto l'anticomunismo discrimirrntorio, e· tutta l'opposizione interna della Dç contro il governo Se– gni, perché si incomincias-;~ a yèder~ chiaro nelle inten– zioni del partito di maggior~nza, lanciato, ormai, alla co– stituzione della sua piattaforma elettorale. Il discorso di Scelba, è chiaro, non· contiene certo nulla · che già nòn si sapesse. E' curioso soltanto che egli abbia deplorato l'inadempienza sociale ·e· riformistica del do1i1i– nio democl'istiano dal '48 al '53, dal' m·omento che, di q.uel dominio, egli era par; magna, e, co;ne ministro dell'fn– terno, disponeva, meglio di chiunqi.10 altro, degli ~le– menti per giudicare che cosa dov esse esse re dato, in !'edi- ESCE LA DOMENICA - ' -·••;;:r·• _,'\• ..-.. ..,.,..,.,m:ar1, non si restituiscono. Diritti riservati per tutti i Paesi. Il periodico viene inviato gratuitamente in saggio a chiunque ne faccia richiesta. Spediz. in abbonam. postale Gr. lt♦ 22 GENNAIO 1956 • L. 40 - stribuzione di un reddito in inc "reme:h.to ,. prima che l'im– mobilismo governati,·o operasse a vantaggio e a conso– lida.mento delle sinistre. Tuttavia, era bene che il veleno contro Segni fosse versato: ah biamo cOsì appieso da Tam– broni e dallo stesso Segni, che essi non intendono « la– sciarsi fare:., che resisteranno, che continueranno, come hanno incominciato, in una politiCa che vorrebbe dare esecuzione a quel programma del San Carlo, tanto dele- . stato dall'on. Malagodi. (L'on. ·Scellia.. ho ric.~1111wlo li ~omo llt « politicr, for- (Dis. di Oi11<1 IJosd,i) le», (UJ 1ia11da 1"<1/fc11.~iot1 co11tru il oa1Ji11elto Seoni) Un fatto, tuttavia, continua a lasciarci perplessi. La replica a Sce1ba è venuta, come direttamente doveva at– tendersi, dagli uomini di governo. Noi ame_remmo però sentirla confermata. da quelli della segreteria democri– stiana. Giacché pare abbastanza chiaro, che il problema _sollevato da Scelba non è un elemento del tutto arbitr,a– rio nella presente dialettica politica. Che Scelba parlasse _per se stesso, per la riabilitazione del suo centrismo immo– bilistico, per la sua decisione di non morire, non c'è dub– bio. Ma la questione obiettiva, per. la democrazia cristiana, · resta : la condotta del. governo Segni, il fatfo che i suoi principali provvedimenti legislativi passino a.I parlamento solo col sostegno dell'opposizione, giovan~ ad una cam– pagna elettorale del suo partito, o la pregiudicano? E se la pregiudicano, come pensa· la DC di rimediarvi? Una analisi spregiudicata della situazione democri– st.iana non dovrebbe, ci ·sembra, nascondere che la condotta - di Segni, in complesso accettabile e in più punti lodevole per gl'interessi generali del paese,. non è fatte, da sola, per raccogliere nuovi voti democristiani n~ a destra né a sinistra, Non a: destra, perché la legge fiscale e quella degl'id.rocarburi, che la DC in qua_lcl!e modo si accredita be.nché portino i nomi di Tremelloni e di Cortese, sono fatte solo per eccitare l'odio de1la destra economica, e costituiscono una base allargata J)er la competizione fra i partiti' che la ra.ppresentano. Ma quei provvedimenti, ai qualj aggiungeremo Ja legge del~ga, non giovano neanche a raccogliere voti a sinistra, .se le· prossi"me elezioni sa– ranno sfruttate dal PSI, soprattutto, per sostenere che Ja. DC ha ~seguito il proprio, programma solo perché obbli– gatavi dall'opposizione di sinistra, e perché sostenutane parlamentarmento; tant'è vero che un buon nugolo di voti democristiani o si squ~gliano o si _oppongono quando si annunziano le più significative inizi~tive del governo. A questo punto, ci sembra, due vie,. due scelte si aprono alla democrazia cristiana. Una· è quella di preparare la fossa al governo Segni, sotto l'accusa, e la diagnosi, che esso non rappre&enti una maggioranza dì centro, ma una c0lfusione con le sinistre, improvvida per~ le elezioni am• ro_inistrative, e ancor più per la .pre'parazione delle politi– che. Ovviamente, questa operazione ·non è facile. Un go– verno che ha una maggioranza in parlamento, anche. se non è ,la. più desiderata da Fanfani, non si butta giù in un batter d'occhio. Ma la democrazia cristiana non è nuova ad una procedur"a anormale,· quella delle crisi ext'raparla~ mentari. In fondo, essa non ,ha mai ·conosciuto debacle8 a M;ontecitorio; i suoi governi sono stati liqt:tidati dalla sfi– ducia del partito, dalla guerra fredda .ai presidenti. Se– gni è assai più vulnerabile di altri, in una lotta condotta con questo metodo, in quanto, gran galantuomo, non è tipo da apprestare armi difensive furbesche o insidiose per fronteggiare un'aggressione. sorda e fredda. Si -tratta tuttavia di sapere .che _cosa sostituire ad un governo Se~ gni, pér ristabilire le distanze Jormaij,. oggi allentate ~ei ITINERARI 1\IANZONIANI _ u Quel ramo del lago di Como ... >1 riguardi del comunismo. Pella, ci dicono, è ormai rias– sorbito, ma bisogna domandarr:;i se questo basta; il prezzo autentico,. di questa o~razione, sarebbe il riassorbimento di Scelba. Ecco la ragione, per la 1 quale siamb ansiosi di una replica di Fanfani o di Rumor al discorso di Ccimo: una replica, vogliamo spernre, nella quale Fanfani ri– nunzi ai ·motti allusivi del suo linguaggio che forse· solo nn teologo può agevolmente apprezzare, ma che noi vorremmo chiara e tonda, ·in tuttè. lettere. ' L'alternativa alla liquidazione di:Segni, naturalmente, esiste; ma non è pili facile, dobbiamo ricònoscerlo, e forse non è aòcora valida per Je ainministrative, in quanto richiede, Per essere praticata, un certo tempo. Essa con– siste, ·ci sembra, non tanto nel pr0clamare settimanal– mente chiuse tutte le porte democristiane, o nel chiedere a Segni di verificare 1a propria maggioranza. 'Consiste nel prendere nettamente posizione conti:o· lo scelbismo, cosa non difficile se si crede al e terzo tempo :a, democristiano, e flel divulgarne largamente, fabian·aménte le motivazioni press0 l'elettoràto. Qtiesta linea di ·condotta i1T1plica-una volontà di educazione dell'eletto1·ato; sino à persuadère gli strati «d'ordine», che il vero disordine è )a rea.zione poli– ziéscB. (come ha. g'.ià inc0mincinto a sl,Jiegare il Vaticano : a pr-opositQ dei fatti di Venosa), e· che la ,;erll. coriserva– . zfone è nella stabilizzazione. della Reptibb1ioa. Quésto è - l'unico modo, per la DC, di ricu1,)etare 8 destra voti re– lati,1arriente stabili, e di tentare d8. questa parte _queffàl– largamento della base elettorale, che 8 sinistra sari\ tanto pili preclusa, quanto più il PSI, ferrnfl restàndo l'unità d'azione sul ·terreno sindacale e nella· Salvaguardia dei di– ritti politici dei comunisti, opererà in autonomia di liSte e di programma. Il peggio che potrebbe ·invece toccare alla DC 'sai-ebbe di non sceglier.e. C'è un modo evidentemente, .anche di non· scegliere: un governo in cui Peli a . sia riassunto ad · incarichi economici_ di pure ambizioni di pareggio, e in cui il piano Vanoni venisse a morire per ine·dia, nel cimi– tero delle parole esangui, prima di uscire dal suo _limbo. In questo caso non si riacquisterebbe nulla neanche a de• stra, perché un Pella reintegrato non basterebbe più a ras- . sicura.re la destra. italiana, ma basterebbe, arresta.ndo la - DC nel'--sµo progra,.l'nma economico-sociale, a disciogliere , quel senso di attesa ·.e quella ricostmzione di stima, che còstituiscono il patrimonio del congresso di Napoli. Queste· conSideraziohi, si dirà., J'iescono, in fondo, in gl0ria del governo Segni. In un pi.lnto, almeno, siamo d'ac• • cordo: Il governo Segni è il prittio sforzo antimmoòilistico della DC dal '51; costituisce già, pertanto, una pietra di . paragone. Pronunziarsi pro o contro di esso, potrà esseì·e, 1 per la DG, là più 'seria ed immediata presentazione elet– torale del pà.i'tito. UN PR0(1ETT0 DA RIPRENDERE I L SINDACO socia.li ~ta del 1Jiù piccolo comune della. vrovincia di Milano ,· il comuri e di S ordio con 390 abita.nti, si è fatto inizfotore di u.na delibera, /e& cui iuiportanz(i supera di'molto il picc9lo ambito di qi1el ,nu• n-icipio. I lettori di Nuova Repubblica ricorderanno forse che fin dal 1952 donne alla Camera il progetto Cala.man• drei' sulla « disciplina delle aOìssioni dei nianifesti elet– torali>, progetto che mirava ovviamente a consentire a tutti i aru.vpi politici, grandi e piccoli, finanziati e non finanzia,ti, di far sentire su un piano· di eguaglianza la loro voce al corpo elettora.le . Quel progetto, per resistenze anche di 'l}a.rte co munista, è 1·im.asto finora inerte; tempo fa seinbravla che i socialdemocratici intendessero presen• ta.rne altro .ar~alogo (senza 1·icordare, natw•àlmente, la pre– cedente ·iniziat·iva Oulamand1·ei che portavo. anche la firma . di' altr·i « sinilJtri > socialdenioèratici); poi, non se n'è sa.- puto più nulla. Oe1·to, sembra difficile che un p1'0getto di - que8to genere po8sa essere ripreso nel moniento in cui il parldmento si «:ccinae a varare una legge elettorale cl•e prevede la ghigliottina pe1· tutt·i i gruppi politici che non . Nportino cilmeno 500.000 voti e un quoziente intero (salvo sem1n·e - è bene non dimenticarlo - per quei gruppi po· litici che siano già rappresentati in parlamento: l'on. Vil. labruna salverà forse il carattere « rappresenta.tivo » del neo-partito rudicalet!); ma appunto pe.r questo, ci sem– bra utile rispolverarlo, persuasi come siam.o che la dem.o– crazfo, in un pa.ese come il nostro, sia fatta anziti1tto di modesti provvedim~nti di questo tipo. I cornuni'lti affermano che il periodo elettorale è l'unico nel quale essi si sentano in condizioni di parità con la democrazia' oristiana, :e non vorrebbero perdere questo privilegio; i democ-ristiani, forti di tutto l'apparOto sta~ tale e var·rocchiale, hanno ogni interesse a schiaccim·e sotto il ·peso della loro potenza economica i < disturbato,;. >; alle destre rion sono mai mancate, da Cascais o anche I da più vicino, le monete occor·renti. Non crediamo che i so~ cialisti nuotino nell'oro; e comunque starebbe proprio a . loro di farsi banditori in parlamento di una legge che - porterebbe un principio essenziale di moralità e di giu 4 ► stizia nelfo competizione elettoral e. Intanto, aiamo li.et- i della iniziativa presciJ nell 'ambi.to comunale, dal siti daco ~segue a. pag. 2, l" col.)~

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