Nuova Repubblica - anno IV - n. 1 - 1 gennaio 1956

:repuhhlic11 Comitato direttivo: TRISTANO CODIGNOLA { direttore resp. ), PIERO CALEFF1, FERRUCCIO PARRI, PAOLO VlTTOREll1. Segr. di redazione: GIUSEPPE FAVATI. Oirez·. e redaz.: Firenze, Piazza libertà 15, tel. 50-998. Af'nm.: Firenze, Piazza Indipendenza 29, t.:?1. 483-207,8. Autoriz. Trib. Firenze del 30 dicembre 1952. Printed in ltaly. St. Tip. de cla Nazione», Firenze, Via Ricasoli 8. 91 • ANNO IV • N. 1 LADRI DI VOTI di OLIVIERO ZUCCARINI D O\._R.\" !1e-,•:.:to inizi_f~l':.:i t1lla _f'unwn-1 dvi cl1·putati la d11•c11--.-.1111u• p<'1· I ,1pprovttz1011e clt•lla nt10\·a legge elt'tlori:il,: pC'l' la qunle- il progetto g-",·c·r·rrnliv(1venne JHl"'"''"'llb.1lo giì, ·da qualche rue.sl" '. Ei·fl lo~ir·o 11.--p('ttfu·.-.i che i prntiti, e J)fll'!icob11·111cr1lc il p,-ntito co111u11istfl.che nelle pass~,te ele;,;ioni ~i Na110 t1111to d"eisanie1i!u bnttuti 1wr· la pi-oporzionalr- e nei cornizi e sulla .i.;tn111p11 11" · H\'evano t'Htto ~i~t0maticn <' cnl·.::,1·0<;:;(,-;:,,ti111a il111.-1trnzione, av1·el)bero collo l'occc.1.<-ione della pl'e.-.:cnb,. zi0110 dC'I 11uovo progeUo pe,. ripre·ndern clccisan1Pnlo la bath1gli1-1. Htn1ni.-1.-;imo ca-..o; uon ne han fi-dto qwi~i pa. J"(l!i-1. ~e11z/-\c::>1nu11que1nostl'a1·t->Rlcu11 vero impegno. ]I di. :scµnu cli legg..- \'f'llllO, sì, l'atto o_!'.!'getto di 'e!Same allH com• n1i.--.-:ionepadurnentnre dPgli Iuterni che l"hH c1pp1·0,·11toin hloC'co e 1-if'nZH 111odifiche. J\on vi ha ll'on1to, perù, quella sNi11 e cleci-;a opposizion1,,• r-hP, secando me. 81:u-ebbe f.:l..1!i:1 11(#(.'(•""'H"iu l,. che ern da tt5pPllar·.-:i. \'c1111ero. è vero, J)l'e• s1·11lati e ,.;os-lenuti alcuni cmendarnf'nti - e. il me1·ilo ne ,·11 f'.:,clusi,·a1llente ai rappresentnnti elci grnppo pi11·lamcn. b,re socia!i!;-;ta - che fu1·0110senz'altro rcs_pi11ti: il progeHo s:u·ù. co,;;ì presentalo alla (\uneta nel te,.;to intcgrnle del govNno. Vi saranno tuttf1via due rela:t.ioni di rni11ornnza - w1a del deputato soci_ali,;ta Lucio LuzzHlto, rali r·a di 1111 deputnto rnissino. Però le modificazioni che vi ven– gono proposte non rni scmhr-ano bdi da r·idun·e nella so– s!Hnza la gnwità della legge. Orn Bi deve dire che questo disegno cli legge è assai m/•ll'.J p1·01Jor·zionalista della legge del .1948 che si intende ahrog,ue e sostilui1·e. E' anzi più offensivo dei diritti dellù rninoran;,,e e clc!IA. giustizia rappresentativa cli quanto qttelll'I. 11011 :-sia. 'E non si capisce come i 1·appresentanti dei piccoli pat·Liti laici, che avevano· posto come concli:t.ione della loro podecipazi•;:me e del lol'O appogf;io al nuo\'o go• verno la IC'gge p1·oporziorn•le, abbiano potuto accettarlo. Quali sono i maggiori diretti della legge che ve1T1\pr·o. po:-;la alla Camera! li prin10 e pili grave i, q11esto: con1e la legge del .l!HS, di cui è la rip,-oduzionc peggio,·ata, l'attuale disegno favo. J"i,;ceile gr·ossc fotmazioni polit.iche a danno delle minori. ("è una modifica che può sernbrare diminuisca alqul-lnto il 101·0 vantaggio, poiché r-:tabilisce che il quoziente per il ripiuto dei seggi nelle singole cfrcoscrizioni verd't determi. n~1lo dividenchJ il totale dei voti validi pe1• .il numero dei se~gi u cit1scuna circosc1·ìzione assegnato aumentnto di clue .i11vece che cli t.1·e unitù. Ma si tratta di un beneficio jllu,;;01·io, pc-r·chJ, 88 pu1·e potrl\ sel'vi1·e a diminuire l'urn. montare dei resti in .sede ,rnzionale, renderà pili difficile ai piccoli raggiungei-e il quoziente in sede circotscrii,ionnle. Q111into poi al guozie11te rn:1'1.i·anale,sarnnno sempre, corne p1·in1a 1 le gl'Osse fonnazioni a far,;i la parte ciel leone e a sparti ..~i i bf"nciici. Avve1TÙ- come nelle elezioni del HHS e del l!J53 chP, mentre il partito pili gro~so otteni\ un de~ putulo con 111111 media di 40-50 mila vOti, i pal'titi pili pic– coli (pot.-ehhern essere il partito J"epubblicirno P- il partito raclical-lihel'ale) ne oti:enanno, sì e 110, uno ogni 75 111ih1. \ ..è, poi, in questo progett·a di legge un·nllm rnodifica df.. ,-1ti11ata"' .-egnlal'e altr·e migliaia di voti - che poti·eb• b"1·0 essi;ire anche varie. centinaia dì migliaia - ai grosSi par-i iti: il minimo di 500 mila voti stabilito perché una. fo.;t/.l pos~m concol'rern alla ripartizione dei posti j11 sede mti.ionale. E. questa nna vera offesa 1 oll're ohe alla pr•,1. por:-.ionale, al cli.-itto che ogni cittadino ha di essete e di ~e-ntirsi rnppresentato. Non è solamente un fur·to di voti! l\é nambie,.ebbem almeno irt linea. di principio lo cose, ab• hJ=1.s.,:;ando tale minima a .100 mila corne ha pl'oposto il so– c;aJista l,uzzatto .. Reste.-it sempre un fui-Lo di voti e una JWf"Clu:,,iione a piccole o nuo,·e formazioni., riecessarie, oltre {'he ad una l'cnle democrazia, a rompere in ltalin le u-ttuali inc,·01::ituzioni pt.d·tHiche, causa pr.incipale c1·irninobilismo e cii parassitismo palilico. :~on p~rliarno poi deJraHra disposizione con cui si sta– bilisce clte tale minimo di 500 mila voti non debba ric:liie• Un numero l. 40. Este10 l. 50. Un numero arretrato L. 50. Abbonamenti: annuo per Italia e Francia L. 1500, sem. L. 800, trim. L. 450. Estero: L. 2000, 1100, 600, Sostenitore L. 10 !:'100. CIC post. 5/ 6261, «la Nuova Italia», Firenze. Gli 111bbonamentide– corrono dall'inizio del mese. 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Ed è co~ì scandalosa che lo st('S!<O La l\lalfa ha sentito che avrebbe fati-O nna pe~– si111i1figura se in commjssione n-.:>navesse dichiarato di esi;ere contra1·io a fafo ... prefe1·enM. TuUn,·ia il pa1·tito de– rnoc1·istia110 vi ha insistito e \11 cli~r)Osizione. è J·ima;-;t.a nel testo che venà prescr\tato alla discnssi.one delln Camera. \'i sono altrn disposizioni jn q11P.c;;to p1'.:igetto governa– tivo evidentemente <studiate> e che si pcn~a di pote,· ,,pplica,·e, sCrnpre a beneficio del p,utito governativo il qunle 1 nvendo in rnat10 il potere, potn\ ·evenbialmente ser• vir~ene a momento opp.:il·lur,o. Tr11cchi eleU01·11li. è stato detto. Qualche cosa di simile, Certamente. Uno potrebbe o~sere l'ilppresentato dalri1rt. 5, dov(' è detto: < 1 partiti, che notoriamente fanno uso di un dete1·mi11ato simbolo, sQn·.:ilenuti a. pre!<entare le loro liste con un contl'asseg110 che tiproclucH htle simbolo>. La p1·Poccupazione che ba eiettato tale di.c;;posizione è chiara: si vuole evitare una C!)ulizione elettorale che costringerebbe uno o piìi partiti a rinunciare momentaneamente al lor'<J rsirnbolo per liii altro. i\"on si vede, pei-ò, come pot1·ebbe esigersene l 1 appli- , cnzione. Comunque può orfl·il'O p1·etesti ad int.en, enti del ·ministero delrlnte1·no ù, periodo cli prnparazione eletto. raie e fotse anche dopo. Alti-i tranelli passono -indicarsi nello disposizioni che modificano e prolungano rorario di apNturn e cli chiusura. dei seggi, sulla arnmis~ione dei r·i. coverati e malati a votare in soprannume1·0 1 sulla conte– stazione e snffannullamenh1 dei voti. i;ml\a facoltà tolta. ai seggi elettOrali di decidere j11 me;·ito passandola. agli uffici centrn\i. Sono sPmplici particolari 1 che hanno però la lorO importanza. e che cont1·ibuiscono a stabilire più chia– nunente quali siano lo spi1·ito e la portala della legge. Ebbene 1 c.::irne può giustifica1·si lo scarso inter0sse della. sLarnpa in gene:ntle e dei prHLiLi, ~pecialmente di quelli che rsi 80110 hHttuli 11el )!153 pN In 1Huporzio11ttle e 116 )1;111110sostt>rnllu rApplic1w.ion(• intcgrnle, illu!<lrnnclooe tutte le ragioni? E' co,;ì clunque che q11e8ti 111ii111i prepa– nrno ropi11io110 puhblici1 e si 11ccingono alla b11lli-1glitt cl1e dovranm> pu,.e cornbatl<'r11 alla C'amera? O vorr/.1.11110 fa. sciare solo al pAl'lttmento il compito di discuterne e ri~or– v111•f> a lit dr-11tro il loro inter·\·ento polm11ico! E per otl'er nf'J'f' che cMic1? .Ptir·ziali ernc-uc!Htnenti, fol'Stj fJoco p.-ol.m. hili, che~ 11·on modificherehl.wro però b\ sost11n;,;a delle eoso? Giacché o ":Sulhtbase cli 500 mila o 1rnche solo cli .100 mii,:, la legge - che donebbe risponder·e. secondo gli irnpegni, a.I principio proporzionale - t·e~tNebbe sernpro tul fu1'lo cli. voti, di cui la mis111·a, più alta o pili bassa, sarù po:,. sibile stabilire solo d·opo, ad elezioni avvénut-e. Non vonernrno perciò che una legge simile passas!ie. senza 1111 ~el'io dibattito e una vi,·ace e tenace opposizione che ne dete1·mi11As,;;e intanto una sostanziale rnodirica. Non vonennno cioè che i partiti maggiori, di si11istr:t 1 p·oiché si tratta. ciel loro 1>art.i.culare, anivassero, più o meno copertamente o decentemente, al compl'Omesso. i11- clipendentemente dalle loro aHermazioni ideali e dalle loro in1postazioni programmatiche di giu'Stizia disll'ibutiva e di democrazia. E allora bisogna che i partiti democratici di sinistra prendano subito una posizione decisa sulla sta1npa. e 11ei comizi (~e ne fanno tanti per tante inutili cose!) ., non attendano passivamente il giorno in cui si clovrì~ di. scute,-ne alla Camern. li pa,,.tito socialist» 1 _in pal'licolar modo, se vuol meglio chiaril'e e rendere evidente la- r:iua volont.à cli opernre concretamente sul terreno della de. rnocrazia, ha que~to compito, anzi questo dovere. Bisogna, insomma. evitarn j\ compl'Omess.o, elirninarn le più grosse ed evidenti stortm·e di questo progett·a go. vemativo ed evitare che, con la sua app1'.Jvaz.ione qua~i inlegrale, si ,·echi una nuova e maggiore offe,.;a al prin– oipio della r·appresentanza proporzionale. Bi~ogna .ritor• naro ci•.Jè,alla legge del J94G che fece la Repubblica e lHe• pa1·ò la Costituzione dello Stato. Rilol'llare alla. proporzionale è ritornare alla democra-i;ia..

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