Nuova Repubblica - anno III - n. 31 - 9 ottobre 1955

nuova r omitato dirett.: TRISTANO CODIGNOLA (dirett. resp.), PIERO ALEFFI,PAOLO VITTORELLI. Segret. di red.: GIUSEPPE FAVATI. irezione e redaz.: Firenze, Piazza della Libertà 15, tel. 50-998. mministraz.: Firenze, Piazza Indipendenza 29, tel. 483-207/8. utorizz. del Tribunale di Firenze, n. 678 del 30 dicembre 1952. rinted in ltalv. St. Tlo. de cla Nazione». Firenze, Via Ricasoli 8: 9 • ANNO IIl • N. 51 PRESUNZIONE ED EQUIVOCO di GIACOMO NOVENTA UNQUE: l'esigenza di un profondo rinno"amento della politica italiana è ciò su cui tutti siamo d'ac– ' · cordo. Siamo anche d'acco1:do sulla necessità ~he il SI si rnnda sempre più e sempre meglio conto di tale ~cessità, e possa, qtùndi collaborare con noi, o permetterci i collaborare cÒn lui, a questa urgente opera di rinno– amento .. · Ma è proprio sulle concliziqni pregiudiziali· e sul modo ella nostra còllaborazione col PSI che incominciano i issensi. Alcuni d~ noi pensano che si possa, e si debba, col– borare -subito, e direttamente, col PSI; che in una no– ra intesa, immediata, diretta e permanente col PSI, non i siano gravi pericoli, né per il PSI, né per noi. Io penso, e molti amici e compagni di UP pensano n me, esattamente il contrario. Le condizioni pregiudiziali di una intesa permanente àlleanza col PSI, non sono ancora realizzate, né per quel be -ci 1·iguarda, né per quel che riguarda il PSI. ' Per quel che ci riguarda: noi non abbiano ancora l'el– ttiva rappresentanze, di tutte le forze o della maggior arte delle forze che vogliamo rappresentare. Per qnel che riguarda. il PSI: l'esigenza di_ un pro– ndo rinnovamento delle, politica italiana, delle idee del ostume dei metodi politici italiani, è sentita da alcuni di– gent·i del PSI: non d" tutt-i. Sopratutto non è sentita alla maggioranza del part·ito, ed è spesso "ddfrittura con• raddetta d"i suoi or{!ani responsabili. In queste condizioni, l'offerta di una alleanza, o sia ure soltanto di una intesa permanente, sarebbe d" parte ,;,stra il risul.tato di una presunzione, da parte del PSI risultatò cli un eqnivoco. E con queste pericolosissime conseguenz_e: er il PSI: di indebolire lo s/01·zo di quel partito verso autonomismo, dandolo per gicì attuato; per noi: di indebolire il nostro sforzo verso l'effettiva app,·esentanza delle fo,-ze che vogliamo rapp,-esentare, dan– ola per gicì raggiunta. Ciò non signilica che un ce,-to tipo di collaborazione ra il PSI e UP non sia immediatamente possibile: Nenni irebbe che è nelle cose: ed è infatti nelle cose: ma si ratta cli nna collaborazione indiretta, e che consiste, per gnnna delle due parti, nel bada,·e soprattutto ai fatti ropri. Badiamo dunque,· noi di UP, ai fatti nostri: o, se si uole una frase più solenne, adempiamo prima di tutto il ostro dovere verso noi stessi. Prima di allearci col PSI, e a rendere possibile, per uanto sta in noi, l'alleanza col PSI, un'opera difficilissima i attende. Dobbiamo essere sempre piiì quel che vogliama sse,·e. I rappresentanti dei lavoratori di tutti i ceti sociali. 1·appresentanti cioè di quei lavoratori che non sentono la o.ro appartenenza a un determinato ceto sociale come il . otivo di una distinzione politica. I rappresentan,ti di oloro che sentono la solidarieti1 dei propri ideali e dei ropri interessi èontro tu'tti i ·para;siti della società, a : i.ualunque. ceto sociale questi appartengano, e in qualun-' ue modo attuino il loro para~sitismo, o aiutino il paras• itismo altrui, i rappresentanti cioè ,di coloro che lottano nche contro il parassitismo politico, fenomeno assai più omplesso del parassitismo economico, e di cui possono endersi e si rendono cli fatto molto spesso responsabili lavoratori per a.ntonomasia, quando disprezzano il lavoro Un numero l. 40. Estero l. 50. Un numero arretrato l. ~ Abbonamenti: annuo per Italia e Francia L. 1500, sem. l. 801 trim. L. 450. Estero, l. 2000, 1100, 600, Sostenitore L. 10.00( CIC post. 5/6261, «la Nuova Italia>, Firenze. Gli abbonamenti de corrono dall'inizio del mese. Per pubblicità rivolgersi all'Ammi• nistrazione. Tariffa! l. 15.000 per inserzioni di mm. io per colonna. ESCE LA DOMENICA FINANZE (llaly',., 11ews pllolos) L'ispirazione viene dall'alto altrui, e si alleano ai parassiti dell'eco·nom!a, contro i co• sidetti piccoli borgh~si, 'o i cosidetti intellettuali, o i co– sidetti cafoni del Sud. Ma pe1· diventare i rappresentanti dei lavoratori di ogni ceto, per appellarsi a 101•() in ogni occasione impor– tante e per essere sicuri che es.si ci 1·ispondano, bisognerà usare il nuovo linguaggio, che alcuni di noi hanno inco– minciato ad usare, e che non è certo quellò del PSI e del PCI. Questi partiti-, infatti, al di là di ogni diplomatico, o idilliaco, o sia pure sinceramente preoccupato, invito a tutti i cittadini, continuano a parlare,· e con gli antichi ac– centi, di una particolare dignità e di particolarissimi di- 1·itti dei lavorato,·i per antonomasia i\1 confronto agli altri, Bisognerà usare tutti il nuo·vo lingnaggio di quei no• st,·i compagni, e non sottovalutarne mai l'importanza e il significato. In esso si esprime più chiaramt·nte la profon– dissima cliversità delle idee, che ci separano nvn solo dal PCI ma dal PSI, e alle quali noi ispiriamo i nostri giudizi e le nostre azioni. Il nostro giudizio, per esempio, sulle responsabilità dei partiti minori, che, per quanto severo, non potrà mai coin– cidere col giudizio che ne dà il PSI, dimenticand·o le re– sponsabilità proprie; e non potrà mai coincidere con un giudizio di assoluta condanna che suoni come t1n ,·innega– mento deUa ·nostra stessa opera in quei pa1·t.iti, o fuori di quei partiti, e dei motivi da cui ha avuto origine Unitcì Popola,·e. Concludendo: noi non dobbiamo soltanto essere indi-. pendenti, ma sembrarlo. Dobbiamo convincere l'opinione pubblica, ·sia quella .più avversa, e non importerà affatb che si finga inconvincibile, sia quella pi/1 favorevole, della. nostra assoluta indipendenza attuale non solo dai comuni– sti, ma dal partito socialista italiano. Dobbiamo dimostrare sempre più chiaramente a tutti cl,e noi siamo gli alleati p-vssibili di quel Partito: non i suoi alleati attuali: gli alleati di quel Partito quale è pos– sibile, e quale ~olti di noi sperano che quel Partito di\'.en-. ti, non ·quale esso· è, e quale Farri e Piccardi, ed altri amici, credono che debba iatalmenté continur-re ad essere, _ ,1e faccia 1'f:iN·~ s __ ,.. . --==~,::-s-- :=--::.s: - _ ..... w - • -:,•Ql11e, disegni al')I _...,lu1scono. Diritti riservati per _,..,., viene inviato gratuitamente in saggio a richiesta. Spediz. in abbonam. postale Gr. Il. 9 OTTOBRE 1955 - L. 40 CITTADINI 1·N UNIFORME A LLA COMMISSIONE mista della Camèra dei fasci o delle corporazioni e del Senato, 1·iunita nel 1038 per esaminare il progetto cli codice penale militai·e per il· tempo di pace promulgato nel 1041, fu Tringali Casa• . n9va, ~on .dimenticato ]?residente del tribunale speciale per la difesa dello Stato, che si opposè con vigore alla disposi– zione con la quale venivano sottoposti al giudizio dei tribu– nali ·militari, per determinati reati, anche i cittadini in con. gedo illimitato. Come risulta dai verbali della commissione, egli definì «illiberale> tale disposizione. E il senatore Mariano D'Amelio, primo presidente della Corte di- Cassa– zione, oppose che nello stato fascista tutti i cittadini, an– che se non vestivano la divisa., dovevano riteitel'si rnili• tari ... in atte;a' di hiotiilita,.iÒnè. Ov.viamente il codi~e mili– tare per il tempo di pace non ebbe mai applicàzione in regime fascista, già impegnato nella guei-ra i e si clove\'a attendere l'avvento del regime -democratico.e la promulga– zi_one della Costituzione repubblicana perchè esso aYesse la sua applicazione e la sua ingloriosa storia. · I costituenti si illusero quando rite~nero pacifico che l'art. 10a delll\ Costituzione («I tribunali militari in tem– po di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge. In tempo di pace hanno giurisdizione soltanto per i reati militari commessi da appartenenti alle forze armale») ab.rogasse auto1natica1nente ogni altra disposizione contra• ria, e comunque significasse che per « appartenenti alle fÒrzè armate> dovessero intendersi soltanto i cittadini in divisa e in servizio militare attivo. Ma come potevano pen– sare che sarebbe venuto un giorno in cui ministri antifa.– séisti e democratici, che spesso si richiamano alla Resisten– za e che ad essa devono la J.01·0investitura, sarebbero 1·i– cÒrsi alla legislazione fascista pii,· assurda e illiberale pe,• farsene instn,mentmn regni, facendosi battere, quanto a.– sensibilità liberale, da un Tringali Casanova? · A guanto ci nar.ra Gol'l'esio su L'Espresso, il pr-imo a Valersi della ric ordata disposizione del codice pe11.tle mi– litare sarebbe stato l'on. Pacciarcli quando •era •ministro della Difesa, al tempo delle « cartoline tosa>, per repri• mere l'iuiziativa del loro ,·invio organizzata dal partito CO· munista e ·dai partigiani della pace. E' da credel'6 che non fosse nelle sue intenzioni cli dare proprio Ini l'avvio alla validità di un codice fascista, implicitamente re,•ocato da un· dettato costituzionale, e di provocarne una applicazione così estesa e costante come quella alla qua1e abbiamo assistito dal caso Renzi-Aristarco in poi; ma quel che è certo, è che un uomo politiw della sua esperienza. e delle sue convinzioni doveva rendersi conto che un 1·egime de– mocratico, per giunta ancora agli inizi e nato col forcipe come il nostro, non può valersi, senza qualificarsi, degli stessi strumenti delle dittature per wmbattere i suoi av– versari. Comunque, quel che ne è seguito è noto. Ed òra, di fronte alla sollevazione della opinione pubblica e di tutta la stampa, anche di quella ggvernativa ed esclusa quella fascista, per la serie di anesti e di giudizi di Bologna, il governo si è mosso. Il presidente del consiglio ha inizial– mente dichiaratv con fermezza che la Costituzione non poteva soffrire di interpretazioni, ma doveva essere ap– plicata. I socialdemocratici e i liberali fecero consimili di– chiarazioni. Inaspettatamente il ministrn della Giustizia e quello çlella Difesa, che passano per democristiani .: di si– nistra >, si irnpnntarono su una interpretazione cavillosa e restrittiva del dettato costituzionale, secondo la quale si dovrebbero abbandonare al giudice ordinario i rei di vilipendio, ma conservare al giudizio dei tribunali mili– tari i cittadini anche non in servizio militare attivo che si 1·endano colpevoli cli reati cli spionaggio e di sabotaggi•,); e in tal senso il ministro della Giustizia ha steso un pro– <:etto di legge che andrà ora in discussione al parla.mento, d.•>poalcuni ritocchi e discriminazioni che renclonJ pèso el taèòn del buso. In una riunione del consiglio dei ministri, alla quale non parteciparono alcuni (parecchi) minish-i democristia– ni, socialdemocratici e liberali, non sappiamo se per effet– tivo impedimento o per prudente astensione da una im– pegnativa e forse decisiva presa di posizione, sembra che Segni, Gonella e qualche altro democristiano si siano di• chiarati per una chiara e retta applicazione della Costi– tuzione, Saragat, se siamo bene informati, avrebbe ;vigri-

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