Nuova Repubblica - anno III - n. 30 - 2 ottobre 1955

nuova 31. 8.56 PIER! ANNA Via Campana 4 Comitato dirett. ,. TRISTANO COD!GNOLA ( dirett. resp. ), PIERO CALEFFI,PAOLO VITTORELLI. Segret. di red.: GIUSEPPE °FAVATI.– Oirezione e redaz.:, Firenze, 'Piazza della ·ubertà 15, tel. 50,998. Aihministraz., Firenze, Piazza Indipendenza 29, te!. 483-207/8. Autoriu. del Tribunale di Firenze, n. 678 del 30 dicembre, 1952. Printed in ftalv. St: Tio. de cla Nazione•. Firenze, Via Ricasoli 8. 78 · ANNO IIJ • N. 50 U1i numero L. 40. Estero L. 50. Un numero arretrato L. 50. Abbonamenti: annuo per Italia e Francia l. 1500, ·sem. L 8ÒO, trim. L. 450. E"stero, L, 2000, 1100, 600, Sostenitore L.'10.000, CIC post. 5/62~1, cl:a Nuova Italia», Firenze. Gli abbonamenti de• corrono dall'inizio del mese. Per pubblicità rivolgersi all'Ammi• nistrazione. Tariffa: l. 15.000 per inserzionJdi mm: 70 p~r colonna. ESCE LA DOMENICA - L'UNICA VIA di FERRUCCIO PARRI F ANFANI.MOSTRA di intendere la<< distensi:me » sul piano inter,nazionale come una conente che passo passo ma irresistibilmente porterà al centro l'oppo– sizione socialista, Quando sarù addomesticata internazio– nalmente e darù garanzie alla Chiesa· ci si potri, intendere, ma solo allora. E' esatto che la distensione debba seguire questo svi. luppo lineare? Non è esatto, ptirtroppo. Le sue ragioni interne non hanno fo.rza sufficiente a snp~rare l'intoppo della riunificazione germanica: intoppo che signifìcherù 1111 difficoltoso armisti;oio di ince,·ta durata. Sia erroré di giudizio, sia giustificazione e pl·etesto cli una linea politica, questa attesa clii evidenza definitiva alla posi7,ione ufficiale di· quiete interlocutor-ia, oscillante intomo ad nn baricentro neutr~, nella quale è calettata la clen1ocrazia cristiana, decisa. a rimanervi a salvagnardia del consolidamento organizzati,·o e della preparazione clet• tornle, a salvaguardia per il momento elettorale clell'ap· poggio senza riserva della gerarchia episéopale. Qnesta imperntiva necessità eldtoralistfo" pone il limito ad nno sviluppo coerente dei' diversivi con i quali s( cerca di rispon. clere alla pressione ed alle l'ichieste del tempo: la sociali ti, ed in ·campo internazionale - come ben giudica l'acuto Aladino - il rilancio· em·òpeo, Le lotte i~terne _alla democrazia cristiana, le rirn– lità dei clans e. delle persone sono insieme contennte da questo fornùdabile richiamo, clentJ'O il quale è difficile si . svilnppino pressioni determinanti cli massa, ed al dj là del quale posso~o. p;roclursi soltanto scissioni marginali di gn;ppi e d'individui. Donde necessaria cautela di giudizio, anche nella previsione sulle sorti dell'attuale Ministero, che non è a clfrezione fanfaniana, ma è la traduzione in ter– mini governativi della posizione statica del partito·, e risponde alle stesse necessità fondamentali, che analoga– mente ne limitano la libertà di azione e la capacità cli auto– nO?na p.rogranunaziono. La stima, ed anzi" la simpatia, che ha così generaH · 1·iconoscimenti, per il capo ciel Governo, ed il generale orientamento concili.!tivo che sembra voler distinguere questo Ministem non possono alterare il giudizio politico d'insieme. A misura della interna debolezza dinamica della cletr\ocrazia cristiana (e dei suoi consorti); si veda la inca• pacità cli elaborare, sul piano del partitò e sul piano del governo, una politica da Piano Vanoni, sia pnr aclat. tata alle presenti clifficoltì, economiche, e la interpretazione solo verbale ed oratoria del rilancio europeo.· La presunzione del centro fanfaniano che forze poli– tiche socialiste, legate ad impegni classisti, possano ad un certo n1omento_ di 1naggiore 1naturazione intérnazionale venire a co1ninassarsi, a seguito cli transazioni personali, su forze democristiane legate alle scelte conservatrici cli fondo che il Vaticano ha fatto - purtroppo - nell'attuale momento mondiale, è inconsistente come la nebbia. Il par– tito socialista italiano non ha bisogno cli interpreti ausi– liad, è la considerazione oggettiva dei fatti che s'impone. Non bastasse, vi è il monito cletel'l'ente de11a carriera esem– plare dei saragattiani.. Allora, sono vani lo sforzo e _la manovra eh!) quel partito ha impostato per spostare l'asse e l'orientamento della politica italiana? Non sono vani, e meritano appoggio senza riserva sin che derivano da nna scelta propria e sono proiezione cli una coerente e determinata volontà politica e non di incerti e rnutevoli apprezzamenti. Non sono senza speranza perché· la storia corre Yeloce, Corre anche in Italia, anche se con più faticoso ritardo. Ma anche da noi il confronto e lo scontro delle concezioni politiche e sociali, e quindi anche economiche, muove forze e desta correnti: le muoverà più definite e consapevoli · anche dentro ,la cittadella clemoc1·istiana. Siamo in una fase dj p1ovimento non effimero di fatti e cli idee: questa è la condiziono necessaria, ed è in~.:den1e ::-l1.fficiente,per giust.i– ficare la costruttiva presa cli posizione dei socialisti, Il loro partito non ha, insiemo altro modo di giustilìcare sto– ricamente la sua funzione cli partitù autonomo, cli partito socialista in un'ora mondiale cli trapassi e cli sviluppi. Se si ritrae da una posizione cli rnsponsabilìtà propria recede verso l'involuzione; se l'afferma e la mantiene come stru– mento cli una politica nuova, nlantiene insie111e Ja su~ forza cli propulsione e la capacità cli successo, E' opportuna, anzi necessaria la deliberata insistenza dei socialisti del PSI su questi temi, ed un più concreto cl1ia1·imento degli obietti,·i. Se essi mirano non ad operazio– ni ·c1itattica contingente ma a rnète durevoli, cli valore sto– rico, devono persuadersi che hanno bisogno cli -avere ac- · canto altre forze, non come alleati ausiliari, ina coattori. La politica e gli s_chieramenti italiani sono dominati dalla particolare e disgraziata congiuntnra del post-fascismo. La qnale aggrava il peso del blocco elci benpensanti sotto il comodo coperchio dell'unità fanfaniana e delle formule éjuacltipartite. Di fronte a. questo-.~onglomcrato d'interessi cl'ipocrisie e cli pigrizie occonono alt!'e forze cli richiamo, cli persùasione, cli esempio e dì rottnre che il partito socialista non può claré~~ . · -· Perché se un giot'no - irnprevecÌibile - Fanfani, tocco dalla Grazia, -tornasse alla scoperta che a Napoli gli aveva dato la vitto.ria sul compianto De Gasperi, cioè che la clemo– ctazia cristiana è fondamentalmente un partito cli modesti interessi e di lavoratori - il suo orientamento attuale è la vitto1·ia postuma cli De Gasperi - e decidesse insieme a Paolo Bonomi cli allinea1·e le sue fo,·ze accanto ad altre cli tinta rossa, quale ampia falla resterebbe aperta nella rap• presentanza armonica ·ed integrale cli una politica di •. sinistra! Un partito classista tende necessariamente a spostare la politica nazionale sull'asse degli inte1·essi delle classi rapp1·esentate. Non è questa la sede per discutere quale possa essere nei moderni stati europei una politica soèia– lista. Ma sono gli stessi socialisti del PSI ,;cl_avvertire che una ripresa della rivoluzione costituzionale impostata dalla. Liberazione, il .risanamento e raddrizzamento delle basi della vita economica, un'ampia ed organica politica cli lavoro, la coope.razione del nostro paese ad una moderna evoluzione enropea 1·ichieclono larga collaborazione, ric– chezza cli quadri di energie e di idee, ampia base dunque cli operazione. In questo senso sono chiamate ad operare tutte le forze che nel nostro paese si ritengono al cli qua del con• fine che divide democrazia, intesa come regime cli popolo, da conservai.ione. Purch{ intendano che sono chiamate all'azione, non alla contemplazione critica, e se intendono che qnella operazione non ha camttere cli partito, non può essern monopolio cli nessun gmppo, è alla confluenza del socialismo con la democrazia, unica via aperta ad un avvenire che non sia di sonno. Opera lunga certo, della qnale si possono prevedere, prima che i successi, Je re1nore· senza fine e le angustie create dalla infelicità della nostra politica, 1·icea di incro, stazioni insolubili e di liane soffocatrici, povera di forze creatrici. E tuttavia opera alJa misura dei tempi, nella quale ad Unità Popolare è _riservata solo la gi11sta ambi• zione cli arnr dato la eliana. Ci attendono, onnai vicine, scadenze gravi, corne le elezioni amn1inistrative. Scadenze graYi non solo pei· noi ma per chiunque creda di non doversi disinteressare della cosa pubblica e intende come siano già in questa occa• sione i1nportanti ed impegnativi gli schieramenti. Considerazioni e formule note, soprattutto tra cli noi cli Unità Popolare, che Tipeto sulla scia cli quanto ha qui scritto Tristano Coclignola, mosso solo dalla urgenza di un momento che non consente esitazioni ed evasioni, S I E N A «· Nuova Repubbl.ica • è settimanale p-olitico e di cultura. E' anche ~ giornale• murale, ·regist'rato · presso Trib. di Firenze con decreto n. 1027 del 21 luglio 1955, Manoscritti; fotografie, disegni'an• che se· non pùbbl~cati, nQn si restituiscono.· Diritti risef'vati· per tutti i Paes.i. Il periodico viene inviato gratuitamente in saggio a chiunQue ne· faccia 'richiesta·. Spediz. in ab9onam. postale Gr. lt. 2 OTTOBRE 1955 • L. 40 ( ltaly"s 11ews vhuWs) ··~-~;=-- H On. Vanoni, che ne è del suo, piano? u Note romane L , UFFICIO «_ v~ci .e c?mmenti » cli Montecitorio, in questi ultJm1 gwrm, ha fatto la sua· fortuna ·con gli sviluppi della situazione argentina. Non tanto, come si potrebbe credere, per gli aspetti" militari del colpo cli stato, quanto, invece, per il massiccio b<1ttage propa. ganclistico col quale i giornali governativi italiani hanno accompagnato lo svolgersi degli avvenimenti, nel tentativo cli porre in buona luce· il nuovo goYerno del generale Lònarcli. Che il primo riconoscimento ufficiale della situa– zione argentina sia· poi venuto dallo stato del Vaticano, seguito a rnota dal governo spagnolo e da quello italiano, non ha interessato gran che: era scontato; così come a nessuno è venuto in mente cli stupirsi perché né Saragat né Pacciarcli abbiano avuto nulla da ridire per· la coinci– denza - chiamiamola cosl - che la diplomazia cli Roma si trovasse pe1·fettamente allineata con quella di Madrid, D'altra parte, si deve tener presente che la nostra stampa governativa ha offerto uno cli quegli spettacoli ché assai raramente è dato di vedere. S1 moideva la coda, rimangiauclosi tutti gli elogi e tutti gli· osanna che negli anni passati aveva elevato in favore di Pe1·on e del suo regime. Quando la clefunla Evita venne a Roma, chi non ricorda le festose accoglienze che le furono tributate? FL1 ossequiata dagli antifascisti De Gasperi, -Sforza, Saragat ·e 'Pacciarcli. Il Papa la ricevette solennemente in Vaticano. La « celerf » · clell'on. Scelba, per contro, caricò violente– mente quei romani che avevano avuto l'ardire di 111anife– stare contro la politica peronista. Oggi, a così poco tempo cli distanztt quale è quello trascorso da allora, là situazione è totalmente capovolta ed il paludatissimo Messa.ggero ha trovato ragioni cli vanto per aver divulgato '1rbi et o,·bi che ·Peron ed Evita furono spie prezzolate al se·ndzio di Hitler. Un neo piccolissimo, come si vede, che certo non può offuscare il vanto del Messaggero il quale, per la cronaca, ha informato che sotto il sorriso cli Peron è stato seopetto « il ghigno crnclele del tiranno »; che « la beata Evita Dua.1te » e il « padre della patria » erano due spie nazish

RkJQdWJsaXNoZXIy