Nuova Repubblica - anno II - n. 8 - 20 aprile 1954
2 gli iscritti si disinteressa comple– tamente della vita del partito. Attualmente la SFIO è più di– visa che mai sul problema della CED. All'ultimo congresso (lu– glio 1953) gli avversari della CED raccolsero quasi il 40% dei voti, e, nel gruppo parlamentare, sono in maggioranza. In attesa del congresso straordinario, che dovrà dire la parola definitiva sulla questione, le due correnti non esitano ad attaccarsi pub– blicamente, come se non appar– tenessero ad uno stesso partito. E a rinvigorire l'opposizione ha giovato non poco la ~is!ta ch_e un gruppo di deputati mgles1, della corrente di Bevan, ha fat– to verso il 20 marzo, ai depu– ta~i socialisti francesi, assicuran– doli della solidarietà di un largo settore del partito laburista. Co– munque si conchiuda la vicen_d~, non c'è dubbio che questa d1v1- sione ha i più gravi effetti sul– l'elettorato socialista; come .del resto dimostrano i risultati delle elezioni locali. La scelta delle alleanze, per le elezioni amministrative, è il se– condo grave prohlema che divi– de la SFIO. Di fronte al blocco delle forze di destra, i « nota– bili » socialisti locali, che voglio– no rimanere a galla a tutti i co– sti, sono portati ad accettare i voti dei comunisti, malgrado le intimazioni contrarie della dire– zione del partito. I comunisti, co– me è logico, premono per da~e a queste occasionali intese locali un valore politico, per presentarle co– me primi passi verso un nuovo « fronte popolare ». E non c'è dubbio che questo invito rispon– de ad una esigenza sentimentale profondamente radicata in a)c~– ni settori dell'elettorato soc1ah– sta: proprio per trovare una for– mula che potesse soddisfarla, Guy Mollet aveva lanciato, il 6 gen– naio 1953, l'idea di una « con– centrazione democratica socia– le » che avrebbe dovuto racco– glie~e intorno alla SFIO i sin– dacati, le cooperative, le mutue, ecc. Ma questa proposta è cadu– ta nell'indifferenza: la SFIO non ha più, da un bel pezzo, quel di– namismo che le potrebbe per- . mettere di prendere una inizia– tiva politica. E la stessa corrente che oggi si oppone a Guy Mollet non ha una struttura organica né una serie di obiettivi comuni : in essa si trovano, gomito a gomito, un onesto socialista come Daniel Mayer, uno dei pochi che ancora oggi parlino un linguaggio corag– gioso, ed altri, come Jules Moch, che hanno pesanti responsabilità nello slittamento a destra della SFIO. La stessa accentuata opposizio– ne che oggi il partito conduce nei LIBRIE RlllISTB Notiziario Bibliografico Mensile. Sot• to ili auspici d,i Servizi Spettacolo Informazioni , Proprietd Intellettuale della Presid,nta del Consiglio dei Mi– nistri. 2 la più comp1,ta e aggiornata Ri– vista bibliografica italiana. Si pubblica ogni ~ese e contiene un sunto breve e obiettivo di tutte le riviste culturali e di tutti i più importanti studi politici pubblicati in Italia, nonclìé: un Indice Biblio1rafico completo di tutti i libri che si stampano ogni mese, redatto in base alle « co~ie d'obbligo» consegna– te per Legge alla Presidenza del Con• 1iglio. Direzione: Casella Postale 247 .. Ro– ma. Abbonamento annuo: L. 1.500. confronti del governo Laniel non mette affatto in chiaro quali so– no i suoi reali obiettivi : Men– dès-France aveva avuto una frase felice : « Governare, significa fa– re una scelta »; la SFIO si di– chiara pronta alla scelta, ma non dice che cosa vuol scegliere. * Negli stessi problemi si dibat– te quel settore del partito radica– le che fa capo a Daladier e a Mendès-France. Quest'ultimo a– veva, con un discorso che suscitò profonda impressione su tutta la opinione pubblica francese, deli– neato i termini di una nuova po– litica; anche recentemente ha at– taccato con estrema violenza la politica asiatica del governo La– niel, del quale pure fanno parte suoi compagni di partito. Dala– dier, per parte sua, nel congres– so radicale di alcune settimane fa, si è espresso in termini deci– samente ostili alla CED, trovan– do l'appoggio del suo vecchio av– versario Herriot, presidente a vi– ta del partito. Ma tutte queste posizioni sono semplicemente per– sonali : il loro limite è rappresen– tato dal fatto che coloro che le sostengono sono, in fondo, trop– po legati alla classe dirigente che, a parole, dichiarano di voler a.b– battere. Ancora qualche mese fa Mendès-France era unanima– mente considerato il futuro capo di una « nuova maggioranza ». Ma ogni giorno che passa rende più difficile il portare l'intero gruppo radicale sulle posizioni da lui definite. La natura stessa del partito radicale, che è sempre stato una organizzazione di nota– bili, rende impossibile una seria reazione della base. In alcune elezioni amministrative c'è stato il fenomeno di una alleanza con i socialisti ed i comunisti, ma tut– to questo è in funzione di inte– ressi di cricche locali. Un ten– tativo compiuto da alcuni ele– menti di sinistra di organizzarsi, costituendo il « club dei giacobi– ni», si è concluso con la loro espulsione dal partito; e se si pensa che il partito radicale, in tutta la sua storia, ha molto ra– ramente preso provvedimenti di questo genere, si comprende fa– cilmente il tono che attualmente è predominante. Non crediamo di avere, con questa rassegna, calcato troppo le tinte. Se la CED verrà ratificata, le sinistre radicali e socialiste si ve– dranno costrette a piegarsi al fat– to compiuto, e quindi a scompa– rire, ovvero a cercare un altro piano di lotta politica, a rico– noscere cioè che, nel nostro tem– po, non si fa la. politica con i giochetti parlamentari e con le « astute » reticenze. E questo significa che dovran– no, se ne avranno il tempo, cer– care di riprendere il dialogo con quelle forze democratic!ie che, nel paese, non hanno ancora ade– rito ai grandi partiti, che si pon– gono anzi come avversarie di es– si. E dovranno anche guardarsi dal pericolo, che è particolarmen– te forte per i radicali, di servire di copertura a manovre politi– che golliste o comuniste. Chi ave– va pensato che fosse possibile fa– re la politica sul piano solo par– lamentare, ha ricevuto, da quan– to è accaduto in Francia, una nuova smentita. e.e. NUOVA REPUBBLICA LASCAPPATELLA DI C STELLAMMARE ~ solo un'alleanza p sseggera col re e congli avanzidi galera. Infatti handetto poiallaDC: nonfartitraviare, . Bel Ami. (Dis. di G. Cocchia) ·I GIOV·ANI NELLA NOTIZIARIO STUDENTESCO * ELEZIONI UNIVERSITARIE - Dia– mo un quadro riassuntivo dei risul– tati delle elezioni per gli Organismi rappresentativi, che gli studenti delle Università italiane sono thiamati ad eleggere annualmente: BARI Cattolici 12 UGI (Un. Goliardica Ital.) 7 Fascisti 5 Comunisti 3 Monarchici 3 BOLOGNA UGI 31 Cattolici 17 Comunisti 5 Fascisti 3 Monarchici I CATANIA Cattolici 32 Fascisti 17 Comunisti 8 UGI 2 FERRARA UGI (con due liste) 13 Cattolici 6 Comunisti 2 FIRENZE UGl - 51 Cattolici 14· GENOVA UGl 18 Cattolici 14 Comunisti 4 Fascisti 2 Monarchici 2 MESSINA UGl (con due liste) 14 ·Cattolici 6 Fascisti 6 Goliardi indipendenti 4 Comunisti 3 Monarchici 2 (Univ. govern.) 21 MILANO Cattolici Fascisti (con UGI Comunisti I Monarchici tre liste) 14 MILANO (Univ. Bocconi) 13 5 2 UGI 8 Cattolici 7 Falcisti 3 Goliardi indipendenti 3 UGl Comuniati MODENA 24 7 PADOVA Cattolici lJ Goliardi indipendenti 9 UGI 8 Fascisti 3 Comunisti 2 PERUGIA Fascisti 19 UGI 16 Cattolici Il Comunisti 4 TRIESTE UGI 19 Cattolici 8 Fasci,ti 3 TORINO Cattolici 23 UGI 15 Comunisti 6 Monarchici 4 Fascisti 3 À MILANO-POLITECNICO la maggio– ranza assoluta è andata ai goliardi indipendenti; a MILANO·UNJVERSJTA' CATTOLICA erano rappresentate na– turalmente le sole liste cattoliche, di cui ignoriamo le diverse sfumature. VENEZIA (CA' FOSCARI): maggioranza assoluta ai goliardi indipendenti; an– cora a VENEZIA (ARCHITETTURA) mag– gioranza {'Ssoluta all'UGI, mentre i foliardi indipendenti, i cattolici e i comunisti hanno ottenuto 2 seggi per ciascuno. A PARMA maggioranza assoluta dei cattolici; mentre a SA_s– SARI e a NAPOLI NAVALE maggio– ranza assoluta per le liste dell'UGI. Per quanto riguarda le altre uni– versità, che non figurano in questo elenco, si tratta di sedi dove non esiste Organismo Rappresentativo (come a Genova Magistero o a Sie– na, qui però l'O. R. è in via di costi– tuzione) oppure di sedi dove le vota– zioni sono in corso o dovranno essere tenute entro giugno. Complessivamente l'Intesa Catto– lica e l'Unione Goliardica raccolgo– no ciascuna il 40% dei suffragi degli universitari italiani. I cattolici si sono affermati nel sud, riducendo i voti delle destre; mentre l'UGT ha progredito in tutto il centro-nord; ancora in diminuzù;ne le forze dei fascisti, che ad es. a Torino e a Bologna sono scese dagli 8 ai 3 seggi. Da registare utw certa flessione delle rappresentanze comuniste, che tuttavia rimangono una minoranza agguerrita e preparata. Infine, questa tornata di elezioni ha visto crescere la percentuale dei votanti, con punte massime intorno al 50%. * STAMPA DEGLI STUDENTI MEDI - Il 2-8 febbraio si è svolto a Milano, al Liceo Manzoni, il secondo Con- ' SOCI ETA vegno Lombardo della Stampa Stu– dentesca Media. Sono state tenute due relazioni: « Stampa Studentesca e movimento associativo nella Scuola », di Tiziano Barbetta, e « Iniziativa culturale della Stampa Studentesca », di Gian– carlo Buzio. Nella mozione conclu– siva è detto fra l'altro che « la for– mazione civile dello studente deve svolgersi soprattutto attraverso la coscienza dei problemi del ·proprio studio e del proprio mondo, cd in particolare dei problemi del rinno– vamento dell'Istituto Scolastico >. L' 11 aprile si è svolto a Roma un Convegno dei $iornali studenteschi locali. Vi hanno partecipato dodici giornali a stampa e a ciclostile delle varie scuole romane. Il Convegno si è occupato soprattutto dei divieti e delle limitazioni alla pubblicazione dei giornali studenteschi; per cui an– che recentemente è stata presentata un'interrogazione da parte di parla– mcnt~ri di sinistra. Dalla fine di marzo esce un bol– lettino d'informazioni e di collega– mento indirizzato a tutti i giornali studenteschi. Il bollettino è curato dal Servizio Stampa Studentesca, sorto da un Convegno dei giornali milanesi e lombardi dello scorso apri– le. Si è poi svolto a Milano il Con– vegno di cui abbiamo dato qui sopra notizia, seguito, questo aprile, da uno piemontese, mentre altri se ne annun– ciano per i mesi di maggio e giugno. Altre attività del Servizio Stampa Studentesco sono la raccolta e l'ag– giornamento di un archivio dei gior– nali degli studenti medi, divenuti assai numerosi, l'invio di materiale di documentazione e di studio, e contatti con enti vari e specialmente con analoghe agenzie esistenti al– l'estero. I circoli studenteschi, che hanno carattere associativo aperto e talvol– ta rappresentativo, e i giornali, spes– so a ciclostile, che ne sono espres– sione, ci sembra costituiscano, nono– stante i loro difetti, un nuovo ele– mento per la formazione di un co– stume democratico e l'educazione al– l'autonomia degli studenti mcdi. Ci proponiamo perciò di segna– lare quanto di positivo e di nuovo ci accada di notare nel raggio di tali esperienze: * SEGNALAZIONI'. - Compare nel– l'ultimo numero di UNIONE NAZIONA· LE, mensile dell'UNURJ, un articolo su « L'Università italiana antesigna– na della Resistenza », che ricorda il contributo dato dai giovani alla Resistenza e alla lotta armata contro il nazifascismo, riportandosi ali, ori– gini della loro opposizion, nel cam– po della cultura.
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