Nuova Repubblica - anno II - n. 5 - 5 marzo 1954

L. 35 - Spedizione In abbonamento poatal• (Gruppo ll) A pag. 2: Per: una politica economica di pieno impiego rn_n1111 tJH 13 l - 12-C:,d s ~ C(. PIERI ANNA Anno Il • N. 5 (29) OUINOTCINALE POLI1 Via Campane 4 irzo 1954 SIENA=== DA..~ILO DOLCI: L'Associazione per il Mezzogiorno continuerà l'iniziativa di Trappeto (pagg. 1 e 2) - PAOLO .MANTEGAZZA: Per una politica economica di pieno impiego (pag. 2) - •: Caffè, comunismo e diritto d'asilo {pag. 3) - VICTOR ALBA: Messico; epu– razione fra i comunisti spagnoli in esilio (pag. 3) - RINALDO DE BENEDETTI: Tema proibito: La paur..-dcll'invccchiamcnto (pag. 5) - ERNESTA VED. BATTISTI: Parate e no (pag. 5) - RASSEGNE: Italia, oggi: Convegno a Milano; De Gaspcri non si tocca (pag. 4) - Cou di Francia: I pretesti del giorno (pag. 4) - Lavoro e sindacali: Questo Il governo dellaCED? I I governo Scelbn, ammesso - com'è possibile - che ollen– gu unn investitu.-u di stretta misura anche dalla Curnern, si tl'Overù inunediuhunente di fron• te allu sceltu della linea politi– eo: e èlu questu scelta dipenderà l'ollnrgamcnto della suu base, che - si vogliu ~onfessarlo o no - ;. la ,·onclizione stessa della sua vita. Un governo di coalizione può certan1enle passare anche per cin• que o sei voli, rua non può du• rare, se <1ues10 111inin10 scarto di maggioranza non diventa qual– che cosa di più persuasivo e di più serio: e, per oucnerlo, l'uni• cu cosa che non si può fare è proprio un'nstrulla politica 'cen• lrisla'. Quesle cose le diceva an• che l'on. urugat nel breve pe– riodo intercorso fru In penuhin1a e l'uhinut conversione: ora allen• tliamo du lui che le mellu in pra– licu. Perché, in 1·euhà, non è nel fallo cli avere acccttulo di parte– l"ipare a questo governo, quanto nella politica ch'egli vorrà e sa– prà imporgli, che si potrà sag– giare che cosa vt:rn1nen1e. voglia. Si fa un gran purlure, in que• sti ultimi giorni, <li lrallative in corso col gruppo monarchico per averne il voto favorevole sulla queslione di politica internuzio• nale che verrà presto sul tappe– to: quella della CED. oi non sappiamo se le voci diffuse corri– spondono a verilù. Tulluviu, l'at• 1eggian1cn10 di ulcuni · esponenti del governo, ed anche quello del– l'organo ufficiule del MFE (che sen1bra non trovare ahri bersagli ulla suu polemicu che esponenti del nostro gruppo), ci fanno temere che il governo Scelba non sia clestinuto utl essere che un governo provviso.-io per ollenere l'adesione della clcstru monarchi– cu al trullato della CED, salvo poi a rendere pern1unenle l'allean• za sul terreno della politica ge– nerale. Abbiamo sentito dire coi nostri orecchi che in fondo, se i monarchici funno professione di lealtà rcpu bblicuna (sic!) e ac– celluno il progrun1nu1 di rifor1ne sociuli voluto clul governo (pro– gramma che dovrebbe, di conse– guenzu, trovare il consenso dei latifondisti siciliani), non si vede perché il governo dovrebbe re– spingere quei voti. Di questo pa– rere sembra che sia, p. es., l'on. Pacciardi. Oro, crediamo che ogni osservatore politico sia in grado d'intendere che cosa ciò voglia dire: sollecitando l'appoggio dei rnonarchici non su un qualsiasi progello cli legge d'importanza se– condaria, n1u su un irnporlante allo di politica internazionale, il governo qualificherebbe in real– tà se stesso, dimostrerebbe di aver già fallo la sua scelta: e dob– bian10 aggiungere agli an1ici fe. deralisti, che in 1111cuso anche lo schicrumenlo ceclista risulterebbe altrellunto qualificato. Si sente eguulmenle parlare, di nuovo, del problema clelJa forma– zione della Corte Costituzionale. Una recente trasmissione della ra– dio ha affermato che il governo proporrà i nomi cli cinque giudi– ci, che per imparzialità e compe– tenza sono al di fuori cli ogni possibile polemica (a giudizio del l:Overno, nnturnhnente): se i so• cialisli e i co1nunisti non li vote– ranno, essi .-inunceranno ad uve• re un proprio rappresentante nel– la Corte. Questo discorso cli colore oscuro è tuttavia ubbaslunza chiaro t1 chi suppiu leggere: se le sinistre non voteranno quei no– n1i, ci surà eguuln1en1e unu 1nug• gioranzn sufficiente per farli pas• sure. Di quul lipo sin questa n1ag• gio.-anza, P facile indovinarlo. E ullora '! L'or,. Surugut è nuo– vun1enle partito in reslu conlro il partito cli Nenni, sebbene qual– che mese fu egli dichiarasse in– concepibile un governo de1nocrali• co che non fosse foncluto sul- 1'« apertura u sinistra ». on si può dire ccr·to che Nenni abbia fallo molto per incoraggiarla, e il suo ultimo 'exploit' allu Ca– mera (l'uscita dei cleputuli dal– l'aula per seguire un capriccio di Toglialli) non è stato davvero un capolavoro di abilità, Ma nono– stante tulio questo, il problema dell'« nperluru a sinislru », se a queste purole si vuol dare un si– gnificalo concre10, resta vivo oggi più che mai. Non tanto per por– ture al governo il PSI, <1u11nto fa– cendo una politica che solleciti il voto favorevole ciel PSI, se nor; sull'orienlmnento generale, per lo meno sulle riforme, o udclirillura soltanto su alcuni provveclimjinti urgenti di risanamento stutule. Non vedian10 perc.hé infulli 8'1.t così in• nocuo c ercare u na n1aggiorunza, sia pur 'tr11nsitori11', col PNM sul pro– blema della CED, e sia senz'altro pericoloso cercurne unu ·col PSI su alcuni problen1i urgenlissin1i della vitu nazionale. I gruppi par– lamcnluri ciel PSI hunno ora de– ciso di presentare cinque ordini del giorno con cui si chiederà: 1) abolizione della maggioritario e revisione clellu legge 1948 in sen– so proporzionalistico; 2) divieto di creare urbilrarian,ente nuovi dicasteri e nuovi sollosegreturiati; 3) distacco dulia Confindustria delle aziende controllate dall'IRI; 4) .garanzia che le forze di po– lizia siano impiegate in modo da garantire lu dignilÙ e l'incolurni– tà dei cillaclini; 5) concreto im– pegno del governo per la riforma dei conlrutti agrari. A noi se1n• bru che queste cinque richieste non sohanlo vudano sottoscrille, Jna rispondano esuttun1enle alla pia1tafor1na di 'apertura a sini• stra' di cui Surugat hu tanto par– lato negli ultimi mesi. Se il go– verno farà suoi questi ordini del gi6rno e li tradurrà in legge, es– so dimostrerà di super scegliere, e darà inizio nel un nuovo tipo di cliulogo con l'opposizione cli sini– stra, che potrà avere dei favorevoli sviluppi col tempo. ~ inutile dunque baloccarsi col risorto 'centrisn10'. t certamente vero che l'alluule quadripartito è è assai più « liberale» cli quello clegasperiano, per il fallo stesso che In De1nocrazin Cristiana non è da solu n1uggiorunzu; ma restu pur vero il giudizio che tuntc vol– te abbiamo cluto, non esistere po– sto nella situazione italiunu ad una soluzione di cenlro, che non sin pregiudiziulrnente oi-ientata u sinis1.-a o u destra. Vi è ora In possibilità cli fare una politica di sinistra, anche senza fur correre nessun rischio alle is1i1uzioni de• n1ocratiche; vi è un'eguale pos• sibilità a destra: l'unica cosa che è apertamente impossibile è una politica di centro-sinistra-destra. Ci auguriamo che ~ la delegazione del PSDI al governo se ne renda conto. o SOMMARIO --_______ /:oto V1TTORELL1 - - - - - - - - - "ola ai rompo1ni: GIANPRANOO Co!'l."t'U (pag. 6) • Pagine di cultura corrtemporanea: Verso una hl050ha- del socialismo (H), di R. H. S. CROSSMAN (pag. 7) • Plausi e botte. di Oosuso (pag. 8) · Libri e problemi: Storia delle democrazie popolari di François Fejto (CLAUDIO CF..SA) (pag. 8). FORSE SI POTRANNO SALVARE I BAMBINI DIDOLCI L'BSSOGIBZIONE PER ILM ZZ06 continuerò l'iniziolivo d Truppe o Siamo ben lieti di rqistrare questo primo successo, mentre ci ripromeltia• mo naturalmente di seguire gli svi– luppi della q11es1io11e di i11/ormare, come sempre, i nostri lettori. Il compagno dott. Guaita e l'amic., prof. Borghi si abbiano il nostro rin– graziamento per la valida opera pre– stata in questi giorni, e per quanto fa.-a11110.Ed eguale ,i11grflziame1110 vada fil Je/1. Za110Jti Bianco, il mi impegno è da considerarsi risolutivo. Qui sotto, ad u11 quadro del/li si– tuazione attuale, facciamo seguire al– cuni brani dal diario di Danilo Dolci, che ci son Pllrsi degnissimi di ri– lievo. Infine, per chi voglilt avere una visione generale dei fatti e dei pro– blemi che han suscitato l'iniziatij,a di Trappeto, si ri1" , a al volurrh dello stesso Dole,: f 0 à"rc presto (e bene) perché si muore, Ed. « La Nuova Italia> - Firenze, uscito in questi giorni. N. R. TRAPPETO, 22-2-54 l 0 ) L'asilo sarà presto riaperto (si è impegnato il Senatore Zanot– ti Bianco) dal!' Associazione per il Mezzogiorno alla quale cederemo momentaneamente la seconda casa, in attesa che l'Associazione stessa costruisca, su terreno che cederemo con gioia, l'asilo necessario per tut– ti i bambini di Trappeto (circa 120). In attesa che l'asilo venga riaperto, i bambini saranno assi– stiti casa per casa da Grazia e da due pediatri che verranno da Palermo. La macchina necessaria arriverà fra giorni - regalata o comprata - da Torino. 2°) Al Commissariato di P.S. di Partinico negano ora d'avere mai parlato di fogli di via per noi. Ma sappiamo sicuramente che già il brigadiere era stato incaricato di provvedere, anche forzatamente, al– la partenza di Ida Sacchetti Fermi. 3°) Giovanni Guaita (Villa Val Guarnera - Bagheria - Palermo) e Lamberto Borghi (Università di Palermo) con l' Avv. Acampora (Via Dante 49 - Palermo) hanno presentato ricorso contro il decreto. 4°) Noi continueremo tutte le nostre attività come prima, cioè : a) assistenza alla popolazione più bisognosa (compresa l'assistenza sanitaria: medicine, ecc.); b) continuazione delle pratiche per l'irrigazione che darà lavoro a mille uomini. Finché non arriva l'acqua nelle campagne, qui c'è fame : non con qualche mucchio di stracci - per quanto sempre benedetti - si può risolvere la situazione, e) opera di documentazione ed informazione perché in Italia si sappia che specie di vita c'è in questa zona, ed in particolare si sappia come .nasce il banditismo e come in Italia oggi ci si vuol por– re rimedio. Oltre a nostri amici, verranno da una Scuola di assisten– ti sociali alcune persone esperte e di buona volontà; 1 d) Università popolare e concer– ti. Nella seconda casa domenica 28 febbraio Lamberto Borghi, docente di pedagogia all'Università di Pa– lermo, terrà la prima conversazio– ne. Inizia da oggi la biblioteca popolare; e) per i motopescherecci uno di noi (siamo pochi; in questa setti– mana dovremo cercare chi) s'impe– gnerà ad organizzare il fermo dei motopescherecci perché vengano poi disarmati se ancora fuori leg– ge. Tutta la gente di mare è con noi per questa iniziativa che ci vie– ne ormai da due anni quotidiana– mente sollecitata; f) si metterà la luce elettrica al Borgo. Alcuni amici di Ivrea si stanno interessando per la spesa; g)-alcuni creditori, presi dal pa– nico, avevan'o fatto pignorare qui per complessive 400 mila lire. Ma la sottoscrizione di Torino opportu– namente risolve ciò. Relativamente tranquilli gli altri pochi creditori; h) quanto ai bambini: in Prefet'. tura intendono Colonia la nostra opera verso i bambini. A nessun poliziotto, a nessun Prefetto di questo mondo ubbidiremo quando i suoi ordini saranno contro la legge di Dio. Rosetta di otto ànni (per esempio) non stando qui in questi giorni, era stata costretta a dormire sul letto col padre tisico. Non certo è stata una soluzione sufficiente darle intanto un altro letto nella stessa casa. In questi casi estremi - e noi in genere ci siamo mossi solo provvedendo ai casi di estrema necessità - avvi– seremo prima le Autorità (come già abbiamo fatto nel passato) e poi se non si potrà fare diversa– mente, nessuno ci potrà vietare di accogliere ed amare figli di tisici,. o di carcerati (o peggio), o di gen– te alla rovina, quando altri non provvedano ad essi. Anzi, cerchere– mo più che mai di vivere inti- mamente con la popolazione tutta in modo che con essa noi tutti si sorga dall'attuale schiavitù. PALERMO, 22 1enflaio Gli agenti hanno preso sette bam– bini, piangenti, e li hanno caricati su un loro automezzo diretto a Palermo. I bambini avevano dai sette ai dodici anni. Tutto questo ad insaputa delle famiglie che ci avevano affidato le creature. li male non è poi grave perch~ le famiglie andranno subito a ript'tndere naturalmente i figli da dove questi sono stati portati: ma (certo è scandaloso il nostro affermare che 111111 de, 0110 poier lavorare e ,;, ere; certo è scan– daloso il nostro affermare che in quJI• siasi occasione, Jnche in guerra, noi non vogliamo uccidere) è grave conte– stare come questi rappresentanti della « legge » agiscano con bruta prepoten– za non rispettando nemmeno il costume giuridico più normale. Un padre non è. libero d, educare il figlio, come crede meglio in coscienza, alla bontà? Per forz:1 lo dovrebbe far diventare un assassino inquadrato? Non che io sia poi tanto cretino da credere noi « buo– ni » e gli altri « cattivi » : ma chi ca– pisce, mi capisce. Che solidarietà volete che questa po– polazione abbia con la « giustizia » quando questa « nun c"era quannu lu picciriddu meu morse (mori) di fa. me». Ed « ora vengono come giudi a pigltaris, lu S1gnu1e ». PALE.lt )IO, 25 ttn11aio Le scuole da due settimane sono iniziate regolarmente. Continua ancora oggi, tutti i giorni, il banditismo a mare. Ogni giorno due, tre, quattro, fino a selle od otto motopescherecci (al massimo ci cam– pano duecento persone) entro tre mi– glia dalla costa (anzi, preC1samente fi. no a 50 e 40 metri), contro le dispo– sizioni ministeriali tolgono, i11diJ111r– ba1i, il pane a più di ottomila. Un g(orno o l'altro, se non si provvede, piangeranno nuove vedove e nuovi or– fani. Ed il pesce tanto è diminuito, usando anche le reti con le maglie troppo strette, che da 40 giorni non si è pescato che pochissimi chili; una barca in media, con dieci pescatori a bordo, in 40 giorni ha pescalo kg. 3+6+1,05+0+0+0 : 6, vale a dire kg. 1,75 che divisi per 16 (tenen– do conto delle parti delle barche) danno a ciascuna famiglia, dopo 120 ore lavorative L. 17. Tanto che, quasi disperando, spesso neppure vogliono andare a pescare. Un chilo di neonata - e spesso si butta a mare perché non resiste al caldo - ha da 2500 a 3000 pesciolini. Per fare un chilo di sarde ne occorrono 40 circa. Vengono cosi ad essere distrutti, distruggendo un chilo di neonata, 70 chili di pesce che

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