Nuova Repubblica - anno I - n. 11 - 5 giugno 1953

L. 35 ,. Spe4lalon• ID abbonamento poatale (Gruppo il) A pagg. 4-5 : biscorso di é. A. Jemolo ai prudentissimi Anno I - N. 11 QUINDICINALE POLITICO Firenze - 5 Giugno 1953 Prospcl.live di azione 1JOlUica (op. 1 o 2) - Condi,:;ioni 1)er una crisi del P. S. I., lettera di E. Castorine. e risposta di 'f. Codlgnola (p. 3) - o. A. JlillOLO: Discorso al Pru• dentlsslml (pp, 4 e 5) - La. firma di An!uso (p. 6) - Ll:LIO LAGOMO : M. F. E. PI\· rente onorario (p. 6). J. SOMMARIO RASSEGNE: 15 giorni nel mondo, di Paolo VittoreUi (p. 2) - Oos, sparlano di ,wi (p. 7) 'l'accuino dell'economista, di Gino Lu=!o (p. 7) - Poste. del. direttore: lettera di Renaio Oof" e Luigi lliunano (p. 8) - Popolo minuto, di .tlntomo Velia (p. 8) - Specchio della stampa, di Franco Ravd (P, 8). UN'ARMA. ILVOTO PROSPETTIVE ,.,; "'"""' ,,D.:. ,,'"'"''' p,bbJ;""''""• J; p,mdm ,, ,;. di azione po I i ti ea - e/l'ultimo breve discorso N c/Je r1volgimno da q11es1e co– to1111e a, nos/n /e/1or1pnma aet 7 g111gno,sentiamo p11ìcbe mai 11dovere a, essere smcel'I, d1 dire con estrema franchezza quello che pensl(l/110, 111 cbe cosa creal(lmO,per clie cosa Javol'lamo. Pl'lma d1 farlo vogliamo dire ai lettor,, a1 s11npa11zz11n11, ag/1 11mi– C1, a, compt1g111cbe III tmta lla– Jw si sono ammti con noi 1/ d1ffi– c1le comp,to d1 questa lolla, quan– to siamo toro grt1t1per q11e110 che hanno /atto, per 1/ tempo c/Je han- 110 speso, le 7at1Che,11lt1voro mi- 111110 e pesame dell'orgmuzzazJOne del Movm1e11to e quello senza so– .sie della camp11gnaetettort1le. Noi credu1mo che la rt1g1011 di euere detlt1 democrazia stJa nella powbli11a di cambJare govemo per cam/JJarepol1t1Caq11m1ao i c1ttaa111i vog1.1onouna po1111Ca d1ver.sa, e di cam/:narlo con 1/ voto, e 11011 con Ja 111surrez1011e o 1/ colpo d, stato; cred1t1mo che la legge elettorale 1m1ggJOr1/a/'la così come è stata ap– provata, coscientemente o incoscien– temente, spezzi nelle mani del cit– ttldmo questa pacif JCaarma di di– fesa personale, l'11111ca rma di dije– .sapersonale che egli abbi(/, la sola che ila mnasta agli spogliati, ai 11meri, ai poveri, agli abbandonati dt questo mondo, m q11estaltalia: Soto per questa arma essi iono 11g11a/1 ag/1 altri i,; ltt1lia, solo per ess,i sono cittadini e 11011 sudarti, non servi. Ch11mq11e,di q11at1m– q11e colore si tmvesta, Jenti di Jtr11pparciquell'arma è nostro av– :-ersarto: anche se ci mormori agli orecchi telllatrici promesse di chi sa quali armi segrete da ado– perarsi dopo, quando 11011 avremo P'!' q11ella, qu,mdo l'avremo con– segnata perché ad essa vengano apportale piccole modifiche da abi– ti mecca111ci,in modo che quando si mira 1m bersaglio se ne col– pisca in ogni caso 1111 altro, quello .buono e giusto secondo i mec– ,canici, in modo che t11tti siano simri di 11011 pitì sbagliare la 111ira. Se cediamo quell'arma, q11ell'1111ica arma, anche se ce la damnno in mano di nuovo, 11011 sarà pitì quel– la, vorranno ancora e ancora mo– di/ icarla finché dovremo per f or– za ripor/<1 in soff i1tt1come i f11ci– li11i che ci regalavano da mgazzi. Commoventi l'icordi, sogni per– d111i. Votiamo, compagni, finché sia– mo in tempo, votiamo contro la legge maggioritaria; votiamo per difendere la democrazia, per dif en– dere i lavoratori, gli spogliati, i miseri, coloro che 11011 sanno, dagli scribi e i farisei che hanno invaso il tempio. Og11i 1•0/0 dato agli imparen- della maggioranza assoluta per pro- fesa delle classi lavoratrici, d~lle prio conto; 11011solo ogni voto minoranze, della b11011aam1111111- dato alla stessa D.C., il che sa- ,trazione? Senza 1111 generoso ap- rebbe normale, ma t111cheogni 110- pello ai sentime11ti di gi11stizù1 to dato t1i parenti poveri, ai mi- che alime11/ano il c11oredell'11omo 11ori impare111ati, secondo il pri11- 11011si costit11isce 1111partito so- cipio: a chi ha sarà da/o, a chi cialista, si abba11do11a110 i lavo- 11011 ha sarà tolto. Per q11a11Je con- ratori ali'altivismo co11111nista o al- Queste direlliue programmatiche sono state co,icordate tra alcuni dirigenti del ,Mou. di A. S.: esse uo,ino co11siderote sollo,110 come una piattaforma di discussione comu1te~ che al/riamo all'alten:ione di tutti i compogrii. Jorsio11i si facciano nella slampa l'equivoco retorico del partito di 1) · Alternativa democratica cosiddella i11dipe11de11le, il f,1110 Ne1111i. non p11òessere negato. Come 11011 Noi crediamo nella libertà re- p11ò essere negato che 1111/e le ge- ligiosa, e, proprio per q11esto, d~- rarchie del clero faccia110 ora fendiamo a11che q11ella de(le 1~1- « Autonomia socialista» intende co– struire il primo nucleo di quella al– ternativa democratica e socialista che il paese reclama urgentemente e che non è stata soddisfatta né dal aper/a propaga11da anche contro 11ora11ze l'eligiose, co111ed,f end1a- q11eiparenti poveri. Vogliono 11011 1110o di/ e11derem1110 do111a11i quel- P.S.1. (per i suoi legami organici col solo il potere, ma 111110 il potere. la dei callolici, a mi 1·i11olgia1110 P.C.1.), né dal P.S.D.I. e dagli altri Ricordiamo il famoso dello di 1111 accomlo appello perché 11011 partiti di del)locrazia laica (per avere Lord Ac/011: il potere corrompe, vogliano legare le sorti di 1 111a perduto la propria iniziativa autono- il Po/ere assol1110corro111Pe assolu- ta11/o nobile tradizione cristiana ti ma nei riguardi della D.C.). Come il ta,iien/e. Volete 1111 govirno slabi- 1111 govemo che Jenlt1di 111antener- 18 aprile 1948 segnò la fine di ogni le assol111amenlecorrotto? si e vuole 111/10il potere anche velleità comunista d'impadronirsi de- Nelle elezioni al Sena/o i par- q11a11do rapprese11/a·poco pitì che mocraticamente del potere, noi ope- Jiti minori sara11110 let1eralme11te 1m terzo degli e/e/lori. riamo perché il 7 giugno arresti la stritolali, il Senato cioè Jarà co111- Siamo co11vi111i che se la De- corsa verso il totalitarismo clericale. pos/o da senatori com1111is1i, sena- mocrazi11 crisliana e le forze che Sarà allora il momento di dare ogni /ori nenniani, senatori missini e le stanno dietro si 1·endermmo con- energia alla formazione di una posi- 111011archici (di quelle regioni, spe- lo dei reali limiti che esse hanno zione politica che: eia/men/e del s11d,dove anche q11e- 11ell 1 opi11ione pubblica del paese, a) accetti come metodo indiscu- sli so110 p11rtroppo partili assai la doppia anima della D.C. tel1- tibile d'azione la democrazia politica grossi) e sena/ori de111ocrisi1a11i. derà a fondersi in un'anima pitì nella libertà per tutti; Il Jraditore Anfuso, rep11bblichi- democratica, anche se non possia- b) faccia proprie le esigenze so- no, e che certamente saPeva molte mo 1111sro11derci he con ogni pro- ciali che rendono forte il comunismo cose del/' tJJs11ssi11io dei Rosse/li {abilità come dalle liste demo- in Italia, e combattendo per Ja loro (per mi f 11,1111a prima volta, con- cristiane sono slati accuratamente soddisfazione, combatta contemporanea- dannafo a morie), sarà magari e/et- scartati partigiani ed uomini della mente il pericolo totalitario di sini- lo al Sell(1to, 111aal Senato 11011 è sinistra così le preferenze verran- stra senza creare un'insanabile frattura; simro che rienlrerà Parri, capo del- no per q11anlo possibile indirizza- ,) si ponga al centro della lotta la Resistenza in Italia, il primo le dall'Azione Cattolica verso 110· per il rinnovamento morale, ammini- Preside11te delt' Italia unita e libe- mini di s11astrella fiducia. Que- strativo ed economico dello Stato, sfor- ra. Q11eslaè la realtà davanti a mi sto accadrà in ogni caso, si rag-. 11011 si possono chiudere gli occhi. gi1111ga o non si raggiunga il B forse questo ciò che Gonel- 50,01 %- Non v'è chi 11011 veda il la chiama "difesa dei valori 1111- pericolo che ciò rappresenta. Non zio11ali? ". In q11esti cinq11e anni v'è chi ,ion veda la necessità di così il governo ha difeso la na- lottare s11 posizioni i11eq11ivoche, zione, pennellendo che l'essere fa- senza çompromessi con ne;s1ma scista fosse qualcosa che rendeva, forz11antidemocratica perché l'opi- rendeva Posti influenti e possibi- nione p11bblica, i socialisti, i gio- lità di ricallare coloro che dei fa- vani che si affacciano alla vita e scisti cercavano la benevolenza. alla lotta politica sentano che si Altro fallo da non dimenticare può lavorare per 1111program111a è che sia la D.C. che i partiti socialista nella libertà, per 1111 pro- zandosi d'interessare a questa lotta il massimo di forze proletarie; d) condizioni ad un programma di tutela rigorosa delle libertà pubbliche e della legalità, e ad un piano pre– ciso di riforme il proprio eventuale appoggio parlamentare alla D.C. e agli altri partiti democratici; e) respinga senza equivoci ogni possibilità di collusione con le forze monarchico-fasciste, espressione di una realtà sociale che A.S. si propone ap– punto di combattere senza tregua. minori ad essa imParentat i non so- gramma di riforme, per 1111 allar- no pitì quelli dei 1948; la D.C., gamento delle libertà del cil.Jadino, 2) · Politica e,tera il P.S.D.l. e i Repubblicani hanno per la salvézza, in 1mt1parola, di tutti infalli perduta l'ala sinistra, 11narep11bblicache sia tale 11011 so- cioè i fermenti di rinnovamento lo di 11ome,ma anche nella coscien- che essi co11tenevano, le possibi- za e nelle istituzioni. Compagni, lità di rivolgersi anche alle mas- votiamo e facciamo votare per le se oggi controllate dai comunisti liste di Unità Popolare. Non pro- e dai socialisti. mettiamo, come è stato tante volte La D.C. ha perd11to s11l fronte fatto e a volte p11rtroppo i1111t1110, delle destre perché _s11 quel fronte che 11011passemnno, non prevar- 11011ha mai voluto dare ba/111- ranno; ma promettiamo a 11oi, a glia. Ma ha perduto anche sul voi, a tutti, che, ptJJsino o 11011 fronte delle sinistre che escono ptJJsi110,noi resisteremo, e segui- raff orzate da cinque anni di go- teremo nella no1tra lotta con quel- verno democristiano. E come pos- la fiducia e fermezza che solo sono i socialisti di Sàragat rivo/- può nascere da una coscienza tran- gersi ai lavoratori invitandoli a q11illa,da una 1pina • votare per quel partito, con che dorsale diritta e K' coscienza possono f ado, in che dalla 1ere11ilàdi chi hanno dimostralo 1111a volta sola, nulla chiede per sé. A. S. riconosce la propria solidarie– tà con l'Europa democratica e riaffer• ma l'esigenza della sua unità, come mezzo per risolvere molti problemi interni del paese e per portare un contributo effettivo alla pacificazione del mondo. Riconfermando perciò la sua fede federalista, respinge ogni ten– tativo di ridurre il programma fede– ralista europeo a piattaforma eletto– ralistica di un gruppo di partiti o a strumento d'una politica internaziona– le di rottura; come respinge il tenta– tivo di fare della pace uno strumento di propaganda di parie. A. S. afferma che compito dell'Europa, nella salva- guardia della sua tradizione democra– tica, dev'essere quello di avviare .la solu– zione dei grandi problemi internazio• nali per via pacifica, non col metodo della forza. Respingendo ogni ripresa di spirito nazionalistico o, peggio, imperialistico. A. S. si propone di collaborare alla formazione di uno spirito europeo uni– tario, fondato su una tradizione libe– rale e socialista, che non può associar- si a nessun tipo di politica espansiva, totalitaria, colonialistica o imperiali– stica, in qualunque modo si manifesti. 3) - Difesa della legalità li paese soffre acutamente della de– ficienza di legalità nella condotta degli affari pubblici, della mancata completa– zione degli istituti costituzionali, della discriminazione dei cittadini in base alle loro opinioni politid1e e religiose, del– le spirito affaristico penetrato nell'am– ministrazione pubblica. A. S. ritiene che il ripristino della legalità. possa avvenire solo alle se– guenti condizioni: a) dare immediata applicazione agli istituti costituzionali tuttora carenti (Corte Costituzionale, referendum, Con– siglio Sup. dell'Economia del Lavoro, ordinamento regionale ecc.); b) intervenire energicamente, an– che col mezzo di più ampi controlli de– mocratici sulla amministrazione, cori– tro gli abusi di ogni tipo che stanno ·indebolendo nel giudizio di molti cit– tadini lo Stato democratico; contro gli eccessi di potere, i nepotismi, le di– scriminazioni politiche, che servono ge– neralmente a coprire ben determinati interessi; ,) ritirare definitivamente le tre leggi contro la libertà di stampa, anti– sciopero, polivalente, che - almeno nell'attuale formulazione - sono lesi– ve della libertà dei cittadini; d) istituire l'obbligo, per tutti i rappresentanti eletti alle Camere, di de– nunciare la propria consistenza patri– moniale al principio e alla scadenza del mandato; e) ripristinare il principio che si accede all'amministrazione dello Stato solo ed esclusivamente a mezzo di pub– blici concorsi, e che si procede negli avanzamenti sulla base del merito. 4) - Difesa della laicità dello Stato 11 principio della tolleranza religiosa e della rigorosa distinzione tra sfera politica e sfera confessionale è princi– pio essenziale della democrazia mo– derna. A. S. chiede pertante: a) che si dia effettivo vigore alle norme concordatarie relative al divie- to per i sacerdoti cattolici d"interve– nire direttamente nella lotta politica; b) che si ponga un freno deciso al processo di clericalizzazione in atto su alcuni dei più delicati settori della vita pubb!ica; e) cl1e il governo della scuola sia sottratto alle pressioni confessionali, e che la scuola statale sia garantita

RkJQdWJsaXNoZXIy