Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

VENTI MESI DI GUERRA PARTICIANANEL CUNEESE 7'1 g-aribaldini che, a seguito dei combattimenti. s'eran ,·isti costretti a sconfinare in Francia. Intanto, però. i giellisti erano passati al . contrattacco, con una serie di riuscite imboscate: e il nemico, mo– kstafO e insidiato da ogni parte, ilbbandonava la valle. Ritornerà poi, con maggiori forze, \·crso metà settembre, muo\endo all'attac– co dall'imboccatura e dai lati. altra verso ogni valico: riuscirà a :--tabilirsi in \·alle, ma non ad annientare le formazioni partigiane. che lo impegneranno rontinuamentc in rapide r derise azioni di g-uerriglia. L'atlarco alla Valle Maira fu intrapreso il 2) agosto. con con– siderevoli forze corazzate, di-fanteria e cli artiglieria. t\nchc qui. b. resistenza fu magnifica: i giellisti della Brigata u R. Bianchi Il, in– sieme coi compagni garibaldini. poterono ostacolare e ritardare. facendola pagare con serie perdite, l'tivanzata degli altaccanti. Ci(> g-razie all'atti\·ità combinata dei reparti in postazione, delle squadre di guastatori eh-~. perfettamente addestrati. fecero un lm·oro ecrc-1- /ente, e delle pattuglie di arditi che giorno e notte tendc\·ano imbo– scate alle 1ruppc nemicbe in mo"imento. li giorno 00 l'attacco si profilava anche dal Colle Sautron, dal Colle delle 1\IUnic r da altri passi. evidentemente per stringere in un cerchio e: distruggere k (orze partigiane; ma il tentativo poteva essere sventato. grazie alla felice manona che <'Onsentl alle formazioni cli passare intatte, pc-r cercarvi temporaneo rifugio, in Valle Varaita, portando con sè. a1- 1raverso il Colle Bellino, anche gli ospedali. In definitiva, dunque. i tedeschi a\·cvano potuto raggiungere ..dappertutto la frontiera e costituire il fronte nlpino, mn dO\C\·ano registrare. nel loro bilancio. tre grosse \"Oci passi\·e: 1°) le gr:n·i perdite subite; 2°) il forte ritardo cui furono costretti, e che im– pedì la regolare e tcmpesti\·a attuazione dei loro disegni strategici (congiungimento immediato colle forze tedesche in ritirata dal sud della Francia, e minaccia sul fìanto delle forzr alleate in 1110,·i– mento verso il nord): 3°) la mancata distruzione delle fornrnzioni partigiane. 25. - La guerra partiginna nel Cuneese ha m•u10, per così dir(•. un'apprndice internazionale, col passaggio e b. pernunenza in Fran– cia della Brigata II C. Rosselli 11, Questa infatti. verso la fine d'a– g-osto, i11calz;1tae premuta da ogni parte da forzl' tedesche, e dopo aver passato dei momenti estremamente difficili. l' patito di-.:-igi e pri\'azioni d'ogni generi, si \ ide costretta ad .:1bbandonare il ter– ritorio italiano, ed a trasferirsi in Valle Tinér, nel Isola. Colla bri– ;:!ala, era anche il Coniando della I Divisione i-\ lpina II G. L. n, che durante i ~omba1timcnti in \ralle Stura si era -ippun1O appoggiato alla brigata stessa. ron furono però degli sbandnti o i rcs1i diS1.lr– ganizzali di una formazione, che passarono in Francia: fu inn:acc una formazione in perfetto ordine, forte di circa 250 t,omini, rego– larmente inquadrati, in pieno assello di guerra, coll'intNO arma-

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