Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
:..76:______ _:Nc.:Uc::o_v:..._1 QUADERNI DI GIUSTIZIA E LIBERTÀ camente amorfe o almeno in parte, ancora ·imbevute, secondo quanto si dice,;a, di spiriti e modi militaristici e monar~hi~i d'a~– tico stampo. Disgraziatamente, però, l'accordo (~er r.ag10~1 che JTl parte ancora adesso sfuggono, e in parte non è _il cas7 d1 rac~on~ tare) andò a monte. Disdetto dai. rapprcsentantt .delle formaz10~1 11 autonome n esso non ehbe seguito, e resta oggi soltanto un ri– cordo: il ric~rdo d'una grande occasione mancata. :q. - In tutto questo frattempo le formazioni non son state cer- 10 colle mani in mano, dedite soltanto a una vita di guarnigione, o intente alla cura delle questioni amministrative locali e alla sti– pulazione di accordi diplomatici. C'è stata anche, e prima d'ogni aHra una intensa e multiforme attività militare: tutta una serie di colpi' di mano, di atrncchi. di 11 prelevamenti))' di imboscate, che costituiscono oramai, per i partigiani del Cuneese - è proprio if caso di dirlo - <e ordinaria amministrazione n. Prima della instau– razione; delle 11 repubbliche)), si agi~ce anche in valle: in seguito. viceversa, colla occupazione stabile cd integrale delle valli, queste– vengono utilizzate come basi di partenza, come trampolini di lan– cio per azioni da compiersi fuori del 1e territorio liberato 11, verso .la pianura (e ciò sebbene, sotto questo aspetto, la situazione geogra– fica non sia delle pili f:norevoli: con Cuneo che, cOme un bastione~ toglie respiro alle valli, e sbarra la strada \·erso il piano). Senz..1.soffermarsi in una minuta cronistoria - che, è bene ri– peterlo, non è negli intenti del presente scritto, - basterà ricor– dare qualcuna di quelle azioni: quasi ad offrirne un piccolo cam– pionario. In giugno ci fu (già l'abbiamo accennato in precedenza} l'attacco alla caserma fascista di Dronero, condotto da forze giel– liste e garibaldine unite. In luglio, i giellisti della Valle \laraita attaccavano ed annientavano il posto di blocco tedesco di Fiasco. Dalla Valle Grana, elementi arditi, in motociclctt:i., si portavane> fino alle porte di Cuneo e qui, avvicinatisi ad una pattuglia di bri– ganti neri, la facevan fuori. U1na pattuglia di partigiani della Vallc– Stu.ra, dopo d'aver uccis~ il giorno prima, in pieno Borgo S. Dal– mazzo presidiata, un allievo ufficiale fascista, si appostava sulla strada Cuneo-Borgo S. Dalmazzp- nei pressi d' una caserma della H Wehrmacht n, e attende\·a il passaggio del comandante germa– nico, per spa.rargli addosso ed ucciderlo, ferendo anche l'altro mi– litare tedesco che era con lui. Dalla Valle Gesso, squadre moto– rizzate si spingevano in tutte le direzioni, compiendo audaci incur– sioni nella pianura intorno a Fossano e a Mondovì. Analogamente a\'veniva dal Bovesano. ln Valle Vermcnagna, con una decisa ir– ruzione negli alberghi di Vernante, i partigiani catturavano, e poi giustiziavano, alcune pericolose spie nazifasciste. In Va)le Roja, percorsa da vie di comunicazione vitalissime per i tedeschi, si com– piono sopratutto, in questo periodo, atti di sabotaggio, con ripe-
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