Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

VENTIMESI DI GUERRA PARTIGIANANEL CUNEESE 47 srhi, e doYendosi aprire con lo scalpello le camere di mina, chC" t:ran state murate, bisogna\'a stabilire dei blocchi di sicurczz;.)., e ..,iaperchè si voleva fare com~ una II prova generale u, per collaudare Sl'riamente lo stato e le possibilità delle formazioni. Una menzione particolare meritano pure le scorrerie che, in quel tempo, i garibaldini della Valle Varaita vanno compiendo ver– so la pianura saluzzese, in stretta intesa coi compag-ni della Valle Po: è tutta una serie di azioni audaci ed irruenti, che insidiano il 1raffico nazista e non dànno tregua al nemico. Intanto, il processo di espansione continua. Da Paralup viene 11 figliata ►1 una nuoYa banda, la I\. (poi Brigata u P. Bellino ,1). rhe va ad insediarsi nel Vallone dell'Arma. Il suo comandante è un valoroso ufficiale degli alpini, di grande capacità professionale– (' coraggio e rigore morale, che gode di un forte presrigio, e che– da poco ha lasciato la sua organizzazione di pianura - cui s'era dedicato fin dai primissimi giorni dopo l'armistizio - per \-enire in montagna. Passerà poi al comando della Brigata ccC. Rosselli n, :-;arà quindi capo di s. m. del J R'aggrupparnento divisioni (e G. LII H D. Galimberti 11, e della V Zona Cuneo, e finalmente co– mandante della zona steSs.:.'1, in successione dell'altro gicllista divcn- 1:i.tosindaco di Cuneo. Qualche tempo più tardl, verrà costituita, con elementi della Il e della IV Banda, la V Banda (poi Brigata 11 P. Braccini 11), che prenderà stanza nell'alta Valle Grana. Il co– mandante di questa nuova unità sarà un ufficiale veterinario degli alpini, che s'era distinto colla sua squadra mitraglicri nei combat– timenti di S. Matteo, e che confermerà le sue non comuni qualità cli organizzatore nel promuovere, e portare ad un elevato lh,ello, la ,( seconda edizione- 11 della Valle Grana: finirà poi comandante della III Divisione Langhe « G. L. n. Anche nel fil Settore. ossia nelle valli Maira e Varaita. le for– mazioni partigiane continuano la loro ascesa. fn Valle ~1aira, con un lavoro pazientt', intelligente e tenace. giellis1i ~ garibaldini su– perano man mano le immense difficoltà che la situazione locale pre– senta, dopo il primo infelice esperimento partigiano: anch'essi nu– mcntano considcrc,olmente i loro effettivi, ma rnirano sopratutto ad approfondire e rassodare le basi delle loro formazioni. badando alla qualità ancor più che alla quantità Anche qui, si ripete il fC'– nomeno delle (( fìgliazioni 11: si moltiplicano in tal modo le forma– :doni dislocate in sedi dh·erse, ma sempre unite attra,·erso la co– mun~nza dell'origine e degli organi di comando. Se tale moltipli– cazione non comporta, per ora, delle emigrazioni dalla valle, è prr– chè questa è grande, con numerosi ed ampi valloni 1ateral!, tali. da. a-;.sicurarc uno H spazio vitale 11 sufficiente. Jn Valle Vara1ta, vice ,·crsa, la nota dominante è quella dell'accrescimento nun:erico, che– si produce in misura assai consìdercvole, e con un nt":1-o f?rse troppo rapido rispetto alle pos.sibilità di una efficace e stabile s1s1C'– mazione militare e logistica.

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