Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
12 ~UOVI QUADERNI DI CIUSTIZIA E LIBERTÀ 9. - 1 n dicembre. oltrcchè sul piano stretta1rn:nt(• 111iliwre._ co– me organizzazione armata, i_l partigia~ato ?cl Cuncc.·st' <·.~a 0111111..~– mcntr an iato ad affermarsi e consohclarst anche sul P 1 ~tno pol'.– iico, con mO\ i mento popolare. J parti~iani non erano dr1 _sollt~lrl, dei gruppi combattenti isola1i, L'Strane, _alle masse popol..~n: v .era in,·ccc fra queste e quelli una ,·iva cornspon?cnza, ch_c ~1. man1fe– -.tava nei modi più vari, dall'applauso. pubblico. ad ~1_11 piu sostan– ziosi, come la fornitura di vin•ri, il nco,·cro d1 fcr1t1, ti trasporto ..:-l'occultamento di anni, e via dicc.·ndo. Questa corrispondcn1.a, questa simpatia si m~nif~s1:1\·a partico \armente, più ancora che da parte dcl_le_p~po~az1on1 ctt~~d~ne? da parte cli quelle montane, chè coi pa_rt1gian1 , 1vcvano ptu 1nt1111a– mcntc in contatto. Chi ha vissuto in montagna le giornate clw tennero dietro al disastro dcl1'8 sctlcmbre, non può ricordare senza commozione la generosità e lo spirito di fr::i.t?rnitù di c~ii diccler~ pro,·a, a prezzo di gravi sacrifici, quei po'"en montanari, costrrtt1 a una \"ita poco meno che da bruti, in condizioni di miseria pau rosa. Questa commovente solidarietà popolare si manifestò dap– prirna verso gli sbandati, poi verso i partigiani. Di fronte alla im– mensa tragedia dcli' 8 sc11cmbre che crn anche: una trag<:– dia umana, l' umanità di quei rozzi montanari si ris,·eglia– ,·a e vincc,·a i limiti della dura j>O\Crtà e della gretta m·arizia: forse, nel dar da mangiare o da dormire agli sbandati affamati (• sfiniti, qualcuno a\"rà pensato al figlio o al fratello nnalog-amenle -:occorso, nella lontana Russia, da gente egualmente pon.'ra ... E l}i frontr ai partigiani, si svegliava in quegli stessi montanari 11uell'oscuro senso, quella capaci1?\ d'intuizione, che è la gcnuin;1 forza del popolo: per la pri1na \"Olta, forse, la gente più amant<· della pace. la gente più rovinata da tutte le guerre, più stanca di ~ucrre r di s~1crifici 1 più av,·crsa al scn·izio delle armi e· disgustata -<la tanli anni di II naja 11 sanguinosa e pesante, quella gente pren– dc\"a posizione spontaneamente, e si stringc,·a ai partigiani. Sen- 1iva, stavolta, che la guerra bisognava farla sul scrio, pcrchè era la u sua II guerra, e che i partigiani bisogna\"a amarli cd aiutarli c-ome figli, perchè erano i u suoi 11 soldati. La guerra e i soldati. non tanto della u Patria ne della ccNazione 11 (e tantomc·no di Casa Sa\"Oia et similia), ma, veramente, della H libC'rn7ione 11 E' qui che viene opportuno accennare all'opera del basso clero. <lei preti di montagna e di campagna. che ir. magg-ioranza si schie– Tarono prontamente, più o meno apertamente, dalla parte dei par. 1ig-iani, e diedero al loro movimento un contribu10 as~ai 1101(•,·olc. G_iàsi è ~vuto _oc~asione di rilevare che all'opera e all'ath:gginmento d1 questi preti rimase estranea una precisa iniziati,·a e dirctth·a polì_tira del Partito Democratico Cristiano. Quel chr la determinò ·fu invece, naturalmente, una viva coscienza del ministero sacer· ·dotale, della missione cristiana; ma, 11 sopratutto n, una ragione
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