Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

22. ______ .,CN~•U:::O::_Vl~QU~•:::":'.:ER:::N::_I .:'.":..' è'.c ::,u::S. .:T':::.":::.'_:'::...' ..:L='"=ERc;T_;cÀ ____ _ _ l·lcmcnti della prO\·incia. Basti per tutti un nom~: qu:J~o ~li Duccio (;atimberti. 1n più, altri elementi erano a~cors1. da I orino. E ft~ principalmente grazie all'opera indefessa, intcllig~nte e tenace d1 questi militanti che furon gettate le basi sulle qualt poteron dura~c <· n·csccrC' le formazioni partigiane in genere, e quelle 1 c G. L. 11 in ispecie. E' storin di ieri, ed è una verità troppo eviden_te per poter es-;cre disconosciuta: inutile quindi perder tempo ad dlust~arla,. . Viene 'luindi il Partito Comunista, sopratutto - nei prtm~ h'mpi - per l'opera di due valorosi caduti: G!ovanni Barale, c~ 1 Borgo S. Dalmazzo, e suo figlio Spartaco. Animatore della res1- :--t<.'nza, la\·oraiOrc instancabile per la causa della liberazione, aperto e pronto a collaborare seriamente, sul pic1no concreto della lotta a fondo contro i nazifascisti, anche con uomini di diversa fede poli– tica, Barale' resta una delle più belle figure del partigianato cu– neese. Tanto lui quanto il figlio, giovane di grande serietà e gene– rosità, doYe, ano cadere vittime dei tedeschi nel giro del grande r:1strellamcnto condotto al principio del '44. Disgraziatamente, in quel primo periodo, i risultati non furono pari all'impegno e allo ,-.,forzo del Partito Comunista. Una banda che Barale cercava di wncrc in piedi in Val Vermcnagna si disfaceYa. Un'altra banda d1e due capi comunisti della provincia m·cvan costituito sopra La \·allcra (Caraglio), essenzialmente con sbandati, veniva anch'essa meno. Barale riusci,·à inn•ce a mettere insieme, sopra Borgo San Dal mazzo, una banda comunista (allora non si parla\ a ancora di organizzazione 1< Garibaldi))), che si unha poi al gruppo coman– dato dal maresciallo, di cui s'è fatto cenno; ma nemmeno questa rombinazionc si risolve,·a in qualcosa di solido e duraturo. Biso– g-nerà attendere il '44, per vedere, attraverso ln formazioni garibal– dine, un'affermazione più consistente. Il Partito Liberale, nei suoi quadri e nei suoi militanti locali, rimase assente. Purono invece presenti, assai attivi, e portarono 1111 contributo di prim'ordine, specie per quanto concerne il settore bO\·csano (nonchè altra parte della provincia, che qui non inte– ressa), due clementi venuti di fuori: uno di essi doveva poi diven– tare il primo prefelto di Cuneo liberata. Asscn·t~ ~-imasc pure (parliamo sempre, intendiamodi, della ,guerra parllgiana nel Cuneese) il Partito Socialista. E lo stesso è a dirsi per la Democrazia Cristiana, nonostante postume pretese e ri,·cndicazioni. Anzi. non mancarono persino, in certi ambieli dif– fidenze e critiche più o meno v<:;lateverso il movimento partig'iano, sospettato cd accusato di rappresentare un pericolo per l'H ordine,,. una minaccia di m1m·o fascismo (è singolare la facilità con cui chi sta fuori dell'azione accusa di fascismo gli antifascisti "attivi 1, e non ~uramcntc. cc \·erbai i ,, !. Naturalmente, questo nostro giudizio nc_•g:1t1vo 11011 s1 estende al basso clero, che viveva a contatto coi ~ partigiani e che tanto fece a loro favore: il nobile e generoso com– portamento di quei preti di montagna e di campagna restava cstra-

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