Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
IL PARTIGIANATOE LA PIANURA CUNEESE 227 la situazione, imbraccerà lo Sten e darà di sua iniziativa il segnale di insurrezione contro l'infezione nazifascista di Villafalletto, in– viando una staffetta al Comando di Pradleves per darne notizia. Nelle città le S.A.P. operaie, in tuta 1 hanno liberato, rinnovato e difeso le loro fabbriche, nelle pianure del Cuneese i contadini, in maniche di camicie e con i calzoni rimboccati, hanno liberato. rinnovato e difeso i loro municipi. 16. - La tragedia del luglio aveva ribadito l'insegnamento che– in pianura, più regolarmente che non in montagna, le vittime del– la reazione nemica erano quasi sempre gli organizzatori. Per questa ragione, e anche perchè gli si.-iluppi oramai assunii e più prevedibili a breve scadenza, imponevano un minimo di bu– rocrazia, con un ufficio in condizioni di funzionare con una rela– tiva tranquillità e regolarità, dal momento della sua costituzione il Comando della XX fissò la sua sede nel territorio liberato della Valle Grana a Pradleves. La sua sede ufficiale e burocratica, chè in pratica quella effettiva sarà mobilissima, e consisterà in una borsa da sciatore con dentro qualche foglio di carta bianca, tre o quattro cartelline e tre o quattro quaderni. un po' di stampa e i timbri e il tampone, e seguirà a tracolla le persone dei coman– danti per le strade e i sentieri di campagna, di cascina in cascina, nel loro continuo f.lusso e riflusso dalla pinnurn :1\la montC1gna e viceversa. L'av\·enimento conchiudeva anche il processo di unione, quasi di fusione. frd l'organizzazione partigiana G.L. di monte e quella G.L. df piano. Si palesava subito l'opportunità della costituzione in montagna di un distaccamento vero e proprio, tutto di elementi di pianura, autonomo dal Comando di Valle e alle esclusi\'e dipendenze, in– vece, della XX. Questo reparto comprcndeYa, oltre il personale di ufficio, un corpo di arditi, sabotatori, staffette, conoscitori esper– tissimi di tutti i sentieri e di tutti i casolari, i quali, fra l'altro, misero i vari Comandi in condizione di trasportarsi da Savigliano a Fossano, da Cuneo a Mondovl, senza percorrere più di dieci metri di strada battuta dal nemico. Lo anima,·a un veramente sen– tito spirito di corpo, e assumerà, prodotto naturale dell'atti\'ità di continuo movimento. una fisionomia scanzonata del tutto par– ticolare. Sulle loro biciclette perfette, questi partigiani volanti banno svolto un lavoro instancabile e formidabile in un nusso e riflusso senza requie, dall'alto al basso e vice\·ersa. Comanda~te ne fu un altro degli ufficia1i di cascina Chiari, "un maestro dt Tarantasca ' intelligente e popolare fra i suoi uomini per il coraggio e la ~ontà. Chiuderà la sua carriera partigiana dcc-comandante del– la XX.
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