Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
IL PARTICIANATO E LA PIA:::N=.U:::RA:....::CU::;Nc.:E=ES:.:E:_ ______ 21_9 Intanto Pietro Bellino, che a,·c,·a pron·eduto ad intensificare l rapporti con tutti gli altri gruppi operanti a sud dello Stura, af– fermava definitiv ame nte due pilastri del partigianato cuneese. già fin dall'ottobre e.le) 1 43 attivati: il suo servizio informazioni, con l'inserimento di agenti nelle fila nemiche, e quello che rimane e ri– marrà nelle memorie, indiscutibilmente, il più bel complesso di arditi, da Tanaro a Pellice, di tutta la V Zona: Arrigo Guerci. )lichele Ghibm1do, Carlin Barbero, ~lijno. Nessuno di essi è più vivo. Carlin, l'ultimo, è ancora caduto in faccia a Cuneo il giorno della libertà. Innumerevoli sono state le azioni e i sabotaggi com– piuti da questo gruppo, lo stesso che, insieme anche ad altri e sotto la guida di Renato l\Iartorelli, meuerà a scoppi e salti le ferrovie <li Liguria e diventerà in seguito il nucleo base della famosa Polizia della Valle S1ura. TI 26 febbraio, alla stazione di Nraddalcnc di Fossano, circa il -crepuscolo mattutino, Pietro Bellino trascinava questi ed altri com– pagni, 11 uomini in tutto, all'assalto del treno passeggeri Cuneo– ··1·orino, gremito di militari nemici, e rhe trasportava, sotto robusta scorta della Gestapo, i prigionieri politici cuneesi, per tentarne la liberazione. Essi non riesci,~.1110 a fuggire. Nc11a fulminea. dispc– -raia co\lutazione corpo a corpo. dentro lo scompartimento, e poi giù. sulla banchina. tra le rosette dei colpi che punteggiavano co– me fuochi di bengala il conyoglio, un autentico miracolo salvava gli attaccanti che dovevano lamentare solamente due feriti. Fra <Juesti Pietro che si era battuto come un leone. Le perdite dei te– <leschi non hanno mai potuto essere accertate. Si è parlato di due morti e di cinque malconci tra grm·i e leggeri. Certo a Savigliano dal treno quatlro barelle sono discese. Tutto andava troppo bene. La buona stella ci abbandonaYa il 9 di marzo. Durante la pre– parazione di una grossa operazione che, dal campo di m-iazione <le 11 La Grangia >l, nei dintorni di Saluzzo, doveva portare in mon– tagna con bagagli e automezzi, possibilmente previo sabotaggio degli apparecchi, un centinaio di laYoratori della Todt, in uno scontro cadeva a Villafalletto Bartolomeo Lambcrti. Era il primo. 11 13 dello stesso mese la Federazione fascista di Cuneo, in se– r-:-uitoa incidentalr delazione, sorprende,a l'intero nucleo di Centallo con i suoi ingenti depositi di armi e munizioni. Fortunatamente la perdita si limita,·a ai soli materiali. Non un altro nome, nè un'al– tra cartuccia delle altre branche dell'organizzazione veni,·a scoper– ta. A. Ila prova del fuoco la cellula a,,eva funzionato. IO. - Questi av,·enimenti luttuosi e disgraziati non intaccm·an() però il morale e la ,·olontà di costruire e di combattere. . Con la primavera del '44 e la conseguente grandiosa espan s1one del partigianato, difatti. anche la ,• Compagnia R. C. si svi-
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