Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

IL PARTICIANATOE LA PIANURA CUNEESE 217 e gli amici rhe vi militavano e sia infine pcrrhè in CLineo alcuni u soci fondatori ,, di questa costituivano il centro propulsore e di– rigente più attivo della resistenza. ~'la finchè la presenza df"i colonnelli e la presunzione di urr comando militare centrale creato dall'alto con tutti i crismi della autorità e della competenza e funzionante dette l'impressione di un organismo che giù ave\òa il cervello e di cui bisognava solamente– ricostruire il corpo. da questo e attraverso questo si attese la sal– datura organizzativa ron gli altri reparti ed anche quindi con quel– li sulla montagna sovrastante. J contatti, quando avvenivano. ave– vano perciò il carattere di normali rapporti di collegamento tra unità indipendenti l'una dall'altra, che. per praticità, e per la ri– soluzione di determinati problemi di ordine contingente, si svol– ge"ano direttamente, anzichè passare tramite i superiori comandi, ed in cui ognuna delle parti cercava, il più onestamente possibile, di trarre il maggior vantaggio e profitto. E i politici quindi di po– liticizzare, come, durante un convegno fra esponenti delle bande– H Italia Libera n e altri della 1• Comp. R'. C., avvenne nel novem– bre del '43 a S. r\nna di Bernezzo. dove il futuro secondo coman– dante delle G. L. piemontesi riprendeva la via del monte apparen- 1ernente senza nulla di fatto, ma lasciando un topo roditore nel crr– vello dei suoi futuri amici. Quando però, con il crac della sonastruttura militarista, ci !=.i dovette rendere conto che si trattava e dovc\'a trattarsi invece, no1t di ricostruire, ma di costruire ex-novo e insieme e corpo e testa, di iniziativa, come già accennato,. fu decisa e poi, nel febbraio, tentata e raggiunta, con la formazione operante sulle Alpi prospicienti. e cioè proprio con il Gruppo Bande u Italia Libera 11, dalle quali ora– mai non divideva neppure più disparità di opinioni politirhe. la saldatura e l'intesa organica e generale. Di tutte le formazioni al– pine questa unica aveva saputo, durante e dopo i combattimenti in– vernali, senza alc1..1nasoluzione di continuo, conscnare efficienza e intatta organicità, acquistandosi così il titolo per prendere le re– dini di tutto il partigianato ouneese. La pianura non ebbe dif– ficoltà ad accettare realisticamente, in linea cli massima. la dipcn– den?.,a dalla montagna sovrastante, pur protestando e vedendo ri– conosciuta la propria autonomia organizzati,a e la propria compe– tenza, fino alla calata, a governare partigianamente il piano essa soltanto. Forse è qui che vanno ricercate le origini della canzone– più tardi donata dalla XX Brigata ai fratelli più sacrificati delle– Divisioni Alpine, e che, alla sua seconda strofa significativamente– dice: 11 là su quei monti stanno sparando Là e• è il comando dei parfigian ».

RkJQdWJsaXNoZXIy