Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

174 NUOVI QUADERNIDI GIUSTIZIA E LIBERTÀ Dopo l'armistizio, un gran numero di soldati,, quasi tutti ap– partenenti alla JV Armata, di stanza in Francia, attraver~arono 1~ valle; alcune compagnie, dopo aver opposto una certa resistenza a, tedeschi, sopratutto al passo del ·Moncenisio, ritiratesi al completo fin nella media valle, si sciolsero qua e là, dando vita, in unione ad alcuni elementi locali, ai primi nuclei di quelli che allora si chia– mavano ccribelli)). La presenza e la felice collaborazione di ele– menti politici e di ufficiali intelligenti diede subito un'impronta particolare a questi gruppi che si orientarono verso un'attiv~tà im– mediata e senza soste, intesa a rendere, nella valle, I~ vita impos– sibile ai tedeschi e ai fascisti. Dopo le prime operazioni dedicate al recupero di armi e ma- 1eriale ,·ario depositato in numerose ca.sermette sul fondo valle, pre– sidiate da carabinieri e tedeschi - azioni che, in quel periodo e con gli scarsi mezzi di cui si poteva disporre, rivestivano un carat– tere di particolare audacia e difficoltà - si passò subito ad azioni di sabotaggio ai mezzi di comunicazione e di molestia ai due ri– sorti u fasci repubblicani 1) di Bussoleno e di S. Antonino. Il 17 settembre infatti, veniva già abbattuto nei pressi di San Giorgio (Bussoleno) un palo della linea ad alta tensione che ostacola,a il traffico per un'intera giornata. ] <( ribelli n s'erano concentrati in due regioni: una, nella bas- sa valle, aYcnte per centro Villar Dora e 1'\1occhie; l'altra, nella media, atfornp a San Giorio e Bussoleno. Altri gruppi si trovavano nei pr.ess'i di Sant'Antonino. In quasi tutti i comuni esistevano inoltre gruppi paesani che prestarono in molti casi lln aiuto efficace e prezioso e contribuirono sempre a creare un ambiente favorevole ai partigiani e un'atmosfera irrespirabile per i nemici. Sotto l'abile guida del comandante u Valle,,. coadiuvato da un buon gruppo di ufficiali - Carlo Carli, Felice Cima, Alberto Albertazzi, detto u Barba n, "\.Valter Fontan, Bruno Peirolo, tutti caduti valorosamente in pochi mesi - e dalla quasi leggendaria figura del rappellano Don Foglia, ben presto deportato in Ger– mania, l'organizzazione delle bande procedeva bene, l'atth;ità cre– sceva quotidianamente, i risultati erano magnifici. Alla fine di no– vembre, i u ribelli II ammontavano a circa un migliaio. La coesione e l'affiatamento degli uomini - coesione cd affiatamento dovuti in– gran parte alla vita continuamente altiva e pericolosa - davano all'azione una base solida e sicura. Un comune ideale politico, che univa nella lotta uomini di diversa tendenza e \òario partito, creava in ognuno la coscienza che un nuovo mondo stava nascendo e che, <·on b collaborazione di t~nti, bisognava costruirlo e clifenderlo combattendo.

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