Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945

170 NUOVI QUADERNIDI GIUSTIZIA. E LIBERTÀ me, lra cui 300 Panzer-faust che si resero così preziosi nell'azione ultima su Torino. Il 26 aprile nel pomeriggio incominciò la· marcia per la libera– zione della capitale Piemontese, ma ancora doveva succedere un tristissimo luttn per i vecchi <1 giellisti n. Al mattino del 26 la città era insorta; occorreva, per difendere gli operai asserragliati nelle officine, la discesa dei partigiani: ma per far muovere questi, già pronti, occorrev_a un ordine scritto di conf•~rma del C.M.R.P. Giorgio Latis, giunto il mattino per portarci le ultime notizie, saputo ciò si offri,·a sLibito di proYvedere a quanto abbisognava, t~ dopo poche ore ritornava con l'ordine e riparti,·a subito dopo con gli auguri e gli H arrivederci a Torino n, per raggiungere la sua base iri città. Al posto di blocco fascista di Re\òigliasco, però, venin, riconosciuto, catturato ed assassinato. Un'ora dopo i suoi amici (( Gielle H discesi in seguito all'ordine portato da lui, nel conqui– stare il posto, rinvennero per primi il suo cadavere e la gioia del– l'ora fu per tutti noi ofh.1.scatadalla perdita di un tanto compagno. Egli era stato il primo a propugnare lo sviluppo delle nostre For– mazioni nell' :-\stigia no e Monferrato, ci aveva aiutati e guidati nei primi Lentath·i di organizzazione. Valoroso e leale, era amato non solo per il coraggio, nla anche per la capacità e l'intelligenza, ed ora è pianto come il primo Caduto nella liberazione di Torino. Le nostre due divisioni entrarono in città ed ebbero assegnati i seguenti compiti: la lX Divisione, passata da }1oncalieri il 26, percorreva Corso Moncalieri e attra,·erso il ponte di C. Bramante occupava la zona industriale tra via Nizza e corso Massimo d'Aze– glio, distruggendo i nuclei di cecchini, e poi il corso S. Salvario giungendo il pomeriggio del 2i in corso Vittorio Emanuele; qui (' a Porta NuoYa sosteneva lotte violente con carri armati metten– done due fuori combattimento. A..'llasera si attestava nell~ zona presidiandola e cauurando numerosissimi fascisti; l'jndomani pro– seguiva nel centro e si portava alla Questura Centrale. Il Gruppo Mobile Operativo operante nella regione collinart:. si divide,·a in due colonne, la prima formata dalla Brigata H Giai– me n, giunta il 26 a Moncalieri, metteva in fuga i nazi-fascisti e presidiava la cittadina, poi proseguendo sulla sponda destra del Po attaccava le varie caserme tra cui il presidio Aeronautico, la Propaganda Staffe!, e la Caserma della Todt incontrando aspre resistenze per tutto il 27 e parte del 28, ma infine i nemici capito– lava~o o si ritiravano .lasciando un ingente bottino nelle nostre mam. La seconda colonna, dopo éWer occupato l'Eremo, partendo dal Pino Torinese dove ancora il 25 a,·eva respinto un attacco cau– sando al nemico forti perdite tra cui un carro armato distrutto, di– scendeva attaccando Revigliasco ed il po5to di blocco di questa località;, flOi raggittngeva nella serata la :Madonna del Pilone. Di qui partiva all'occupazione dei principali punti collinari ed asse-

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