Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
LINEAM. STOR. DEL MOV. PARTIC. c1C. L. I) ~l::L MONFERRATO 167 danni _al nemico e sopratutto di persuaderlo che era impossibile batt_er.c1ed annientarci. La tattica riuscì nel complesso bene, poich€' tutti 1 gruppi nostri rimasero sempre in divisa ed armati. non \-i ·furono sbandamenti di sorta, e l'aggrcssiYità nostra rimase immu– tata da primo all'ultimo giorno. Tutti i gruppi furono provali dal fuoco, sostenendo da due a cinque combattimenti nei dieci giorni -che durò l'azione nemica, e certuni si spostarono quotidianamente. Le perdite inflitte al nemico furono di oltre 6o morti. le nostre di 'JJ1:l quindicina. Le principali azioni si ebbero presso Nfontemagno, Callianetto, Tonco, Camerano e Soglio, Albugnano e Schierano, Aramengo e Cisterna d'Asti. Degna di nota la resistenza accanita del presidio della IX Di– "isione ad Aramengo. le azioni della Brigata Tanaro presso Albu– gnano dO\·e furono uccisi almeno 8 tedeschi; quella della Brigata Superga, presso Cortanze, per soccorrere i Garibaldini della X JX Brigata. il combattimento della Brigata Superga a Callìanetto e 1'8 marzo che causò dodici morti al nemico e nessuna oerdita ni nostri. li Gruppo Celere ccBrosio n in cinque giorni copri una distanza a piedi di oltre 100 chilometri e sostenne quattro co1nbatlimenti. L'ultimo giorno di rastrellamento, il 10 marzo, llltti i gruppi erano rientrati nelle loro sedi e veniva ricevuto la sera stessa un lancio nella zona più provata, dove i tedeschi se ne erano andati per ultimi, quello di Cortazzone-Soglio. Questo rastrellamento pr:o,·ò che le nostre m·igatè avevano raggiunto una buona organizzazione e servì di collaudo generale· a tutte le Divisioni. Si rivelò di somma i1nportanza il fatto che ,quasi tutti i nostri partigiani Yestivano una di\·isa regolare, molt<.· di esse erano state lanciate dagli apparecchi americani negli ultimi tempi. Infatti questa oltre ad offrire un maggiore conforto al combattente fa del panigiano un vero soldato (_'hc. sente ve11amente quella disciplina democratica, non formale. ma sostanziale, così preziosa pc~ infondere unità di intenti, coraggio cd ordine. E non solo rispetto agli eventi militari fu di grande utilità ma anche rispetto alla popolazione, pcrchè i volontari noslrì ora pren– dc\·trno l'aspetto di 1.111 \·ero e proprio esercito disciplinaro e corretto, e come tali, tenuto conto già del comportamento precedente, erano <lt:siderati da moiti paesi. Così subito dopo il rastrellamento di marw una deputazione di /\ Jfiano Natta chiese che fosse inviato colà un piccolo presi I io di po,lizia, lo stesso era successo a Calliano, Vignale Casalborgone ·· Castellaifero e stava succedendo in altre località. Non sempre tali desideri furono accontentati, sia per motiçi miUtari sia per non urtarsi con altre Formazioni. tDopo il rastrdlamcnto di marzo un grande ottimismo regna,·a fra gi uomini, che, riposatisi per brc\·e tempo, ripreser? il lavoro <li sabotaggio e cecchinaggio con maggior lena, approftttando an-
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