Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.5-6 gen-ago 1945
VIAGGIOATTRAVERSO LE MOh'TACNE DI CASA NOSTRA 103 Yamo seguire per un buon tratto il suo itinerario. Dopo poco, Sa. vrrio, che sbinocoltl.\"a distrattamente il costone di fronte a noi, an– nunciò - seraflca1rn::ntr come d'abitudine - che c'erano una cin– quan1ina di ((tugnin 11 che traversavano nella nostra direzione sulla s1rnda militare di Pt:irnfica. La situazione non era rose-a: un pa1- tuglione a,·eva fnita la strada che noi dO\evamo fare (non sape– vnmo qunnto tempo prima) l' un nitro pareva avesse intenzione di ,·enirci dietro. Se cc ne fosse stato un terzo in Val Grande saremmo . srn.ti bloccati senza M:appatoie di sorta. ! .'unica cosa da fare era continuare lungo la rotta prevista ~pc– rnndo in be-ne. Ci buttammo giù dalla ripida discesa. e. dopo an:·r 1ravcr~ato per un paio d'ore a mezza altezza, ci trovammo sotto al 1rrzo cd ultimo colle della traversata della frontiera. Jo credo che se Pino non mi messe aiutato materialmente e moralmente, su quel colle ci sarei rimasto a fare caposaldo anchl' "C' avessi ,·isto un reggimento di SS montare nll'attacco. ì\ia i te. dl•srhi per fortuna non c'erano e la ,·in era liber:1. Verso le cinque di sera dopo una disccs:1 rhc ci sfinì mui, arrh·ammo a Pa\lanfrè, prima frazione italian:1 abitata al di quà delle .-\ lpi, dove, circa un mno prima. ero stato con la I\. Banda. Entrando tra le bai1e del Tetto Soprano, Pino mi cedette ceri– moniosamente il pasM>, perchè potessi entrare p1:r primo nel mio ",.feudo. Scherza,·amo ma crnxamo commossi. E quando il primo abi– lantc ci n:nne incontro g-u:1rdandOC'isospcttosnment(', chè ancora non sà'pe, ..1 chi créwamo, fu cosl bello potergli gridare: ((Ciau lKl.is ! n. La sera stcs~a del noc;tro arrivo a Pallanfrè e il irrnttino suc· ,•,·ssi,·o si trnne consiglio di g-uerra. Le notizie che una delle guide ci :1,ev:1 mrtnd:1tc da Limoncfto erano tutt'altro che buone. Qualche l'f•11tinaio di tedeschi stava battendo le montngnr :111:1 ricerca dei ,, h:L11di1i che venivano dalla Franci:t n; erano pnrtiti da due giorni 1· non ave,·ano ancora fotto ritorno, E siccome Pallnnfrè non si pn•c.tava, in ca~o di attacco. n& ad una difesa n(' ad una dtiratn, <'t·ciclcmmo di.spostarci sotto il Sapé, dove io ero stnto nell'estate' dc·! '4-4 con un distarcamento, r dove sapevamo che esisteva uné"\ hasc della Brigata \"al \'crmcnagna uP. Bellinon. Le cinque ore delln quarta tappa del giro misto di Francia e d'Ttalia - così noi chiamavamo il nostro , iagg-io - furono supe– ratl· senza ~randi diflìcoltA. Saro iniziò l'applicazione in grande stile delle discese da ~ecluto sulla neve su percorsi in pineta, mì– r.acciando di disboscare vasti traili di terreno menlre passava in piPna \'elocità tra una pianta e \"altra.
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